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Oliverio pronto ad assumere la guida della sanità calabrese

REGGIO CALABRIA – Al fotofinish, quando i lavori del Consiglio Regionale volgevano al termine, è spuntata in aula una mozione presentata da Vincenzo Ciconte, del Partito Democratico, relativa alla struttura commissariale per il piano di rientro dal debito sanitario. Com’è noto, il Parlamento ha licenziato la Legge di Bilancio 2017 la quale, ai commi 395 e 396, ridefinisce i poteri dei Commissari ad acta per le regioni, come la Calabria, in piano di rientro dal debito sanitario: i poteri commissariali tornano in capo ai Presidenti delle Regioni rimuovendo le incompatibilità precedentemente esistenti. In sostanza la nuova norma consente ai presidenti delle regioni Campania e Calabria, Vincenzo De Luca e Mario Oliverio, di assumere le funzioni di commissario straordinario alla sanità. La legge nazionale è già in vigore. Tecnicamente dunque, Oliverio potrebbe essere investito della nuova carica già a margine del prossimo Consiglio dei Ministri. In ogni caso, in tempi estremamente brevi. Per questo i provvedimenti strategici assunti da Scura nelle ultime ore, con effetti a lunga scadenza come quello relativo al budget 2017, sono apparsi ai consiglieri regionali, non rispettosi delle determinazioni assunte dal Parlamento. Che la presenza di Massimo Scura e del suo vice Urbani non andassero giù alla politica nostrana era cosa risaputa. Ieri questa insofferenza è stata certificata dal voto favorevole alla mozione di Ciconte anche da parte delle opposizioni, sottolineato dagli interventi dei consiglieri Sinibaldo Esposito, Fausto Orsomarso e Domenico Tallini.

Sanità, Guccione: «Uscire subito dal piano di rientro»

COSENZA – «Il problema non è chi ricopre la carica di commissario sulla sanità in Calabria. Il vero problema da risolvere è l’uscita dal Piano di Rientro che dura dal 2009. Non possiamo più subire questa imposizione, perché in gioco c’è la salute di tutti i calabresi. Penso che ci siano le condizioni politiche e tecniche per uscire dal Piano di Rientro. Presenterò un ordine del giorno ad hoc in consiglio regionale». E’ quanto ha affermato il consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione intervenendo ieri a Rende (Cs) durante un convegno sulla mobilità sanitaria in Calabria. «C’è un dato – ha detto Carlo Guccione  – che racconta un’Italia divisa in due. La spesa sanitaria pro capite della Provincia autonoma di Bolzano è quella più alta. La più bassa è in Calabria con un divario pro capite che ha superato il 50 % (quasi il 40% per quanto concerne la spesa pubblica). Si tratta dei dati contenuti nel rapporto Crea (giunto alla dodicesima edizione) che fotografa anche la forte differenza fra la spesa sanitaria delle diverse regioni. E non è un caso – si legge ancora nel rapporto – se le differenze si sono allargate in corrispondenza dei Piani di Reintro e dei Commissariamenti».

 «La Calabria – ha sottolineato Carlo Guccione – , con la sua massiccia emigrazione sanitaria, tiene in piedi ospedali pubblici e privati di altre regioni. Ci sono portatori di interessi che operano in questa direzione. Settantamila calabresi ogni anno si fanno curare altrove. E la maggior parte dell’emigrazione sanitaria passiva riguarda interventi chirurgici non complessi. E’ evidente che c’è anche un problema di fiducia dei cittadini nei confronti della sanità calabrese. La nostra battaglia politica deve essere quella di pretendere prima possibile l’uscita dal Piano di Rientro. Questo convegno sulla mobilità sanitaria in Calabria focalizza l’attenzione su un tema che impone alla politica un cambio di marcia. Non è più possibile che l’atto aziendale di un Asp -la più grande della Calabria con un bilancio di circa un miliardo di euro – come quella di Cosenza venga bocciato per ben cinque volte».

 «Io ritengo che il privato sia più pronto, perché più veloce e snello, per combattere l’emigrazione sanitaria. Le strutture private hanno compiuto un salto di qualità importante. Qui è in gioco la risposta al bisogno di buona sanità che chiedono legittimamente i cittadini. Utilizzare una fetta sempre più ampia di servizi ospedalieri privati è una risposta. Esistono una serie di questioni che devono essere affrontate subito. Non possono essere considerati nel budget i pazienti provenienti da fuori regione che scelgono di essere curati nelle strutture calabresi».

 

Sanità, a Cosenza approvati due documenti sull’ospedale

COSENZA – Su proposta dei consiglieri Guccione, Fabiano, Ambrogio, Cassano, Covelli, Mauro, Morcavallo e Rende, il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha votato, al termine del dibattito sull’ordine del giorno relativo al Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata, due distinti documenti, uno proposto dalla maggioranza e l’altro dalla minoranza.
Maggioranza e opposizione, convergenti sulla necessità di realizzare un nuovo Ospedale a Cosenza, pur avendo tentato di arrivare alla stesura e alla conseguente approvazione di un documento unitario, si sono poi divise solo sulla individuazione del sito dove dovrà sorgere la nuova struttura: per la maggioranza dovrebbe sorgere sulla collina che porta dal centro città fino al Mariano Santo; per la minoranza la zona di Vaglio Lise).
Ad essere votato per primo, il documento della maggioranza che è passato con 12 voti a favore. 7 i consiglieri che si sono astenuti. Sul documento della minoranza, 6 i consiglieri favorevoli e 13 gli astenuti.
«Impegna il Sindaco a convocare – si legge nel documento della minoranza – la Conferenza Provinciale dei Sindaci al fine di fare il punto sulla situazione del comparto sanitario a Cosenza e in tutta la provincia. Alla luce di tutto ciò, il consiglio comunale ritiene fondamentale la realizzazione del nuovo Ospedale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dallo studio di fattibilità, e delle disponibilità finanziarie già esistenti. La città non può perdere l’occasione di avere un efficiente, moderno e funzionale nosocomio. In attesa della realizzazione del nuovo ospedale devono comunque essere garantiti interventi in grado di affrontare il deficit strutturale dell’Annunziata, favorire il suo potenziamento tecnologico e delle risorse umane attraverso un preciso cronoprogramma. Nel documento della minoranza anche la sollecitazione da parte del Consiglio comunale dell’attuazione del decreto Balduzzi, procedendo alla istituzione di una UCCP su tutto il territorio. Ne serve – si sottolinea nello stesso documento – almeno una per ogni distretto sanitario. Sollecitata, infine, anche la realizzazione delle AFT (aggregazioni funzionali territoriali) per garantire la continuità assistenziale territoriale».
Sulla questione dell’Ospedale, dopo il dibattito che ha fatto registrare gli interventi dei consiglieri Maria Teresa De Marco, nella sua qualità di Presidente della commissione consiliare sanità, di Francesca Cassano, Francesco Cito, Marco Ambrogio, Anna Fabiano, Giovanni Cipparrone, Enrico Morcavallo, Piercarlo Chiappetta e Damiano Covelli, è intervenuto anche il Sindaco Mario Occhiuto.
Non sono un esperto di sanità – dichiara Occhiuto, ma non ci vuole un tecnico per capire che sul pronto soccorso c’è un problema di fondo. Se gli altri ospedali della  provincia chiudono, è chiaro che chi ha bisogno di cure si riversa sulla città». Occhiuto ha proposto di concentrare i servizi negli ambulatori. “Se non ci sono più e non sono più convenzionati – ha detto ancora – vanno tutti al Pronto soccorso». «C’è la necessità di un nuovo polo ospedaliero – prosegue Occhiuto -. Il Comune di Cosenza è l’ente che deve decidere la collocazione dell’ospedale. Dobbiamo avere la capacità di affrontare i problemi da tutti i punti di vista. Abbiamo fatto una proposta gratuita alla Regione, poi è la Regione che deve fare le gare. E’ una proposta molto concreta, fattibile, l’ospedale deve essere un ospedale nuovo, un ospedale parco e deve avere, per quanto riguarda la parte esistente, che deve essere svuotata dalle funzioni ospedaliere per avviare quelle universitarie,  le residenze per gli studenti e i docenti. Bisogna realizzare un nuovo Dipartimento di emergenza e la degenza, secondo il nostro progetto, verrà realizzata a gradoni fino al Mariano Santo che sarà recuperato. Abbiamo anche pensato alla viabilità. A Vaglio Lise si creerebbe uno sbilanciamento della città. Il centro storico e la zona Sud diventerebbero marginali. Sono propenso a discuterne con il Presidente Oliverio e con i cittadini. Se qualcuno mi dimostrerà che ci sono problemi – ha concluso Occhiuto – noi siamo pronti a discutere di tutto. Non fermiamoci all’approccio superficiale. Entriamo nel merito e siamo aperti. Ad oggi non abbiamo cambiato idea, né possiamo negoziare le nostre idee su presupposti che non siano quelli del bene comune». Prima della discussione sull’Ospedale il Consiglio comunale aveva approvato le modifiche alla delibera n.39 del 3 giugno 2016 del commissario straordinario, assunta con i poteri del Consiglio ed avente ad oggetto il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e relativa copertura finanziaria riferiti all’esercizio finanziario 2016. Il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli e due astenuti (i consiglieri Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia), mentre al momento del voto la minoranza aveva abbandonato l’aula e il capogruppo del PD Damiano Covelli aveva chiesto la verifica del numero legale. Le modifiche alla delibera del Commissario straordinario hanno lasciato inalterato il totale dei debiti fuori bilancio, intervenendo solo sull’imputazione della spesa, integrando la delibera stessa, per come richiesto dalla Cassa Depositi e Prestiti, con alcuni punti e cioè: la non disponibilità di avanzo di amministrazione relativo al rendiconto dell’anno precedente a quello di ricorso all’indebitamento, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 187 comma 2 del Testo Unico degli enti locali; l’impossibilità di finanziare il debito con maggiori entrate o riduzioni di spesa corrente; l’inesistenza di proventi derivanti da alienazioni patrimoniali prevedibili e/o destinabili al finanziamento del debito; l’inesistenza di trasferimenti di capitale dallo Stato o da altri enti pubblici destinabili al finanziamento del debito. Ad illustrare la pratica, prima dell’approvazione, l’Assessore al bilancio Luciano Vigna. Il Consiglio comunale ha poi approvato anche il regolamento per la disciplina dei servizi di trasporto pubblico non di linea (servizio taxi e servizio di noleggio con conducente) che era già passato in commissione trasporti.
Il segretario generale Alfonso Rende ha dato lettura in aula, per la presa d’atto da parte del Consiglio, della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti di cui al comma 4 dell’art.9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n.2 del 7 gennaio 2013, adottati nel primo semestre del 2016.

Sanità, esenzioni ticket sanitario: il 70% sono irregolari

CATANZARO – Nell’ambito dei servizi di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica condotti a tutela del bilancio regionale, la Guardia di finanza di Catanzaro ha eseguito 90 controlli nei confronti di altrettanti soggetti beneficiari di esenzione dal ticket sanitario, che sono risultati per il 70% irregolari.
L’attività è stata svolta tramite l’utilizzo delle numerose banche dati in uso al corpo. È stata fatta un’analisi delle informazioni, incrociando i reali dati reddituali con quelli dichiarati in sede di presentazione della domanda di esenzione.
L’esito dell’attività ispettiva ha permesso di estrapolare le persone che nel corso del 2013 hanno beneficiato di esenzioni ticket per motivi legati al reddito, all’età ed alla condizione di disoccupazione, per complessivi 25 mila e 790 euro. Alcune delle persone controllate sono risultate titolari di un reddito superiore del 400% di quello dichiarato in sede di domanda.

Oliverio al posto di Scura, via libera del Governo

ROMA – Via libera, non senza polemiche, alla cosiddetta “norma De Luca”, quella che consentirà di nuovo ai governatori di ricoprire anche il ruolo di commissario straordinario per ripianare il rosso nei conti della sanità.  La battaglia sull’emendamento presentatodai deputati Pd della Campania ha occupato tutta la prima parte della seduta notturna della commissione Bilancio, che ha avviato una vera e propria maratona per chiudere l’esame delle proposte di modifica entro la notte, e consentire di preparare il nuovo testo della legge di Bilancio per venerdì, quando si affronterà il passaggio in Aula. Nonostante le aspre critiche delle opposizioni, Sinistra italiana e Movimento 5 stelle in testa, il Pd ha ritoccato e messo in votazione la norma, seppure con qualche mal di pancia dietro le quinte tra le fila degli stessi dem – espresse anche in accese riunioni tra maggioranza e governo, come viene riferito – e due voci fuori dal coro (quella di Bruno Tabacci, che si è astenuto, e di Giovanni Monchiero). Un voto contestato dai 5 Stelle che in punta di regolamento avevano chiesto l’appello nominale per una votazione che si è conclusa 18 a 12 e un astenuto. La misura è stata riformulata dal relatore, Mauro Guerra (Pd), prevedendo, oltre alla cancellazione dell’incompatibilità del commissario con altri incarichi istituzionali in Regione, anche un check ogni 6 mesi da parte del tavolo di monitoraggio dei piani di rientro e del comitato Lea. Una soluzione che rimette in pista anche Mario Oliverio pronto a scalzare Scura nel ruolo di Commissario Straordinario al piano di rientro della sanità calabrese.

Previsto sciopero generale di tutte le categorie pubbliche per il 25 novembre

CATANZARO – Per l’intera giornata di venerdì 25 novembre sono previsti scioperi generali di tutte le categorie pubbliche e private: così fanno sapere dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, avvisando i cittadini che potrebbero subire dei disservizi. Gli scioperi sono stati indetti da Slai Cobas per il sindacato di classe e USI. In ogni caso, i servizi pubblici essenziali, come l’assistenza d’urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali, saranno garantiti.

Sanità, Oliverio pronto a scalzare il commissario Scura

ROMA – Potrebbe tornare il presidente Mario Oliverio a gestire la sanità calabrese. Alla Camera, infatti, è in discussione un emendamento alla Legge Finanziaria di prossima approvazione, che elimina il divieto, per i governatori, di assumere le funzioni di Commissario Straordinario alla sanità. L’emendamento è stato sottoscritto e presentato da una delegazione di parlamentari del Pd della Campania, altra regione in cui la sanità è commissariata dal Governo. Nel caso in cui l’emendamento dovesse essere approvato, decadrebbe il divieto di sovrapposizione delle cariche di presidente della Regione e di Commissario Straordinario che ad oggi ha impedito sia a De Luca in Campania, si a ad Oliverio in Calabria, di assumere il pieno controllo del comparto sanitario.

Cosenza, la Commissione sanità incontra il dirigente dell’ospedale

COSENZA – La realizzazione di un nuovo ospedale a Cosenza è imprescindibile per le esigenze del territorio. E’ quanto hanno espresso all’unanimità i componenti della commissione consiliare sanità di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Maria Teresa De Marco, nel corso di un incontro con il Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile. «Si è trattato di un cordiale e proficuo colloquio – si legge in un comunicato – nel quale è stata ribadita la necessità di avviare un percorso sinergico tra istituzioni che possa condurre al superamento della fase di emergenza che ha connotato negli ultimi anni il funzionamento dell’Azienda ospedaliera, sia per le note carenze di personale che hanno afflitto il presidio dell’Annunziata, sia per le altre questioni di carattere logistico. La presidente De Marco ha chiesto al direttore generale Gentile l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, tra Azienda sanitaria, Azienda ospedaliera e Comune di Cosenza, per affrontare compiutamente le molteplici problematiche che affliggono il comparto sanitario, a tutela del diritto alla salute dei cittadini. Tra le altre richieste che la Commissione sanità ha avanzato anche l’istituzione di una Discharge Room, un servizio dedicato ai pazienti in fase di dimissione, volto a migliorare la gestione dei posti letto all’interno delle unità operative di degenza. Un nuovo modello organizzativo, già adottato in altre realtà nazionali, che consentirebbe da un lato di individuare ed assegnare un’area specifica comune per facilitare le dimissioni dei pazienti dai reparti di degenza e, dall’altro, di fronteggiare adeguatamente il fenomeno dei letti aggiunti in corsia». Infine Gentile ha annunciato che entro i prossimi mesi entrerà in funzione l’acceleratore lineare al Mariano Santo dove sarà finalmente avviato il polo oncoematologico.

Illustrate in Commissione sanità alcune priorità da affrontare nei prossimi mesi

COSENZA . Una serie di priorità da affrontare nei prossimi mesi. Sono quelle poste al centro di un’apposita seduta della Commissione consiliare sanità, presieduta dalla consigliera Maria Teresa De Marco, la prima riunione da quando la De Marco ha assunto la guida della Commissione dopo l’avvicendamento con il consigliere Francesco Cito che è rimasto componente dello stesso organismo consiliare.

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Nel corso della seduta, durante la quale si è registrata la convergenza e la condivisione dei componenti presenti sulla necessità di programmare una serie di iniziative, dando la priorità a quelle già individuate ed alle altre che dovessero nel frattempo rendersi necessarie, l’organismo consiliare ha sottolineato l’esigenza di affrontare preliminarmente alcune questioni, ponendosi l’obiettivo di lavorare per avviare a soluzione i problemi dei cittadini, con particolare riferimento alla tutela del diritto alla salute e della qualità dei livelli assistenziali, sulla linea tracciata dal predecessore della Presidente De Marco, Francesco Cito.
Tra le proposte formulate dalla Commissione sanità, c’è l’organizzazione di un Festival della Salute che possa promuovere la prevenzione e la salute a Cosenza. “L’evento – è stato sottolineato in commissione – dovrà mettere la salute al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico, proprio in un periodo in cui la crisi economica rende sempre più difficile per gli italiani curarsi adeguatamente”.
La Commissione presieduta da Maria Teresa De Marco ha inoltre inserito, tra le altre priorità, l’istituzione di un tavolo tecnico operativo permanente tra Azienda Sanitaria, Medicina Territoriale, Medici di Medicina Generale, sindacati, responsabili del Tribunale per i diritti del malato e rappresentanti delle associazioni a tutela dei malati (questi ultimi dovranno riferire sulle  numerose segnalazioni da parte dei cittadini a proposito degli eventuali disservizi in campo sanitario ed ospedaliero).
Nel corso della riunione è emersa anche la necessità di chiedere all’Amministrazione comunale a che punto è il progetto, di cui tanto si è parlato, per la realizzazione del nuovo Ospedale. Altre priorità da affrontare: la redazione di un progetto di divulgazione delle misure di prevenzione da concordare in un apposito tavolo con il direttore generale dell’ASP, l’istituzione di un servizio di accoglienza e informazione presso il DEA (Dipartimento di emergenza e accettazione), utilizzando anche le associazioni di volontariato, indirizzare una specifica richiesta al Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, per individuare ed assegnare un’area specifica comune per le dimissioni dei pazienti e, infine, l’avvio di un progetto relativo alla disabilità psichica borderline.
La Commissione ha preannunciato inoltre una intensificazione della lotta al randagismo e l’effettuazione di un sopralluogo al canile comunale.

Reggio Calabria, Oliverio e il Ministro Lorenzin all’inaugurazione della Cardiochirurgia

REGGIO CALABRIA – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato questa mattina all’inaugurazione della Cardiochirurgia presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria insieme a Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute. Durante la cerimonia, il Governatore regionale ha ricordato quando, essendosi appena insidiato, fece visita al nosocomio reggino, verificando come il reparto oggi inaugurato, appaltato nelle tecnologie nel 2007, completato e collaudato nel 2011, fosse inutilizzato, nonostante l’investimento di notevole portata per la sua realizzazione, almeno 18 milioni di euro. «Oggi – ha proseguito Oliverio – è una bella giornata,  ma le belle giornate non possono farci perdere di vista la storia e le difficoltà che abbiamo alle spalle.  Si tratta allora di invertire questo tipo di  trend. Cardiochirurgia  è uno dei servizi che  consente di abbattere la mobilità passiva, come accade per la Pet che qui a Reggio è stata inaugurata lo scorso anno, dopo un investimento fatto e mai utilizzato. Di queste giornate dobbiamo ripeterne tante  perché abbiamo necessità di invertire il trend secondo il quale anche per quel che riguarda le prestazioni e patologie ordinarie, proprio per il clima di sfiducia che si è determinato nelle comunità calabresi, si programma di andare all’esterno. Un dato da cui non possiamo prescindere. Abbiamo bisogno di servizi di alta qualità come quelli che inauguriamo a Reggio; abbiamo la necessità di irrobustire e qualificare le reti, i servizi sul territorio, perché sempre meno cittadini possano arrivare negli ospedali».

Oltre alla Cardiochirurgia, oggi sono state inaugurate le attività del nuovo Pronto Soccorso, del nuovo reparto di Neonatologia, del blocco operatorio robotico, di Chirurgia toracica ed è stato altresì presentato il Polo onco-ematologico presso il Presidio “Morelli”, insieme alla collaborazione tra Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria e la “Niguarda” di Milano. Tutti passi importanti che, come ha sottolineato Oliverio, vanno nella direzione della realizzazione del nuovo ospedale della città di Reggio Calabria.