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Serena Clausi e Asia Argento “sorelle” di pellicola. L’intervista

Serena Clausi e Asia Argento sul set

Cosenza – Serena Clausi è la tipica ragazza della porta accanto, semplice, affabile e divertente; è una ragazza che si destreggia quotidianamente tra le lezioni universitarie nei cubi dell’Unical ed il suo amore per la recitazione e la fotografia. Serena è una 24enne come tanta altre, ha una vita semplice che da un po’ di tempo a questa parte è stata completamente investita dal contingente, da un evento inaspettato chiamato Asia Argento. La figlia di Dario Argento, padre dell’horror italiano, è entrata di soppiatto nella vita di Serena e galeotta fu la notte di capodanno nella città bruzia che vide Asia protagonista di un dj set.
Due chiacchiere scambiate tra un cd e l’altro durante il Capodanno, colpi di post su Facebook e Twitter, comunicazioni cibernetiche fino a giungere sul set e vedere Serena recitare per il nuovo cortometraggio prodotto da Asia Argento che, molto probabilmente, verrà presentato a Cannes nel 2014.
A guardarle sembrano quasi sorelle; minute, sorridenti, dolcissime si abbracciano teneramente come se si conoscessero da sempre; i loro lineamenti sembrano tratteggiare delle somiglianze di famiglia che in realtà solo legate solo al caso e alla sua imprevedibilità.

Sei una studentessa universitaria laureanda in Scienze della Formazione Primaria ma, oltre all’amore per i bambini, nella tua vita c’è anche spazio per la fotografia e per la recitazione. Quando hai iniziato a scoprire questa tua passione?
Per la recitazione fin da quando ho memoria. Da piccola improvvisavo teatrini per far divertire parenti e amici, crescendo ho scoperto la bellezza del teatro e il fascino della macchina da presa ed ho continuato a coltivare questa passione anche se, ahimè, non con la costanza che avrei voluto. La fotografia è arrivata dopo, col bisogno crescente di esprimere le mie emozioni/sensazioni/visioni. Non so disegnare e questa cosa mi ha sempre fatto arrabbiare e quindi… fotografo.

Nella tua vita da ragazza della porta accanto è improvvisamente arrivato uno “scossone” inaspettato chiamato Asia Argento. Come e quando vi siete conosciute?
Le prime interazioni son state tramite social network, scrivendoci di tanto in tanto. Poi a capodanno è venuta a Cosenza a suonare e ci siamo conosciute di persona, non potevo farmi sfuggire un’occasione del genere no? Da lì in poi abbiamo continuato a tenerci in contatto.

Hai recitato nel suo nuovo cortometraggio. Com’è arrivata la fatidica proposta?
Asia ha pubblicato tramite social il  link del casting dove annunciava che era alla ricerca di due attori, un ragazzo e una ragazza, per il suo nuovo progetto cinematografico, nell’annuncio però cercava un’attrice sulla trentina, essendo “troppo giovane” per il ruolo le ho scritto comunque:“non è che c’è una particina anche per me?” E c’era.

Quando verrà presentato il cortometraggio? Puoi darci qualche piccolissima anticipazione per soddisfare la curiosità dei nostri lettori? Almeno narraci qualcosa sul

Serena Clausi

personaggio che ti è toccato interpretare….
È tutto top secret, i lettori dovranno aspettare. Posso solo dirti che non è stato per nulla semplice interpretare il mio personaggio.

Presumo che prima di incontrare Asia Argento tu non abbia mai girato un film. Com’è stato dunque l’impatto con il set?
Fortissimo. Ho lavorato su diversi set di videoclip musicali ma, ovviamente, il cinema è tutta un’altra cosa. Mi sono sentita come quando ero bambina e per la prima volta, in punta di piedi, son riuscita ad arrivare al cassetto dei dolciumi: felicità.

Visto che si trattava della tua prima esperienza quali consigli hai ricevuto da Asia per calarti al meglio nel personaggio?
Concentrazione, molta concentrazione.

Ho visto qualche vostra foto e sembrate quasi sorelle. Come si pone Asia Argento nell’ambito interpersonale?
È molto affettuosa e attenta, la nostra somiglianza è sottile anche se molti dicono il contrario.

Ed ora… cosa ti aspetti?
Non voglio crearmi aspettative, è il metodo migliore per non restarci male se non dovesse succedere nulla. Fantastico privatamente su futuri improbabili, ma meglio non esagerare.

Annabella Muraca