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Non comunica variazioni di patrimonio, sequestro di beni per 300.000 euro a società

COSENZA – I militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito delle indagini dirette da questa Procura della Repubblica, hanno eseguito il sequestro preventivo dei beni mobili ed immobili, nonché delle disponibilità finanziarie in capo ad una società riconducibile
ad un imprenditore della sibaritide – operante nel settore dell’edilizia e del movimento terra – indagato per il reato previsto dall’art. 76 del Codice Antimafia, in quanto, già condannato per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. per ben 4 anni, ha violato l’obbligo di comunicazione delle proprie variazioni patrimoniali di importi superiori ad € 10.329,14.

In particolare, all’esito di articolate indagini di polizia giudiziaria, i Finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria hanno ricostruito il profilo patrimoniale e reddituale dell’indagato, il quale negli anni aveva posto in essere diverse operazioni di natura economica generatrici di variazioni in aumento del proprio patrimonio e che avrebbero dovuto essere comunicate al competente Nucleo di Polizia economico finanziaria.

Pertanto, si è proceduto all’esecuzione del sequestro preventivo di un immobile residenziale sito in provincia di Milano, un’autovettura di pregio e delle disponibilità finanziarie presenti sui conti correnti dell’indagato per l’importo di € 53.098,72.

Il valore commerciale complessivo dei beni sottoposti a sequestro ammonta a circa 300.000 euro.

 

‘Ndrangheta, sequestro di beni alla cosca Scalise

LAMEZIA TERME (CZ) – Beni per circa un milione duecentomila euro sono stati sequestrati e confiscati dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme a Pino e Luciano Scalise e a quattro eredi di Daniele Scalise, ritenuti appartenenti all’omonima cosca di ‘ndrangheta di Decollatura.

I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo.

I destinatari, secondo gli inquirenti, si contrappongono alla cosca Mezzatesta nella cosiddetta faida di Decollatura scoppiata di fatto con il duplice omicidio di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, proseguita con quelli di Daniele Scalise e Luigi e Aiello e culminata con gli omicidi dell’avvocato Francesco Pagliuso e poi di Gregorio Mezzatesta. Il tutto nel contesto svelato dall’operazione “Reventinum”.

  La misura adottata oggi riguarda 9 fabbricati, 11 veicoli e sei terreni. E’ stato dimostrato dai finanzieri che il valore dei beni è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e al tenore di vita degli interessati.

Fonte Ansa

Evasione fiscale, nei guai titolare azienda informatica

REGGIO CALABRIA – Ricavi per oltre 3,7 milioni di euro sarebbero stati nascosti al Fisco con conseguente evasione di Iva e imposte sui redditi.

E’ la scoperta fatta dai militari delle Fiamme Gialle di Palmi che su ordinanza del Gip, hanno sequestrato conti correnti, quote societarie, beni mobili e immobili riconducibili ad una azienda informatica e al suo rappresentante legale.

Dalle verifiche fiscali sarebbe emerso che l’impresa non comunicava i ricavi ottenuti nel 2013.
Sulla base di queste risultanze, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dei beni risultati nella disponibilità della società e del suo amministratore, per l’importo corrispondente appunto alle imposte che si ritiene siano state evase.

‘Ndrangheta, sequestro di beni per 18 milioni di euro

CATANZARO – Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro ha eseguito la sentenza della Corte d’appello del capoluogo riguardante la confisca dei beni per un valore di 18 milioni di euro a carico di un gruppo di persone accusate di fare parte della cosca di ‘ndrangheta Procopio-Sia-Tripodi, egemone nell’area del soveratese.

I beni oggetto della confisca era stati sequestrati nel 2011 in occasione dell’operazione “Showdown”, scaturita da un’inchiesta della Dda di Catanzaro condotta con il coordinamento dall’attuale Procuratore della Repubblica aggiunto, Vincenzo Capomolla.

I beni confiscati consistono in svariate quote societarie, beni mobili ed immobili in provincia di Catanzaro e varie attività economiche costituite da ditte individuali, nonché da alcune società a responsabilità limitata insieme alla quota parte di un villaggio turistico in fase di realizzazione denominato “San Sostene Resort”.

Presunti brogli elettorali, sequestrate le schede. Aperta inchiesta

MONGIANA (VV) –  Informativa di reato e schede elettorali sequestrate a Mongiana in provincia di Vibo Valentia dove lo scorso 26 maggio, in occasione delle consultazioni amministrative, uno dei componenti il seggio elettorale sarebbe stato sorpreso dalle forze dell’ordine con una borsa fuori dal seggio dove all’interno vi erano 5 schede elettorali bianche.

La Procura di Vibo Valentia ha adesso aperto un’inchiesta per accertare che vi siano state o meno irregolarità nelle procedure. L’informativa di reato è stata redatta a carico di tre componenti il seggio elettorale.

Intanto i carabinieri di Serra San Bruno hanno sequestrato le schede e tutto il materiale elettorale. A Mongiana è stato eletto primo cittadino Francesco Angiletta della lista “Mongiana cangiante” ottenendo 363 voti contro i 45 della lista capeggiata da Pompeo Condina “Mongiana resiste”.

 

 

 

 

Cocaina nascosta tra la frutta esotica, sequestro al porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) –  I militari del Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato 53 chilogrammi di cocaina, “di qualità purissima”, secondo gli investigatori, nel porto di Gioia Tauro.

Il ritrovamento è scaturito da un’attività di controllo condotta con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

La cocaina sequestrata, divisa in 45 panetti, era nascosta in un container che trasportava frutta esotica proveniente dal Sud America, abilmente nascosta sfruttando gli interstizi del container frigo. La droga sequestrata avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti fino a 4 volte prima di essere messa sul mercato, ad un prezzo che oscilla dai 50 ai 100 euro al grammo, fruttando un introito di circa 9 milioni di euro.
Fonte e foto Ansa

Sequestro milionario di beni ad imprenditore, ex assessore a Taurianova

REGGIO CALABRIA – Beni per un valore di oltre 13 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza all’imprenditore Carmelo Sposato, di 45 anni, già assessore allo Sport, turismo e spettacolo del comune di Taurianova, ritenuto intraneo alla cosca Sposato-Tallarida, operante a Taurianova.

Sposato era stato arrestato nel corso dell’operazione “Terramara closed” – che nel dicembre 2017 portò all’arresto di 47 persone – per associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

Nel corso delle successive indagini patrimoniali, eseguite dal Gico della Guardia di finanza, sono state ricostruite le acquisizioni patrimoniali, dirette o indirette, effettuate nell’arco temporale dal 1997 ad oggi ed è emersa la sproporzione tra i redditi ed il patrimonio. Ma soprattutto sarebbe emersa, riferisce la finanza, “la natura mafiosa dell’attività d’impresa svolta nel tempo” da Sposato, indicato come «imprenditore espressione della cosca di riferimento».

Fonte Ansa

Animali privi di marchio identificativo, sequestrati allevamenti nel cosentino

SAN NICOLA ARCELLA (CS) – Controlli su allevamenti ovicaprini sono stati eseguiti nei giorni scorsi dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Orsomarso unitamente al Servizio Veterinario dell’ASL di Praia a Marre.

Tali controlli sono stati effettuati  al fine di verificare la corretta gestione degli allevamenti e della relativa documentazione necessaria per la detenzione degli animali.

Nel Comune di  San Nicola Arcella in località “Profondiero”,  all’interno di un ricovero sono stati rinvenuti   28 animali ovini e 13 caprini, privi di marchi auricolari identificativi. Si è pertanto proceduto al sequestro cautelativo degli animali e ad elevare sanzione amministrativa di  13mila euro  al proprietario per omessa istituzione di registro di stalla e mancata registrazione aziendale.

Sempre a S.Nicola Arcella   nella loc. “Arcomagno” sono stati rinvenuti  24 animali tra ovini e caprini che pascolavano  incustoditi  in area percorsa dal fuoco.

Dai successivi controlli è emerso che alcuni di essi erano privi di identificazione mentre altri erano di proprietà di alcuni allevatori di comuni limitrofi.

Anche in questo caso si è proceduto al  sequestro sanitario  cautelativo del gregge , al fine di impedire ogni contatto con lo stesso con altre popolazioni di animali, e in attesa di ogni necessario accertamento sanitario volto all’identificazione di eventuali malattie infettive. Gli accertamenti hanno poi portato alla denuncia di uno dei proprietari per appropriazione indebita e diffusione di malattie infettive, mentre si è constatato che altri animali erano stati ceduti senza aver fatto comunicazione al servizio  veterinario competente. Si è quindi proceduto anche a sanzionare gli ex proprietari per la mancata comunicazione. Infine in  località Santa Barbara del  Comune di Scalea, si è provveduto a sottoporre a sequestro cautelativo fiduciario sette suini privi di marchi auricolari identificativi, in attesa di ogni necessario accertamento sanitario volto alla identificazione di eventuali malattie infettive.  Al detentore degli stessi è stata elevata sanzione amministrativa di  430euro.

Sequestrato canile rifugio nel cosentino

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – I carabinieri Forestale di Rossano hanno sequestrato un canile rifugio realizzato in località Santa Caterina nel comune di Corigliano-Rossano.

Il sequestro è avvenuto al termine di un controllo, effettuato dai militari con il personale veterinario dell’Asp, dal quale è emerso che nella struttura, che ospita circa 60 cani, erano state realizzate opere edili senza autorizzazione. L’area, secondo gli investigatori, è stata occupata senza titolo dall’associazione animalista onlus “Heidi una vita da cani”.

Le opere edili, inoltre, sono state realizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Il canile, inoltre, era privo di autorizzazione sanitaria per cui il servizio veterinario ha proceduto al sequestro cautelativo sanitario dei cani. Il responsabile dell’associazione, che non ha prodotto documenti in merito alla movimentazione degli animali, è stato denunciato. L’area, di circa 12 mila metri quadri, e gli immobili sono stati sequestrati con la facoltà d’uso per il benessere degli animali.

Fonte e foto Ansa

Paola, Fiera San Francesco, sequestrata merce contraffatta

PAOLA (CS) – Conclusa a Paola la tradizionale Fiera di San Francesco con il sequestro di 1.833 tra beni contraffatti e pericolosi per la salute del consumatore, verbalizzazione di 42 mancate emissioni di scontrini fiscali, lotta all’abusivismo commerciale e concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Questi i risultati del “Dispositivo Permanente di contrasto ai Traffici Illeciti Provinciale” attuato dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti o pericolosi per la salute, nonché l’abusivismo commerciale, pattuglie automontate ed appiedate dei Reparti dipendenti dal neo istituito Gruppo Paola sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di contrasto orientato in via prioritaria alla prevenzione: del commercio di beni contraffatti, di quelli in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore, dell’abusivismo commerciale.

Il piano è stato preliminarmente attuato per linee convergenti attraverso controlli esterni presso i “punti strategici”, ovvero svincoli stradali, autostazioni e stazione ferroviaria delle città di Paola, Amantea, Cetraro e Scalea e l’area interessata dalla tradizionale Fiera di San Francesco.

Complessivamente sono stati 1.833 i beni sequestrati dalle Fiamme Gialle, fra merce contraffatta (recante illegittimamente marchi registrati e griffe di note case produttrici) e prodotti detenuti in violazione del Codice del Consumo, in quanto sprovvisti delle etichette contenenti le indicazione sulla composizione merceologica e sul produttore, nonché in violazione della normativa comunitaria in materia di Marcatura CE.

Gli articoli in sequestro sono stati realizzati con materiali di scarsa qualità e sono risultati pericolosi poiché gli acquirenti, utilizzandoli, sarebbero stati esposti al rischio per la salute. L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso la verbalizzazione di 42 cessioni di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

L’ampio dispositivo attuato nei giorni scorsi dal Corpo rientra altresì nell’ambito delle ndirettive emanate dalla Prefettura di Cosenza al fine di garantire sempre più legalità e sicurezza nella nostra provincia. Diversi i militari impiegati per il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Prosegue l’attività da parte della Guardia di Finanza calabrese a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti, al fine di evitare sleali ed illecite concorrenze che sfruttano e si basano su comportamenti illeciti per avvantaggiarsi sul mercato a scapito degli operatori corretti.