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Tutto pronto per Settembre al Parco 2013

CATANZARO – Ai nastri di partenza Settembre al Parco 2013, settima edizione. Giovedì 5 settembre l’anfiteatro del Parco ospiterà le prime star internazionali: saranno infatti di scena i californiani Canned Heat, una storia in musica, dalla mitica presenza a Woodstock nell’agosto del ’69 ad un’attività che li vede ancora oggi in giro per il mondo ad incantare con classici come On the road again Goin’up the country. Alla formazione prevista, con il duo ritmico di Woodstock Fito de La Parra e Larry Taylor, si è aggiunto in questi giorni il chitarrista John Paulus, nella band dal 2000. Approfittando della data prevista a Catanzaro i Canned Heat saranno il 2 settembre anche a Schaffausen, Svizzera, per la prima delle due date europee; arriveranno in provincia di Catanzaro martedì dove trascorreranno quattro giorni tra vacanze e musica dal vivo, con l’idea di una escursione mirata a conoscere le bellezze della nostra terra. Dopo Settembre al Parco i sempre giovani californiani ripartiranno per gli Stati Uniti dove proseguiranno il tour settembrino.

Il secondo gruppo che si esibirà al Parco, venerdì 6 settembre, sono i mitici Dik Dik, longeva band che ha raggiunto un successo straordinario negli anni ’60, prima interpretando tante cover famose (Sognando la California, Senza luce, Se io fossi un falegname, L’isola di Wight…) poi grazie alla collaborazione con il grande laboratorio musicale italiano Battisti-Mogol con una serie di successi (Il vento, Io mi fermo qui, Vendo casa, Dolce di giorno…) che hanno scritto la storia del beat italiano. Lallo, Pepe e Pietruccio, già presente alla conferenza stampa di luglio, componenti il nucleo storico dei Dik Dik, sono da mesi in tournee nella penisola dove registrano sempre un imponente presenza di pubblico di ogni età, con uno spettacolo che racconta la grande musica italiana e straniera grazie anche ad un interessante supporto video. Nel giorno dei Dik Dik, quando si prevede il boom delle presenze, ci sarà anche la presentazione del libro di Pietruccio Montalbetti “Io e Lucio”, con un Battisti inedito tutto da scoprire.

Sabato sera sarà il giorno del grandissimo divertimento con gli eredi dei Beach Boys, David Marks & the Surf City Allstars: dalla California arriva il momento di ballare sulle note delle canzoni che hanno fatto sognare tante generazioni di ragazzi, quella surf music che ancora oggi riesce a coinvolgere il pubblico con una energia che vince il confronto con tutti i generi musicali. E David Marks, Beach Boys ad appena 13 anni agli inizi dei ’60, è il testimonial di quella storia infinita, accompagnato da una serie di musicisti, giovani e meno giovani, che hanno suonato nelle più importanti reunion del gruppo californiano. Tra agosto e settembre una serie infinita di concerti in ogniangolo degli States, soprattutto nella west coast, riproponendo la meravigliosa Barbara Ann, ed unica data europea nell’anfiteatro della biodiversità.

Chiusura all’insegna del rock inglese domenica con Jack Bruce e la sua Big Blues Band, per riascoltare i successi del primo supergruppo della storia del rock, quei Cream allora composti oltre che dal bassista scozzese dal grande Eric Clapton e da Ginger Baker alla batteria. Dopo qualche esperienza jazz il polistrumentista britannico è tornato al vecchio amore, quel british blues di cui è stato autentico protagonista, coinvolgendo tanti artisti giovani nel racconto di alcune delle sonorità più importanti del grande periodo rock. Sul sito dell’artista, in tournee estiva in Polonia ed in Gran Bretagna, si legge “Settembre al Parco – free show, open air concert”, unica data italiana, quasi a voler ricordare che gli eventi saranno tutti ad ingresso gratuito.

Un Settembre al Parco all’insegna del sogno californiano, e California Dreamin’ è infatti il sottotitolo; sulla scia delle passate edizioni la musica farà ancora una volta di Catanzaro, per quattro giorni, una delle capitali mondiali delrock. La Hall of Fame del Parco si arricchisce di quattro presenze importanti ed arriva ad una tale consistenza di artisti in grado di attrarre sempre di più le presenze, specie quelle dei più giovani che hanno voglia di conoscere davicino questa grande storia musicale. Da non perdere.

Catanzaro: settembre al parco

Se c’è una data che non deve passare inosservata nella vita culturale di Catanzaro quella data è l’otto settembre 2012. Terza giornata diSettembre al Parco, la storia della musica riproposta dalla Provincia di Catanzaro, con ancora nelcuore le emozioni di Ian Hunter, rock autentico impreziosito da una superba Sweet Jane del grande Lou Reed e da All the young dudes, il regalo che David Bowie fece ai Mott the Hoople nel ’72. C’è grande attesa per l’esibizione dei Jefferson Starship, californiani che hanno cambiato il mondo, non soltanto quello musicale. Il Museo del Rock aveva chiesto agli organizzatori la presenza di una star a piazza Matteotti. All’improvviso da una monovolume grigia ecco Paul Kantner, leader e fondatore dei Jefferson Airplane; ed ancora Tom Constanten, tra i fondatori dei Grateful Dead; ma non è finita, c’è anche Ian Hunter, accompagnato dalla moglie e dal chitarrista Marc Bosch, che sta trascorrendo una giornata a Catanzaro prima di riprendere la tournee negli Stati Uniti. Il Museo del Rock, tra tante testimonianze di storia della musica, si impreziosisce di presenze non casuali ed assolutamente non scontate. I tre grandi musicisti, appena entrati, guardano con curiosità i dischi e le pictures affisse, si cercano nelle foto, sorridono con emozione e nostalgia. Non si sottraggono alle strette di mano, alle foto ed agli autografi sulle copertine del vinile datato; la loro disponibilità insegna a tutti cosa vuol dire essere veramente grandi e continuare ad amare il proprio mestiere ed il proprio pubblico; un insegnamento per tanti. “È stata una grande esperienza dal punto di vista umano; c’è tanta umanità in quel modo di essere autentici e semplici dopo aver conquistato il mondo con la musica” è il pensiero di Piergiorgio Caruso, che aggiunge: “Tom Constanten è strepitoso: a settant’anni è ancora un vero hippy!” Una breve intervista prima di stappare una bottiglia di prosecco alla qualenessuno dei presenti si sottrae. Ian Hunter ricorda che aveva iniziato a suonare per non lavorare in fabbrica; aggiunge che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Ritorna l’Inghilterra operaia del dopoguerra che percorre ogni via per affermarsi e trova nel rock la strada maestra: una storia come tante. Paul Kantner, che si ferma a guardare Muddy Waters, è il filosofo per eccellenza, molto loquace, toglie spesso la parola agli altri, ma solo perché ha tante cose da raccontare. Ha vissuto tra la beat generation di Kerouac e Ginsberg e lapsichedelia anti-establishment: love, peace and music, tra San Francisco e Woodstock.

Insieme a pochi altri ha cambiato la società americana dell’epoca, e crede si possa ancora continuare. A chi gli chiede dei programmi futuri dice semplicemente: “suonare”. Intanto Tom Constanten, con un timido italiano appreso nelle università milanesi degli anni ‘60, gira per le sale, osserva tutto, dice “quello sono io” e spiega i segreti della copertina dell’album Aoxomoxoa, rivela un messaggio subliminale. Caruso, che di curiosità del rock crede di sapere tutto, resta senza parole. Paul esce piùvolte a fumare, e lo farà anche in concerto, Ian ha deciso di fare un giro per il Parco incuriosito dal Museo all’aperto di Arte Contemporanea, mentre Tom sorride a tutti, e si vede quanto sia contento. Dopo poche ore una straordinaria serata di musica dove ai terribili vecchietti si aggiungono il Quicksilver David Freiberg e la straordinaria Cathy Richardson, una scoperta per tutti. Sono davvero bravi, anche i più giovani, e regalano emozioni indimenticabili. Tra Sweet Jane e White Rabbit per un giorno Catanzaro è la capitale del rock: non una semplice coincidenza, ma il frutto di un lavoro che ha reso Settembre al Parco la manifestazione più importante in Italia nella rilettura della storia della musica. Ed anche Joan Armatrading e Shel Shapiro hanno lasciato un segno indelebile. Quando tutti sono ripartiti restano le emozioni in chi ha sempre sognato di vivere la musica, per tutti la consapevolezza che essere grandi non è la costruzione dei media ma quello che i veramente grandi hanno dentro, resta soprattutto la speranza di vivere altre giornate indimenticabili come questa, dove Catanzaro e la storia del rock, per una volta, si sono incontrate.

Settembre al parco – Posticipato di un ora il concerto di Ian Hunter

 

Catanzaro – Domani il secondo appuntamento dell’attesa rassegna “Settembre al parco” . L’ amministrazione provinciale di Catanzaro, comunica che per via dell’attesa diretta televisiva della partita del Catanzaro, il concerto di Ian Hunter al Parco della Biodiversità avrà inizio alle ore 22.30 per consentire la presenza del più ampio pubblico possibile. Nei giorni successivi, per i concerti dei Jefferson Starship e di Shel Shapiro, l’orario di inizio è previsto alle ore 21.30.

Arriva “Settembre al Parco”, grande musica rock dal 6 al 9 settembre a Catanzaro

Tra una settimana partirà con il concerto della star anglo-caraibica Joan Armatrading la sesta edizione di Settembre al Parco, quest’anno consacrata al grande rock internazionale con quattro appuntamenti, dal 6 al 9 settembre, assolutamente da non perdere.

In questi giorni gli info-point della provincia di Catanzaro sono presi d’assalto dagli appassionati delle regioni del sud e sugli spalti dell’anfiteatro del Parco si prevedono gruppi provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia. Le stelle di prima grandezza che si esibiranno nella ormai collaudata location catanzarese presenteranno il loro miglior repertorio ricco di successi internazionali che da circa cinquant’anni hanno ottenuto uno straordinario riscontro dalla critica e dal pubblico scalando le hit delle classifiche internazionali.

Joan Anita Barbara Armatrading, che ha conosciuto il momento di maggiore fama negli anni ottanta interpretando un rock influenzato da reggae, jazz e rhythm & blues, non potrà fare a meno di presentare la storica Drop The Pilot, da lei scritta ed interpretata nel 1983, che all’epoca raggiunse l’undicesima posizione della classifica inglese. La Armatrading è sicuramente una delle dominatrici della scena musicale mondiale dell’epoca, ancora oggi in ottima forma dopo circa quarant’anni di carriera. Il più grande successo del leader del glam-rock Ian Hunter rimane invece All the young dudes, un autentico regalo che il mitico David Bowie fece nel 1972 al gruppo dei Mott the Hoople. Una canzone scritta in poche ore che avrebbe portato ai vertici delle classifiche di vendita il gruppo di Ian Hunter, consacrandoli dopo tanta gavetta al grande successo e rimanendo ancora oggi una delle perle assolute della musica inglese. La canzone fu poi interpretata dallo stesso Bowie ed in questi giorni, nella sua tournee americana Ian Hunter chiude l’esibizione della Rant Band dopo aver riproposto tanti successi targati non solo Mott the Hoople, ma anche Bowie e Rolling Stones. Difficile invece scegliere un successo dei Jefferson Starship-Airplane, essendo troppe le hit della band californiana.

Sicuramente non mancheranno Somebody to love, Volunteers, White rabbit, del periodo Airplane, così come il grande successo Starship, la celebre Miracles. In assoluto White rabbit, del 1967, rimane una delle canzoni fondamentali della storia del rock, inno psichedelico denso di significati, ispirata ad Alice ne Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol con testo di Grace Slick. Da Shel Shapiro, infine, lecito attendere i maggiori successi dei Rokes, da È la pioggia che va a Che colpa abbiamo noi, ma anche una rivisitazione del grande beat internazionale. Quattro giorni di grande musica com’è ormai tradizione di Settembre al Parco.