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Maxi sequestro di merce varia e giocattoli. Prodotti altamente pericolosi

VIBO VALENTIA – Undicimila articoli insicuri, per la maggiore parte giocattoli, sono stati sequestrati dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Vibo Valentia nell’ambito di quattro distinti interventi nei confronti di altrettanti esercenti della provincia.

I finanzieri, nell’ambito delle attività di controllo mirate al contrasto alla vendita di merci contraffatte e in grado di minacciare l’incolumità dei consumatori, hanno segnalato quattro persone. Una è stata anche denunciata perché aveva posto in vendita bombolette spray altamente infiammabili ed irritabili, tanto da essere censite sulla piattaforma telematica Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products), un sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi.

Fonte e foto Ansa

Manufatto abusivo e capi di bestiame sequestrati nell’area del Pollino

CERCHIARA DI CALABRIA (CS) – Un manufatto abusivo e 128 capi di bestiame sono stati posti sotto sequestro dalla Stazione Carabinieri Parco di Cerchiara di Calabria durante un servizio mirato al controllo sulla detenzione di animali da reddito e agli abusi edilizi in area Parco del Pollino.

Una attività che ha portato al controllo di numerose aziende zootecniche, attraverso la verifica della corretta documentazione, marchiatura e identificazione degli animali nonché la loro regolare movimentazione. L’attività svolta nei comuni di Francavilla Marittima e Cerchiara di Calabria, a cui ha collaborato il servizio Veterinario Distretto Sanitario “Jonio Nord” di Trebisacce,  ha portato  a quattro sequestri cautelativi sanitari a carico degli animali interessati (ovicaprini e suini) oltre ad elevare sanzioni amministrative per circa 8.000 euro.

Le verifiche a carico di immobili costruiti o ristrutturati in zone ricadenti nell’are protetta del Parco Nazionale del Pollino hanno portato al sequestro penale nel comune di Cerchiara di un manufatto destinato ad abitazione perché privo del permesso a costruire, del nulla osta dei beni ambientali e del parere dell’Ente Parco per il quale sono state deferite alla Procura della Repubblica di Castrovillari, a vario titolo tre persone.

Faceva affari con le cosche, sequestro milionario ad imprenditore

CROTONE – Beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 10 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Comando provinciale di Crotone a carico di Natale Garofalo, imprenditore ritenuto dagli investigatori in affari con la ‘ndrangheta crotonese.

L’operazione è stata denominata “Lea”, in ricordo di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta nel 2009 e le cui dichiarazioni sono state utilizzate anche nell’indagine che ha portato alla confisca. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione misure di prevenzione su richiesta della Dda catanzarese – ha riguardato quattro aziende operanti nel settore edile, situate a Petilia Policastro e Crotone, un immobile nel milanese, sede amministrativa di un’attività economica pure confiscata, oltre a rapporti bancari, cassette di sicurezza, titoli, libretti di risparmio, buoni fruttiferi intestati all’imprenditore ed alla moglie Maria Cardamone.

Corsi d’acqua contaminati da fanghi e liquami, sequestrati depuratori

SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – I carabinieri Forestale di Montalto Uffugo, Cerzeto e San Sosti, nei giorni scorsi, hanno sequestrato tutti gli impianti di depurazione del comune di San Vincenzo La Costa. Dal controllo effettuato, infatti, è emerso che tutti gli impianti violavano la normativa ambientale, in alcuni casi in relazione alla qualità degli effluenti, in altri per la mancata gestione dei fanghi prodotti dall’impianto, che risultavano abbandonati da lungo tempo nelle vasche di essiccazione.

Gli impianti a fosse Imhoff non sarebbero stati sottoposti al previsto piano di smaltimento dei fanghi e dei reflui, causando la tracimazione e dispersione diretta dei liquami sul terreno contaminando i corsi d’acqua e le falde acquifere. Tutti gli impianti sono risultati privi di autorizzazione allo scarico. I militari hanno quindi proceduto al sequestro di 7 impianti e alla denuncia dei responsabili comunali per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e scarico illecito di reflui sul suolo.

Fonte e Foto Ansa

Sequestrati diversi quintali di novellame di sarda

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Una partita di oltre 3,7 quintali di novellame di sarda è stata scoperta e sequestrata dalla Guardia costiera di Corigliano Rossano. I militari, nell’ambito di un’attività di controllo del territorio, hanno intercettato sulla statale 106 nei pressi della zona industriale di Corigliano un furgone con all’interno 51 cassette di “bianchetto” pronto ad essere messo illegalmente sul mercato e venduto al dettaglio.

Il pescato sequestrato, giudicato non idoneo al consumo umano da parte dei veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, è stato successivamente distrutto. Al conducente dell’automezzo che trasportava il novellame è stata inflitta una multa di 25 mila euro per la violazione della norme su detenzione, trasporto, commercializzazione e somministrazione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore a quella minima di riferimento.

Tiene in ostaggio la moglie per gelosia, denunciato 41enne cosentino

CASTROLIBERO (CS) – Nella mattinata di ieri 25 febbraio 2019, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto per il reato di sequestro di persona M.A., 41enne cosentino sottoposto alla misura cautelare all’obbligo di firma.

Nella prima mattinata era infatti pervenuta una telefonata di soccorso sul 112 della Centrale Operativa di Cosenza da parte di una donna la quale dichiarava spaventata di essere stata reclusa dal coniuge nella propria dimora sita in via F. Coppi del Comune di Castrolibero. I Carabinieri della locale Stazione, prontamente allertati, sono così giunti tempestivamente presso l’abitazione trovando tuttavia l’ingresso chiuso da un portone blindato. I militari, impossibilitati ad accedere e sentendo le grida della malcapitata, riuscivano a rintracciare in pochi minuti il marito e, trovandolo in possesso dell’unico mazzo di chiavi della porta, riuscivano a liberare la donna.

Una volta entrati i Carabinieri scorgevano la signora in un angolo della mansarda sita al terzo piano dell’abitazione. Quest’ultima, visibilmente terrorizzata, cercava protezione dietro i militari, per poi tranquillizzarsi raccontando i fatti accaduti.  La stessa accompagnata quindi presso la Stazione di Castrolibero spiegava come il marito l’avesse segregata all’improvviso nella serata del Sabato 23 u.s. per motivi di gelosia, denunciando altresì una sequela di altri episodi di maltrattamenti subiti in passato, dimostrando grande coraggio e commossa gratitudine.

Nel frattempo, terminati gli accertamenti di rito,  l’uomo è stato arrestato e tradotto presso un’abitazione diversa da quella della moglie, quella dei propri genitori, in regime di arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza. La vittima è così riuscita a riappropriarsi della propria libertà, lontana dal suo aguzzino.

Si finge malato per fare altro lavoro. Sequestro preventivo per truffa a Corigliano Rossano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nella giornata di ieri gli agenti della Polizia di Stato di Corigliano-Rossano, al termine di attente attività d’indagini, ha provveduto alla misura cautelare del sequestro preventivo di 3.683 euro, in esecuzione del provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari, sul conto corrente intestato ad un soggetto cl. 73 residente in Crosia.

Il decreto veniva emesso in quanto il predetto, nel 2018, si era reso responsabile dei reati di truffa e di falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.

In particolare il soggetto in questione, già dipendente di una nota agenzia di riscossione crediti, aveva falsamente attestato il suo stato di malattia, presentando una serie di certificazioni mediche, per un asserito infortunio sul lavoro, nel mentre invece era stato sorpreso da personale di questo Commissariato P.S. ad esercitare la libera professione presso un C.a.f..

Il reo si era procurato un ingiusto profitto pari alla quota di retribuzione percepita per i singoli periodi di assenza ingiustificata dal lavoro (per malattia), per la quale, giusta esecuzione di suddetto decreto, personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano procedeva al sequestro preventivo, presso l’istituto bancario sul quale il reo aveva percepito gli emolumenti non dovuti.

Nella stessa giornata, personale dello stesso Commissariato di P.S., ha effettuato un controllo straordinario per il contrasto al fenomeno del caporalato, con personale dell’Ufficio PAS, del Reparto Prevenzione Crimine e dell’Ispettorato del Lavoro, a seguito del quale venivano effettuati controlli in terreni e aziende agricole del Comune di Corigliano-Rossano a seguito dei quali venivano controllate circa 60 persone ed elevate diverse sanzioni amministrative.

Sequestrati due depuratori. Risultati privi di autorizzazione allo scarico

SAN MARTINO DI FINITA (CS) – Due impianti di depurazione sono stati posti sotto sequestro dai Carabinieri Forestale nel Comune di San Martino di Finita. Il sequestro è avvenuto a seguito di controlli predisposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza, effettuati dai militari delle Stazioni di Montalto e Cerzeto, e finalizzati a verificare le condizioni dei due  impianti di proprietà comunale. Uno ubicato in località “Brugnano e il secondo in località “Timpe”.

In entrambi i casi il controllo ha accertato il mancato funzionamento degli impianti. In particolare gli stessi sono risultati privi di energia elettrica, sprovvisti di autorizzazione allo scarico e, per struttura, per funzionamento e per lo stato manutentivo, non rispondevano all’attuale normativa ambientale.

Entrambi gli impianti, sono risultati in totale stato di abbandono con una presenza infestante di vegetazione che denotava il mancato utilizzo degli stessi e delle aree di accesso. Non vi era pertanto alcun trattamento di depurazione dei reflui urbani che vengono scaricati sul suolo e poi attraverso apposite condotte nei torrenti “Coscinello” e “Finita”  corsi d’acqua pubblica appartenenti al bacino idrografico Fiume Crati. Si è quindi proceduto al sequestro preventivo degli impianti. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire eventuali responsabilità di amministratori e dirigenti.

Abbigliamento contraffatto, sequestro delle Fiamme Gialle

CROTONE – Circa 600 tra capi di abbigliamento e accessori con marchi contraffatti di importanti firme dell’alta moda sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Crotone che ha denunciato sei persone.

I baschi verdi del Gruppo di Crotone, nell’ambito di un controllo delle bancarelle allestite nel mercato che si svolge mensilmente in città sul viale Regina Margherita, hanno individuato e sequestrato centinaia di scarpe e giubbotti che riproducevano segni distintivi contraffatti di note griffe.

 Il blitz, scattato a seguito di un’attività di osservazione e pedinamento e che ha visto impegnate anche dodici unità della componente specialistica antiterrorismo e pronto impiego, ha permesso di localizzare i sei soggetti impegnati nella vendita di capi d’abbigliamento e accessori taroccati e di sequestrare i prodotti messi illegalmente in vendita.

Fonte e foto Ansa

Prestazioni abusive, sequestrata la casa di cura “La Margherita”

REGGIO CALABRIA – La nota casa famiglia “la Margherita” destinata a ospitare anziani, sita nel capoluogo reggino, è stata sottoposta a sequestro preventivo dalla guardia di finanza di Reggio Calabria a seguito di un’ispezione eseguita, su delega della procura della repubblica.

L’articolata attività investigativa – coordinata dal procuratore della repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto dott. Gerardo Dominijanni e diretta dal sostituto procuratore dott. Nunzio De Salvo -, ha consentito di individuare la storica casa famiglia per anziani, che esercitava abusivamente la propria attività, in assenza di qualsivoglia autorizzazione sanitaria e amministrativa.

Durante le attività ispettive, espletate anche con l’ausilio del qualificato apporto degli specialisti dell’A.S.P., nonché di un medico geriatra, è stato rilevato che la suindicata casa famiglia ospitava ben 17 persone anziane, alle quali non veniva offerta alcuna assistenza medica qualificata, nonostante, come emerso dalle attività di riscontro, agli ospiti venissero somministrati, tra l’altro, una serie di farmaci.

All’esito delle attività, rilevata la commissione dei reati di esercizio abusivo della professione, con somministrazione di medicinali senza il possesso delle qualifiche sanitarie necessarie, nonchè la violazione di norme igienico – sanitarie per la somministrazione di cibo e per il sovraffollamento della struttura, la casa famiglia è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa da parte della compagnia di Reggio Calabria, provvedimento, successivamente, convalidato dall’A.G.

Il medico geriatra, inoltre, dopo aver analizzato la situazione clinica di tutti i pazienti, rilevando, per la maggior parte di loro, l’assenza delle cartelle cliniche necessarie per effettuare una compiuta anamnesi, ha consigliato alle rispettive famiglie responsabili di ciascun anziano il trasferimento in strutture idonee a ospitarli.

Nella quasi totalità dei casi, sono state individuate residenze sanitarie assistenziali ovvero, in ogni caso, strutture che potessero garantire un’idonea assistenza sanitaria specializzata.

L’attività condotta rientra nei prioritari compiti della guardia di finanza a tutela della salute e della sicurezza pubblica, anche nell’ottica di garantire alle fasce sociali più deboli l’offerta di un’adeguata e qualificata assistenza socio-sanitaria e, al contempo, di tutelare le famiglie che, inavvertitamente, affidano le cure dei propri cari a strutture che millantano qualifiche e autorizzazioni di cui, invece, non sono in possesso.