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Galati: «Lo scioglimento del Comune di Lamezia Terme non pregiudichi gli investimenti»

LAMEZIA TERME (CZ) – «Lo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme ha destato profonda amarezza e scoraggiamento tra i cittadini. Resto in attesa di conoscere, in maniera articolata, le motivazioni che hanno spinto il Ministero dell’Interno a prendere tale decisione. Esprimerò le mie considerazioni nelle opportune sedi istituzionali». Lo afferma l’onorevole Giuseppe Galati. «In questo particolare momento – aggiunge – si impongono per la città determinate riflessioni. Innanzitutto non posso che recepire le preoccupazioni esternate da Paolo Mascaro nell’ultimo incontro pubblico avuto con i cittadini. Il Commissariamento determinerà una sospensione della vita democratica in città per un lungo periodo. Proprio in questo frangente il Comune di Lamezia Terme sarà interessato da importanti investimenti che riguardano la programmazione regionale. Mi auguro che l’assenza di un governo cittadino, deputato in questi casi a difendere gli interessi del territorio, non pregiudichi tali possibilità di sviluppo che d’altronde dovrebbero prescinde dallo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme. Per tali ragioni ritengo che gli investimenti regionali previsti dovranno rigorosamente realizzarsi. Mi riferisco alla nuova aerostazione dello scalo internazionale di Lamezia Terme, alle definitiva entrata in funzione del Centro Protesi Inail e alla spesa dei fondi comunitari per la terza città della Calabria. Lamezia Terme – conclude l’onorevole Galati – non deve essere punita ulteriormente. La politica, con fatti e misure concrete, deve dare un segnale chiaro ed inequivocabile».

Scioglimento Consiglio Comunale, Sero: Abnorme e Aberrante

CARIATI (CS) – Riequilibrio finanziario, presa d’atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera di consiglio N.63 del 2012, relativa alla salvaguardia degli equilibri. Ribadita, altresì, la correttezza della procedure normativamente previste di risanamento finanziario del Comune, già applicate e perfezionate attraverso l’adozione delle delibere NN. 5,19 e 22 del 2013, successive ed indipendenti da quella impugnata e annullata.

È quanto ha approvato il Consiglio Comunale riunitosi ieri (lunedì 10), per discutere sull’unico punto all’ODG.

Lo scioglimento del Consiglio Comunale invocato da taluni – ha precisato il Sindaco Filippo Sero nel corso della sua relazione – sarebbe abnorme sul piano giuridico e aberrante sul piano politico. Le pretese avanzate dalla minoranza vanno rigettate, sia sotto l’aspetto contabile finanziario, sia sotto l’aspetto più strettamente giuridico-procedurale. Il preteso rapporto di connessione – ha aggiunto il Sindaco – andava fatto valere nella sede dovuta, cioè nel giudizio pendente innanzi al giudice amministrativo. Al contrario, dalla stessa richiamata sentenza del Consiglio di Stato si evince testualmente che l’esclusivo oggetto del processo, ormai definitosi, è costituito dalla lesione dell’interesse dei ricorrenti a svolgere pienamente le proprie funzioni. Questione che non ha nulla a che vedere con il contenuto della delibera impugnata e, tanto meno, con quelle inerenti il conto consuntivo o il piano decennale di riequilibrio finanziario

Nessun paventato ed inventato attentato, dunque, all’ordinamento democratico e nessuna illegittimità!

Del resto – ha continuato il Primo Cittadino – le procedure di riequilibrio finanziario, perfezionatesi attraverso l’approvazione delle tre citate delibere consiliare di marzo, maggio e ottobre dello scorso anno, sono state debitamente partecipate alle autorità istituzionali di dovere e sono tutt’ora in corso, non essendo peraltro oggetto di alcun gravame.

Il Consiglio comunale ha acquisito, in merito, anche il visto di regolarità tecnica del responsabile dell’area Segreteria e Affario Generali, non necessitando il parere in ordine alla regolarità contabile del responsabile dell’Area Finanziaria.

Le osservazioni sull’iter procedimentale seguito dal Consiglio Comunale, già avanzate in diverse occasioni e in diverse sedi, dai consiglieri di opposizione, restano pertanto – ha concluso SERO – del tutto arbitrarie e prive di fondamento.

Il consiglio dei Ministri proroga lo scioglimento del comune di Mileto

(CATANZARO)-Nella riunione odierna, il Consiglio dei Ministri ha preso una pessima decisione per il comune di Mileto. Lo scioglimento della cittadina vibonese, decretato dal 6 Aprile per infiltrazione mafiosa, sarà infatti prolungato. Non sono state ancora ripulite le istituzioni locali e per questo motivo c’è bisogno di tempo, pazienza ed impegno per rinvigorire il principio di legalità nei luoghi che deteng犀利士
ono il potere.

Consiglio dei Ministri proroga scioglimento Comune Corigliano

Il Consiglio dei ministri, nella seduta di oggi, ha prorogato lo scioglimento del Consiglio comunale di Corigliano Calabro (Cosenza) deciso il 9 giugno 2011 per infiltrazioni mafiose. ”Su proposta del Ministro dell’interno – e’ scritto nel comunicato del Cdm di oggi – constatato che l’azione di recupero e risanamento dell’istituzione locale non si e’ ancora esaurita, il Consiglio ha prorogato di altri sei mesi lo scioglimento del Consiglio di Corigliano”.