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Scenari Visibili, venerdi 13 appuntamento con “Bollari”

LAMEZIA TERME (CZ) – Prosegue con “Bollari”, produzione del Teatro della Maruca, la rassegna RICRII di Scenari Visibili al TIP Teatro di Lamezia Terme, nuova sede operativa dell’associazione. L’appuntamento è per venerdì 13 gennaio ore 21.00. Lo spettacolo, di e con Carlo Gallo, è il risultato di racconti orali di anziani calabresi attorno ad uno scenario preciso, quello del fascismo e della guerra. Bollari è il termine antico utilizzato dai pescatori per annunciare l’avvistamento dei tonni a largo delle coste, Bollari è un urlo di gioia a cui seguono lanci e fragori di bombe in mare. Bollari offre il Mar Jonio e i suoi colori, il suo silenzio come scenario, ma in esso non mancano pratiche illegali, quali le bombe in mare, molto diffuse tra i pescatori al fine di ricavare più pesce possibile in poco tempo. E Bollari narra la contesa tra due anziani pescatori, con le vicissitudini di quella che fu la ‘Cecella’, il miglior peschereccio dello Jonio negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale. Bollari Memorie dallo Jonio narra del miracolo, quindi, che intercorre tra il mare e i pescatori. Uno spettacolo che si veste di grande presenza scenica, nel quale tutto si traduce in parola, attraverso una lingua arcaica e per questo affascinante, poetica, comprensibile a tutti, durante la quale è impossibile non farsi travolgere. Scrive così il critico Mario Bianchi su Hystrio: «La narrazione di Gallo tra l’italiano dei fatti narrati e il significante bellissimo dialetto di quelli evocati è intensa e commovente, tutta tesa nella memoria dei piccoli e grandi avvenimenti di quei tempi, raccolti sul campo dai ricordi degli anziani, una narrazione dove anche i pesci hanno sentimenti».

‘Scenari visibili’ interviene su bandi di gestione dei Teatri Comunali

934830_440198979403783_763471304_nLAMEZIA TERME – Dopo gli esiti del bando per la gestione dei tre Teatri Comunali della città di Lamezia Terme, prende la parola l’Associazione culturale “Scenari visibili”. In base a quanto può leggersi nella determinazione numero 1062 pubblicata in data 16 novembre sull’albo pretorio del Comune, la gestione dei servizi tecnici di base dei Teatri Comunali “Grandinetti”, “Costabile” e “Umberto” potrà essere affidata all’Associazione Culturale Ti.Gi., giunta al primo posto nelle graduatorie redatte dall’apposita commissione. Dopo la Ti.Gi., con 95 punti, si sono collocate: Società Coop. Sociale “Teatrop” – punti 57,55; Associazione Culturale “Scenari Visibili” – punti 53,38; A.T.I. “Ediltecno S.r.l. – Proloco Lamezia Terme” – punti 28,13. Prendendo atto di ciò, “Scenari visibili” ha ritenuto necessario far sentire la propria voce.

“Circa tre giorni fa Scenari Visibili, Ass. Culturale Teatrale, che per il triennio precedente ha gestito il Teatro Umberto di Lamezia Terme, riceve telefonata di restituzione delle chiavi, senza alcun verbale in merito che attesta ciò. “Da allora fino ad oggi – dice Dario Natale, 10577020_661973000559712_3972146444960825813_ninsieme agli altri ragazzi del mio gruppo è stato solo stress emotivo e fisico. Non abbiamo riscontrato un minimo di sensibilità. Abbiamo effettuato una decina di carichi e scarichi di tutto il nostro materiale dall’Umberto. Quando sono arrivato tre anni fa questo teatro era completamente spoglio. Anche le piante del foyer erano mie. Ho speso circa 8.000 euro di tasca mia in questo triennio per puro amore di far rivivere questo teatro. 12244035_839662772821043_2112472203_nEppure ieri, durante sopralluogo di tecnici del Comune, a segnare se mancava un porta carta igienica o meno non ci sono rientrati i miei sforzi, non ci sono rientrati i lavori del tutto autogestiti effettuati fino alla scorsa estate, fino alla sistemazione del palcoscenico e tanto altro”. Quante volte ho invitato assessori e dirigenti a venire a fare sopralluogo per i miei lavori? Mai nessuno si è visto fino a ieri. Scenari Visibili nelle ultimissime ore ha ricevuto solidarietà da tutte le parti del territorio regionale e sono tutti d’accordo sul fatto che questo bando di gara ‘tecnicistico’ non prenda atto del lavoro di continuità portato avanti dall’Associazione di Dario Natale. Lamezia Terme è una città di 70.000 abitanti, di 70.000 teste, ed è del tutto inappropriato non tener conto della volontà popolare, del tessuto culturale che quel teatro è riuscito a cucire in questi anni, della sensibilizzazione delle coscienze e dell’aggregazione giovanile diffusasi in maniera del tutto spontanea. Forse quest’ultimo dato è risultato scomodo? Cosa ne sarà delle porte del ‘Pidocchietto’? Stiamo parlando di un teatro storico, i teatri sono ‘fulcro vitale di una civiltà’ non dei semplici contenitori, o depositi usa e getta. Scenari Visibili ha fatto sì che l’Umberto diventasse una bomboniera artistica, lì è nato ‘Patres’ spettacolo pluripremiato in tutta Italia e selezionato a New York, ma quanti dei facenti parte della giunta comunale ne sono al corrente? L’Umberto è stato, in questo triennio, il 12277074_839662782821042_1425304501_ngiusto concentrato di arte e professionalità tecnica, ma soprattutto di coerenza ed equità. La porta di quel teatro è sempre rimasta ‘aperta’ a tutti. Gabriel García Lorca affermava che “ il teatro costituisce il barometro che misura la grandezza o il declino di un paese”. Questo nostro declino è strettamente connesso alla drastica incuranza che è stata data nella gestione della cultura negli ultimi anni, inetta gestione. Un utilizzo privato della risorsa pubblica, e tengo a precisare che questo termine: “risorsa pubblica”, equivale a: “i nostri soldi!”. Figli, amici e parenti, tutti a dividersi l’ultima torta rimasta, alimentando così solo continue idiosincrasie tra le nuove generazioni e la parola teatro.

Per questo vogliamo far fronte comune riguardo a quelle che dovrebbero essere le linee programmatiche della nuova Amministrazione della Città di Lamezia Terme in fatto di strategie culturali e di accesso alle strutture stesse. Nello specifico è noto ai più di come tra i parametri inseriti per l’affidamento delle strutture teatrali non ci sia stata traccia di competenza artistica ma solo tecnica, ed ancora dopo mesi dall’insediamento della nuova giunta non ci è dato capire il parere dell’Assessore su niente, stiamo assistendo impotenti a dei trattamenti differenziati che vanno dai patrocini totali a 10361981_663707143719631_3456047442868385766_nstrutture che operano in luoghi privati o provenienti da fuori Lamezia, fino al teatro amatoriale che assurge a stagione di prosa ufficiale o al festival delle sagre strapaesane, di contro attività storicizzate e di qualità faticano addirittura ad avere ascolto. In tutto questo credo di intravedere, oltre ad una assoluta mancanza di tutela delle buone pratiche, anche una pericolosa deriva per la Cultura e la vita di questa Città, un retrocedere ai livelli di ultimi nella regione ultima d’Europa.

Insieme ai gruppi culturali e associazioni ma anche tantissime singole persone comuni chiediamo, dunque, un incontro urgente con la Commissione Cultura del Consiglio Comunale a cui siano presenti necessariamente anche il Sindaco, Vicesindaco, l’Assessore alla Cultura e la Dirigente di Settore. Non si può non tener conto di una necessità collettiva da cui si evince un sentimento forte di ascolto. Quell’ascolto che dovrebbe esistere in tutte le comunità fondate su valori democratici e trasparenti. Di seguito le adesioni avute in queste ultime ore: Ass. Scenari Visibili, Collettivo Manifest, Ass. P-Art Associazione artistico-culturale, Ass. Fata Morgana (Unical), Capusutta autogestito, Comitato genitori scuola III circ. Don Milani, Ass. Aleph Arte, Ass. Filo di Sophia (Cosenza), Cleto Festival (Cosenza), Ass. Zahir (Cosenza), Comitato Acqua Bene Comune, Compagnia Arcieri Lametina, Dissidio, Color, Mario Vitale – Bunker Film, Antonio Saffioti, Loredana Cilberto (Ass. alla Cultura del Comune di Jacurso), Carmela e Renato Ruffolo (Belmonte) Annita Vitale, Nunzia Coppedè, Renato Failla, Giusy Cervadoro, Carlo Carere, Natasa Jovanovic, Ernesto Orrico, TonyP Grande, Andrea Caligiuri, Franco Sesto, Federica Longo, Gabriela Mazza, Virginio Gallo, Gaetano Montalto, Antonio Crespino”, scrive l’Associazione culturale “Scenari visibili”.

 

Manifest. Insieme verso lo sviluppo sociale e culturale di Lamezia

Ad autunno inoltrato, con l’inverno che incombe, Manifest. regala a quanti ne seguono le fruttuose attività un nuovo calendario di appuntamenti che prenderà il via già il prossimo 6 ottobre con la presentazione dell’ult12076630_1197648216928469_576428635_oimo libro di Massimiliano Capalbo “La terra dei recinti ”, che si svolgerà a partire dalle 18.30 presso palazzo Nicotera a Lamezia Terme.

Questo primo evento, organizzato in collaborazione col Sistema Bibliotecario Lametino e col patrocinio della città di Lamezia Terme e in partnership con Scenari Visibili e Igers Calabria, vede il ritorno dopo la lunga pausa estiva (che comunque è stata densa di attività collaterali alle quali il gruppo dei blogger di Manifest. ha preso parte) del collettivo che per l’occasione ha indetto una sorta di ‘chiamata alle armi’ rivolta a tutti quei soggetti che vogliano concretamente metterci mani, faccia e idee nel processo di ricostruzione di un nuovo tessuto culturale e sociale della città della Piana. Proprio per tali ragioni l’intervento di Capalbo e la partecipazione dell’avvocato e scrittore Francesco Bevilacqua hanno entrambe una profonda ragione da individuare proprio nell’essenza delle rispettive opere e dell’impegno che entrambi hanno dimostrato nel proprio lavoro.1912405_1418290728419858_1862826376_n

Abbiamo conosciuto Massimiliano lo scorso anno e di lui ci ha colpito il suo essere schietto e diretto. Poi quest’estate con l’uscita del suo libro, quindi conoscendo meglio la sua storia, abbiamo potuto notare la concretezza delle sue parole nelle sue azioni quotidiane. Ideatore del primo parco avventure in Calabria, sette anni fa, Massimiliano inizia l’esperienza più eretica, senza finanziamenti, a Tirivolo in Sila, a 1600 m di altitudine: Orme nel Parco”, spiegano i blogger di Manifest., riversando quindi in questo incontro non poche aspettative e numerosi auspici. Il desiderio del collettivo, oltreché quello di presentare un’opera forte e coinvolgente a quanti prenderanno parte all’evento, è anche quello di creare una rete di collaborazione e condivisione invitando tutte le realtà, associazioni e festival del territorio affinché “insieme e non solo d’estate, possiamo uscir fuori dai recinti e incontrarci per continuare a conoscerci, a discutere, a progettare insieme circa idee artistiche, imprenditoriali, o semplicemente per continuare a confrontarci e arricchirci reciprocamente noi crediamo, e in questo Massimiliano ci dà un ulteriore stimolo, che la Calabria non sia solo terra di Festival ma che sia piena di risorse da valorizzare, sempre”.

Ed è prendendo le mosse da una simile premessa che Manifest. intende dedicare i prossimi appuntamenti alla scoperta di nuovi e più genuini significati da attribuire a termini ormai caduti quasi in disusi, come integrazion12042613_1624704597778469_8847348345687216622_ne, ambiente arte e viaggio. “9.10 @Parco Peppino Impastato – INTEGRAZIONE Non esisteva né un prima né un dopo né un altrove da cui immigrare. (Italo Calvino); 23.10 @Parco Felice Mastroianni – AMBIENTE Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso. (José Ortega y Gasset); 6.11 @Parco 25 Aprile – ARTE Le opere d’arte sono sempre il frutto dell’essere stati in pericolo, dell’essersi spinti, in un’esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare. (Rainer Maria Rilke); 20.11 @Parco Gancìa – VIAGGIO Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo. (Robert Louis Stevenson)”.

 

Daniela Lucia

 

 

 

 

Costabile Pop Contest. Festa al Poeta tra note e declamazioni

Una storia tragica per sempre’ quella di Franco Costabile, così come l’amico Ungaretti ebbe a scrivere alla sua morte, anch’essa    11253833_1113452278681397_1432910707_ntragica, ultimo vessillo di una lotta contro quel senso di sconfitta che spesso langue come giacenza nell’animo e nell’inconscio della gente del sud. Di ogni sud. Di donne e uomini generati da terre piene di “caporioni sotto il sole, di fichidindia e pistole lucenti”, dove niente cambia, tutto è uguale, “tranne i morti”. Eppure questa gente, quella gente che il Poeta metteva in versi e liberava da catene pesanti, la sua gente ha deciso 11269140_1113452282014730_1810360517_ndi far festa. Di fargli festa. Riconoscendo a Costabile ciò che senza alcun dubbio gli era dovuto da tempo immane. Cinquant’anni son dovuti passare prima che Lamezia Terme riconoscesse al Suo Poeta la gloria 11269140_1113452282014730_1810360517_nartistica, il ricordo. Il tributo. Ieri finalmente è successo. La città della Piana ha ufficialmente intitolato il Teatro Politeama a Franco Costabile. Una spilla sul petto, una stella che brilla nel cuore di Sambiase, dove il poeta è nato e cresciuto, dove ha osservato e si è imbevuto di quegli elementi che ne hanno contraddistinto poetica e scelte di vita.
Il Costabile Pop Contest ha dunque raggiunto il suo obiettivo, la sua ragion d’essere e con questa terza edizione ha salutato quanti, con affetto e dedizione, hanno lavorato al progetto per nulla semplice di riportare al presente, all’attuale, sentimenti, note e riflessioni di un passato tutt’altro che remoto. Insomma, di lavorare su Costabile ‘alla maniera dei classici’, com’egli in effetti si merita.
Il Teatro ‘Franco Costabile’ ha visto alternarsi sulle sue tavole artisti eterogenei22330_1597012830583758_1601769468557102316_n per ispirazioni, formazione e cultura, le cui performance erano però legate dal quel comune desiderio di riscoperta e di ricerca nei confronti di un Poeta quanto mai attuale.
L’offerta culturale, così come annunciato già nei giorni immediatamente precedenti all’evento dal direttore artistico di ‘Scenari visibili’ Dario Natale, è stata ricca di contenuti che hanno spaziato da un approccio giovane e ingenuo a una consapevolezza 11292664_10205598543754982_987533740_npiù matura e attenta nei confronti delle tematiche e della poetica di Costabile, alternandosi in un saliscendi di emozioni e di tensione empatica con un pubblico gremito e attento. Tra gli altri si segnalano gli intensi cortometraggi della casa lametina Movieland Productions, di Pino Torcasio e Domenico Isabella, che con taglio nostalgico e inquadrature definite hanno trasposto in immagini poemi lancinanti come ‘Pure i cieli azzurri’, ‘Un pezzo di specchio’ e ‘Racconto elettorale’. Altrettanto evocativa è stata l’interpretazione di Marianna Leone e Francesco Moraca de ‘Il suonatore Jonas’ di De Andrè al quale è stato letteralmente incastonato, grazie all’intervento di Dario Natale, Domenico D’Agostino e Aldo Tomaino, il poema ‘Piaci se vai’. Eguale forza evocativa ha avuto la performance di Achille Iera, sostenuto sempre da Aldo Tomanino e Domenico D’Agostino. D’impatto anche l’intervento degli Scalzi Musici Silvani che hanno arrangiato ‘Per altri sentieri’ e ‘Ce n’è di paesani’ sottolineando come la riscoperta di Costabile possa essere intesa alla stregua di una riscoperta della nostra terra.
Questa quindi l’offerta culturale della serata, della quale non si possono dimenticare i contributi video di Francesco Bevilacqua ed Ernesto Orrico, le musiche di Aura Mazda, di Giorgio Caporale e Marco Santoro e di Riccardo e Sergio Pandolfo, la performance di Michelangelo Mercuri e Giusy Cervadoro e l’intervista in dialetto di Pierpaolo Sacco. Momenti, questi, intervallati dai reading dei blogger di Manifest. che hanno interpretato stralci dei brani pervenuti nei giorni scorsi in seno al contest ‘Altri sentieri’.
La serata di è conclusa con una rielaborazione del brano ‘Ultima uva’ a opera dei Dissidio, sulle cui note il Costabile Pop Contest ha fatto calare il sipario tributando l’ultimo ringraziamento al Poeta di Lamezia e di Calabria.

 

“ […] Il mondo
è in quella terra
di silenzi addolorati,
ed io vivo
col sale del tuo pianto”

 

 

Daniela Lucia

 

https://youtu.be/ozoCJbqPlpY

 

 

 

Costabile Pop Contest. Lamezia celebra il Suo Poeta

LAMEZIA TERME – Il suicidio di Franco Costabile è sconfitta? È resa? “NO”, è stata costabile1questa la vigorosa risposta di Dario Natale, direttore artistico della compagnia Scenari Visibili che sta annunciando la terza edizione del Costabile Pop Contest a Lamezia Terme. Non è resa, ma fiero combattimento. Nessuna fuga per il Poeta figlio di Sambiase, nessuna rassegnazione nell’ultimo suo respiro, bensì resistenza. Quella resistenza a ciò che Natale individua nei cosiddetti freni del pensiero contro i quali il Poeta ha combattuto, lasciando ai posteri le sue opere come vive testimonianze di quelle cruenti battaglie. Una poetica che si erige a vessillo di resistenza, dunque, sarà quella che Scenari Visibili si appresta a celebrare il prossimo 15 maggio, a partire dalle 19, presso il Teatro ‘Franco Costabile’ della città della Piana, finalmente dedicato al poeta lametino.

 
In cosa consistono questi freni del pensiero contro i quali Costabile si è scagliato? Ebbene, a parere di Natale, i freni comprendono tutto ciò che ci tiene legati alla rassegnazione, il “considerare tutto assegnato, pensare che da noi non possa cambiare niente, che sarà sempre così. Questo è un motivo che ritorna troppo spesso, soprattutto tra i giovani che non vedono l’ora di andar via. E 11225989_10205581350045150_1252382574_nCostabile, a mio avviso, ci ha indicato quali sono le cose che dovrebbero essere cambiate qui da noi. Costabile è pertanto l’alfiere della lotta alla rassegnazione. Con questa sua fierezza, questa forza ci ha sempre detto ‘no, potete ribellarvi in maniera civile e provare a cambiare questa terra. È la più bella del mondo e possiamo farla diventare terra di nuove opportunità. Intorno c’è una ricchezza infinita’”. Per queste ragioni non vi è alcuna resa nella scelta finale del Poeta che, per usare le parole di Natale, si presenta come un “nobile samurai che, catturato dal nemico, fa il famoso harakiri: si suicida per non essere catturato. E non è neanche una fuga. È semplicemente la constatazione che la situazione è questa. Costabile ha resistito, lasciandoci le armi per combattere. Ci ha detto ‘andate avanti, non arrendetevi mai, non pensate alla sconfitta’”.

 
Lamezia Terme, dunque, eredita quelle armi insite nella poetica di Costabile, se ne appropria facendo germogliare da esse nuove idee e 11121323_10205581361725442_1652340699_ndifferenti opportunità. Tra questi elementi innovativi vi è senza dubbio l’appuntamento di venerdì, una serata nella quale la città intera tributa il proprio affetto al Poeta attualizzandone la poetica e respirando le emozioni sprigionate dalle sue opere. Le poesie di Franco Costabile non inseguono l’oggi, ma lo vivono, ne sono intrise e di quell’oggi si alimentano. Tant’è che, appellandoci sempre alle parole di Dario Natale, ci troviamo al cospetto di una poetica che intraprende un percorso a due vie: da 11263839_10205581373005724_1803117428_nuna parte, vi è l’attualità, quella che ogni anno si esprime con nuove attività ispirate o dedicate al poeta, come ad esempio la conclusione del concerto di Capossela in Sila lo scorso anno; dall’altra parte, come abbiamo poc’anzi accennato, v’è il sacrificio, ossia Costabile come soldato di una crociata contro la rassegnazione. E proprio in seno a questa biforcazione ricca di spunti ha preso vita la petizione che, nata nel corso della scorsa edizione del contest, ha portato oggi all’intitolazione del teatro.

 
Il percorso di Scenari Visibili è stato accompagnato dal lavoro ininterrotto dei blogger del collettivo Manifest., che non solo hanno seguito l’iter della petizione, ma hanno altresì condotto ricerche porta a porta nel tentativo di individuare nuove chiavi di lettura della personalità e delle opere di Costabile. A questo compito certosino il giovane collettivo ha unito anche il contest “Altri costabile-pop-contest-Sentieri”, conclusosi lo scorso 10 maggio, i cui lavori pervenuti verranno presentati tra le offerte culturali della serata di venerdì. Una serata in cui la cultura non si affiderà solo alle parole, ma s’imbarcherà anche sul traghetto della musica trasportando le anime e i corpi dei convenuti da una sponda all’altra di quella che, per brevità, viene definita Arte. A far da psicopompo in questa kermesse culturale saranno diversi gruppi indie rock, tra i quali spiccano i Dissidio, band lametina di recente interessata dall’uscita dell’ultimo album ‘Thisorientamento’. Secondo Michelangelo Mercuri, frontman e voce del gruppo, rendere attuale il Poeta implica solo lo sforzo di comprenderlo, “nel senso che una volta che comprendi Costabile capisci anche quanto sia attuale ed esprimibile, come nel mio caso, con la musica. Quindi sposare le due cose non è stato difficile. Era una storia già scritta prima, andava solo intuita. Si è trattato di individuare l’innesto tra arte e attualità. L’arte non ha tempo, altrimenti non staremmo qui a parlare di Costabile o nelle scuole a parlare di grecità. Credo che l’arte sia quanto di più immortale si possa celebrare”.

 
I Dissidio non saranno comunque gli unici musicisti a ‘lavorare’ su Costabile, in quanto interverranno anche Francesco Moraca, Marianna Leone, Osvaldo Cittadino, Riccardo e Sergio Pandolfo e gli Scalzi Musici Silvani. L’offerta culturale e artistica della serata verrà altresì alimentata e arricchita dalle video proiezioni di Ernesto Orrico ed Emilia Brandi, Francesco Bevilacqua, Pino Torcasio e Domenico Isabella e dalle installazioni artistiche di Tonino Pujia, Antonio Caporale, Fernando Cimorelli. Non mancheranno poi le performance teatrali di Achille Iera e Aldo Tomaino, Giusy Cervadoro e Michelangelo Mercuri, senza dimenticare il già citato reading di Manifest. La manifestazione è stata supportata e organizzata in partnership con Le Moire Winery e Lamezia Wine Fest. e Cimorelli & Co, Una Associazione Culturale; Che cosa sono le nuvole; COLOR; Aleph Arte; Casa della memoria; Premio Costabile; Associazione Culturale F.Mastroianni; e Cantine Artaud.

 
L’attesa si fa quindi trepidante e, nel darsi appuntamento al 15 maggio, possiamo affidare i saluti alle parole di Oriana Fallaci, consigliate da Valeria D’Agostino di Manifest.

“Ho sempre amato la vita. Chi ama la vita non riesce ad adeguarsi mai, a subire, farsi comandare”.

 

Daniela Lucia

Franco Costabile. Manifest. e Scenari Visibili festeggiano il Poeta a suon di contest

Un arancio il tuo cuore, succo d’aurora. Calabria, rosa nel bicchiere”.

C’era una volta un poeta, un figlio della nostra terra che ha fatto delle parole la profoto-costabilepria ragione di vita e della loro musicalità il proprio destino. Quel poeta era (ed è, perché un artista non muore ma, come il tempo, è capace di cavalcare la storia percorrendola in avanti senza lesinare doverosi dietrofront) Franco Costabile, anima illustre di Sambiase – Lamezia Terme, al quale finalmente la sua gente ha tributato un giusto riconoscimento titolando col suo nome il Teatro Politeama, che già da qualche settimana si fregia dell’appellativo di Teatro ‘Franco Costabile’.

 
Per celebrare questo epocale evento, il prossimo 15 maggio, in occasione del Costabile Pop Contest 3 riproposto da Scenari Visibili nell’ambito della dodicesima edizione di RICRII, si pop contestsvolgerà la grande festa del Poeta presso il teatro a lui dedicato. Una festa con i suoi concittadini, che sono invitati a partecipare all’evento per conoscere la poetica di Costabile rileggendola in un’ottica contemporanea.

 
Scenari Visibili, che in questa missione culturale è affiancata dal 1912405_1418290728419858_1862826376_ncollettivo Manifest., intende riportare Costabile tra la propria gente, rivisitando le sue opere senza intaccarne messaggi e contenuti, ma mostrandone la straordinaria attualità. Le poesie verranno quasi spogliate e rivestite di quel carattere contemporaneo, inevitabilmente denso di rassegnazione, ma allo stesso tempo pronto a risalire la china senza abbassare la testa. I testi verranno quindi affidati a indie-rock band del territorio che ne cureranno la riscrittura e la nuova veste interpretativa.

 
La festa del 15 maggio si lega in maniera imprescindibile a un altro appuntamento fissato in agenda dai blogger di Manifest., ancora una volta protagonisti del tumulto culturale lametino. Al Costabilealtri sentieri locandina Pop Contest di Scenari Visibili si affiancherà infatti il contest del collettivo dal titolo ‘Altri Sentieri’. Come spiegano i blogger, la partecipazione è del tutto gratuita e aperta a quanti, poeti o prosatori, vogliano cimentarsi nella produzione artistica facendo propria la vocazione poetica di Franco Costabile, seguendo però un percorso originale e personale. “Sarà importante avere come esclusivo riferimento la poetica di Franco Costabile, questo vuol dire affinarla, massaggiarla. Si può trovare una traccia, un colore, una frase inerente la sua poesia, partire da quella per poi lasciarsi travolgere dalle emozioni che suscita alla propria anima”, spiega Manifest.

 
La scadenza è posta al 10 maggio, ore 10. Le poesie, i racconti e i saggi brevi ritenuti più affini alla poetica di Costabile verranno distribuiti ed esposti nel corso della festa del 15 maggio.

 
Ebbene, appare quanto mai chiaro che la città della Piana voglia immortalare il proprio affetto e il proprio legame identitario con uno dei suoi più illustri figli, pertanto la festa del 15 maggio (tra l’altro ben incastonata nel Maggio Dei Libri che Lamezia Terme vive ogni anno in maniera intensa) sarà un altro degli appuntamenti imperdibili in seno al calendario culturale della città.

 

 

Daniela Lucia

A Lamezia va in scena il Costabile Pop Contest 2


LAMEZIA TERME (CZ) – Anche quest’anno, nell’ambito dell’undicesima edizione di RICRII– Residenza teatrale Ligeia Lamezia Terme , Scenari Visibili ha riproposto ieri sera, presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme, il Costabile Pop Contest 2, omaggio ed invito alla traduzione in chiave contemporanea della poetica di Franco Costabile (Sambiase 1924 – Roma 1965).

Poeta ermetico e professore di Lettere, caro amico di Giuseppe Ungaretti, sostenitore della lotta ai baroni, padroni del meridione del ‘900, lacerato da un talento mai riconosciuto, deluso dall’abbandono del padre prima e di sua moglie poi, alfiere della lotta alla rassegnazione, proprio quella che, il 14 Aprile del 1965, Costabile non è più capace di combattere, togliendosi la vita nella sua casa a Roma.

E alla sua memoria, i giovani lametini si sono messi in gioco per raccontare e ricordare la vita di un loro concittadino che ha dato lustro a Lamezia Terme. Il Contest è rivisto in chiave contemporanea, dove musica, poesia, teatro vengono fusi insieme per esaltare attraverso l’arte, la maestria di un poeta forse troppo poco conosciuto. Ed anche per questo, nasce l’idea lanciata da Scenari Visibili di concerto con altre associazioni del territorio e non, come l’Associazione Felice Mastroianni, Luogo della Memoria, Premio Franco Costabile, Associazione culturale UNA, e le associazioni Che cosa sono le nuvole e Aleph arte: quella di intitolare il Teatro Politeama proprio al poeta sambiasino. (petizione online)

Apre il Contest un ragazzo, Pierpaolo Sacco, che racconta di aver conosciuto la poetica di Franco Costabile parlando con il suo macellaio di fiducia, il quale gli confessa: “Sai perché lui decise di morire? Perché nessuno lo calcolava!”
Da qui in poi il palco si riempie di colori e di arte:

Fabio Tropea, con un mix perfetto di xilofono, percussioni, viabrazioni, fiato e tamburi, realizza una composizione affascinante ispirata alla poesia “Cuori di arancio”;

Seguono i Glam, un gruppo musicale formato da Francesco Ciccia, Marco Giudice, Francesco Viterbo, Ferruccio Cimino. I ragazzi hanno realizzato una soundtrack molto  intensa che ha accompagnato alcuni estratti di una poesia di Costabile;

I Kingwound di Francesco Pileggi, Giuseppe De Paola, Andrea Mazza hanno optato per un metal rock e nel secondo pezzo, Dario Natale ha recitato alcuni passi di Aldo Palazzeschi;

Il gruppo Jiurrande di Luca Vittorino ha cantato due pezzi, intitolari “Rosa” ed “Elastici”, ispirati alla poetica di Franco Costabile.

A seguire, si sono esibiti un gruppo di ragazzi, appositamente organizzati per l’evento. La poesia di Costabile è rivisitata ed integrata da Domenico D’Agostino, accompagnato da Aldo Tomaino alla chitarra, Vincenzo Buccinnà alle percussioni ed una affascinante Linda Adamo al violino. Dopo “Elezioni” e “Ultima uva”, il terzo pezzo “La rosa nel bicchiere” ha visto la partecipazione di Antonio Belsito, cimentatosi in una brillante performance della poesia, da far venire i brividi.
Il sesto gruppo messosi in gioco era formato da Chiara Sacco che ha recitato la traduzione di “Let the water’s scream”, una composizione di Salvatore Perri che ha poi intonato il suo pezzo in originale, mentre Vincenzo D’audino danzava sulle sue note.

E’ stata poi la volta di un laboratorio teatrale, curato da Roberta Renda, che ha messo in mostra la performance “IOSUD, MIOSUD”. Gli attori sono stati: Kiara Sacco, Antonio Torcasio, Giancarla Torcasio, Soukaina Maktoum, Michele Serratore, Roberto Calimeri.

 

Michelangelo Mercuri, frontman del gruppo lametino Dissidio, ha recitato l’ “Ultima uva”, accompagnandosi con la melodia della sua chitarra.

Ha chiuso il contest una performance teatrale di Matteo Caputo e Dario Natale, il quale ha recitato alcuni versi di Giuseppe Semeraro.

 

Scenari Visibili tiene a fare un ringraziamento particolare a Valeria D’Agostino, organizzatrice, tra gli altri, e addetta alla comunicazione ed ai tecnici Pasquale Truzzolillo, Camillo Benzo ed Enzo Giudice.

 

Roberto Tarzia

 

 

 

 

La compagnia teatrale Scenari Visibili presenta Isole

LAMEZIA TERME – La compagnia Scenari Visibili presenta il programma delle ISOLE, un corso di aggiornamento in due tappe, rivolto ad aspiranti attori, attori, registi, danzatori, performer o a chi nutre una forte passione per le arti sceniche, Le Isole, completa l’offerta formativa presente sul territorio, tramite due prospettive pedagogiche complementari che si svolgeranno, secondo moduli di cinque giorni ciascuno, presso il Palazzo della Creatività Panariti di Lamezia Terme, Scenari Visibili , già promotore della rassegna Ricrii (x edizioni) che della Residenza Teatrale Ligeia, intende offrire a quanti ne faranno richiesta, la possibilità di confrontarsi con le nuove tecniche di approccio alla scena, grazie alla disponibilità di alcune guide quali Saverio Tavano e Domenico Cucinotta.

Le Isole, vuole essere l’inizio di un percorso fatto di “incontri” intorno ad un’idea del teatro inteso come verità da contrapporre alla spettacolarizzazione e si auspica la nascita di un gruppo di ricerca intorno alla pratica teatrale contemporanea.

I laboratori sono aperti ad aspiranti attori/attrici, attori, danzatori, scrittori, professionisti è prevista una quota di partecipazione, per info scrivere ad info@scenarivisibili.it o telefonare al 340.6161154.