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Maltempo in Calabria, fiume in piena e danni sulla costa tirrenica – VIDEO

SCILLA (RC) – In queste ore un’ondata di maltempo si sta abbattendo sulla Calabria provocando diversi disagi sopratutto in provincia di Reggio Calabria. Dal comando dei vigili del fuoco fanno sapere che in questo momento ci sono in atto una ventina di interventi a seguito del maltempo che imperversa su tutta l’area tirrenica del reggino, specialmente a Scilla dove un fiume in piena si è riversato per le vie della città. La zona jonica è interessata solo da qualche raffica di vento e qualche piovasco sparso senza richieste di soccorso, almeno per il momento.

Scoperti 31 falsi braccianti, sequestro di beni per oltre duecentomila euro

REGGIO CALABRIA – All’esito di un’articolata indagine di polizia giudiziaria svolta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria per il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica – coordinata dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto dott. Gerardo Dominijanni e diretta dal sostituto procuratore dott. Massimo Baraldo – si è data esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre duecentomila euro, emesso dal tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 31 falsi braccianti agricoli e del titolare di una azienda presso la quale gli stessi risultavano, solo fittiziamente, assunti.

Le investigazioni, condotte dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Villa San Giovanni, hanno accertato come detta impresa, avente sede a Scilla pur risultando attiva, di fatto non avesse mai operato. Nello specifico, attraverso la presentazione all’Inps della documentazione attestante i simulati rapporti lavorativi, i falsi braccianti agricoli (tra i quali vi erano diversi parenti del titolare stesso, moglie compresa) hanno ottenuto molteplici indebite erogazioni previdenziali, quali indennità di disoccupazione agricola, di malattia, di maternità, nonché i c.d. assegni familiari. Nel periodo oggetto d’indagine, intercorrente tra l’anno 2013 e l’anno 2016, sono state accertate nr. 8.764 false giornate di lavoro agricolo, che hanno generato, complessivamente, indebite erogazioni da parte dell’Inps pari a 210.996,41 euro. Nei confronti dei falsi braccianti agricoli e dell’imprenditore, indagati per il reato di truffa aggravata ai danni dello stato, sono state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie presso istituti di credito (conti correnti e depositi bancari intestati agli indagati), 13 immobili (tra terreni e fabbricati) e 12 autoveicoli, per un valore pari alle indebite erogazioni percepite.

Sciolto per mafia il comune di Scilla, nominata Commissione Straordinaria

SCILLA (RC) Nella seduta del Consiglio dei Ministri dello scorso 21 marzo, su proposta del Ministro dell’Interno ed a seguito della relazione predisposta dal Prefetto di Reggio Calabria, è stato deliberato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Scilla per accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte di infiltrazioni criminali.

Per la gestione provvisoria dell’Ente, al fine di perfezionre la procedura di scioglimento, il Prefetto Michele di Bari, con  provvedimento del  22 marzo ha sospeso il Consesso per prevenire “situazioni che potrebbero ulteriormente compromettere la libertà di determinazione ed il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione” ed ha incaricato una Commissione Straordinaria composta da Samuele De Lucia, Vice Prefetto, da Filippo La Cava, Viceprefetto aggiunto e da Antonino Costa, Dirigente di seconda fascia.

Scilla, riprende il servizio h24 alla Casa della salute. Soddisfatto Vizzari

SCILLA (RC) – «Fondamentale»: così Roberto Vizzari, presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, e Sindaco di San Roberto, giudica il ripristino del servizio 24 ore su 24 presso l’ex ospedale “Scillesi d’America”, dopo una prima decisione che aveva portato gli alti dirigenti dell’Asp di Reggio Calabria a ridurre l’operato del punto di primo soccorso, che doveva operare, secondo quanto stabilito da tagli iniqui e ingiusti, solamente nelle ore diurne.

Una decisione che aveva scatenato l’opposizione, ferma e convinta, dei sindaci dell’area dello Stretto, che in questi giorni, hanno lavorato, in maniera instancabile, per sovvertire una decisione che penalizzava i cittadini, minando il loro diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

«Sin da subito – dichiara Roberto Vizzari – abbiamo mostrato la nostra contrarietà ad una decisione scellerata e, insieme agli altri sindaci, come promesso, abbiamo portato la nostra presenza in ogni sede istituzionale, e non, e abbiamo messo in campo tutta una serie di azioni che, alla fine, evidentemente, sono state ascoltate e prese in considerazione. Il provvedimento iniziale, come abbiamo già detto, non rappresentava altro che l’ennesimo colpo inferto a quella parte di sanità che per sopravvivere non ragiona sulle grandi finanziarie ma su quello che un tempo era la vera tutela alla salute del cittadino e cioè il tessuto sociale in cui operano. Insieme ai colleghi dell’area dello Stretto abbiamo dimostrato che, facendo rete, invece, ragionando in una ottica collettiva di solidarietà e socialità i problemi si possono affrontare e superare. E questo è un grandissimo risultato».

«Nei giorni scorsi – continua Vizzari – ci siamo riuniti collegialmente, e nell’affrontare la questione della Casa della Salute di Scilla abbiamo approvato all’unanimità un documento nel quale si richiede un incontro urgente ai vertici dell’Asp per discutere del presidio scillese, e non solo, e la convocazione della Conferenza dei sindaci dell’Asp, organismo idoneo alla discussione di problematiche sanitarie per gli amministratori locali».

«Quello ottenuto, infatti, – conclude – è solo un primo risultato. Che non ci basta e non ci accontenta. Chiediamo di mettere al centro territori, cittadini ed esigenze che vanno aldilà di calcoli finanziari. Vogliamo che vengano messe in atto azioni di sviluppo, per il punto di primo soccorso di Scilla, e più in generale per tutte le strutture della nostra area, di investire nella sanità come strumento di equità sociale e fattore di crescita».

Casa della Salute di Scilla, Vizzari: «Tagli inaccettabili, garantire il diritto alla salute»

REGGIO CALABRIA – «Vogliamo che venga garantito il diritto alla salute, anche e soprattutto in zone particolarmente delicate. I presidi sanitari di base situati in aree periferiche devono poter continuare a svolgere la loro funzione: non accettiamo tagli che mettono in dubbio il diritto alla salute in nome di un presunto efficientamento». È quanto scrive in una nota il presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, e sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari dopo aver appreso la notizia del taglio dell’orario delle attività assistenziali da h24 alle solo 12 ore al giorno del Punto di primo intervento della Casa della Salute di Scilla (ex ospedale “Scillesi d’America”). «Tagli con cui si nega ai cittadini il diritto di ricevere cure di qualità, andando a colpire una porzione assai importante di territorio che comprende tutto l’entroterra e gran parte della Costa Viola, spingendosi fino alla Locride», continua Vizzari.

Ecco perché «insieme agli altri sindaci saremo in prima fila per impedire che ciò avvenga, avviando tutte le azioni possibili e portando la nostra presenza in ogni sede istituzionale. Questo non è altro che l’ennesimo colpo inferto a quella parte di sanità che per sopravvivere non ragiona sulle grandi finanziarie ma su quello che un tempo era la vera tutela alla salute del cittadino e cioè il tessuto sociale in cui operano. Noi chiediamo invece di investire, con risorse adeguate, nella sanità come strumento di equità sociale e fattore di crescita, elementi indispensabili anche per affrontare la grave crisi che vive il nostro Paese».

Scillafest, domani l’ultima giornata di eventi

SCILLA (RC) –  Il ricco cartellone dell’estate scillese si conclude con la quinta giornata dello ScillaFest, la rassegna di teatro e danza contemporanea ideata e diretta da Tetaro Proskenion in coorganizzazione con il Comune. Si inizia dal mattino con il seminario di Ginevra Sanguigno “Il corpo che ride. Presenza,  ritmo e  energia”, esercizi pratici e di danza di un clown umanitario, dalle 9 alle 10,30 al Castello Ruffo. La fondatrice del “Clown One Italia Onlus – Ambasciatori del sorriso” lavora sull’esplorazione dei potenziali del nostro “cuore”, quella parte di noi dove risplende l’energia creatrice e rigeneratrice e la poesia folle e gioiosa. Il clown è la figura che concentra maggiormente queste caratteristiche. Sempre negli spessi spazi, dalle 11 alle 14, Enzo Moscato condurrà l’ultimo appuntamento con il suo laboratorio sulla drammaturgia “Scrittura e vissuto personale”.

A chiudere il Festival sarà lo spettacolo itinerante all’interno del Castello Ruffo di Scilla  “Nel Castello di Atlante” de La Piccola Compagnia Silente con Aurelia Alonge Profeta, Federica Castelli, Annamaria Davì, Giuseppe Di Vincenzo, Giovanni Ferrara, Roberta Greco, Domenico Mereu, Chiara Zaffiro per la regia di Emilio Ajovalasit. Lo spettacolo abbatte la separazione fra scena e platea, dove gli spettatori, a stretto contatto con gli attori, sono condotti in un percorso variegato e multisensoriale adatto particolarmente alla valorizzazione di ambienti naturali e siti monumentali (borghi, castelli, cortili, musei).

Il mago Atlante è uno dei personaggi de “l’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto e nel suo castello incantato rimangono intrappolati cavalieri e donzelle che vi entrano rincorrendo un vano desiderio che non riusciranno mai a raggiungere. L’illusione è il filo conduttore che lega i diversi personaggi: statue pronte ad animarsi all’arrivo degli spettatori. Nel castello di Atlante si incontrano ombre, specchi, sogni, visioni, maschere e mistero.

La “Piccola Compagnia Silente” è composta da 8 giovani allievi che da anni seguono il lavoro di Teatro Atlante: ragazzi di appena vent’anni che hanno deciso di organizzare e gestire autonomamente, presso gli spazi del Teatro, rassegne di poesie e di musica. Lontano da ogni forma di esibizionismo, il loro è piuttosto un bisogno, una sfida prima di tutto con se stessi: sentirsi presenti in un mondo che richiede altro.  

Scillafest, presentato oggi il calendario degli eventi

SCILLA (RC) – Dalla tradizione al teatro di ricerca, è il variegato programma degli spettacoli di ScillaFest 2017, la rassegna di teatro e danza contemporanea ideata e diretta da Teatro Proskenion che dal 30 agosto al 3 settembre animerà il Castello Ruffo e le strade di Scilla. Si inizia infatti proprio per le vie del paese con lo spettacolo itinerante “Banda Pulcinella Parade” del Teatro Laboratorio Isola di Confine scritto da Giulia Castellani e diretto da Valerio Apice. Una performance teatrale e musicale che affonda le sue radici nella Commedia dell’Arte e nella musica classica e di tradizione. Un viaggio fantastico nella complessa identità del personaggio di Pulcinella, dalla Commedia dell’Arte alle tradizioni del teatro popolare del Sud Italia.

Sarà ancora la maschera di Pulcinella protagonista del secondo appuntamento in cartellone, in Piazza San Rocco, con “Il ritmo di Pulcinella”. Teatro Laboratorio Isola di Confine mette in scena un concerto spettacolo in cui le scene teatrali saranno accompagnate da musica dal vivo.

Il secondo giorno alle 19.30 assisteremo alla “giullarata” in dialetto portoghese e italiano di Mauriziello da Turris, di e con Maurizio Giordo. Gurdulù Teatro mette in scena “Com’è nato il giullare?” uno spettacolo coinvolgente, in cui il registro aulico e popolare si intreccia in una narrazione bilingue, ritmico-sonora, corporea.

L’ultimo di agosto andrà in scena lo spettacolo “1861 – La brutale verità” con Gabriele Profazio, Mario Lo Cascio, Alessandro Calcaramo e Marinella Rodà per la regia di Michele Carilli e Lorenzo Praticò. Attraverso l’alternanza tra parti recitate e cantate, si ripercorre la storia del periodo pre e post unitario, dalle condizioni economiche del Regno delle Due Sicilie alla spedizione dei Mille, dal brigantaggio alla repressione attuata dal Regno d’Italia appena sorto. Il narratore (Gabriele Profazio) accompagna gli spettatori in questo percorso, dando voce a vari intellettuali e personaggi politici.

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Il primo settembre sul palco del Tetro Primo di Villa San Giovanni arriva Enzo Moscato in scena con “Compleanno”, un suo personale omaggio ad Annibale Ruccello.

Il 2 settembre andrà in scena “Lamagara”, di e con Emi Bianchi. Lo spettacolo prodotto da Confine Incerto narra la storia di Cecilia Faragò, l’ultima fattucchiera processata per stregoneria nel Regno di Napoli.

Il cartellone degli spettacoli si concluderà il 3 settembre con La Piccola Compagnia Silente che metterà in scena “Nel Castello di Atlante”. Aurelia Alonge Profeta, Federica Castelli, Annamaria Davì, Giuseppe Di Vincenzo, Giovanni Ferrara, Roberta Greco, Domenico Mereu, Chiara Zaffiro diretti da Emilio Ajovalasit in uno spettacolo che abbatte la separazione fra scena e platea, dove gli spettatori, a stretto contatto con gli attori, sono condotti in un percorso variegato e multisensoriale.

Scilla, “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo inaugura la rassegna sul Cinema d’autore

SCILLA (RC) – «Ringrazio Paola Bottero e Alessandro Russo per il confronto importante di questa sera e per la loro capacità di costruire percorsi di cultura indispensabili per la nostra Calabria, e rilancio: oltre alla prossima edizione di questa rassegna, organizziamo qui a Scilla un Festival internazionale delle Migrazioni, che permetta di ampliare ancora di più il tema trattato questa sera». Così Antonio Viscomi, vicepresidente della Regione Calabria, ha chiuso il dibattito della prima serata di Scilla Cinema d’Autore: “onde di un mare migrante”. Organizzata dall’associazione culturale Incroci con il Comune di Scilla, la rassegna partita ieri sera in piazza San Rocco ha messo a confronto il diverso sentire dei relatori. In prima fila il Premio Oscar Gianni Quaranta, che ha salutato il pubblico, come farà anche questa sera, rimandando a domenica l’appuntamento a tutto tondo con la serata in suo omaggio.
Il dibattito è iniziato con una dichiarazione di intenti presa direttamente da Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è”. E di visioni differenti ce ne sono state davvero tante. Sul grande schermo le foto in sequenza dell’attualità sugli ultimi fatti dei migranti ed alcune immagini di sbarchi e di prima accoglienza hanno accompagnato il confronto sulla tematica delle migrazioni.
Il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone ha raccontato la realtà di una città che attraverso investimenti, opere pubbliche (ultimo il finanziamento per il porto) e una grande attenzione alle politiche culturali, ha cambiato il proprio volto, rilanciandosi come meta del turismo internazionale: «In tutto questo, però, ci scontriamo con l’impossibilità di gestire da soli problemi enormi come quello dell’accoglienza dei migranti».
Accorati e arrabbiati gli interventi di Bruna Labate Mangiola, responsabile promozione umana della Caritas, che ha raccontato il dramma dei migranti distruggendo alcuni stereotipi figli della paura del diverso: «Non è vero che ci rubano il lavoro. Non è vero che lo Stato regala loro 35 euro al giorno. Vero è che grazie su di loro c’è chi specula e continua a speculare». In platea alcuni giovani migranti che hanno trovato in Bruna un punto di riferimento e di riscatto.
Carmelo Basile, presidente della cooperativa Fattoria della Piana, ha raccontato l’esperienza di integrazione tra diverse etnie all’interno di una realtà produttiva, con delle puntualizzazioni: «Non possiamo pensare di accogliere tutti a prescindere dalla nostra capacità di accoglienza. I flussi devono essere controllati e le politiche internazionali devono essere volte a creare sviluppo e ricchezza nei territori da cui provengono questi uomini e queste donne, senza però alimentare le dittature come è stato fatto finora».
“La bontà non dipende dal colore della pelle, ma da quello del cuore”: questa la sintesi non solo dell’intervento ma anche del libro di Ruggero Pegna, “Il cacciatore di meduse”, che ribalta completamente il punto di vista del “diverso”, raccontando la storia d’amore, una fiaba nonostante i dolori, del protagonista Tajil, bimbo somalo che approda in Italia e impara ad accettare di vivere tra tanti bianchi.
La sintesi di chiusura del dibattito, prima della visione del film di Emanuele Crialese “Terraferma”, è stata affidata a Viscomi: «Purtroppo ci occupiamo delle rotte, non delle traiettorie: guardiamo a ciò che succede quando i migranti arrivano in Italia, ma non ci chiediamo né da dove arrivano né perché. Solo partendo dalla nostra identità, da chi siamo noi calabresi, possiamo costruire insieme una società in cui sull’interesse prevalga l’inter-essere, l’essere insieme ed integrati. In Calabria un tempo chiamavano i migranti “cugini”: la nostra identità è basata sull’accoglienza. Cerchiamo di recuperarla».

Questa sera, sempre alle 21.30 in piazza San Rocco, la seconda serata, “La Calabria dei sogni scomodi” e la proiezione del film “Il Padre d’Italia” di Fabio Mollo. Insieme al regista, parteciperanno al dibattito, condotto dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo, l’assessore alla cultura di Scilla Marinella Gattuso, il sociologo Giap Parini, lo scrittore Mimmo Gangemi e la giornalista Rai Gabriella d’Atri.
Domenica, infine, il Premio Oscar Gianni Quaranta si sposterà dalla platea al palco, per la serata di chiusura, “Una vita da Oscar”, a lui dedicata. Sul palco si alterneranno Francesco Villari e Yuri Beccaria di Visionaria spa, il fotografo Raffaele Montepaone e la stilista di Romualdina Rosanna Zolfo, il presidente di Federalbeghi Calabria e dell’Accademia del Bergamotto Vittorio Caminiti, l’europrogettista Carlo de Gori e il maestro orafo Gerardo Sacco, che offrirà al pubblico un omaggio di Scilla e Cariddi presentato da alcune ragazze di Scilla, acconciate dalla stilista SabrinaStyle. Al termine la proiezione di “Farinelli – voce regina” di Gérad Corbiau, film pluripremiato, che è valso il César per la scenografia al Premio Oscar per “Camera con vista” di Ivory.

Nubifragio su Scilla, gravi danni nel borgo della Chianalea (VIDEO)

REGGIO CALABRIA – Dopo giorni di incendi, su gran parte della Calabria è arrivata la pioggia, molto intensa soprattutto nel reggino, con un nubifragio su Scilla che ha allagato le strade del paese. In un’ora, ha riferito il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sono caduti 100 millilitri di pioggia. Sul posto stanno intervenendo i mezzi della protezione civile – che ieri aveva diramato l’allerta meteo – per rimuovere i detriti mentre la macchina dei soccorsi è già attiva con il responsabile provinciale e squadre di volontari.  A Scilla, ha spiegato Tansi, i problemi sono stati causati dai bacini che nella zona sono molto stretti e si sono subito saturati, ma anche dagli incendi dei giorni scorsi. «Sul terreno – ha spiegato il capo della protezione civile calabrese – la cenere ha formato una sorta di velo che lo ha reso impermeabile. Così, l’acqua non ha avuto la capacità di infiltrarsi ma è defluita in superficie. Inoltre c’è anche un problema generale di scarsa manutenzione dei canali e dei corsi d’acqua». L’Anas, intanto, ha riaperto un tratto della statale 18 precedentemente chiuso per una frana.

https://youtu.be/EbYxgjZ7Lhc

Scilla, due denunce per bracconaggio

SCILLA (RC) – Due persone, padre e figlio, di 77 e 46 anni, sono state denunciate in stato di libertà, a Scilla , dai carabinieri forestale con l’accusa di bracconaggio. I militari hanno sequestrato loro un fucile da caccia con relativo munizionamento. Alla denuncia dei due i carabinieri forestale sono giunti nell’ambito di un’operazione antibracconaggio avviata su segnalazione dei volontari del Cabs e inserita nel contesto delle attività di prevenzione e repressione che in questo periodo dell’anno vengono pianificate e realizzate per prevenire o reprimere attività di caccia illegale ai danni degli uccelli migratori. In particolare, viene protetto il transito, nell’area dello Stretto, del falco pecchiaiolo localmente noto come adorno, rapace insettivoro di grande utilità per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. Un passaggio minacciato dall’illecita attività venatoria posta in essere dai bracconieri.