Archivi tag: sanità

Direttori Generali, Oliverio, «Non mi interessa la lista dei nomi»

CATANZARO – Al vaglio del Presidente Oliverio non vi è alcuna lista di nomi per le nomine a Direttore Generale delle Aziende Sanitarie per la semplice ragione che il Presidente della Regione non ha questo compito.

Già in occasione della audizione alla Commissione competente della Camera dei Deputati, il Presidente Oliverio ha espresso la opposizione motivata della Regione al Decreto Legge sulla sanità assunto dal Governo. Un provvedimento che non contiene alcuna norma nè risorse finanziarie per il rafforzamento e la riqualificazione dei servizi sanitari.

In relazione alla nomina dei Commissari nelle Aziende Sanitarie, che il Governo Nazionale ha deciso di togliere alla Regione assumendo direttamente in violazione della Costituzione questa funzione, il Presidente Oliverio ha espresso una posizione chiara che non si presta ad equivoci.

Basta riascoltare l’intervento del Presidente Oliverio per rendersi conto che non si è interessati ai nomi ma ai servizi sanitari che purtroppo le scelte di questo Governo rischia di aggravare drammaticamente.

«Non mi interessa l’intesa per i nomi. -aveva detto Oliverio all’audizione parlamentare sulla sanità- Il Governo può fare le nomine d’ufficio. Quello che mi interessa è lo sblocco delle assunzioni per garantire il servizio ai calabresi».

Di Maio a Cosenza, «La sanità calabrese bancomat per politici»

COSENZA –  «A me dispiace dover raccontare in giro per il mondo che in Italia c’è bisogno di commissariare la sanità di una regione mettendoci a capo un generale dei carabinieri. Quello che abbiamo fatto qui è stato necessario perché la sanità in Calabria, per trent’anni, è stata il bancomat che ha consentito a tanti politici di diventare quello che sono».

Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio intervenendo in una manifestazione pubblica a Cosenza.

«Adesso – ha aggiunto – ci dobbiamo riprendere la sanità in tutta Italia. Stiamo per approvare una legge che stabilisce che la politica regionale non deve più fare le nomine della sanità”. Il vice premier ha poi sostenuto che “il 26 maggio bisogna votare noi per punire quei partiti che si tengono gli indagati e i condannati per corruzione. Anche da noi c’è chi sbaglia, ma io li metto fuori in trenta secondi, così i malintenzionati stanno alla larga dal Movimento e questo per me è un valore».

Fonte e foto Ansa

Elezioni Rende, Principe: «Sarò il sindaco che tutelerà la salute dei cittadini»

RENDE (CS) – «Se sarò Sindaco, sarà mia intenzione esercitare in modo pieno e sostanziale le funzioni di massima autorità sanitaria sul territorio con iniziative di indirizzo e di controllo sulle Istituzioni che gestiscono il servizio. Tutelare il diritto alla salute e garantire  servizi sanitari efficienti e di qualità sarà il mio primo impegno verso la città». È quanto afferma Sandro Principe, candidato a Sindaco di Rende.
«Ci batteremo perché siano i potenziati i servizi del Poliambulatorio di Quattromiglia la cui realizzazione negli anni ‘80 fu una scelta illuminata dei riformisti – continua Sandro Principe – oggi è un presidio fondamentale per tutto il territorio che eroga centinaia di migliaia di prestazioni ogni anno. Chiederemo che siano attivati anche servizi domiciliari per portatori di handicap e per malati terminali».
«La nostra idea – ha concluso -, per far fronte all’emergenza sanitaria ed al congestionamento dell’ospedale di Cosenza, è di creare una rete virtuosa di medici di base sull’esempio di ciò che già avviene in altre realtà. Ci batteremo perchè si realizzi il nuovo ospedale nella zona universitaria, per avere la futura facoltà di medicina».

 

Decreto Sanità Calabria, sulle nomine dei commissari Oliverio non ci sta

ROMA – «Non posso accettare, come presidente della mia terra di catalogare i professionisti calabresi come incompetenti o qualcosa di più, magari carichi di rognosa criminalità o illegalità. Non va bene e siccome sono atti parlamentari, io respingo questa impostazione».

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in Commissione Affari sociali della Camera, durante l’audizione sul ddl recante misure per il Servizio sanitario calabrese.

«La nomina dei commissari – ha aggiunto Oliverio – riguarderà dirigenti di fuori regione con la motivazione, scritta nella relazione, che io ritengo personalmente inaccettabile, in cui si legge che ‘è auspicabile che i soggetti scelti provengano al di fuori dal contesto professionale e ambientale della regione. La Calabria è una regione dell’Italia, non è il Burundi.

Per quanto mi riguarda nessuna intesa per le nomine, non mi interessa. Ciò che mi interessa ed è importante, per garantire il servizio ai calabresi, è lo sblocco delle assunzioni».

Sanità in Calabria, Delly Fabiano «Scelte lontane dalle esigenze dei cittadini»

COSENZA – Il  segretario  regionale  dei Popolari per l’Italia Calabria, Delly Fabiano, interviene nel dibattito sulla sanità calabrese e sullo scontro in atto tra il Governo nazionale e quello regionale. Una prova di forza che penalizza i cittadini.

«Ma che sta accadendo nella sanità calabrese? Si potrebbe dire: tutto nella norma, solita confusione e giochi di potere. Bene, anzi, male. Nel senso  che– sottolinea Delly Fabiano –  non è cambiato nulla e non cambierà nulla fino a quando si continuerà a compiere scelte lontane dalle esigenze dei cittadini».

«Anche l’ultima “ trovata”, perché di questo si tratta, ideata dalla ministra Grillo, non solo non convince, quanto è destinata ad aggiungere altri elementi di incertezza e dubbi. Chi guida il sistema sanitario calabrese? Presto detto: il commissario. Ebbene, è da un decennio che ci raccontano di conti non in ordine, di tagli e di divieti (assunzioni) incomprensibili. E’ da un decennio che Governo e Regione litigano su chi deve compiere le scelte strategiche, quasi fosse, la sanità, uno dei tanti settori dal quale attingere consensi per piazzare la bandierina del comando. Lo stesso Oliverio, un attimo prima di assumere l’incarico di presidente- continua il Segretario regionale dei Popolari Italia Calabria –  aveva promesso una sanità migliore. Già, aveva promesso ciò che, alla luce dei fatti, non è stato in grado di garantire. Come non ricordare la lunga stagione conflittuale avviata dal governatore della Calabria con il governo amico dei Renzi e dei Gentiloni? Un braccio di ferro continuo culminato con la minaccia di Oliverio “mi incateno in piazza Montecitorio”. Ebbene, è andata a finire come tutti sappiamo e cioè: a tarallucci e vino. Il presidente, non solo non si è mai incatenato, non ha, cioè, mai messo in campo azioni forti per testimoniare il disagio dei cittadini calabresi, quanto ha fatto in modo che la situazione precipitasse. Il fallimento è palpabile, e mentre Oliverio tenta, in maniera disperata e poco credibile, di scaricare ogni genere di responsabilità nell’istituto del commissariamento- conclude Delly Fabiano – i cittadini calabresi continuano ad affrontare i viaggi della speranza. E’ una  tristezza infinita».

Sanità, Sposato OPI, «Basta con il balletto di assunzioni. Si faccia chiarezza»

COSENZA- «Non  si gioca sulla pelle degli operatori sanitari e dei cittadini. Come Ordine professionale diciamo una volta per tutte basta a questo balletto di assunzioni e turnover. Non si tratta di fare cortesie a qualcuno ma siamo di fronte ad urgenze, per tutti».

Ancora una volta, Fausto Sposato, presidente dell’Opi Cosenza, l’Ordine degli infermieri, sbotta contro la querelle in atto che vede protagonista il commissario Cotticelli.

«C’è bisogno di risorse. O si assume o si abbia il coraggio di chiudere gli ospedali, si prendano decisioni importanti”, afferma Sposato. “Esistono graduatorie eppure persiste, allo stesso tempo, una carenza cronica di personale sanitario. Ed ancora si tentenna se stabilizzare oppure no», asserisce. Per Sposato e per gli infermieri cosentini, evidentemente, l’arrivo del nuovo commissario non ha cambiato le cose e l’andazzo rispetto a chi lo ha preceduto. Cosa fare allora?

«Come Ordine abbiamo chiesto un incontro da tempo, mentre il commissario continua a ricevere associazioni e amici. A noi non interessa la politica, ci preme dare dignità a tutti gli operatori e servizi ai cittadini/pazienti. Purtroppo si continua ed emigrare nel nord Europa, neppure più nel nord Italia. Il commissario sta facendo lo stesso errore di chi c’era prima. Perché non parla con chi conosce la sanità e la vive quotidianamente?», si chiede l’Opi.

«Se si interloquisce con gli Ordini professionali e con i rappresentanti della categoria le soluzioni si trovano. Siamo in grado di poter apportare un contributo importante. Per non parlare, anche, della politica che è distante veramente dalla sanità. Riteniamo che non basti inaugurare nuovi ingressi dell’ospedale se poi a pochi metri, al pronto soccorso, si continua a soffrire con lunghe attese e senza risposte. Sposato tra l’altro anticipa che, con quota 100, moltissimi colleghi andranno in pensione. Due sono le cose: o il personale c’è ma evidentemente è imboscato oppure non c’è e occorre assumere. Delle due l’una, ma si facciano scelte coraggiose. Noi sponsorizziamo tutti gli infermieri, anche guardando al nuovo codice deontologico. E rivolgiamo l’attenzione anche al personale tecnico ed a quello di supporto. La nostra – chiosa Sposato – è una battaglia per avere personale, per un’assistenza di qualità che meritano i cittadini. Se i manager hanno fallito si sostituiscano immediatamente. Come? Investendo, avendo una visione futura della sanità. Oggi si fanno avvisi ma non concorsi. Occorre dare la possibilità a tutti di partecipare, si proceda immediatamente. Per chi è in graduatoria, per i precari. Sposato parla spesso di chiarezza, a tal fine. Basta peraltro ad incarichi di facente funzione. Si continuano a perdere patrimoni importanti, soprattutto in termini di risorse umane. Esportiamo malattie ed è abbastanza chiaro poi il perché si paghi di più. Il problema allora è gestionale, non strutturale. Prendiamo ad esempio l’ospedale di Cosenza: per noi deve ergersi ad hub di provincia, su un livello superiore. Ecco perché spesso proponiamo gli infermieri di comunità. Ma tutto ciò dovrebbe dirlo chi si occupa di sanità in Calabria. Noi ci limitano a pretendere dignità per gli operatori che non ce la fanno più e per i nostri colleghi che espletano compiti non di loro competenza. La gente chiede assistenza e questa guerra tra poveri non serve», il pensiero di Fausto Sposato.

Sanità, Guccione: «È necessario intraprendere rapidamente un ulteriore processo di riforma nel settore della sanità»

REGGIO CALABRIA – Nel corso della Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” sono stati auditi l’onorevole Dalila Nesci e il dott. Gianluigi Scaffidi in merito alla proposta di legge di iniziativa popolare “Riassetto istituzionale del Servizio sanitario regionale”.

Una proposta di legge apprezzata dal consigliere regionale Carlo Guccione anche alla luce della recente costituzione dell’Azienda Unica di Catanzaro, frutto dell’integrazione dell’azienda ospedaliera Pugliese e il policlinico universitario Mater Domini.

«È necessario intraprendere rapidamente un ulteriore processo di riforma nel settore della sanità». Di intesa con il commissario Cotticelli – ha affermato Carlo Guccione – bisogna procedere spediti all’approvazione del riassetto istituzionale del Servizio sanitario regionale, dove la Giunta aveva già approvato la delibera 618/2018 “Misure di razionalizzazione delle attività delle aziende sanitarie regionali”. La proposta va nella direzione giusta e dovrà prevedere, su base provinciale, lo scorporo degli ospedali Spoke dalle Asp di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, per essere integrati alle Aziende Ospedaliere delle rispettive province. Questo darà la possibilità alle Asp di dedicarsi esclusivamente ai servizi territoriali con una diminuzione dei costi e una maggiore capacità di erogazione dei servizi ospedalieri territoriali.

«La Commissione ora – ha sottolineato il consigliere Guccione  – deve però essere in grado di approvare un testo di riforma in tempi rapidi per poi avere il via libera in Consiglio regionale. Ma per fare ciò deve esserci la volontà politica. Spesso, infatti, accade che gli assessori e i dirigenti generali che, in un primo tempo, avevano dato conferma della loro partecipazione in Commissione diano poi forfait. La loro audizione, tra l’altro, è fondamentale per trattare e approvare importanti progetti di legge. Tutto ciò non fa che dimostrare quanta confusione regna nella maggioranza che rischia di paralizzare il lavoro delle Commissioni e le attività del Consiglio regionale in questi pochi mesi che rimangono alla fine della legislatura. E importanti provvedimenti, nel frattempo, continuano a essere rinviati».

Il premier Conte annuncia: «Consiglio dei ministri in Calabria»

ROMA – «Vi anticipo che ho intenzione di far svolgere un Consiglio dei ministri in Calabria, perché la Calabria è una delle Regioni del Sud più abbandonate a se stesse e il Consiglio avrà un valore simbolico ma anche operativo». Lo afferma il premier Giuseppe Conte incontrando gli studenti alla università Luiss di Roma nelle conversazioni su “Europa e futuro”.

«In Calabria ci sono tanti problemi, una sanità disastrata, una criminalità insidiosissima. Con il Consiglio dei ministri porteremo delle misure concrete – sottolinea Conte che aggiunge – Sulla sanità stiamo pensando ad intervento straordinario, risolutore».

Sanità, il Movimento NOI scrive al Ministro Grillo

COSENZA – Il Movimento NOI ha scritto al Ministro Giulia Grillo che, in merito alla Sanità calabrese, sta disponendo un “decreto straordinario” finalizzato ad affrontare la grave crisi morale e strutturale che pesa sullo stato della situazione sanitaria, piaga della regione Calabria.

«A tal proposito è noto – dichiara il Portavoce Nazionale Fabio Gallo al Ministro – che il Consiglio Comunale di Cosenza, ha conferito da mesi mandato al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto di individuare il sito nel quale far sorgere il Nuovo Ospedale di Cosenza. Con il rischio di perdere il finanziamento già disponibile, nessuna decisione è stata ancora presa, mentre i cittadini soffrono. Chiediamo che nel Decreto speciale si tenga conto di questa grave situazione che penalizza pazienti, medici e paramedici».

«Il caso Cosenza – conclude la nota – inviata al Ministro della Sanità, è da affrontare con la stessa urgenza con la quale si affronteranno altri presidi calabresi. Nel ringraziarla per quanto farà per la gravissima situazione calabrese ben rappresentata dagli stesso Operatori della Sanità nel programma de Le Iene, la invitiamo a visitare anche l’Ospedale di Cosenza con il suo Pronto Soccorso. Chiediamo, altresì, che negli Ospedali vengano ripristinati i presidi delle Forze dell’Ordine, oggi più che mai indispensabili».

Sanità, insediati i nuovi commissari

CATANZARO – L’assessore vicario Franco Rossi ha presieduto oggi una riunione nel corso della quale si sono ufficialmente insediati i commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere nominati ieri dalla Giunta regionale.

I NUOVI COMMISSARI  

Si tratta di Angela  Caligiuri (Azienda sanitaria provinciale Vibo Valentia), Giuseppe Fico (Azienda sanitaria provinciale Catanzaro), Antonello Graziano (Azienda sanitaria provinciale Crotone), Raffaele Mauro (Azienda sanitaria provinciale Cosenza), Caterina De Filippo (Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro), Achille Gentile (Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza) e Vittorio  Prejanò (Azienda ospedaliera Reggio Calabria).

Presenti all’iniziativa, che si è svolta nella sede della Cittadella a Catanzaro, anche il delegato del presidente Mario Oliverio alla sanità Franco Pacenza, il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute Antonio Belcastro e il capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli. Ai commissari è stato chiesto uno sforzo straordinario e un lavoro di squadra affinché, coordinati dal Dipartimento alla sanità, possano rispondere al meglio alle domande di salute dei cittadini.