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San Ferdinando, ripreso l’abbattimento

SAN FERDINANDO (RC) – Sono ripresi stamani e stanno proseguendo velocemente i lavori di abbattimento della baraccopoli di San Ferdinando.

Nella struttura, ormai non vi è più nessuno.

I circa 200 migranti che, comunque, hanno trascorso la notte scorsa nelle vecchie capanne, stamani non ci sono più. Una parte è stata ospitata nella tendopoli gestita dal Comune che dista poche centinaia di metri, ed una cinquantina sono stati trasferiti in Cas della Regione.

«Anche stamani la zona è presidiata dalle forze dell’ordine – anche se in misura inferiore rispetto a ieri – ma la situazione è comunque tranquilla. I lavori di smantellamento della baraccopoli andranno avanti tutto il giorno e, presumibilmente, si concluderanno in serata».

San Ferdinando, al via le operazioni di sgombero della baraccopoli

SAN FERDINANDO (RC) – Si stanno svolgendo nella massima tranquillità e senza problemi per l’ordine pubblico le operazioni di sgombero della baraccopoli di San Ferdinando che sarà abbattuta subito dopo. Tutta la zona è cinturata da un contingente delle forze dell’ordine ma non ci sono segnali di tensione. I migranti che ancora vivevano nella baraccopoli stanno lasciando la struttura con le loro cose, dirette ai pullman – ve ne sono 18 – per essere trasferiti nei centri Cas e Sprar della Calabria.

Palazzetto di Casali, intervento di sgombero dell’Unità operativa del centro storico della Polizia Municipale

COSENZA – Un intervento di sgombero del Palazzetto dello sport di Casali è stato portato a termine questa mattina dagli operatori della Polizia Municipale dell’UOCS (Unità operativa del centro storico), coordinati dall’ispettore Antonio Tocci.

Da qualche tempo, un nucleo familiare di etnia rom, composto da due adulti ed un bambino, si era, infatti, insediato abusivamente in alcuni locali del palazzetto.

L’intervento è stato molto articolato, in quanto, a prescindere dalle evidenti condizioni di disagio in cui versava il nucleo familiare, vi erano da salvaguardare i diritti del minore. Sul posto si è recata la consigliera comunale Alessandra De Rosa, delegata del Sindaco Occhiuto al terzo settore, che ha coordinato personalmente le operazioni relative  all’assistenza del minore e gli altri interventi di carattere sociale richiesti dalla situazione. La consigliera De Rosa è stata raggiunta tempestivamente anche da un’assistente sociale del Comune per la presa in carico del nucleo familiare.

Espletata questa prima fase, si è poi dato corso allo sgombero della famiglia rom dalla struttura abusivamente occupata, ovviamente con tutte le cautele necessarie e consentendo loro di caricare i propri effetti personali e le varie suppellettili a bordo di un furgone e di un’automobile. Si è contestualmente provveduto, con l’ausilio di personale del servizio manutenzione del Comune, a chiudere i diversi ingressi del Palazzetto, così come personale del servizio acquedotti ha provveduto a chiudere l’acqua potabile che fuoriusciva copiosa da alcuni rubinetti rotti dei locali adibiti a spogliatoio.

Nel frattempo è stata disposta anche l’immediata bonifica della zona, grazie all’intervento di una delle cooperative comunali, che si è occupata del taglio dell’erba e della folta vegetazione, per rendere agibile l’accesso ai cancelli da parte del personale incaricato dei lavori di chiusura.

Infine, il dirigente del settore Infrastrutture del Comune, ing.Francesco Converso, ha dato disposizioni di chiudere, con operazioni di saldatura, tutti i 
cancelli e gli altri varchi per impedire altre occupazioni abusive. 
Apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dai vigili dell’Unità operativa del centro storico, coordinati dall’ispettore Antonio Tocci, è stato espresso dalla delegata del Sindaco Alessandra De Rosa, anche per la celerità e il buon esito dell’operazione. Massima attenzione è stata riservata dall’Amministrazione comunale al nucleo familiare e al minore in particolare. Ne è stato disposto il trasferimento in due strutture. In una delle due sono stati indirizzati la madre con il bambino. Nell’altra, il padre.

Cosenza, a Via Savoia niente sgombero. L’occupazione prosegue

COSENZA – Le anticipazioni giornalistiche hanno messo in allarme gli occupanti del palazzo Aterp di Via Savoia nel centro di Cosenza, determinando la sospensione delle procedure di sgombero da parte della questura, programmate per questa mattina all’alba. La notizia era filtrata nel primo pomeriggio di ieri. Le famiglie prive di un alloggio, che dal 20 novembre scorso hanno preso possesso dell’edificio, si sono riunite in un’assemblea alla quale hanno partecipato anche i militanti del comitato Prendocasa, di Cosenza in Comune, con la partecipazione di Valerio Formisani, e di altre associazioni, preannunciando la volontà di resistere ad un eventuale intervento della polizia. Il rischio che si giungesse ad uno scontro con problemi di ordine pubblico ha determinato il congelamento delle operazioni di sgombero.

Domani all’alba lo sgombero del palazzo di Via Savoia occupato dai “Prendocasa”

COSENZA – La questura di Cosenza si prepara a sgomberare il palazzo Aterp di Via Savoia occupato dallo scorso mese di novembre da circa quaranta persone, tra cui anche alcuni bambini. In questa struttura, rimasta a lungo abbandonata ed immersa nel degrado, convivono famiglie disagiate italiane e straniere, che si sono adattate in alcune stanze, un tempo uffici dell’ex Istituto Case Popolari. Sabato mattina gli agenti avevano già proceduto ad una identificazione degli abusivi, suscitando la reazione del comitato Prendocasa. Adesso arriva la notizia dello sgombero predisposto per l’alba di lunedì 8 maggio. «Questo atto intimidatorio, come abbiamo più volte denunciato – scrivono gli esponenti del comitato Prendocasa in una nota – rientra appieno nel disegno securitario che il ministro Minniti ha deciso di applicare sui territori. La sfida è controbattere e rispondere colpo su colpo a chi vuole perseguire i poveri. Si tenta di criminalizzare ancora una volta chi in questa città sceglie di lottare per i propri diritti. L’emergenza casa è un problema politico e non di ordine pubblico. Il nuovo questore Conticchio non ha atteso neanche un minuto per firmare il procedimento di sgombero voluto dal procuratore Spagnuolo, i fili delle cui decisioni sono mossi dal burattinaio Minniti». Il comitato poi, punta il dito sull’attività dell’Aterp, l’ente proprietario dell’immobile «da anni silente – si legge ancora nel comunicato – sulla destinazione dei fondi Gescal, sul mancato scorrimento delle liste per le case popolari, sui lauti affitti pagati ai privati».

Cosenza, il comune prepara lo sgombero dei locali di Piazza Amendola

COSENZA – L’amministrazione comunale di Cosenza ha emanato una ordinanza di sgombero nei confronti degli occupanti dei locali dell’ex mensa della scuola “Emma Tavolaro” di Piazza Amendola. A sostegno delle posizioni degli occupanti si è espresso Marco Zaffino, leader del movimento “Orgoglio Brutio”. «A nostro avviso molto lodevoli sono le intenzioni del progetto portato avanti dai ragazzi della Curva Sud» per questo Zaffino chiede l’avvio di una trattativa per trovare una soluzione alternativa allo sgombero. Gli occupanti intanto, hanno bonificato l’immobile e l’area circostante, affacciata su un impianto sportivo non utilizzato. Oltre alla pulizia sono state ritinteggiate le pareti delle sale interne dove, nelle intenzioni degli ultras, bisogna realizzare un centro di aggregazione con ludoteca peri più piccoli, al servizio degli abitanti del quartiere.

Maltempo, frana a Longobucco. Sgomberate alcune case

LONGOBUCCO (CS) – Le forti precipitazioni hanno provocato una frana a Longobucco, con conseguente crollo di un muro di contenimento, determinando una situazione di pericolo per alcune abitazioni. Nella sola giornata di ieri erano caduti nella zona oltre cento millimetri di pioggia. Il sindaco, Luigi Stasi, dopo avere effettuato un sopralluogo nella zona insieme al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, ed al responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, ha disposto lo sgombero della case che presentavano una condizione di rischio a causa della frana. Secondo quanto ha riferito al sindaco Stasi il consigliere Bevacqua, il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha autorizzato un finanziamento di 50 mila euro per la messa in sicurezza del costone interessato dal crollo.

Piogge intense a Longobucco, sgomberate alcune abitazioni a rischio frana

LONGOBUCCO – Le forti precipitazioni registrate ieri ed in parte anche nella giornata odierna hanno provocato una frana a Longobucco, con conseguente crollo di un muro di contenimento, determinando una situazione di pericolo per alcune abitazioni. Nella sola serata di ieri erano caduti nella zona oltre cento millimetri di pioggia. Il sindaco, Luigi Stasi, dopo avere effettuato un sopralluogo nella zona insieme al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, ed al responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, ha disposto lo sgombero della case che presentavano una condizione di rischio a causa della frana. Secondo quanto ha riferito al sindaco Stasi il consigliere Bevacqua, il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha autorizzato un finanziamento di 50 mila euro per la messa in sicurezza del costone interessato dal crollo.

Cominciano le operazioni di sgombero degli stabilimenti delle Terme Luigiane

Guardia Piemontese ( Cs) – Si aggrava la situazione alle Terme Luigiane, per le quali si sta avviando procedimento cbe porterà alla chiusura della struttura. La SATECA S.p.A., ha infatti  dato disposizione, attraverso un regolare ordine di servizio, al responsabile della manutenzione, di provvedere alle operazioni di sgombero di quelle strutture di proprietà dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, a partire da lunedì 22 febbraio. “Con il presente ordine – è scritto nella lettera –  si  informano i responsabili, che a causa della mancata proroga della sub concessione in essere, nonostante tutti i tentativi posti in essere dal Sig. Prefetto di Cosenza, dalla Regione Calabria, e dalla SATECA S.p.A., alla data di oggi purtroppo possiamo solo costatare che il 16 aprile di quest’anno la nostra attività chiuderà. Dovendo contestualmente restituire alcuni immobili attualmente in uso, siamo costretti ad iniziare le procedure di sgombero, come già predisposto,  a partire da lunedì 22 febbraio prossimo”. Si tratta in sostanza di predisporre lo sgombero del vecchio stabilimento conosciuto come San Francesco, lo stabile utilizzato come sede di accettazione sulla piazzetta del quartiere termale e l’edificio commerciale noto come “Il triangolo”.

Sgomberato l’edificio in Via Minzoni, soluzioni provvisorie per gli occupanti

Cosenza – Lo sgombero di stamattina dell’edificio in Via Minzoni, occupato dal comitato cittadino #prendocasa, è terminato questo pomeriggio con una disposizione che prevede una soluzione temporanea per tutti gli occupanti, trasferiti in alcuni alberghi della città. Lo stabile è stato riconsegnato al Sacro Cuore del Verbo Incarnato di Cosenza.