Archivi tag: scura

Spoke Castrovillari, Graziano: “Scura rispetti gli accordi”

CASTROVILLARI (CS) – Il segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, è intervenuto a seguito dell’incontro operativo, presieduto dal commissario straordinario per la Sanità calabrese Massimo Scura e dal direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, tenutosi nei giorni scorsi a Castrovillari, e al quale hanno partecipato i Sindaci del territorio del Pollino e la Commissione sanitaria territoriale. Graziano ha così parlato dello Spoke di Castrovillari, auspicando un efficace intervento di Scura.

Queste le sue dichiarazioni: “Potenziare il personale e garantire l’attività di tutti i servizi così da rendere efficiente ed organica la rete assistenziale medica dello spoke di Castrovillari. Il commissario Scura mantenga gli impegni assunti con i Sindaci e con la Commissione sanitaria territoriale del Pollino. Bisogna lavorare affinché la “filosofia sbagliata” del Decreto 30, che è già di per sé inefficiente e irrispettosa dei livelli essenziali di assistenza, diventi – per quanto possibile – confacente all’esigenza dell’utenza. Al distretto di Castrovillari mancano oltre 100 unità lavorative per colmare le lacune del “Ferrari” e dei nosocomi territoriali di Lungro e Mormanno. Così come occorre rivedere il dispositivo commissariale e prevedere all’interno dello stesso spoke l’unità operativa di Reumatologia, il Laboratorio analisi e il Centro trasfusionale. Quest’ultimo, al centro di una mia recente interrogazione attraverso la quale ho chiesto alla Regione delucidazioni sulle azioni che intende intraprendere per evitarne la soppressione. Anche in questo caso, purtroppo, il piano commissariale fa acqua da tutte le parti ed è opportuno che si intervenga in tempo per evitare il crearsi di continui buchi neri nel servizio sanitario territoriale e lo sperpero di risorse pubbliche.”

Sanità, Graziano scrive a Scura: “Urgente attuare il piano delle assunzioni”

Cosenza ( Cs) – Piano di rientro, avviare subito le procedure di adempimento al Piano di assunzione triennale così da consentire all’Azienda sanitaria di Cosenza di colmare il profondo deficit di personale. È inutile scervellarsi tanto a come far quadrare i conti e ridistribuire la rete ospedaliera, se poi mancano figure professionali essenziali per l’assistenza medico-sanitaria specializzata al cittadino. La maggior parte dell’emorragia di risorse pubbliche nella sanità, soprattutto nel nostro ambito provinciale, è causata proprio dall’incapacità di garantire servizi. Dal Report 2015 della direzione generale Asp si evince un dato sconcertante: la mancanza di ben 319 unità lavorative tra comparto e direzione sanitaria. Serve subito colmare questo gap. Partendo da quest’ultimo dato, il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, ha inoltrato una missiva al Commissario straordinario Massimo Scura, e per conoscenza anche al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Governatore della Calabria Mario Oliverio, per chiedere l’avvio immediato di tutte le procedure di attuazione del Piano straordinario delle Assunzioni 2015, così come previsto dalle delibere del Commissario Asp N. 1304 del 17/07/15 e N. 1305 del 23/07/15. Da un’attenta lettura del Piano triennale delle assunzioni dell’Asp – afferma Graziano – emerge una profonda e preoccupante carenza di personale sia di Comparto (Cat. A, B, C e D – ausiliari, commessi, operatori tecnici, operatori socio-sanitari, coadiutori amministrati, assistenti sanitari, infermieri, etc.) che di Dirigenza sanitaria (medici, manager amministrativi, direttori di unità operative etc.). Una carenza, questa, che ha generato un’emorragia di risorse pubbliche per far fronte ai disservizi dovuti alla mancanza di personale e agli effetti dell’emigrazione sanitaria a cui sono stati costretti gli utenti della Provincia di Cosenza verso altre regioni. Basti pensare che nel Report 2015 – certificato dall’allora Commissario straordinario dell’Asp – si evince una carenza di personale, nella sola Azienda di Cosenza, di ben 319 unità. È chiaro, allora, – aggiunge il Segretario questore –  che prima di procedere all’attuazione di qualsiasi Piano di rientro che, di recente, ho avuto modo di contestare in seno al Consiglio regionale, evidenziando anche la carenza e la cattiva distribuzione del personale, credo sia necessario rendere più efficiente il servizio sanitario pubblico. Partendo proprio dal potenziamento delle strutture ospedalieri esistenti, dotandole di nuove e moderne strumentazioni e di tutto il necessario personale. Che sappia garantire le prestazioni necessarie ai cittadini. Questa è l’unica via – precisa Graziano – per trarre un profitto definitivo dal comparto sanitario calabrese e razionalizzare nel breve-medio termine i costi del Settore. Ecco perché – prosegue il Consigliere regionale – ho sollecitato Scura, chiedendogli di avviare subito l’Attuazione del Piano straordinario delle Assunzioni 2015, per la copertura delle unità mancanti. Solo così l’Asp di Cosenza, tra le più grandi d’Italia, potrà ritornare a fornire servizi esaustivi rispetto alle esigenze dell’utenza. Ma, soprattutto, – conclude Graziano – attraverso questo piano di assunzioni sarà consentito al nuovo Direttore generale Raffaele Mauro di poter contare su un organico completo e funzionale che possa operare al meglio su tutto il territorio provinciale.

Sanità, nuovo bando di assunzione, la rivolta degli infermieri di Pediatria

Cosenza ( Cs) – “Sul nuovo bando per le assunzioni il commissario Scura riservi alcuni posti specifici per gli infermieri pediatrici”. Fausto Sposato, presidente del Coordinamento regionale Ipasvi, come al solito, va dritto alla questione: nel bando che si parla da tempo, in cui sono previste 300 assunzioni ( 150 quelle “esterne” ai presìdi) non vi è, al momento, alcuna possibilità per la categoria degli infermieri pediatrici. Da qui il grido d’allarme e l’invito, mirato, nei confronti di Massimo Scura e della dirigenza sanitaria regionale. “ L’Ipasvi si muove a tutela di tutti gli iscritti: non possiamo, per questo, non interessarci ad una questione che necessariamente deve trovare risposte positive. Il concorso – scrive Sposato in una nota – deve essere costruito ad hoc. Prevedendo inclusioni e completezze, non esclusioni e parzialità”. Sposato, insieme a tutti i presidenti provinciali di Reggio,Vibo, Crotone e Catanzaro, prende spunto da una missiva dell’Ipasvi nazionale a firma del presidente Barbara Mangiacavalli. “ La Federazione nazionale ha, negli ultimi anni, inteso sostenere e potenziare le competenze e l’innovazione professionale nell’ambito dell’assistenza infermieristica di area neonatologica e pediatrica affinchè ad ogni bambino e famiglia con problemi potenziali o attuali di salute siano garantite la migliore qualità delle cure, la sicurezza degli interventi nonché risposte assistenziali infermieristiche efficaci”. I diversi momenti di confronto e dibattito su tali tematiche hanno indotto il Comitato centrale della stessa Federazione a ritenere necessaria una riflessione sull’evoluzione della situazione con impegno collettivo a “dare corso a interconnessioni formative e individuare e porre in essere ogni facilitazione prevista dall’ordinamento universitario per l’acquisizione del titolo di infermiere per l’infermiere pediatrico e viceversa”. La questione è proprio questa: chi ha il titolo di infermiere generalista può partecipare al bando e quindi possibilmente all’assunzione. Chi, invece, è specializzato in infermiere pediatrico non ha accesso. “Un controsenso oggettivo ed evidente per la cui soluzione dobbiamo coinvolgere il Ministero della Salute ed il Miur. Sarebbe auspicabile se in tutti gli avvisi e concorsi una percentuale venisse riservata agli infermieri pediatrici”, assicura Fausto Sposato.  Nel frattempo l’invito al commissario Scura.

Cosenza

Domani Consiglio Regionale sulla Sanità, Magorno “gli atti adottati da Scura e Urbani vanno revocati”

Catanzaro ( Cz) – “La seduta del Consiglio regionale di domani, con all’ordine del giorno uno dei problemi più sentiti della Calabria, è una occasione importante per discutere in maniera produttiva e rigorosa di sanità invocando chiarezza e certezze sul futuro della tutela del diritto alla salute dei calabresi”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico della Calabria, on. Ernesto Magorno che esprime apprezzamento per l’iniziativa assunta dall’assemblea legislativa regionale. “E’ il momento di prendere posizione in maniera netta contro la proroga del commissariamento per il rientro dal disavanzo sanitario e contro gli atti adottati dai commissari Scura e Urbani per i quali è necessario chiedere la revoca immediata – dice ancora Magorno –. Atti che vanno da una discutibile riorganizzazione della rete ospedaliera che non tiene conto delle esigenze del territorio, e su questo punto ribadisco la mia vicinanza ai sindaci e la condivisione delle loro legittime rimostranze, alla necessità che la programmazione e il governo di un comparto così delicato venga restituito nella disponibilità decisionale dei rappresentanti democraticamente eletti dai calabresi: alla politica e alle istituzioni chiamate a gestire e decidere nell’interesse del bene comune”.

Il consigliere D’Atri: “E’ urgente intervenire sulla rete ospedaliera calabrese”

Castrovillari ( Cs) – “La rete Ospedaliera calabrese deve essere rimodulata e ripensata con urgenza, bisogna colmare quel vuoto di tutela venutosi a creare a seguito di anni di mala gestione e che richiede interventi su tutti i fronti. La Sanità Regionale presenta limiti strutturali drammatici ed ogni anno aumenta la mobilità passiva che porta centinaia di famiglie calabresi a lasciare la propria terra per poter ricevere cure adeguate. Le conseguenze più spiacevoli le paga chi non è nelle condizioni per potersi spostare e che quindi si trova costretto a fare i conti con una serie di disservizi inaccettabili”. A sostenerlo è il consigliere comunale Dario D’Atri. “Il decreto n.30 del 3 marzo 2016 emanato dal commissario ad acta Scura, – prosegue la nota – continua a preoccupare gli amministratori e l’intera collettività perché inidoneo a dare risposte concrete. Inoltre la razionalizzazione e i tagli effettuati negli ultimi anni, di fatto, hanno inciso drasticamente sui servizi e sulla qualità dell’offerta sanitaria senza risolvere completamente le questioni puramente economiche. In queste ore occorre un’intesa politica tra tutti gli schieramenti,sarebbe auspicabile altresì la partecipazione dei cittadini, degli operatori sanitari e di tutte le associazioni di settore, affinché si possa arrivare ad ottenere i risultati sperati. Nei giorni scorsi, nella nostra città, si è riunito il tavolo territoriale in materia di Sanità, ritengo che questo rappresenti un ottimo esempio di sinergia del territorio. Un territorio che nei momenti difficili riunisce tutte le sue componenti per far fronte alle gravi problematiche che lo affliggono. Quando si parla di sanità, non dovrebbero esistere schieramenti politici, le istituzioni dovrebbero  dialogare tra loro per trovare le soluzioni più idonee a salvaguardare la salute dei cittadini,diritto che deve essere posto al centro di ogni iniziativa e non può diventare terreno di battaglie ideologiche”.

Interrogazione parlamentare del Pd calabrese sulla questione dei presidi ospedalieri nell’Alto Tirreno cosentino

PRAIA A MARE (CS) -L’interrogazione inviata al presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute per chiedere quali misure il Governo intenda assumere per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza per assicurare adeguati presidi ospedalieri nell’area dell’Alto Tirreno cosentino, in particolare nel Comune di Praia a Mare. Firmatari sono Ernesto Magorno, segretario regionale del Pd calabrese, e i Massimo_Scura_-_Commissario_Sanità_Calabriacolleghi Aiello, Battaglia, Bossio, Censore, Covello, Nicodemo e Stumpo. Infatti, i Sindaci dei Comuni del Tirreno cosentino hanno chiesto al Governo “la rimozione del Commissario Scura, l’immediata esecuzione della Sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito la riapertura dell’Ospedale di Praia a Mare, la revoca del Decreto n. 30 del 3-3-2016, la rivisitazione della rete ospedaliera del Tirreno cosentino sia pubblica che privata”, poichè gli atti di Scura e del suo vice Urbani hanno prodotto nel territorio atti di protesta da parte di amministratori locali e sanitari.

Nell’interrogazione si legge: “Il Consiglio di Stato con sentenza n 2576 del 20 maggio 2014 – emessa in riforma della sentenza del TAR Calabria – ha annullato il provvedimento commissariale (Decreto n. 18/2010) mediante il quale era stata prevista la riconversione del Presidio Ospedaliero di Praia a Mare, declassificato da struttura ospedaliera a Posto di Primo Intervento, con conseguente cancellazione delle attività di ricovero e chirurgia. A causa dei ritardi nell’attuazione della sentenza, era stato proposto dai Comuni di Praia a Mare e Tortora giudizio di ottemperanza al fine di dare esecuzione alla sentenza del giudice amministrativo e consentire la eventuale riapertura della struttura ospedaliera, previa l’effettuazione delle verifiche istruttorie previste nella sentenza stessa. Con sentenza n. 2968/2015 del Consiglio di Stato, nominava, in caso di perdurante inerzia, un commissario ad acta nella persona del dott. Domenico Di Lallo, al quale sarebbe spettato il compito di dare esecuzione alla sentenza del 2014. Il 4 dicembre 2015 il Dott. Di Lallo, non avendo ricevuta alcuna risposta e la necessaria assistenza istruttoria da parte del Commissario per il piano di rientro del deficit sanitario della Calabria ing. Massimo Scura nominato dal Consiglio dei Ministri il 12 marzo 2015, rassegnava le dimissioni dall’incarico assegnatogli dal Consiglio di Stato; con l’emanazione del Decreto n. 30 del 3-3-2016 a firma del Commissario per il piano di rientro del deficit sanitario, avente ad oggetto la riorganizzazione delle reti assistenziali in ambito sanitario riferito alla programmazione ed adeguamento delle dotazioni di posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati), l’ing. Scura non ha recepito l’indicazione della sentenza del Consiglio di Stato affermando che il pronto Soccorso più vicino a Praia a Mare è quello della Casa di Cura Tricarico di Belvedere Marittimo (tra l’altro a 35 km di distanza), e contestualmente ridimensiona lo stesso Pronto Soccorso di Belvedere Marittimo che per oltre il 60% viene sostanzialmente chiuso“.

Secondo quanto emerge dalla interrogazione, dunque, non appare comprensibile come possa entrare in atto l’esecuzione del Consiglio di Stato dato che, se da un lato è in corso un processo di riordino della rete ospedaliera, dall’altro non sono noti gli esiti della rinnovata attività istruttoria e le misure eventualmente adottate per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza. Pertanto, è necessario capire quali siano le intenzioni del Governo per porre rimedio “ad una situazione di gravissima conflittualità istituzionale che gli atti della struttura commissariale della sanità calabrese stanno producendo”.

Wanda Ferro: “Oliverio non si nasconda dietro Scura, ci spieghi la sua idea di sanità”

Catanzaro ( Cz) – “I calabresi hanno diritto alla massima chiarezza rispetto alla polemica sulla sanità tra Scura ed Oliverio che in questi giorni sta impazzando sugli organi di stampa, e che purtroppo lì sta rimanendo nonostante i lodevoli ma infruttuosi tentativi del presidente Nicola Irto di portare il confronto nella sua sede naturale, ovvero il Consiglio regionale.”. E’ quanto dichiarato da Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia. “È evidente che manca il necessario scatto di orgoglio del Consiglio nel riprendersi ciò che gli compete, e che la discussione non viene portata nelle sedi istituzionali perché è il riflesso di contrasti tutti interni al partito democratico, che sta riducendo a gazzarra una materia delicata che riguarda il diritto alla salute di tutti i noi. Ciò che temiamo è che tra Scura e Oliverio sia in corso un gioco di ruolo che sembra fare comodo soprattutto al governatore, il quale si indigna, urla e batte i pugni, ma ad oggi non ci fa sapere, a fronte delle scelte radicali che pure vanno assunte nel settore della Sanità, quale è la sua visione delle cose, quale è la programmazione che vorrebbe realizzare in alternativa a quella elaborata in materia di riordino degli ospedali dal commissario Scura insieme ai tecnici del suo suo stesso dipartimento”. “È evidente-  prosegue la nota-  che lo stato di confusione in cui versano tutti gli attori della vicenda si è oramai  impadronito della scena, in un contesto nel quale il commissario Scura, quale plenipotenziario del governo Renzi, approva il decreto di riordino degli ospedali stilato insieme ai tecnici del Dipartimento Salute della Regione senza la firma del dirigente dello stesso dipartimento e mentre il governatore Oliverio lamenta che il commissario avrebbe dovuto confrontarsi con la politica e non con i tecnici; il consiglio regionale convoca una seduta ad hoc per fare il punto della situazione attraverso un dibattito; alcuni senatori si schierano con Oliverio presentando una interrogazione parlamentare al ministro per chiedere la rimozione del commissario Scura (e perché venga mandato un altro commissario al suo posto?); il governatore annuncia la convocazione di tutti i sindaci calabresi per mettere la faccia di Scura davanti alle proteste dei territori; il sottosegretario Guerini invita al dialogo e, neppure troppo tra le righe, scarica Oliverio dicendo che la Regione deve occuparsi della gestione delle Aziende sanitarie mentre la programmazione spetta al commissario. Dibattiti, discussioni, interrogazioni parlamentari, conflitti di competenze, veri e propri insulti tra le parti ed evanescenze di ogni tipo, mentre Oliverio si affanna a spiegare che lui ha l’obbligo di denunciare, altrimenti sarebbe il presidente di un altro pianeta, sempre che, ci sarebbe da aggiungere, in qualche pianeta ci fosse qualcuno a volerlo come presidente dopo (non) averlo visto all’opera. Non negli altri pianeti, ma in qualsiasi altra Regione normale un governatore dotato di autorevolezza non si limita a sbattere i pugni sul tavolo se qualcuno gli sottrae il potere di gestire la Sanità e non accontenta di alzare la voce contro un provvedimento che forse nemmeno conosce sino in fondo e che, a prescindere  dai contenuti più o meno meritevoli di apprezzamento, è aperto e pronto ad essere modificato se vi fossero autorevoli proposte degne di essere prese in considerazione” Il problema è proprio questo- ribadisce la Ferro- : il governatore non ha alcuna proposta da avanzare. Per questi motivi si rifugia dietro il consueto populismo che ha caratterizzato questo interminabile inizio di legislatura contrassegnato da un immobilismo senza precedenti,  e tenta di auto-esonerarsi da responsabilità che invece gravano tutte sulla sua assoluta mancanza di una visione della sanità. Spero di essere smentita ed attendo fiduciosa che il governatore Oliverio renda noto a tutti i calabresi la sua visione complessiva ed il suo piano degli ospedali alternativo a quello di Scura. Dica Oliverio quali ospedali andranno potenziati, quali ridimensionati, quali dovranno essere chiusi. Non si limiti Oliverio ad attribuire a Scura la colpa di aver preso delle decisioni che spettano alla politica, ma dica quali sono le decisioni che secondo lui la politica dovrebbe assumere nell’interesse dei cittadini e dei territori. Solo in tal modo i cittadini potranno formarsi il convincimento che il governatore non è diventato un demagogo di professione e che ha davvero un’idea di come si possa migliorare la sanità della nostra regione. Se poi Oliverio dirà la sua idea di sanità, e questa sarà condivisibile, avrà al suo fianco anche la minoranza, perché sulle decisioni difficili e assunte nell’interesse della collettività, non ci possono essere divisioni o strumentalizzazioni”.

Magorno: “Necessario rimodulare la rete ospedaliera calabrese”

CATANZARO – “La rete ospedaliera calabrese va rimodulata” ha dichiarato l’onorevole Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico calabrese, asserendo che l’intervento va attuato nell’immediato, senza ulteriori indugi. Tale decisione, ha spiegato meglio Magorno, si rende necessaria soprattutto in virtù del fatto che il nostro sistema sanitario molto risente del cosiddetto fenomeno della emigrazione sanitaria: “La mobilità passiva provoca angoscia nelle famiglie e costituisce un salasso per le casse della Regione”. Urgente, pertanto, la rimodulazione anche al fine di adeguare la rete ospedaliera calabrese a quelli che sono gli standard nazionali. E tuttavia, ha aggiunto il segretario regionale democratico, “il decreto emanato dai commissari sul riassetto della rete non è coerente con gli obiettivi richiesti. La razionalizzazione deve tagliare sprechi ed inefficienze e deve porsi l’obbligo di qualificare ed estendere i servizi”. Oltretutto, secondo Magorno occorre anche riformulare il decreto di assegnazione dei budget alle case di cura private, “secondo una logica di integrazione e complementarità rispetto alla riorganizzazione della rete sanitaria ospedaliera pubblica”. Considerato tutto ciò, Magorno rivolge un appello al commissario Scura e al subcommissario Urbani, “affinché si decida una moratoria e si disponga la sospensione dell’attuazione operativa di entrambi i decreti per promuovere tempestivamente una azione di concertazione con le Aziende Sanitarie pubbliche e con le parti sociali al fine di pervenire a modifiche coerenti con una efficace azione di riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica e privata”.

Sanità, è guerra aperta tra Oliverio e Scura. Il governatore: “Scriverò al ministro Lorenzin”

Catanzaro ( CZ) – Guerra aperta tra il presidente della regione Mario Oliverio ed il commissario per il piano di rientro sanitario Scura. Il numero uno della sanità calabrese ha approvato l’adeguamento della rete ospedaliera regionale in maniera del tutto autonoma ed unilaterale, senza per intenderci, consultarsi prima con il governatore della Calabria. E questa scelta ha mandato Oliverio su tutte le furie.“Adesso basta”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Giunta regionale, a proposito degli ultimi provvedimenti adottati  dai Commissari al Piano di Rientro dal debito sanitario.  La tensione è salita alle stelle ed i rapporti tra Scura ed Oliverio, già molto difficili, sembrano ormai deteriorati in maniera irreversibile. Carica di rabbia la dichiarazione diffusa dal presidente della Giunta regionale: “E’ molto grave –prosegue il Presidente della Regione- che si approvi l’adeguamento della rete ospedaliera regionale agli standard del Piano Sanitario Nazionale 2014-2016 senza alcun confronto con la Regione. La rete ospedaliera è atto programmatorio di primissimo livello e costituisce l’ossatura strategica per un rilancio del Sistema Sanitario calabrese. Non è accettabile, pertanto, che ciò avvenga in sfregio alle Istituzioni democratiche regionali”. “Rappresenterò nell’immediatezza al Ministro della Salute Lorenzin –conclude Oliverio- questo ennesimo atto provocatorio dei Commissari”.

 

Marrelli Hospital, fumata nera dopo l’incontro Vallone – Scura

VIBO VALENTIA – Si è tenuto ieri, a Catanzaro, l’incontro in merito all’autorizzazione sanitaria del Marrelli Hospital, tra il commissario ad acta per il piano di rientro, Massimo Scura e il Sindaco di Crotone, Peppino Vallone.

La giornata che doveva chiudersi positivamente, grazie anche alla lettera che il Dott. Fatarella, direttore generale del Dipartimento Salute aveva inviato ai commissari Scura ed Urbani, si è invece conclusa con l’ennesimo rinvio. Il Commissario ha chiesto ancora tempo ma si impegna a concludere il decreto di definizione della nuova rete ospedaliera entro il 7 marzo prossimo. Poi si valuteranno le domande di autorizzazione. Un altro rinvio nonostante ci sia stato già un atto concreto da parte della Regione Calabria con espressione chiara di un parere favorevole.

Dal 19 Agosto data in cui è stata convocata la proprietà, sarebbero dovuti essere sufficienti solo 40 giorni, invece, a distanza di 6 mesi siamo ancora qua a dover continuare a credere a delle promesse.

Purtroppo senza un atto concreto, che accompagni subito il parere favorevole rilasciato già dalla Regione Calabria, il Comitato Pro Marrelli Hospital conferma che la manifestazione prevista per il prossimo 29 febbraio a Catanzaro non verrà rimandata.