Archivi tag: servizio idrico

Paola, servizio idrico: assessori, dirigenti e tecnici comunali contestati per danno erariale da oltre 1mln

COSENZA – Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, su delega della Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro, hanno notificato un provvedimento di “invito a dedurre” ex art. 67 del D.Lgs. n. 174/2016 (Codice di  Giustizia Contabile), afferenti la contestazione di un danno erariale per oltre un milione di euro, derivante da irregolarità riconducibili alla gestione del Servizio Idrico Integrato, nei  confronti di 17 soggetti tra assessori, dirigenti e tecnici della precedente ed attuale Amministrazione del Comune di Paola.  

L’indagine contabile, su delega del Vice Procuratore Generale – dott. Giovanni DI Pietro, ha riguardato la verifica e l’approfondimento degli istituti giuridici – previsti dal Codice dei Contratti Pubblici – utilizzati per la gestione del servizio idrico integrato comunale, nonché sul rispetto degli accordi contrattuali convenuti tra le parti (Comune e società affidatarie). 

L’attività di polizia erariale ha acclarato un consolidato sistema di irregolari affidamenti “temporanei” attraverso determinazioni mensili dei Responsabili del settore Lavori pubblici e Appalti succedutisi nel tempo, su input dell’Amministrazione comunale pro-tempore. 

Gli addebiti contestati attengono ad un modus operandi caratterizzato da affidamenti assegnati in assenza di qualsivoglia forma, anche minima, di comparazione con ditte e società operanti nel settore.  

Difatti, dall’acquisizione di varie offerte di gestione del servizio idrico, ottenute interpellando altri operatori economici del precipuo settore, si è avuto modo di determinare un canone mensile medio, risultato di gran lunga inferiore rispetto a quello corrisposto alle due società affidatarie del servizio, le quali, nel rispettivo periodo di affidamento, hanno di fatto operato in regime monopolistico. In conseguenza di tali condotte, è stato cagionato un grave pregiudizio in termini di maggiori costi sostenuti illegittimamente dal Comune di Paola. 

L’approfondita attività di analisi ha fatto emergere, inoltre, ingiustificati esborsi scaturenti da compensazioni per lavori inesistenti e per prestazioni irregolari. 

Gli ingiustificati esborsi pubblici, ascrivibili ai membri delle due giunte ed ai tecnici responsabili del servizio che hanno amministrato il Comune di Paola dal 2016 al 2020,  ammontano oltre 1 milione di euro: gli importi sono stati addebitati sulla base del rispettivo periodo di amministrazione dell’Ente. 

Servizio idrico, Incarnato: «L’attuale sistema non è efficiente»

SANT’AGATA D’ESARO (CS) –  Sulla gestione del servizio idrico, con Mario Oliverio alla Regione, si è fatta un’operazione verità sul passato e si sta lavorando alla fase successiva con l’avvio di cospicui investimenti.

Lo ha detto Luigi Incarnato, commissario liquidatore della Sorical, ieri a Sant’Agata d’Esaro incontrando alcuni amministratori locali a margine di un’iniziativa organizzata del capogruppo della lista Oliverio Presidente in consiglio regionale, Orlandino Greco sul futuro della diga di Cameli.

«La Regione – ha detto Incarnato – ha avviato cospicui investimenti infrastrutturali per migliorare il servizio idrico, 23 milioni di euro solo per il “Progetto Abatemarco” con interventi sulla rete acquedottistica, in gestione a Sorical, e su quella dei 25 Comuni serviti, compresa la gestione delle utenze con la sostituzione dei contatori. L’attuale sistema – ha spiegato Incarnato – non è efficiente e sta creando enormi problemi finanziari alla Regione, a Sorical e ai Comuni.

L’inefficienza della gestione delle utenze, che ha generato morosità e allacci abusivi, ha portato molti Comuni sull’orlo del dissesto con debiti di circa 200 milioni di euro verso Sorical, per le forniture degli ultimi anni ancora non pagate, mentre per il periodo 1981/2003 restano ancora 280 milioni di euro, su 450 originari, da versare da parte degli stessi Comuni alla Regione. In questo contesto la Sorical non è stata messa nelle condizioni di completare il piano degli investimenti fermo a 250 milioni di euro circa, di cui 109 con risorse private».

L’autorità di regolazione nazionale, Arera, (ex Aeegsii) e, di recente, il ministero dell’Ambiente, hanno più volte richiamato la Regione, che ha la responsabilità di costruire gli strumenti normativi, all’adeguamento del sistema alle normative vigenti. «I Comuni  – così stabilisce la legge nazionale ha spiegato Incarnato agli amministratori- devono esercitare i poteri attraverso gli Enti d’ambito, nel 2010 è stato costituito l’Ato unico Calabria e ora si sta procedendo alla costituzione dell’Ente d’ambito, cioè l’Autorità Idrica Calabria, da quel momento i sindaci calabresi sono in grado di esercitare le proprie prerogative».

Rispetto alle osservazioni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il commissario Incarnato ha detto: «Sono disposto a incontrare i parlamentari, anche domani mattina, metto a disposizione atti e qualsiasi altra documentazione in possesso della Sorical, al fine di fare chiarezza su tutto, compreso la barzelletta delle tariffe illegittime.”

“La rappresentanza, attraverso i sindaci eletti – ha spiegato Incarnato – è ampiamente rappresentativa, perché è immaginabile pensare di gestire un organismo composto da 405 sindaci. La Regione, guidata da Mario Oliverio, sta colmando un’inerzia di anni.  La Calabria, come tutte le Regioni d’Italia – ha puntualizzato Incarnato agli amministratori presenti – ha bisogno di un soggetto che gestisca il servizio idrico, dalle fonti di approvvigionamento fino alla depurazione con efficienza ed efficacia, utilizzando le più moderne tecnologie per ridurre allacci abusivi e perdite di rete. Questo soggetto deve essere pubblico e partecipato dalla Regione, proprietaria degli acquedotti, e dai Comuni, proprietari delle rete di distribuzione. Chi pensa di continuare a mantenere separate le gestioni, come è stato fatto fino ad oggi, è fuori strada. L’attuale impostazione, dopo 25 anni, ha dimostrato di essere inefficiente e inefficace».

Regione, stanziate risorse per la riorganizzazione del servizio idrico integrato

CATANZARO – È  stata approvata la legge regionale 18/2017: un provvedimento che rivoluziona l’organizzazione del settore individuando nell’Autorità Idrica della Calabria, soggetto rappresentativo dei comuni, l’ente cui compete l’organizzazione e la gestione del servizio idrico. Con il Patto per lo sviluppo della Calabria – nel 2016 prima e da ultimo nel mese di gennaio 2018 – sono state allocate significative risorse per adeguare importanti adduttori regionali nonché le reti comunali limitando, conseguentemente, le perdite idriche.
Per quanto riguarda le condotte adduttrici, sono stati finanziati interventi decisivi sull’acquedotto Abatemarco, per un valore di 10 M€ e per la risoluzione delle criticità della città di Catanzaro con ulteriori 16,5 M€. Per entrambi gli schemi idrici, le competenti Prefetture hanno sollecitato nel 2017 urgenti misure per la risoluzione delle criticità esistenti.
Sull’Abatemarco, si interverrà sulla condotta principale con i lavori di sistemazione della galleria di valico della Mula e la messa a sistema di tutto lo schema idrico, oltre all’ingegnerizzazione delle reti per tutti i comuni serviti dall’Acquedotto.
Con riferimento alla città di Catanzaro, sono stati finanziati 3,790 M€ per la messa in sicurezza delle vasche di modulazione di Magisano; 2,687 M€ per la riattivazione del campo pozzi Alli Nord, che rappresenta un approvvigionamento alternativo nel caso di rottura della condotta principale; 6,0 M€ per la condotta principale che dalle vasche di Magisano arrivano all’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica e 4,0 M€ per la frazione di Catanzaro Lido.
Per quanto riguarda, invece, le reti distributive comunali si è intervenuti sull’ingegnerizzazione delle reti idriche urbane. Sulla scia di quanto fatto per i Comuni Capoluogo, che registrano lavori in avanzamento (Reggio Calabria e Cosenza), contratti stipulati (Catanzaro) e/o stipulandi (Vibo e Crotone), si è intervenuti sulle reti dei centri superiori a 5.000 abitanti, che presentano i maggiori volumi di risorsa idrica persa fino alla copertura del 50% dell’intera popolazione regionale (volumi accertati dall’ISTAT nel 2011, ultimo dato disponibile al momento della redazione dello studio di fattibilità nel 2013).
I Comuni interessati sono stati informati la scorsa settimana con una nota a firma dell’assessore alle infrastrutture Roberto Musmanno e del dirigente generale Domenico Pallaria.
Si tratta di interventi che contemplano sia lo studio delle reti di distribuzione idrica urbana sia le conseguenti lavorazioni di carattere strutturale (riparazione delle perdite individuate e distrettualizzazione delle reti).
Sarà svolta anche una attività di censimento delle utenze che consentirà di incidere sulla quota di perdite amministrative, con l’individuazione delle utenze abusive, l’installazione di nuovi contatori o la sostituzione di quelli non funzionanti.
Gli interventi saranno attuati dal settore regionale competente in stretto coordinamento con i Comuni interessati.
L’investimento complessivo, tenuto conto dei ribassi conseguiti sui comuni capoluogo (finanziati su fondi POR Calabria 2014-2020) e della rimodulazione ultima del Patto per la Calabria, ammonta a 95,043 M€.
I Comuni interessati sono:
Provincia di Cosenza: comuni di Corigliano Calabro, Rende, Rossano, Castrovillari, Acri, Cassano all’Ionio, San Giovanni in Fiore, Amantea, Cetraro, Scalea, Paola, Montalto Uffugo, Bisignano, Castrolibero, Luzzi, Crosia.
Nella Provincia di Cosenza sono interessati inoltre tutti i Comuni serviti dall’acquedotto Abatemarco, in virtù di uno specifico protocollo sottoscritto con la Prefettura di Cosenza.
Provincia di Catanzaro: comuni di Lamezia Terme, Sellia Marina, Soverato, Borgia;
Provincia di Crotone: comuni di Cirò Marina e Isola Capo Rizzuto;
Provincia di Reggio Calabria: comuni di Taurianova, Siderno, Palmi, Gioia Tauro, Villa San Giovanni e Rosarno
Provincia di Vibo Valentia: comuni di Tropea, Pizzo, Nicotera, Mileto, Serra San Bruno, Filadelfia, Ricadi e Rombiolo.
Inoltre, l’Amministrazione regionale intende procedere alla ricerca perdite su tutto il territorio regionale, avvalendosi di tecnologie satellitari, i cui tempi di restituzione (verifica e localizzazione fisica) sono particolarmente brevi (circa 8 mesi). L’obiettivo è fornire l’esatta localizzazione delle perdite di rete e, conseguentemente, mettere tutti i Comuni calabresi (e la SoRiCal per quanto riguarda la grande adduzione) nelle condizioni di intervenire con riparazioni puntuali e mirate. L’investimento complessivo è di 12,917 M€.

 

 

Crisi idrica, Federconsumatori e Cgil: «Denunceremo tutto all’Autorità Garante»

COSENZA – «Federconsumatori Cosenza, insieme alla Cgil, da ormai diversi mesi sta raccogliendo numerose segnalazioni sulla mancata erogazione del servizio idrico a Cosenza, un fenomeno ormai cronico in alcuni quartieri della città». È quanto si legge nella nota stampa di Federconsumatori per segnalare la mancanza di erogazione idrica in molti quartieri. «Inoltre – scrivono – si stanno riscontrando gravi anomalie sulla fatturazione. Su quest’ultimo punto, dal controllo delle fatture idriche emergono varie condotte contrarie al Codice del Consumo nelle diverse fasi del rapporto di utenza. In particolare, nell’accertamento e nella fatturazione dei consumi sono state accertate queste pratiche commerciali scorrette: mancata effettuazione delle letture periodiche dei contatori; mancata acquisizione delle autoletture comunicate dagli utenti, con conseguente fatturazione sulla base di stime che a volte si sono rivelate errate o eccessivamente elevate. Federconsumatori e Cgil, sulla scorta delle denunce ricevute, porteranno gli abusi riscontrati all’attenzione dell’Authority Garante del Sistema Idrico e dell’Authority Garante della Concorrenza e del Mercato».

 

 

Oliverio: «Comuni protagonisti della nuova governance del servizio idrico»

VIBO VALENTIA – Il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha concluso i lavori della giornata di studio dedicata al tema “La nuova governance del Servizio Idrico in Calabria”, promossa dall’Ordine degli Architetti della provincia di Vibo Valentia, dall’Associazione Nazionale Autorità ed Enti d’Ambito (ANEA) e dal Dipartimento “Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità” della Regione Calabria.

Il convegno, a cui ha portato il proprio saluto l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, si è svolto presso un noto albergo di Vibo Valentia.

Ha introdotto il Presidente dell’Ordine degli Architetti PCC della provincia di Vibo, Fabio Foti a cui è seguita la relazione del Dirigente Generale LL.PP. della Regione Domenico Pallaria sul tema “La nuova governance del Sevizio Idrico in Calabria”. Ai lavori hanno portato il loro importante contributo il Presidente dell’ANEA Marisa Abbondanzieri (L’assetto di governance locale del servizio idrico in Italia),  Lorenzo Bardelli della Direzione Sistema Idrici AEEGSI (Il nuovo quadro regolatorio delineato dall’ AEEGSI), Alessandro Mazzei, Coordinatore Tecnico-Scientifico ANEA (Il ruolo degli Enti di Governo d’Ambito nell’attuale quadro normativo) e Raffaele Peruzzi, Esperto Regolazione servizio idrico integrato (Il Metodo Tariffario idrico alla luce delle recenti delibere AEEGSI). All’incontro hanno preso parte assessori, consiglieri regionali e provinciali, sindaci, amministratori locali, rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni.

«La governance del servizio idrico in Calabria – ha detto il Presidente della Regione, a conclusione dei lavori- ha fatto registrare in questi anni pesanti pigrizie e ritardi. Da quando ci siamo insediati alla  guida della Regione abbiamo dovuto rimuovere inerzia e ritardi ed abbiamo impresso un deciso cambio di passo soprattutto alla riorganizzazione e alla gestione dei grandi servizi pubblici locali come trasporti, rifiuti e acqua. A tal fine abbiamo allocato risorse importanti nella Programmazione comunitaria 2014-2020. Ora è necessario far crescere la consapevolezza dei sindaci, degli amministratori locali e delle comunità sul percorso che abbiamo davanti e sulla grande importanza che esso riveste per la nostra regione. Per questo motivo ritengo necessario far seguire a quello di oggi una serie di altri incontri su tutto il territorio regionale. Dico questo perché la riorganizzazione dei servizi e, in particolare, quella del servizio idrico integrato, comporterà un salto di qualità, ma anche un’assunzione di consapevolezza e responsabilità da parte di amministratori e cittadini-utenti, facendo emergere ciò che nel corso degli anni non è completamente emerso o non è stato e non è ancora regolato».

«Tra le scelte compiute in questi mesi e che ci hanno evitato il commissariamento –ha aggiunto Oliverio- abbiamo assunto un atto amministrativo per regolare il funzionamento dell’Autorità idrica e un disegno di legge sul quale chiederemo, a giorni, con corsia prioritaria, la discussione e l’approvazione in Consiglio regionale affinché diventi operativo entro l’estate. Esse si reggono su tre pilastri: la costituzione dell’Ato Unico regionale, deciso nel 2010 e mai reso operativo fino al 2015; l’unificazione del servizio unico integrato, per effetto del quale il soggetto erogatore del servizio coinciderà con il soggetto che incasserà il pagamento dei tributi per lo stesso; la gestione pubblica dell’acqua che prevede anche spazi per il ricorso al privato».

«Ora comincia la vera sfida – ha aggiunto Oliverio – che comporta l’adesione dei comuni al progetto e, quindi, l’informazione e la sensibilizzazione capillare di sindaci ed amministratori; la definizione contestuale del Piano d’Ambito attraverso il superamento della Sorical e la soluzione di problemi che si trascinano da tempo e che riguardano innanzitutto l’approvvigionamento idrico in termini quantitativi. Nella nostra regione, a proposito di approvvigionamento idrico, abbiamo grandi invasi che sono stati oggetto di investimenti importanti e che sono rimasti inutilizzati. A tal proposito il 20 giugno prossimo andremo sulla Diga del Menta e riavvieremo i lavori, bloccati da cinque anni senza che nessuno se ne sia mai interessato, affinché possano essere conclusi entro un anno per fornire acqua potabile alla città di Reggio Calabria. La stessa attenzione stiamo ponendo su altri grandi invasi completati o in via di realizzazione e mai fruiti. Un altro problema riguarda le reti di distribuzione, su cui investiremo risorse importanti per efficientare al massimo il servizio e per rendere i costi sempre più sopportabili da parte dei cittadini. Ed infine, ma non ultimo per importanza, c’è il problema della depurazione che è di vitale importanza perché è immediatamente legato al turismo, che è un pilastro dell’economia regionale e da cui non si può assolutamente prescindere. Lunedì approveremo in giunta una delibera attraverso cui stanzieremo oltre sei milioni di euro per la manutenzione del sistema della depurazione, al fine di evitare che si ripropongano, nella stessa dimensione, i problemi che si sono verificati in passato.»

«Mi auguro –ha concluso Oliverio- che, tutt’insieme, saremo capaci di innestare una nuova marcia e di dare nuovo impulso a questo percorso. Per farlo è necessario che si superino visioni anguste e meschine e che i comuni diventino i veri protagonisti dell’intero processo.»

Soakro, interruzione servizio idrico 22 luglio

mancanza acquaCROTONE – Soakro informa che mercoledì 22 luglio 2015 dalle ore 7.00 alle ore 17.00 , a causa di un intervento di manutenzione straordinaria sulla condotta idrica in uscita dal serbatoio di Vescovatello Alto, ridurrà e/o interromperà la distribuzione dell’acqua nelle seguenti zone cittadine: Centro Storico, via S. Leonardo, discesa S.Leonardo, viale Gramsci, viale Magna Grecia e traverse, via Risorgimento, via Libertà e traverse, via Falcone, via Borsellino, parco Carrara, via Matteotti, via Roma (parte alta), via Venezia, (parte alta), via Santa Croce, via Paternostro, via S. Francesco, via Carrara, via Manna, via G. Da Fiore, via Nazioni Unite e traverse, Zona Lampanaro.
Al fine di limitare gli inevitabili disagi che tali lavori potranno arrecare alla cittadinanza, le squadre operative saranno organizzate in modo tale da ridurre al minimo i tempi necessari all’esecuzione dei lavori descritti.

FONTE SOAKRO

Rossano: disagi nel servizio idrico, previsto ripristino erogazione nel corso della giornata

ROSSANO (CS) – Disagi nell’erogazione del servizio idrico nelle contrade ed allo Scalo. Individuata la falla sulla condotta adduttrice DN 300 dell’acquedotto MACROCIOLI in contrada AMICA, che alimenta il serbatoio MATASSA, a servizio della zona interessata.

Gli operai della manutenzione, al lavoro da stamani dovrebbero portare a termine gli interventi di ripristino del servizio nel corso della giornata. L’Amministrazione comunale si scusa, sin da ora, con la cittadinanza pergli eventuali disagi arrecati ai residenti della zona interessata dai lavori.

Rottura della condotta idrica su viale Mancini. Lunedì si interrompe l’erogazione dell’acqua

Cosenza – Il centro città, con particolare riferimento a viale Mancini e zone prospicienti, sarà interessato da lunedì mattina ad una interruzione dell’erogazione idrica.
La causa è un intervento di riparazione sulla tubazione in ghisa che attraversa viale Mancini, all’altezza della traversa che conduce a piazza Autolinee e fino alla chiesa di Cristo Re.
Molto probabilmente per completare i lavori non sarà sufficiente la sola giornata di lunedì 10. Pertanto si avvisano i cittadini che la carenza d’acqua potrebbe protrarsi sino a martedì 11 settembre.