Archivi tag: Sgarbi

Sgarbi studia da ministro: «Se andrò al governo legge speciale per il centro storico di Cosenza»

COSENZA – Per sostenere la campagna elettorale del centrodestra a Cosenza è giunto Vittorio Sgarbi. Insieme a Paolo Naccarato, candidato nel collegio uninominale della Camera, ha fondato il movimento Rinascimento. Lui stesso, pur ricoprendo la carica di assessore regionale in Sicilia nella giunta di Musumeci, corre per un posto in Parlamento sia al proporzionale, a Ferrara, sia nell’uninominale nel collegio di Pomigliano d’Arco. Lo stesso in cui è in campo il leader dei cinquestelle Luigi Di Maio. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Mario Occhiuto, lo stesso Paolo Naccarato e la candidata al Senato Fulvia Caligiuri.

In sala anche Roberto Occhiuto. «Dove si agisce sul pubblico, non c’è miglior sindaco in Italia di Occhiuto – ha detto Sgarbi – Dove la proprietà non è pubblica, tu rimani impotente pieno del desiderio di fare. Per questo ho abbandonato la giunta del comune di Cosenza, non avendo una dotazione economica adeguata, ma rimane intatta la mia passione per questa città a cui mi sono legato nel 1989 uando dissi che era uno dei più belli del meridione, proprio perché integro. Per Cosenza serve una legge speciale e non c’è migliore promessa che può fare un candidato ministro. Io farò una legge speciale per il centro storico di Cosenza – ha concluso Sgarbi – se andrò al governo».

Francesco Farina

Cosenza, Sgarbi sui social: «Mi dimetto da assessore»

COSENZA – «Non essendo stato messo nelle condizioni, come già precedentemente ribadito, di svolgere il mio ruolo di assessore al Centro storico di Cosenza, confermo le mie dimissioni. Sottolineo, tra l’altro, di avere fino ad oggi svolto l’incarico a titolo gratuito, e che rinuncio, comunque, all’indennità di carica fino ad oggi maturata». Vittorio Sgarbi con queste poche righe, pubblicate sui social dal proprio ufficio stampa, comunica la conclusione della breve esperienza da amministratore della città dei Bruzi. Quella del noto critico d’arte è stata una parentesi deludente. Sgarbi ha presenziato ad una sola riunione del consiglio comunale e non ha mai preso attivamente parte alle attività dell’esecutivo. Al suo posto è pronto a subentrare Francesco De Cicco. Secondo quanto si è appreso, l’esponente del movimento civico Cosenza Libera avrebbe già rassegnato le proprie dimissioni da consigliere.

Palazzo dei Bruzi, il giorno di Francesco De Cicco

Sarà ufficializzato nelle prossime ore l’ingresso di Francesco De Cicco nell’esecutivo di Palazzo dei Bruzi. De Cicco aveva già ricoperto il ruolo di assessore nella precedente consiliatura. Dovrebbe subentrare in giunta al posto di Vittorio Sgarbi. Non ci saranno altre variazioni, almeno per il momento. Sembra infatti tramontata l’ipotesi di una nomina per Michelangelo Spataro. Se ne riparlerà tra qualche mese: in estate il quadro politico probabilmente sarà più chiaro e l’eventuale rimpasto potrebbe assumere maggiore consistenza.

Cosenza, Sgarbi in consiglio ma non si parla del centro storico

COSENZA – C’era anche Vittorio Sgarbi seduto tra i banchi della giunta nel corso della seduta del consiglio comunale di Cosenza. Però in aula non si è parlato di centro storico. Con una inversione dell’ordine del giorno, l’assise presieduta da Pierluigi Caputo, ha prima approvato lo schema di convenzione per la realizzazione della nuova sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. La nuova caserma sarà costruita su un terreno espropriato in Viale Magna Grecia. Per raggiungere questo risultato maggioranza e opposizione hanno lavorato a braccetto nelle commissioni bilancio e urbanistica, giungendo ad un consenso unanime. Subito dopo si è passati all’Ordine del Giorno sulla “Individuazione degli scrutatori mediante sorteggio”, presentato da buona parte della minoranza. Lo ha introdotto il consigliere Bianca Rende del Pd, chiedendo al consiglio di esprimere un indirizzo unanime nei confronti della commissione elettorale, affinché la nomina degli scrutatori avvenga attraverso il sorteggio, non dall’albo generale ma da una selezione ristretta che comprenda i più bisognosi ma anche persone istruite e capaci. Su questo argomento le posizioni tra la maggioranza ed i consiglieri de “La Grande Cosenza” sono rimaste distanti. Alla fine non si è trovata la sintesi su un documento unico ed è stato approvato a maggioranza quello letto in aula da Alessandra De Rosa (Occhiuto Bis) con cui si “raccomanda alla commissione elettorale di procedere in direzione della definizione condivisa di una specifica procedura di designazione degli scrutatori; di identificare all’interno della stessa procedura, metodi e criteri mirati a favorire la massima trasparenza nei processi di designazione; di fissare con precisione i parametri di rotazione delle designazioni ispirandole a chiari obiettivi di trasparenza e partecipazione; di considerare tra le variabili prioritarie di designazione lo stato di bisogno economico-sociale e il possesso di una formazione scolastica adeguata allo svolgimento delle attività di scrutatore; di eliminare possibili cause di insorgenza di arbitrarietà delle designazioni”. Tale documento ha avuto anche il sostegno di Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia. Questi ultimi, eletti nelle liste del Pse e di Ncd, hanno deciso di votare a favore dopo aver ottenuto ad integrazione la garanzia «che gli scrutatori nominati in questa tornata referendaria non potranno più essere nominati nella successiva tornata elettorale».

Dimissioni Sgarbi, Occhiuto: «Continueremo a lavorare insieme»

COSENZA – «Per il centro storico stiamo lavorando molto bene su progetti di lungo respiro e continueremo a farlo insieme. Il contributo dell’assessore Vittorio Sgarbi è importante in questa fase, e può essere determinante per il centro storico in una prospettiva di concreto rilancio». Nessun commiato, al momento, tra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ed il suo delegato alla parte antica di Cosenza. Occhiuto tiene a precisare alcuni passaggi in merito alle dichiarazioni sui social network delle dimissioni paventate dal critico d’arte. «In virtù di questa premessa sulla nostra collaborazione – aggiunge – invito Sgarbi a restare in Giunta. Certo, se qualcuno pensa che il ruolo che intendevo per il professor Sgarbi potesse essere quello di occuparsi delle buche e della rottura delle reti fognarie nel Centro storico, ha sbagliato i termini del confronto. Lo ribadisco: Vittorio Sgarbi sta lavorando efficacemente su progetti lungimiranti sui quali realmente e concretamente potrà esserci una prospettiva di valorizzazione e di rilancio del nostro centro storico. Colgo l’occasione per ringraziarlo dell’ottimo lavoro che sta svolgendo in termini di idee e di programmazione, oltre che di promozione».

Cosenza, Sgarbi annuncia le dimissioni. Occhiuto: «Lavoreremo ancora insieme»

COSENZA – Novanta giorni. Tanto è durata l’esperienza da assessore comunale a Cosenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Nominato a fine giugno dal sindaco Mario Occhiuto, Sgarbi ha deciso di mollare. «Non avendo ancora avuto gli strumenti per agire, rimetterò il mandato di assessore nella mani del sindaco». Un divorzio dalla città di Cosenza? Una presa di distanza dall’attività del primo cittadino? Una provocazione? Niente affatto. Si tratta più semplicemente di una valutazione pragmatica. «La realtà è che questa delega è una suggestione – spiega, rintracciato telefonicamente – Non mi sento in grado di agire anche perché non ho nulla a disposizione per esercitare il mio ruolo. Non una sede, una segreteria, un computer. E allora? Per risolvere i problemi del centro storico cosa posso fare? In realtà – aggiunge – serve un’azione congiunta di più enti istituzionali e di tutti i settori pubblici cittadini, per canalizzare finanziamenti, per avviare progetti, per educare gli abitanti a mantenere integri e puliti i luoghi. Se mi chiedi di fare l’autista senza avere l’automobile cosa posso fare? – si domanda il noto critico – Con Occhiuto abbiamo interloquito più volte sulle linee da seguire. Per questo gli dico, dammi una delega alle attività culturali. Ha più senso e mi consentirebbe di offrire un reale contributo alla città». Mario Occhiuto ha subito redatto una dichiarazione in merito: «Per il Centro storico stiamo lavorando molto bene su progetti di lungo respiro e continueremo a farlo insieme. Il contributo dell’assessore Vittorio Sgarbi è importante in questa fase, e può essere determinante per il Centro storico in una prospettiva di concreto rilancio. In virtù di questa premessa sulla nostra collaborazione – aggiunge il primo cittadino – invito Sgarbi a restare in Giunta. Certo, se qualcuno pensa che il ruolo che intendevo per il professor Sgarbi potesse essere quello di occuparsi delle buche e della rottura delle reti fognarie nel Centro storico, ha sbagliato i termini del confronto. Lo ribadisco: Vittorio Sgarbi sta lavorando efficacemente su progetti lungimiranti sui quali realmente e concretamente potrà esserci una prospettiva di valorizzazione e di rilancio del nostro Centro storico. Colgo l’occasione – conclude Occhiuto – per ringraziarlo dell’ottimo lavoro che sta svolgendo in termini di idee e di programmazione oltre che di promozione».

Sgarbi e la caduta del muro di Soveria

SOVERIA MANNELLI (CZ) – In occasione della presentazione, a SOVERIA MANNELLI, del suo ultimo libro “LA COSTITUZIONE E LA BELLEZZA” (La nave di Teseo, 2016), scritto a quattro mani con Michele AINIS, il critico d’arte Vittorio SGARBI ha rilasciato alcune sorprendenti dichiarazioni nella breve conferenza stampa che ha preceduto l’incontro.

https://youtu.be/s3x4pbOqJoI

Con a fianco il vicesindaco di SOVERIA MANNELLI, Mario CALIGIURI, che con il sindaco Leonardo SIRIANNI e il consigliere Florindo RUBBETTINO ha condiviso il ruolo di anfitrione della serata, SGARBI era visibilmente contento di essere tornato per l’ennesima volta nel piccolo comune del Reventino che lo ha accolto a più riprese fin dal lontanissimo 1989, in coincidenza con la caduta del muro di Berlino. Una data, come suggerito dal parallelismo di Mario CALIGIURI, che ha sancito «il via libera alla libertà oltre cortina e la contestuale caduta del muro di SOVERIA che cominciò, grazie a Sgarbi, ad avere una sua notorietà, perché si propose di puntare sulla cultura come principale motore di sviluppo, in un ruolo confermato negli anni successivi anche con il raggiungimento del primato di comune più informatizzato d’Italia.»
sgarbi
SGARBI si è dunque lasciato andare, davanti ai giornalisti e alle telecamere presenti, a confessioni imprevedibili che hanno fatto assurgere Soveria Mannelli addirittura a “punto di partenza”, determinante per le azioni successive da lui realizzate in Calabria, ma anche come fattore stimolante per altre realizzate sul territorio nazionale.
Sgarbi, guardandosi attorno, circondato da persone e da luoghi ormai a lui piuttosto familiari, ha subito affermato:
«Ho degli obiettivi calabresi che partono qui [da Soveria Mannelli], da quando nel 1989 venni da un giovane sindaco [Mario CALIGIURI] che ancora imperversa nella sua città, mutando il ruolo ma non l’impegno, e andai con un medico di LAMEZIA TERME a vedere la COSENZA che per lui non c’era e che era la rimozione, non per terremoto ma per inconsapevolezza, del suo centro storico.
Era esattamente come se fosse andato perduto un territorio dell’ottocento o del primo novecento. E invece c’era, il centro storico di Cosenza, ma era come se non ci fosse, non se ne aveva consapevolezza. Si pensava evidentemente di poter procedere a una sua modernizzazione attraverso quello che l’Italia ha patito di violenza terribile e di edilizia moderna. E quindi l’integrità di questo centro storico è un simbolo. E oggi può diventare un simbolo per la messa in sicurezza, per quello che è un impegno a non ricostruire soltanto ma a prevenire».

Infatti ha dichiarato di aver già inoltrato, in quanto assessore al centro storico del comune di Cosenza, una proposta al governo di cominciare l’annunciata operazione di salvaguardia dei centri storici ricadenti nelle tante zone sismiche d’Italia, proprio da quello cosentino.
Ha poi ribadito: «Tutto ciò è il punto d’arrivo di un’operazione nata qui [a Soveria Mannelli], in un centro storico relativamente ben conservato ma non privo anche lui, come tutta la Calabria e tutta l’Italia, di orrori fatti negli ultimi 50 anni. Il punto di partenza di una salvaguardia, almeno dalla violenza della terra, della bellezza d’Italia e dei suoi centri storici. Nel 1989 non ero ancora diventato sindaco, né deputato, né sottosegretario. Pensavo che la politica fosse una cosa disdicevole come in parte è stata ed è, ma è anche il contrario nella sua dimensione di fare qualcosa per la polis, per la città. E allora, come per una specie di teorema compiuto, quello che nel 1989 era un intellettuale che vedeva la Calabria come una terra piena di problemi e nel centro storico un punto di partenza per una resurrezione nella direzione della bellezza, ha poi sviluppato un suo percorso complesso e articolato rappresentato dalle tante cose fatte, e tra queste anche il “partito della bellezza”, di non grande risultato ma sicuramente di intuitiva azione. Un percorso che mi ha portato ad Ainis, il quale mi ha chiesto di fare assieme un libro sulla Costituzione e la Bellezza, che è per L’UNIVERSITÀ D’ESTATE di SOVERIA MANNELLI un’indicazione importante, che dà valore alla mia posizione partita da qui e alla bellezza che può produrre lavoro, felicità e benessere».

Sgarbi ha concluso, volendo attribuire definitivamente a Soveria Mannelli quel ruolo così importante che obiettivamente non pensavamo avesse avuto nel suo percorso di vita, di lavoro e di impegno civile a favore dell’arte e della bellezza:
«Tutto questo culmina nell’accettazione del ruolo di assessore al centro storico del comune di Cosenza, proprio perché sono partito da SOVERIA MANNELLI; come dire, da qui parte Sgarbi !»

Vittorio Sgarbi, visita a sorpresa a Cerisano, affascinato dalla bellezza dei luoghi

Sgarbi a Cerisano 1

CERISANO (CS) – Un venerdì insolito quello di ieri pomeriggio a Cerisano,  allietato da una visita assi gradita. Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi ha trascorso circa due ore nel suggestivo borgo delle Serre, accompagnato nel caratteristico tour dal sindaco Lucio Di Gioia, dal Vicesindaco Francesco Santelli, dall’Assessore Francesca Pellegrino e dallo storico Luigi Bilotto. Prima tappa Palazzo Sersale, maestoso, incantevole, straordinario “è più bello del Castello di Cosenza”-ha dichiarato Sgarbi-  rimasto molto ammaliato dall’imponenza del Palazzo. Ha visitato poi la Chiesa del Carmine, ha seguito dal vivo il completamento degli allestimenti dei palchi per le aree jazz e teatro, ha apprezzato le bellezze della Chiesa di San Lorenzo, dove è rimasto affascinato dalla bellezza di molte opere. Una granita al limone per refrigerarsi dal caldo e via di corsa alla volta di Matera. Una promessa è stata fatta, che spera di riuscire a mantenere: ritornare a Cerisano durante la manifestazione del Festival delle Serre 2016, così da vivere e apprezzare ancora di più le potenzialità del meraviglioso borgo cerisanese.

Cosenza candidata a Capitale della Cultura 2018, Occhiuto: «Ne siamo orgogliosi, sarebbe storico. Ma serve l’aiuto di tutti»

Mario OcchiutoCOSENZA – «La candidatura della città di Cosenza a Capitale della Cultura 2018 ci riempie di orgoglio e non può che stimolare ulteriormente il percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso con ambiziosi progetti turistico-culturali». Inizia così il comunicato diffuso dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che già nei mesi scorsi, durante la campagna elettorale, aveva anticipato l’idea di condurre il capoluogo bruzio al centro di uno scenario attrattivo nazionale. Oggi è arrivata la notizia dell’importante opportunità: Cosenza è candidata, insieme ad altre 20 città, ad essere eletta Capitale italiana della Cultura 2018. Entro la metà di novembre verrà definita una short list delle 10 città finaliste e tra queste sarà selezionata la vincitrice entro il 31 gennaio 2017.

«Sono tante le opere messe in atto in questi anni dalla mia Amministrazione in ambito culturale – afferma Occhiuto – Abbiamo seguito un preciso indirizzo che mirasse alla crescita urbana e territoriale puntando su elementi attrattori quali i Bocs-art con le residenze d’artista, il Museo all’aperto Bilotti, il restauro del pregevole Castello svevo, mostre, eccetera, senza dimenticare il premio ricevuto allo Smau 2015 di Napoli quale città innovativa nel campo della promozione culturale. Abbiamo insomma tutte le carte in regola per ambire a un titolo che, di certo, rappresenterebbe per la nostra città un’occasione preziosa anche sul piano economico, con una notevole ricaduta sulla ricchezza sociale».

Mario occhiuto tiene poi a rivolgere un appello a tutte le istituzioni calabresi: «Al fine di raggiungere questo traguardo – dice – è necessario fare rete. L’essere arrivati a questa fase è già un ottimo risultato, ma adesso c’è bisogno che tutti insieme concorriamo a vincere. In particolare, mi rivolgo ai nostri parlamentari e ai rappresentanti del governo regionale di ogni colore politico al fine di remare verso un’unica direzione. Sarebbe un grande riconoscimento per tutta la Calabria e potremmo instaurare una sinergia con le altre città, sfruttando i nostri giacimenti culturali e la testimonianza bimillenaria scolpita nei nostri luoghi. La qualificata presenza di un uomo di cultura quale Vittorio Sgarbi nella mia giunta – conclude il Sindaco – è un ulteriore elemento a supporto, ma serve comunque una concertazione strategica per conseguire un risultato che sarebbe storico».

Al via l’Euromediterraneo Festival. Si comincia con Sgarbi

COSENZA – Sarà Vittorio Sgarbi ad aprire il cartellone del Festival Euromediterraneo di Altomonte. La rassegna avrà inizio la sera del 24 luglio con “La Particella di Dio – Il Bosone di Sgarbi” in prima nazionale presso l’anfiteatro “Costantino Belluscio”. Il critico ed assessore comunale di Cosenza ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del Festival, alla quale erano presenti anche il sindaco Giuseppe Lateano ed Antonio Blandi, dell’Officina delle Idee a cui è stata affidata la direzione artistica. “Altomonte Terra di Mezzo” è il tema della rassegna. Il caratteristico borgo sarà per quasi tre mesi luogo non solo di incontri di musica, teatro, danza, arti visive, enogastronomia, ma anche di confronti con personaggi dello spettacolo, scrittori, giornalisti e blogger di rilevanza nazionale, con eventi tematici come la Notte Bianca; la Festa della Terra, in collaborazione con Slow Food Calabria; La Festa dell’energia; la Festa del turismo accessibile e responsabile e dello sport per tutti, in collaborazione con l’Associazione italiana turismo responsabile e con il Comitato Paraolimpico calabrese; la Giornata dell’incontro con le comunità Arbereshe; il divino Jazz e la sua summer school. Tra i nomi altisonanti da segnalare quelli di Flavio Insinna, Patty Pravo e Nino Frassica, mentre per i più piccoli il 9 agosto andrà in scena anche la coppia più amata dai bambini: Masha e Orso. “La Particella di Dio – Il Bosone di Sgarbi” è ideato e diretto da Antonio Blandi e da Maurizio Orrico. «Non posso negare – ha detto Sgarbi nel suo intervento – qualche stupore nell’inaugurare la mia attività di assessore a Cosenza con una conferenza stampa su Altomonte. La formula pensata da Maurizio Orrico e da Antonio Blandi – ha aggiunto – mi consente di tornare alla mia originaria funzione e di parlare delle opere d’arte». Secondo il direttore artistico Blandi «l’Eurofestival Mediterraneo rappresenta per Altomonte un appuntamento importantissimo. Quest’anno in maniera particolare perché l’edizione 2016 del festival è volutamente incentrata molto su conoscenze e promozione del territorio. L’obiettivo non è solo fare animazione, ma rappresentare un elemento di congiunzione tra quello che può essere la cultura, l’arte, e anche il discorso sociale. Abbiamo coinvolto tantissime realtà; ci saranno più di 35 eventi. Quest’anno sarà il festival della gente, delle persone, dei ragazzi e in particolare dell’associazione Nemo, il comitato paraolimpico Calabria che ci ha aiutato nel costruire anche la promo. E’ il festival che viene costruito insieme a realtà come Slow Food Calabria e Touring Club. E’ un laboratorio di costruzione di sviluppo, che utilizza l’arte e la cultura». Il sindaco di Altomonte Giuseppe Lateano ha parlato di «momento di gioia e di occasione per combattere l’analfabetismo culturale e per promuovere la crescita di artisti e professionalità locali». Nel cartellone, come detto, spiccano alcune date: il 5 agosto ci sarà Flavio Insinna con la sua Piccola Orchestra, il 9 agosto Masha e Orso, l’11 agosto sarà la volta di Rocco Hunt, il 14 agosto si esibirà Patty Pravo e il 19 agosto giungerà ad Altomonte Nino Frassica.