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Sebastiano Barbanti aderisce al Partito Democratico

CATANZARO – Sebastiano Barbanti, deputato calabrese eletto con il M5s, ha aderito al Pd. L’ufficializzazione dell’ingresso del parlamentare nel gruppo democrat è stata fatta a Catanzaro alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e dello stesso Barbanti. “Con Sebastiano Barbanti – ha detto Lotti – l’amicizia non nasce cinque mesi fa. Ci siamo conosciuti e confrontati dal primo giorno di ingresso in Parlamento. Abbiamo anche discusso perché avevamo e abbiamo tante posizioni contrastanti. Però ho apprezzato la sincerità e l’impegno di Sebastiano. Quando dopo vari mesi mi ha comunicato la propria decisione di fare parte del nostro gruppo sono rimasto contento perché so che il Pd oggi non solo ha un deputato in più ma perché so che ha una risorsa in più. Una persona che ha manifestato sempre capacità, intelligenza e spirito critico. Pur da un altro ruolo, mi ha sempre sollecitato con uno spirito positivo”. Barbanti ha parlato delle motivazioni della sua scelta, “dopo un interlocuzione – ha detto – di diversi mesi” e ribadendo l’impegno a svolgere il proprio ruolo “da cittadino che intende dare voce ai cittadini e non più come cavaliere solitario. Il Pd – ha sostenuto ancora Barbanti – è l’unico interlocutore in grado di incidere sulla vita delle persone attraverso il fare e non solo il dire. L’adesione al Pd mi consentirà di proseguire l’attività di deputato con gli strumenti giusti. Certo dipenderà da me fare la differenza”.

Incontro tra Enzo Bruno e Sebastiano Barbati

ENZO BRUNOCATANZARO (CZ) – Un “lavoro comune” per mettere in campo “una progettualità concreta nell’interesse esclusivo della crescita sociale ed economica del territorio calabrese, e della provincia di Catanzaro”. In questa prospettiva di “proficua collaborazione” per l’avvio di un percorso sinergico si inserisce l’incontro che ieri pomeriggio a Lamezia Terme il segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro, Enzo Bruno, ha avuto con il deputato Sebastiano Barbanti. Un incontro, quello tra Bruno e Barbanti, che arriva a qualche settimana di distanza da un cordiale confronto analogo tra il deputato del Misto e il segretario regionale del Pd, on. Ernesto Magorno, confermando ulteriormente l’unità d’intenti e la sinergia tra i due livelli dell’organizzazione democratica calabrese. Sanità, disoccupazione giovanile, rifiuti, trasformazione delle Province in Area Vasta e riflessione sullo sviluppo strategico dell’Area Metropolitana Catanzaro-Lamezia Terme, intesa non come una semplice unione d’intenti tra le due grandi Città, ma soprattutto come una cerniera tra Jonio e Tirreno: sono alcuni degli argomenti affrontati nel cordiale incontro finalizzato alla realizzazione di una progettualità concreta, capace di coinvolgere nel progetto di sviluppo il territorio con le proprie specificità. Idee e progetti capaci, quindi, di alimentare la passione civica di giovani e forze civiche pronte a mettere in campo nella provincia di Catanzaro le politiche di rinnovamento concretizzate nella visione di Partito democratico guidata dal premier Matteo Renzi, rendendola protagonista in Calabria.

L’ospedale di Lamezia chiude il reparto pediatrico, le parole di Barbanti

ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera) ha dichiarato:

“Sono mesi ormai che ci stiamo occupando del problema della sanità calabrese e le nostre parole stanno diventando tristemente profezia. In Calabria chiude il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che da oggi per mancanza di personale – in primis medici – non potrà più prendersi cura dei bambini e delle loro patologie. Questa chiusura avviene dopo il ridimensionamento del centro trasfusionale e la soppressione del parto indolore. Inoltre la Tin è a rischio chiusura. Praticamente stanno smantellando il presidio ospedaliero della quarta città della Calabria.

Purtroppo non possiamo di certo sorprenderci. Questa drammatica situazione non è certo arrivata dal nulla, ma è frutto di incompetenze da parte di numerose istituzioni del territorio. Sarebbero tanti i colpevoli da attaccare, a cominciare da un Governo, che continua imperterrito a non curarsi del problema ignorando i nostri appelli e continuando nel suo insensato atteggiamento di noncuranza, passando poi dalla Regione ai cui vertici sembrano totalmente smarriti e non riescono a prendere in mano la situazione.

Di questo passo, il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che non è il primo a chiudere, di sicuro non sarà l’ultimo. Lentamente la nostra sanità perde un pezzo alla volta, avvicinandosi sempre più a una disfatta, che sarebbe clamorosa per un paese civile (almeno sulla carta) come il nostro. La nostra solidarietà va sicuramente a tutti i calabresi, che continuano a pagare giorno dopo giorno le conseguenze di tutte queste gestioni scellerate. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia di denuncia, sperando che ai vertici del potere qualche dormiente si svegli e inizi a fare il proprio lavoro, oppure sperano che la situazione si risolva da sola?”

I calabresi di Alternativa Libera parteciperanno all’incontro nazionale “Verso la Costituente”

ROMA – Alternativa Libera – Calabria parteciperà con una nutrita delegazione di attivisti calabresi, all’incontro nazionale “Verso la Costituente” che ospiterà deputati, consiglieri, gruppi, associazioni, comitati locali e non solo.
L’incontro è previsto per sabato 28 febbraio, presso il PalaAffari di Firenze (www.la-costituente.it).

È il primo appuntamento nazionale dopo la nascita di Alternativa Libera, formazione composta da dieci deputati usciti dal Movimento 5 Stelle, fra cui figura anche il calabrese Sebastiano Barbanti.

“Obiettivo di questo incontro – spiega Barbanti – è quello di recuperare ciò che nel periodo tra il 2007 ed il 2013 ha convinto tutti noi ad attivarci su principi come la democrazia   partecipata, la trasparenza, la condivisione e la presenza sul territorio”.

Alternativa Libera è presente ormai in moltissime regioni italiane, con 40 gruppi e migliaia di sostenitori ed il numero continua ad aumentare giorno per giorno.

La Calabria non è da meno e sarà presente in forze alla manifestazione.

Calabria: continua l’emergenza Sanità

ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera) informa:

In Calabria, lo stato di emergenza sanitaria continua e i problemi si moltiplicano: assenza di “commissario ad acta” per il piano di rientro sanitario, reparti che chiudono, tagli del personale (e quello che sta succedendo all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza ne è, purtroppo, un triste esempio), carenze tecniche, qualità dei servizi assente e livelli minimi di assistenza a rischio.

Se non è emergenza questa, davvero non so cos’altro debba succedere prima che il Governo decida di interrompere questo silenzio imbarazzante per correre ai ripari. Dobbiamo aspettare che succeda qualche tragedia per intervenire?
Per una volta sarebbe bello se si potesse intervenire prima, piuttosto di essere costretti a mettere delle pezze. Ed è proprio quello che sta succedendo in Calabria, dove si rincorrono soluzioni tappabuchi per cercare di tenere a freno un problema da affrontare per tempo.
E se il Governo resta immobile, continuando a ignorare le nostre parole e le diffide che sono state fatte dalle diverse associazioni, dall’altra parte la Regione latita, mancando di far sentire la sua voce e far valere il suo ruolo.
Da parte mia – così come altri miei colleghi – non ho ignorato il problema, cercando di lanciare un campanello d’allarme in tempi non sospetti: avvisi caduti nel vuoto.
Per questo motivo, invito a raccolta tutti i parlamentari calabresi affinché facciano sentire la loro voce nei confronti di Governo e Regione, in modo tale che la sanità – che non ha colore politico – torni ad essere un diritto di tutti in Calabria. Per una volta sarebbe bello che il Governo e tutte le istituzioni mettano da parte gli interessi personali e i soliti giochi politici per preoccuparsi del bene della collettività. Chiedo forse la luna?

On. Barbanti: “No all’espulsione di Pinna e Artini”

L’onorevole penta stellato Sebastiano Barbanti ha spiegato in una nota le ragioni per cui non è d’accordo con l’eventuale espulsione dei parlamentari 5 stelle Paola Pinna e Massimo Artini:

“Chi chiede il rispetto delle regole deve essere il primo a rispettarle- ha detto Barbanti – La decisione di proporre un voto sulle presunte irregolaritá di rendicontazione dei colleghi é stata presa dall’alto senza passare dalla riunione congiunta di Camera e Senato.
Per questo motivo sono contrario al sondaggio apparso sul blog di Grillo per l’espulsione dei parlamentari pentastellati Paola Pinna e Massimo Artini, sia nella forma che nella sostanza. Sono accusati di non aver fatto le dovute rendicondazioni sul portale “Tirendiconto”. Importa di piú che il parlamentare rispetti il principio della “restituzione” o che ci sia un controllo tramite un meccanismo poco trasparente? Si aggiunga che da tempo chiediamo ai capigruppo di Camera e Senato e allo staff di modificare alcune impostazioni del portale “Tirediconto” per risolvere alcuni problemi legati alla privacy, alla condivisione e alla trasparenza. Ad oggi, però, nessuna risposta è stata data alle nostre istanze. Per ovviare a questi problemi molti di noi hanno deciso di pubblicare i propri rendiconti direttamente sui siti personali (troverete traccia dei miei al seguente link http://www.sebastianobarbanti.com/category/rendicontazione/ ) chiedendo a chi di dovere di riportare su “Tirendiconto” ciò che pubblichiamo altrove.
Siamo di fronte a un pretesto per evitare il confronto – ha concluso l’Onorevole – o siamo davanti a uno staff fuori controllo ingabbiato nell’eccessiva burocrazia?”

M5S “Le recenti elezioni impongo autocritica a tutto il Movimento”

Autocritica sulle elezioni da parte dei vertici regionali M5S: “Il risultato delle recenti elezioni regionali impone a tutto il Movimento, nessuno escluso, una forte e vera autocritica”. Ha affermato Sebastiano Barbanti, deputato calabrese del Movimento 5 Stelle, dopo il crollo dei consensi “Piú che pensare ai confronti numerici, penso alle centinaia di cittadini che mi scrivono chiedendo attenzione e risposte” continua e prosegue: “stiamo lavorando con molto impegno in Parlamento ma dobbiamo andare a raccontarlo, nelle piazze e in tutti gli altri luoghi, compresa la tv (…) Credo nel M5S che chiede trasparenza e offre trasparenza, che i leader li fa eleggere dai cittadini e non li sceglie con un post, che mette al primo posto l’autorevolezza e non l’autorità, che promuove e rispetta il lavoro dei tanti attivisti, che è inclusivo e non discriminatorio. Questo i cittadini e i nostri elettori lo sanno benissimo e per questo ci hanno punito”.

Rapporto Svimez: una ecatombe per il Meridione

Secondo il rapporto Svimez la Calabria è la regione più povera d’Italia. Nonostante la notizia non rappresenti una novità, questa volta, però, le considerazioni sono ancora più gravi perché è a rischio lo stesso futuro del Meridione d’Italia, stretto nella morsa della “desertificazione umana e industriale”. Non nascono più figli e non si riesce a creare sviluppo. I dati sono catastrofici e ci raccontano di un’Italia a due velocità, un Nord che nonostante la crisi resta “produttivo” e un Sud che non ce la fa a superare le soglie minime della sopravvivenza. Come Movimento 5 Stelle – ha dichiarato l’onorevole Sebastiano Barbanti, M5S da tempo ci stiamo occupando di un diverso “piano per il Sud”, una strategia d’azione a lungo termine che non tenga solo in considerazione l’aiuto economico, ma anche lo sviluppo culturale, sociale, strutturale dell’area più importante di tutto il Mediterraneo. Non dobbiamo più considerare il Sud come un infante ribelle incapace di gestirsi, ma dobbiamo consegnarli fiducia e responsabilità perché ha in sé tutte le potenzialità per uscire fuori dal guado dove una classe politica incompetente e mangiona l’ha confinato. La nostra “mozione per il Sud”, ora all’esame della Camera- ha continuato l’onorevole – va proprio in questa direzione: nuove e puntuali infrastrutture per aiutare a sbloccare l’economia, fondi finalizzati alle imprese concessi attraverso controlli puntuali e inflessibili, e nuovi modelli di educazione per le nuove generazioni che devono nascere in una società dell’impresa.

 

Barbanti (M5S): “noi abbiamo proposto di smantellare la Concordia a Gioia Tauro”

Sebastiano Barbanti punzecchia la Regione: “Ci fa molto piacere sapere che l’intera Giunta regionale abbia chiesto al Governo che le operazioni di smantellamento e smaltimento della nave “Costa Concordia” vengano effettuate nel Porto di Gioia Tauro. Una proposta assolutamente sensata e ragionevole (se paragonata all’insana richiesta della movimentazione, nel medesimo porto, dei veleni mortali siriani) nonché proficua, visto che – come sottolineato dagli assessori regionali Domenico Tallini e Giacomo Mancini, firmatari della richiesta – queste operazioni potrebbero comportare un giro di affari intorno ai cinquecento milioni di euro ovvero due anni di lavoro per centinaia di lavoratori calabresi, molti dei quali attualmente in cassa integrazione. E, sicuramente, i richiedenti – al di là della sincerità con la quale abbiano avanzato tale proposta – non avranno trascurato il forte ritorno mediatico – e di consenso – che avrebbero sia per la Piana che per l’intera Regione. Peccato per loro che questa proposta ci risulti familiare…

Forse gli assessori non l’hanno notato ma noi del Movimento 5 Stelle, solo una settimana fa, abbiamo proposto la medesima soluzione: perché non proporre di smantellare la Costa Concordia nel porto di Gioia Tauro (scalo naturalmente non presente nella rosa dei nomi stabilita dal Governo) al fine di dare una boccata d’ossigeno ad un’economia locale allo stremo? Una soluzione che per quanto ci riguarda doveva essere richiesta in via ordinaria, un’operazione di routine per un porto così grande e non una forma di “contentino” in cambio delle armi.
A questo punto due sono le alternative: o la Giunta non era a conoscenza della nostra proposta oppure ha deciso beatamente di appropriarsene. In entrambi in casi tutta l’amministrazione dimostra, ancora una volta, oltre alla poca professionalità una scarsa fantasia, se non una certa malizia.
Ma non ne vogliamo fare una questione di merito e cediamo volentieri l’idea al fine di una sua pronta realizzazione: sappiamo che i calabresi sono consapevoli di chi ha veramente a cuore le sorti della Calabria e cerca di lavorare seriamente per migliorare il livello di vita nella nostra terra.
Sono altri che regalano alla Calabria, da troppo tempo ormai, un futuro di miseria e disperazione.”

Barbanti (M5S) interviene sul trasporto ferroviario calabrese

ROMA – “Sembra evidente, oramai, che l’unica cosa puntuale in Calabria siano i ritardi dei trasporti su rete ferroviaria”. E’ quanto afferma Sebastiano Barbanti, M5S.

“La Regione vive una normalità capovolta in cui disagi, ritardi e malfunzionamenti sono la regola dei trasporti pubblici, riflesso deforme dell’inadeguatezza delle infrastrutture. Il caso della stazione di Paola, dove due giorni fa circa settanta viaggiatori si sono ritrovati ad aspettare un treno fantasma – cancellato senza motivo né spiegazione – è surreale prima che emblematico: è solo l’ultimo episodio di attese infinite che vedono i cittadini costretti a subire il malfunzionamento di un servizio profumatamente retribuito – e mantenuto – grazie ai contributi pubblici ovvero alle tasche dei cittadini.

Tutto questo mentre ai piani alti si discute sul piano d’investimento 2014 per il rinnovo del materiale rotabile, in cui si annuncia l’arrivo di tre mezzi nuovi e la modernizzazione di quelli attuali: annunci che somigliano sempre più a delle prese in giro.

Sono anni che la Calabria vive in questo stato di degrado e queste continue promesse di ammodernamento stanno diventando solo chiacchiere da bar; sembra che la parola rispetto non rientri nel vocabolario di chi potrebbe fare qualcosa ed invece preferisce tutelare altri interessi piuttosto che la dignità sociale del cittadino.

Evidentemente questi manager non sono abituati a utilizzare il trasporto ferroviario altrimenti toccherebbero con mano lo stato di abbandono in cui si trovano i pendolari calabresi e, forse, capirebbero che è arrivato il momento di intervenire in tutta fretta. Come si può pensare di sostenere campagne a favore dei mezzi pubblici – naturalmente ecosostenibili e meno inquinanti rispetto ai mezzi privati – se questi non vengono resi efficienti?

Ci auguriamo che le presunte strategie di rilancio si trasformino in azioni concrete. Non possiamo più permettere che i calabresi continuino a pagare l’inefficienza di servizi malamente approntati da chi – smaccatamente – non sa fare il proprio mestiere”.