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Alterazioni Festival, si chiude stasera con Serena Brancale

COSENZA – Arrivano stasera al Teatro Morelli – per concludere in grande stile Alterazioni Festival – Serena Brancale e tanti altri ospiti.

Parte da Cosenza il nuovo tour dell’eclettica artista Serena Brancale per presentare il suo nuovo lavoro discografico “Vita da Artista”, un disco cantautorale nel contenuto e jazz nella forma. Demodè, ironico, romantico ma spiccatamente groovy.

Vita d’Artista rappresenta il microcosmo dell’autrice sempre sul fil rouge tra pop e jazz ma che attinge dall’universo musicale senza precisi schemi. Sul Palco del Teatro Morelli lunedì 29 aprile si esibiranno anche i suoi fedeli compagni di viaggio: Alfonso Deidda, Domenico Sanna e Dario Panza. Special Guest della serata due grandi artisti e amici fraterni formidabili: Ainè – punto di riferimento della nuova scena Hip Hop/Soul italiana-  e Davide Shorty – cantautore, rapper e produttore siciliano che unisce la tecnica del rap alle melodie ed armonie del soul. Con loro ha già collaborato diverse volte tra cui l’apertura di prestigiosi concerti come quelli di Solange al Teatro Petruzzelli e di Robert Glasper al LOCUS festival.

Lo show sarà impreziosito anche da tanti musicisti cosentini: HBS Vocal Quartet con Alessandra Chiarello, Federica Perre, Serena Lionetto e Francesco Parise e The Brass Band, arrangiamenti a cura del Maestro Alfredo Biondo.

Ad aprire il concerto il progetto musicale Cose Difficili nato nel 2017 dall’incontro tra il cantautore Mattia Tenuta e il Dj/Producer Giuseppe Rimini aka Dj Kerò.

Il concerto avrà inizio alle ore 21.00. I biglietti sono ancora disponibili su Inprimafila – Via G. Marconi, Cosenza – ed online sul sito www.inprimafila.net. Sarà inoltre possibile acquistare fino ad esaurimento posti il biglietto questa sera anche presso la biglietteria del teatro Morelli.

Anche in questa nuova edizione AlterAzioni Festival è riuscita a farsi promotrice della musica di qualità – la cosiddetta musica “suonata”, quella dei musicisti con la “M” maiuscola. Il grande successo di pubblico registrato negli appuntamenti precedenti – Billy Cobham al Teatro Morelli e la tre giorni di mostra dedicata a Queen, Pink Floyd e Bowie svoltasi presso i locali dell’ex museo MAM – è la testimonianza del successo ottenuto dalla rassegna.

La manifestazione AlterAzioni Festival è organizzata e promossa dall’ Associazione Emmekappa – MKLive, rientra nei progetti finanziati dalla Regione Calabria – PAC 2014/2020 e si realizzerà anche grazie al patrocinio della Provincia di Cosenza e del Comune di Cosenza.

Be Alternative Eventi e Mood Social Club sono partner della manifestazione.

Applausi per Willie Peyote e Serena Brancale al Tau

RENDE (CS) – Molto applaudito, ieri sera al Teatro Auditorium Unical, è stato lo spettacolo di Willie Peyote e Serena Brancale accompagnati dall’Orchestra del conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.

SERENA BRANCALE, ARTISTA, SHOWGIRL E IMPROVVISATRICE

La cantante di origini pugliesi già nota ai più per la partecipazione a “Sanremo Giovani” nell’edizione 2015 con il brano “Galleggiare”, è un’artista a 360°. Sempre sopra le righe, una trascinatrice per il pubblico in sala allietato dal suo spirito di improvvisazione. Una voce soul-pop ammaliante e originale che ibrida a suoni della musica elettronica senza tralasciare la funzione centrale dei testi, mai banali e vicinissimi ai cuori degli ascoltatori.

“Vita d’artista” è una delle perle con cui delizia la platea del TAU, brano omonimo del suo album in uscita. Vasto è il suo repertorio artistico, tale da permetterle un lodevole mash-up dei successi di Lucio Dalla attraverso l’uso di una loop station, della tastiera elettronica e delle percussioni. Un incontro con la grande musica italiana arrangiato dal sentore nuovo, sicuramente più vicino al mondo contemporaneo che alle “Storie di casa mia” del cantante bolognese. Momento topico della serata è il duetto con il docente del dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza, Nicola Pisani, con il quale realizza il  brano “Galleggiare” in una chiave inusuale e dalle sonorità toccanti. Non poche sono le aspettative su questa voce emergente che, con la sua ineccepibile abilità canora e con la sua graffiante ironia, potrebbe realmente portare una ventata d’aria fresca nel panorama artistico italiano. Padroneggia il palco da professionista e, per citare uno dei suoi successi più ironici e critici, non fa mai perdere “Il gusto delle cose”. La sua performance si conclude con “Tempo”, canzone all’interno di “Vita d’artista”, realizzata in coppia proprio con Willie Peyote.

L’INDIE RAP CRITICO DI WILLIE PEYOTE

Acclamato dai presenti all’Auditorium dell’Università della Calabria, Willie Peyote infiamma letteralmente il teatro a colpi di satira e sarcasmo intelligente. Temi attuali sono quelli del rapper torinese.

Classe ’85 con alle spalle una gavetta non indifferente, nei suoi testi tratta di religione, lavoro, immigrazione, critica sociale ma lascia spazio anche ai sentimenti senza dimenticare la funzione collettiva che questi svolgono. “Ottima scusa” e “Le chiavi in borsa” sono i brani passepartout del rapper che esordisce in un clima già riscaldato dalla voce della collega Serena Brancale. Attualissima la polemica che muove durante un intermezzo della sua esibizione verso il titolo posto in copertina dal giornale  “Libero” nella giornata del 23 gennaio. Parallelismo basato sullo studio di una nota Università è quello tra la preghiera e il potere terapeutico delle imprecazioni nella canzoni “I cani”, nella quale egli parla di religione, femminismo e falso anticonformismo. In una società povera di valori diventa moda anche ciò che dovrebbe essere controcorrente. Lo show continua in un clima divertente alimentato da note satiriche sull’operato della classe politica, a volte troppo estremista nei confronti dei migranti. Argomento scottante, questo, esplicato in maniera diretta e di facile comprensione a tutti. Rapper ma anche cantautore, Willie Peyote rappresenta una parte della musica sperimentale in Italia. Una non-definizione che, nel suo caso, funge da anello di congiunzione tra rap e indie. Un artista che sceglie di discostarsi dalla nuova onda Trap che attraversa la musica italiana in questo momento e che fa prevalere i testi e la fruibilità dello spettaccolo alle sonorità accattivanti  della suddetta. Particolare e ammirabile la sua scelta artistica che fa ben sperare per un futuro pieno di serate culturalmente ironiche come quella tenutasi al TAU.

Un grande encomio va mosso nei confronti dell’orchestra del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, diretta dal maestro Biondo e dal maestro Oliveti.

Grande prestazione musicale e prova tecnica da applausi per tutti i ragazzi del “Giacomantonio”, vero motore dello spettacolo.

Antonio Guarascio

Willie Peyote e Serena Brancale accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Cosenza al Tau

RENDE (CS) – Dopo lo straordinario successo di “Riflessi 2019”, proseguono gli appuntamenti di Meridiano Sud, stagione 2018/2019 in programma al Teatro Auditorium Unical.

Sarà un live unico nel suo genere, in collaborazione con Mazinga Eventi e Concerti, quello che vedrà protagonisti il prossimo 23 gennaio in un evento in anteprima nazionale, Willie Peyote e Serena Brancale, magistralmente accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Musica Stanislao Giacomantonio, diretta dal Maestro Alfredo Biondo.

Willie Peyote è una dei grandi nomi della nuova scena rap italiana.

Irriverente, ironico e mai convenzionale, si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili.

Con riferimenti e citazioni più o meno velate alla musica italiana degli ultimi quarant’anni, oltre al già menzionato Signor G., delinea un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: capovolge il punto di vista collettivo e sviluppa un pensiero critico attraverso la provocazione e l’ironia.

I suoi live sono intensi e coinvolgenti, trascinati dalla vena ironica e tagliente dell’artista.

Serena Brancale una delle voci più talentuose della scena musicale italiana.

Eclettica, virtuosa, vulcanica. Dotata di una voce scura e versatile, in questo nuovo progetto decisamente nu-soul, con la sua creatività attraversa funk, jazz e R’n’B strizzando l’occhio al rap ma senza mai dimenticare i moderni suoni dell’elettronica. Dotata di una forte inclinazione  nel valicare confini sonori, la cantante riesce fisiologicamente a “manipolare” con grande disinvoltura i diversi generi, attraverso le sue inedite composizioni.La sua duttilità vocale, dal timbro pieno di “negritudine”, ma anche la sua continua voglia di ricerca indirizzata verso una più ampia visione della musica, riescono ad abbattere le barriere dei generi musicali.

Cantante ma anche pianista e percussionista, nei live Serena esprime il suo talento suonando tastiere e pad elettronici e dedicando al suo pubblico, durante i concerti, degli indimenticabili momenti in “solo” dal carattere intimo e confidenziale ma allo stesso tempo ancora più creativo e scatenato. Spopola sul web, soprattutto tra gli utenti di Instagram e di Facebook, anche per una serie di video, dove, con  ironia, racconta i retroscena del mondo musicale e della vita dei musicisti.

Il loro incontro musicale sul palco del Teatro Auditorium Unical sarà certamente infuocato, un mix fra rap. soul e pop che promette scintille sonore.