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Precipita da palazzo, morta 36enne

SCALEA (CS) – Una donna di 36 anni di nazionalità dominicana, M.P., è morta precipitando da una finestra del palazzo in cui abitava, a Scalea, sulla costa tirrenica cosentina. A ritrovare il corpo nel cortile del palazzo è stata una vicina che ha avvertito i carabinieri della locale Compagnia.

I carabinieri non escludono alcuna ipotesi

Al momento non è ancora chiaro se si sia trattato di un incidente, un suicidio oppure di un omicidio. Gli investigatori, per cercare di fare chiarezza sulla vicenda, stanno sentendo i vicini di casa ed il compagno. I carabinieri stanno anche cercando di chiarire la circostanza secondo cui la donna non sarebbe precipitata dal terzo piano, dove abitava, ma da un piano superiore.

Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia.

Scalea, inaugurata la sede della delegazione della Capitaneria di Porto

SCALEA (CS) – L’ex Palazzo di Giustizia in attesa della costruzione della nuova sede, è diventato sede provvisoria della delegazione della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera di Scalea.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta stamattina nella città dell’Alto Tirreno cosentino alla presenza del Presidente della Regione Mario Oliverio, del Direttore Marittimo della Calabria e Basilicata tirrenica Contrammiraglio Giancarlo Russo, del prefetto di Cosenza Paola Galeone, del Sindaco del Comune di Scalea Gennaro Licursi, del Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Giuseppe Spera, del Direttore del Distretto Sanitario Angela Riccetti, di numerose autorità civili e militari, docenti, dirigenti scolastici e rappresentanti di diverse associazioni operanti sul territorio.

Madrina della manifestazione la signora Cotrone, vedova del compianto maresciallo della Marina, Antonio Cotrone, fondatore del locale circolo dei Marinai, «un militare e un cittadino esemplare, persona generosa e perbene, un grande scaleota -ha detto il sindaco Licursi- che ha dato lustro a Scalea e che è rimasto nel cuore di tutti».

Alla gioia del sindaco di Scalea si sono uniti gli apprezzamenti e la soddisfazione del Presidente della Regione Mario Oliverio. «La presenza di questo presidio di legalità -ha detto Oliverio- in una regione come la nostra che possiede circa 800 chilometri di costa, che dal mare deve trarre sempre nuova linfa per crescere e svilupparsi e che è totalmente proiettata nel Mediterraneo, è un fatto veramente rilevante perché è chiamato a svolgere un ruolo particolarmente importante e delicato nel lavoro quotidiano di difesa, sicurezza, garanzia e legalità, ma anche di soccorso e accoglienza per quanti scappano dalla loro terra per cercare fortuna altrove. Mai dobbiamo dimenticare, infatti, che la nostra è una delle poche regioni di primo approdo per migliaia e migliaia di disperati che lasciano il Sud del Mediterraneo per compiere una traversata della speranza che, quando va a buon fine, e non sempre è così, li porta sulle nostre coste».

«Con la Capitaneria di Porto – ha aggiunto Oliverio – in questi anni abbiamo stabilito un rapporto fecondo, di grande cooperazione e collaborazione ed è proprio grazie alla Guardia Costiera se siamo riusciti a fare notevoli passi in avanti relativamente anche al contrasto dell’inquinamento del mare. La scelta di riaprire qui, a Scalea, la sua delegazione è particolarmente importante, perché conferma un impegno, ma anche perché sull’Alto Tirreno cosentino, a fronte di una presenza turistica progressivamente crescente c’è sempre più bisogno di una presenza di legalità che rafforzi i presidi di sicurezza. Scalea, in particolare, ha estremamente bisogno di essere sostenuta e aiutata dopo le vicende che ne hanno sfregiato l’immagine e indebolito sul piano etico e morale la fibra. Oggi, con questa scelta, si colloca un tassello importante nel percorso di ricostruzione che il sindaco e i cittadini stanno portando avanti in nome del riscatto della storia di questa città e per l’affermazione della legalità».

«Riscattare l’immagine Scalea – ha concluso il presidente della Regione – è fondamentale per il riscatto dell’intera regione. Abbiamo bisogno di collocare più tasselli per comporre un unico mosaico di rafforzamento della legalità che sia in grado di proiettare all’esterno un’immagine virtuosa della nostra terra, una terra che vuole guardare al proprio futuro con fiducia e con rinnovato entusiasmo. Grazie, quindi, alla Capitaneria di Porto per aver operato una scelta che ha implicazioni importanti non solo per Scalea ma per l’intera Calabria».

Scalea, carabinieri recuperano un cucciolo di lontra

SCALEA (CS)- Un cucciolo di lontra (Lutra-Lutra) è stato ritrovato ieri da un cittadino lungo una strada nel Comune di Scalea. Il piccolo animale è stato subito recuperato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale del luogo che lo hanno preso in cura prima di affidarlo al medico veterinario del Parco Nazionale del Pollino che ne ha constatato le buone condizioni fisiche. Il cucciolo, non essendo autosufficiente, è stato trasferito presso il centro di Recupero animali di Policoro.

 

Fiamme Gialle, scoperti nel cosentino 24 lavoratori irregolari

SCALEA (CS) – Scoperti dalla Guardia di Finanza di Scalea 24 lavoratori irregolari in quanto impiegati in
parte in “nero” ed in parte attraverso l’utilizzo improprio di contratti di appalto di servizi. Coinvolte due società calabresi che si erano accordate al fine di impiegare manodopera attraverso la stipula un apparente contratto di appalto di servizi che, tuttavia, nascondeva una effettiva somministrazione di lavoro. I lavoratori, seppur formalmente assunti da una società di Lamezia Terme, prestavano di fatto irregolare attività lavorativa presso un’altra società dell’Alto Tirreno cosentino, in forza della sottoscrizione di un “appalto di servizi”: forma contrattuale molto diffusa tra le aziende in quanto consente di snellire le incombenze burocratiche legate all’assunzione e di fruire, al contempo, della prestazione lavorativa del dipendente. Se, però, da un lato questa procedura presenta evidenti vantaggi per l’azienda che usufruisce della manodopera, dall’altro può prestare il fianco ad abusi a danno dei lavoratori, quali: il mancato rispetto del minimo salariale, della normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavori, la mercificazione della prestazione lavorativa, etc., a causa della separazione tra la titolarità formale del rapporto di lavoro e l’effettiva fruizione della prestazione. Ed è proprio finalizzata a garantire la massima tutela dei lavoratori ed evitare eventuali usi distorti della particolare forma contrattuale la previsione del legislatore di richiedere espressamente che gli appalti di servizi non si riducano alla mera somministrazione di manodopera, ma prevedano un’opera compiuta, un servizio complesso, mediante l’impiego di organizzazione, mezzi e strumenti di proprietà dell’appaltatore; per cui, qualora il cedente la manodopera si limiti a conferire la mera prestazione lavorativa dei suoi dipendenti si è in presenza di una mera somministrazione di lavoro che deve essere autorizzata attraverso l’iscrizione della società ad apposito albo detenuto presso il Ministero del Lavoro. L’azione ispettiva sviluppata dalla Fiamme Gialle ha consentito di fare emergere chiaramente la non corrispondenza della forma contrattuale sottoscritta alle caratteristiche previste dalla legge, rivelandosi un caso di somministrazione di lavoro compiuta in maniera abusiva in quanto la società, non essendo iscritta presso l’albo ministeriale, non offriva le dovute garanzie di tutela ai lavoratori.

I Finanzieri hanno quindi proceduto alla contestazione nei confronti di entrambe le società
responsabili delle sanzioni amministrative per € 145.000. Il rispetto delle norme in materia di regolarità del rapporto di lavoro è oggetto di un costante controllo da parte delle Fiamme Gialle, al fine di contrastare la diffusione dell’illegalità e garantire, agli imprenditori e ai datori di lavoro onesti, forme di equità sociale.

Tentata rapina a mano armata, fermato un pluripregiudicato

SCALEA (CS) – Alle prime luci dell’alba odierne i Carabinieri della Compagnia di Scalea hanno sottoposto a fermo di indiziato, per tentata rapina aggravata, un pluripregiudicato, originario del Salernitano, resosi responsabile della tentata rapina effettuata nel primo pomeriggio di ieri ai danni dell’esercizio commerciale ad insegna “MD Discount” di Scalea, unitamente ad un complice ancora in corso di identificazione.

Sono stati attimi di tensioni quelli vissuti ieri pomeriggio in via fiume Lao quando, il fermato, introdottosi all’interno dell’esercizio commerciale ha intimato, armato di fucile monocanna mozzo, alla commessa di farsi consegnare il contenuto della cassa, arrivando addirittura a esplodere un colpo d’arma da fuoco che, per pura fortuna, non ha colpito nessuno, ferendo solo lievemente uno dei dipendenti all’orecchio. Il rapinatore, non riuscendo nel suo intento si è poi dato tempestivamente alla fuga a bordo di una moto di grossa cilindrata nera guidata dal complice che l’attendeva all’esterno con il motore acceso.

Tempestivo è stato l’arrivo sul posto dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa e di quelli della Stazione di Scalea che hanno avviato le indagini, mettendosi da subito sulle tracce dei rapinatori e della moto utilizzata per la fuga. La svolta si è avuta a seguito della telefonata di un cittadino che segnalava la presenza di un motoveicolo simile a quello usato per la fuga dei malviventi parcheggiato, in maniera inusuale, in un sottopassaggio nei pressi della SS 18.

I militari, recatisi sul posto, a seguito di un attenta ispezione del luogo, a distanza di pochi metri dalla moto, rinvenivano, occultati in una borsa di colore arancione, il fucile, con matricola abrasa, utilizzato nel tentativo di rapina e i caschi utilizzati dai due malviventi, anche loro occultati in una siepe.

Le investigazioni svolte dai militari dell’Arma hanno permesso ad un Carabiniere, anche grazie all’ottima attività di prevenzione svolta, di riconoscere, visionando le registrazioni del negozio, il malvivente, il quale,  il giorno precedente era stato fermato dallo stesso in un normale controllo di polizia nelle vie scaleote.

Le attività svolte si sono dunque concentrate nella ricerca della possibile dimora del pregiudicato che successivamente veniva individuata all’interno del parco Pantano di Scalea.

Il presunto autore della tentata rapina veniva quindi rintracciato è sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa e condotto presso la Casa Circondariale di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

“Piazza Pulita”, blitz antidroga nell’alto tirreno cosentino

SCALEA (CS) – È in corso dalle prime luce dell’alba una vasta operazione antidroga condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza nei territori dell’Alto Tirreno Cosentino.

I militari della Compagnia di Scalea, supportati in fase esecutiva da carabinieri delle Compagnie di Paola e San Marco Argentano e da unità antidroga del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia,  stanno dando esecuzione a un provvedimento cautelare emesso dal Gip presso il Tribunale di Paola, Dott.ssa Maria Grazia Elia, su richiesta del Procuratore della Repubblica, Dott. Pierpaolo Bruni e del Sostituto Procuratore Dott. Antonio Lepre, nei confronti di otto soggetti, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di Praia a Mare e coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, hanno permesso di accertare l’operatività di fiorenti ed autonome piazze di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, nei comuni di Praia a Mare e Tortora, documentando, attraverso prolungate attività di intercettazione e mirati servizi di osservazione, oltre trecento cessioni di stupefacente, approvvigionato dagli indagati nell’area metropolitana di Napoli e nel comune di Cetraro.

L’operazione, convenzionalmente denominata “Piazza Pulita”, ha portato all’arresto di cinque soggetti, tre dei quali tradotti presso la Casa Circondariale di Paola, due sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, mentre tre sono i soggetti colpiti da misure cautelari dell’ obbligo e/o divieto di dimora.

Scalea, è qui la festa? Formica: «Abbiamo dato prova di grande orgoglio»

SCALEA (CS) – E’ euforico il presidente dello Scalea, Giancarlo Formica, quando lo raggiungiamo telefonicamente dopo la vittoria del playout con l’Amantea che sancisce la permanenza dei biancostellati nel massimo campionato regionale dilettantistico. «La partita era molto sentita. Avevemo alle spalle il tifo che ci ha sostenuti dal primo all’ultimo minuto – racconta il presidente Formica -. Abbiamo dato prova di grande orgoglio perchè al di la di tutte le vicissitudini del campionato non reputavamo di essere una squadra che avrebbe dovuto affrontare questo tipo di partita. Alla fine siamo scesi in campo con l’umiltà di sempre. Dal 20′ circa del primo tempo abbiamo giocato con l’uomo in meno. I ragazzi hanno fatto una grande prestazione mettendo in campo cuore, orgoglio, voglia di vincere e di riscatto per tutto quello che è stata la stagione». 

Il bilancio di Formica

«Per noi è stata una stagione abbastanza travagliata – risponde Formica tracciando un bilancio della stagione che ha visto il suo Scalea sulle montagne russe -. Non dai due, ma dai tre, quattro, cinque volti… che poi sono i volti degli infortunati, delle situazioni che hanno condizionato psicologicamente l’andamento della squadra. Abbiamo perso sin da subito due giocatori importanti come Pappalardo e Michele Vitale. E poi ancora Margiotta, Mandarano… Ma oro voglior ricordare soprattutto le belle sorprese come Ciuccio che si è dimostrato un giovane promettente e che risolto diverse partite, Marciano fino a che non si è fatto male, il giovane Tipaldi, che è stato convocato nella Nazionale Italiana dilettanti».

Programmare il futuro

Passato il momento dei festeggiamenti – ieri sera cena con squadra e società -, lo Scalea potrà pensare alla programmazione della nuova stagione. «Sicuramente nei prossimi giorni con calma e freddezza dovremo riflettere sulla stagione appena conclusa e fare un bilancio. Ci dovrà essere subito l’incontro con chi veramente crede nei colori biancostellati per sedersi, ragionare e fare valutazioni sul presente ma soprattutto sul futuro dello Scalea».

Il pronostico di Formica sulla finale playoff

Dai playout ai playoff, il castrovillarese Formica si diverte con noi a commentare l’attesa finale Castrovillari-Acri, che per lui è un po’ come un derby personale. «Sono due squadre a me care. Sono nato e cresciuto a Castrovillari e nel cuore rimango castrovillarese. L’Acri invece è la squadra del presidente Falcone che ritengo un caro amico. Ricordo i nostri trascorsi in Promozione. Sarà un derby dai tanti argomenti. Faccio l’in bocca al lupo ad entrambe le compagini che hanno fatto un campionato da protagoniste. Da una parte il Castrovillari è partito in ritardo, l’Acri invece con la consapevolezza e l’organico per lottare per i primi posti. Si può dire che entrambe hanno rispettato gli obiettivi prefissati. Che dire? Forza Lupi».

Incidente frontale sulla SS 18, due feriti, uno è grave

SCALEA (CS) –  E’ di due feriti il bilancio dell’incidente stradale tra due auto avvenuto stamane sulla statale 18 tra i comuni di Scalea e Praia a Mare. Una delle due persone coinvolte nell’impatto frontale è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Cosenza con l’elisoccorso. Uno dei due veicoli, secondo quanto si apprende, pare si sia rovesciato su di un fianco e uno dei due autisti alla guida avrebbe riportato fratture varie e un trauma cranico. Il secondo ferito è stato trasportato all’ospedale di Paola. Per lui le condizioni sarebbero meno gravi. Sul posto immediati i soccorsi dei sanitari del 118 e anche la polizia stradale e le squadre dell’Anas. Al momento pare che la circolazione sul tratto di strada interessato dall’impatto è interrotta.

 

 

Scossa di terremoto a Palinuro, avvertita anche in Calabria

PALINURO (SA) – E’ stata registrata alle 4.25 di questa mattina una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 con epicentro tra Campania, Calabria e Basilicata, al largo delle coste salernitane, tra le località di Palinuro e Sapri. La scossa è stata avvertita anche nei pressi di Scalea. Secondo i sismografi è avvenuta ad una profondità di 249 chilometri. Non si registrano danni a persone o cose.

 

 

Vanzetto: «Mi aspettavo la vittoria del Cutro nel derby»

COSENZA – La sua è stata la prima panchina a saltare nel campionato di Eccellenza in corso. E oggi, a più di tre mesi di distanza, Leonardo Vanzetto guarda con rammarico ma anche con grande lucidità al suo allontanamento dal Cotronei, venuto dopo quello dallo Scalea. Il tecnico di Marcellinara ai nostri microfoni racconta la sua verità e si toglie più di un sassolino dalla scarpa proprio sulle ultime due squadre che ha allenato. «Mi manca tanto il campo. Amo il mio lavoro, lo faccio con una certa partecipazione. Essere allontanato in quel modo io mi ha fatto molto male».

Capitolo Scalea

«Lo scorso anno sono stato esonerato a Scalea, dopo un sesto posto e una finale di Coppa – racconta -, per un allenatore che nel girone di andata ha fatto meno punti di quelli fatti da me lo scorso anno, 24 contro 17. Quest’anno invece, con una squadra costruita per vincere il campionato, si trovano in zona play out. Questo mi mortifica e mi fa capire che non è più calcio e che tante persone lo fanno per interessi propri. Sono arrivato in un luogo dove a parte il presidente, che mi ha preso, e il vice presidente, sono stato giudicato con facilità, fin dal primo giorno in cui vi ho messo piede», spiega Vanzetto sulla fine della sua avventura sulla panchina biancostellata. «Non so cosa posso provocare, forse la mia serietà dà fastidio, compreso ai giocatori. Pensano che possa essere trattato in maniera superficiale, ma io non lo accetto e non scendo a compromessi. Chi chiama me sa che chiama un professionista come altri, e come tali non possiamo essere denigrati da chi pensa di aver competenze calcistiche solo perchè guarda il calcio alla tv. Viviamo di questo, non lo facciamo come dopolavoro. Sono ferite non penso di meritare come persona e come professionista».

Sul Cotronei

E anche sul Cotronei, squadra attualmente fra le più in forma del campionato, Vanzetto parla chiaramente e senza freni. «Ho fatto io questa squadra, conoscendo i giocatori ero già consapevole quando li allenavo che sarebbero venuti fuori. Tutto a dimostrazione del fatto che abbiamo fatto una grande preparazione, sebbene all’inizio ci dicevano che la preparazione e i miei schemi erano sbagliati. In realtà anche la finale di Coppa Italia era nei miei piani, eravano nei quarti. È una squadra con giocatori di categoria e quindi per ora sta solamente rispecchiandoi valori che ci aspettavamo. E proprio qualche giocatore non ha ripagato la mia fiducia sono rimasto deluso… Sono stato mandato via dopo solo cinque partite in cui abbiamo affrontato squadre come Castrovillari e Siderno in trasferta, e il Locri in casa. Dopo invece il Cotronei ha affrontato squadre più alla portata».

Le amare considerazioni di Vanzetto

«Per me è uno dei periodi più brutti da quando sono nel calcio – ci confessa a cuore aperto -, stare a casa già a settembre non è stato facile. Ma sarà una lezione di vita perchè dalle sconfitte si impara più che dalle vittorie. Prima di essere allenatore bisogna essere educatore».

Il futuro

Probabilmente scottato dalle ultime disavventure, Vanzetto non vuole fare scontia nessuno. «Ora cerco una squadra dove, oltre alla professionalità e serietà, ci sia passione. Una squadra che voglia crescere e anche valorizzare le risorse locali, giocatori che possano trasmettere emozioni al pubblico. Cercare di programmare per far diventare un giocatore mediocre un giocatore importante è una delle sfide che prediligo. E questa cultura  purtroppo la trovo in poche piazze. Ci sono posti, anche le piccole piazze, in cui le persone non ti perdonano niente, e se gli stai anticpatico inveiscono dalla tribuna. Questa deriva onestamente mi spaventa un po’. Inoltre oggi in parecchi si improvvisano, non capendo non si può volere tutto e subito, ma occorre programmare. A meno che non si spendano grosse cifre per vincere.

Il derby

Nonostante gli ultimi esoneri, Vanzetto rimane uno spettatore attento del campionato e alla domanda se si aspettava la vittoria del Cutro – squadra che due stagioni fa ha portato ad una miracolosa salvezza – nel derby nell’ultima di campionato ci risponde: «Si me l’aspettavo perchè i derby si giocano col cuore e sono partite a sè. Tante volte il vince chi è in difficoltà. Inoltre anche nel girone di andata il Cutro giocò una partita di grande cuore e genoristà, e noi perdemmo pur dominando». La battuta d’arresto del Cotronei per Vanzetto non spalanca ancora le porte del titolo al Locri: «Le squadre che giocano con la capolista danno sempre il 110%. Ancora nulla è deciso e il Siderno non non mollerà la presa fino a fine stagione».

Soprese e delusioni del campionato

Fra le sorprese del campionato il tecnico però non indica il “suo” Cotronei. «Semplicemente perchè la squadra l’ho fatta io e quindi non mi ha sorpreso più di tanto. Mi hanno invece meravigliato Gallico Catona, squadra come rosa e budget nemmeno paraganabile al Cotronei, e Siderno». «Delusioni? Mi aspettavo qualcosina in più dall’Acri, visto la rosa e gli investimenti fatti però spero che faccia programmazione sugli errori commessi, non deve smantellare ma continuare su quello che crede fermamente. Hanno preso Renato Mancini, un allenatore che due anni fa ha vinto tutto, e quindi devono continuare su questa strada. Per me hanno l’attitudine, la società e l’ambiente per fare molto di più».