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“A scuola di memoria” domani al Morelli. Tra gli ospiti Clelia Piperno

COSENZA – E’ sicuramente quello di Clelia Piperno il nome più importante tra gli ospiti che interverranno domani, martedì 29 gennaio, alla giornata di riflessione, dal titolo “A scuola di memoria”, in programma alle ore 10,00  al Teatro “Morelli” di Cosenza, per iniziativa della scuola media “Zumbini”, sostenuta dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, in collaborazione con Comune di Cosenza,  Comune di Tarsia e con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e di Napoli Ebraica.

Clelia Piperno dirige il progetto di traduzione del Talmud Babilonese affidata ad un team di circa 70 studiosi affiancati da circa 10 esperti informatici e da uno staff amministrativo.

L’aspetto innovativo del progetto, che lo differenzia da tutte le altre traduzioni del Talmud e di altri testi antichi avvenute nel mondo, è l’intuizione di affiancare ai traduttori un software, ovvero un investimento anche nella progettazione e nello sviluppo di un complesso sistema informatico messo a punto dall’Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Questo sistema, chiamato TRADUCO, è un prodotto originale del progetto ed è costantemente supportato dall’esperienza dei ricercatori di linguistica computazionale e dai tecnici informatici del CNR.

Clelia Piperno è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Mattarella dopo essere stata per la prima volta ad illustrare un progetto italiano alle Nazioni Unite, a Washington e in Argentina.

Il Talmud è un testo millenario vittima di roghi e censure e la sua traduzione in italiano fa parte di un progetto nato nel 2011, grazie all’utilizzo del software “Traduco”. Un testo per la cui conoscenza e divulgazione Clelia Piperno si batte quotidianamente.

La prima traduzione della storia del Talmud, il corpus di usi, leggi e consuetudini ebraiche, di età millenaria, è arrivata negli Stati Uniti.  Dopo la cerimonia del marzo 2016, con la consegna del primo volume tradotto, a Roma, nelle mani del Presidente della Repubblica d’Italia Sergio Mattarella, la delegazione del Progetto Traduzione Talmud Babilonese, ha donato infatti una copia del volume alla Library of Congress, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Un’ulteriore tappa all’interno di un percorso ancora lungo che porterà alla traduzione completa del testo in italiano, oggi in lingua ebraica e aramaico antico. Un progetto che vede coinvolti qualcosa come 90 traduttori e ricercatori e che è stato reso possibile grazie a un investimento di 11 milioni di euro.

“A scuola di memoria”, in programma domani al Teatro “Morelli”, oltre ad ospitare una conversazione con Clelia Piperno, che chiuderà la manifestazione, sarà ricca di testimonianze per diffondere la conoscenza della Shoah. Tra le testimonianze più attese, anche quella di  Yolanda Bentham.

Si sentirà, inoltre, il profumo dei cedri grazie all’Accademia Internazionale del Cedro, rappresentata dal Presidente Franco Galiano.

Il programma dell’iniziativa prevede i saluti istituzionali del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, del Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, On.Jole Santelli, dell’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino, del Sindaco di Tarsia Roberto Ameruso e della Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Zumbini 1” Marietta Iusi. Nel corso della mattinata, prevista la proiezione del cortometraggio, girato a Ferramonti di Tarsia “Il sesto senso della memoria”, realizzato, per la regia di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito, dall’Istituto comprensivo di Torano Castello-Lattarico, vincitore del primo premio “Ferramonti 2015” e candidato al David di Donatello nello stesso anno. Altri interventi, quelli di Roque Pugliese, referente per la Calabria dell’Unione delle comunità Ebraiche Italiane, di Paolo Paticchio, Presidente dell’Associazione “Treno della memoria” e di Alessandra Carelli della Rete Universitaria Giorno della Memoria dell’Università della Calabria.  A moderare e a legare i diversi momenti della giornata sarà Alba Battista, docente referente del progetto per l’Istituto comprensivo “Zumbini”. Nel corso della manifestazione l’accompagnamento musicale sarà assicurato dall’Orchestra dell’Istituto comprensivo “Zumbini” diretta dal maestro Paolo Fiorillo. Saranno, inoltre,  donate alcune piante di cedro cui gli studenti presenti all’iniziativa affideranno i “biglietti della memoria”. I cedri verranno poi piantati in luoghi simbolo della città di Cosenza.

 

 

Cosenza, Cinque sensi di marcia in ricordo della Shoah. “La città dei Bruzi tra tesori e sinagoghe”

COSENZA – In occasione della Giornata della Memoria 2019 torna domani l’iniziativa “Cinque Sensi di Marcia”, promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Turistica “Città di Cosenza” e l’Associazione “Cosenza Autentica”.

Tema di questa edizione speciale è “In ricordo della Shoah – La città dei Bruzi tra tesori e sinagoghe”.

«Con questa edizione speciale di Cinque sensi di marcia – sottolinea l’Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro – coniugheremo le finalità proprie del collaudato trekking urbano con la riflessione suggerita dalla giornata della memoria in ricordo della Shoah. Camminando alla scoperta delle non poche tracce della cultura ebraica della nostra città, coglieremo l’occasione per non dimenticare le persecuzioni subite dai cittadini ebrei, una delle pagine più tristi della storia».

L’itinerario proposto condurrà i partecipanti alla scoperta dei segni materiali e immateriali che la comunità ebraica ha lasciato nella città di Cosenza.

Il raduno è previsto alle 15.30 alla Confluenza dei fiumi, nei pressi della scultura “ Alarico sul Cavallo”  di Paolo Grassino, dove la millenaria leggenda di Re Alarico sarà evocata attraverso la scoperta della storia della Menorah, il  candelabro a sette braccia simbolo della religione ebraica. L’itinerario si svilupperà nel centro storico, percorrendo Lungo Crati Miceli e attraversando la “postierla”, antica porta secondaria delle mura cittadine, fino a raggiungere via Cafarone, il cui toponimo, secondo alcune tesi, riporterebbe alla memoria Cafarnao, antica città della Galilea, centro spirituale dell’evangelizzazione di Gesù. Altra tappa sarà Palazzo Gervasi che potrebbe, secondo alcune recenti ipotesi, rivelare tracce relative alla localizzazione del quartiere ebraico e della Sinagoga. Percorrendo Salita Liceo si raggiungerà, quindi, Piazza dei Follari, luogo custode della straordinaria operosità della comunità ebraica che favorì la produzione e la diffusione della seta. Si proseguirà verso il Monastero delle Vergini realizzato, secondo le fonti, sul sito dell’antica Sinagoga. Dopo la visita della Chiesa e del Chiostro si proseguirà lungo via Gaetano Argento fino a raggiungere alcuni dei pannelli del museo storico all’aperto, posti nelle vicinanze della Chiesa di San Francesco d’Assisi, che mostreranno ancora l’importante espansione artigianale della seta nel periodo Svevo.

Il trekking terminerà presso il Chiostro di San Domenico dove sarà proiettata la docufiction “Menorah Esodo 25” del regista cosentino Gianfranco Confessore.

«L’opera, ambientata nelle città di Cosenza e Roma, ha l’obiettivo – spiega nelle note di regia l’autore Gianfranco Confessore – di conoscere le peculiarità della Menorah, la lampada simbolo del Rovo Ardente che parlò a Mosè e di ripercorrerne la storia lunga 3000 anni”. Nella docufiction, realizzata grazie alla collaborazione della Comunità Ebraica di Roma e dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, sono presenti diverse interviste ad autorevoli personalità del mondo ebraico, dell’arte e dell’archeologia, “autentiche guide – sottolinea ancora Confessore – verso l’esplorazione della possibilità storico-archeologica che il sacro oggetto possa essere custodito nel tesoro di Alarico. Si crea così un filo conduttore tra lo Stato di Israele (Gerusalemme), la città di Roma e la città di Cosenza dove si narra che il tesoro del re Visigoto possa essere seppellito».

LE ALTRE INIZIATIVE DEL COMUNE DI COSENZA

No solo però “Cinque sensi di marcia” l’Amministrazione comunale di Cosenza ha promosso altre due interessanti iniziative:

–  nella Giornata della Memoria (27 gennaio) lungo l’isola pedonale si ascolterà in filodiffusione una colonna sonora a tema.

– sempre domenica 27 gennaio, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà proiettato a programmazione ripetuta (dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, con ultimo ingresso alle 19.10), il filmato “Ferramonti. Il Bene del Male”, realizzato dagli studenti dell’Istituto Superiore da Vinci-Nitti di Cosenza. 

“A scuola di memoria”. Giornata di riflessione martedì 29 gennaio al teatro “Morelli”. Testimonianze e conversazioni sulla Shoah

 

Infine “A SCUOLA DI MEMORIA” è il titolo della giornata di riflessione, ricca di testimonianze e conversazioni per diffondere la conoscenza della Shoah, in programma martedì 29 gennaio, alle ore 10,00, al Teatro “Morelli” di Cosenza. E’ un’iniziativa della scuola media “Zumbini”, sostenuta dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, in collaborazione con Comune di Cosenza,  Comune di Tarsia e con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e di Napoli Ebraica.

 

Al Liceo Fermi la mostra sulla Shoah “1938 – La storia”

COSENZA – Venerdì 2 marzo presso il Liceo Scientifico “E. Fermi” a Cosenza, è stata inaugurata con la presenza dello storico Amedeo Osti Guerrazzi ,  la Mostra temporanea “1938 – La storia’’. Si tratta di una mostra didattica, unica nel suo genere, realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma in collaborazione con UNAR-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lazio, Roma Capitale, CDEC Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Unione delle Comunità Ebraiche, Comunità Ebraica di Roma, C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, dell’ACEA, l’Istituto Luce Cinecittà e l’Archivio Centrale dello Stato.

La Mostra visitabile nella sede di Via Molinella del Liceo dal 2 al 9 marzo è finalizzata a contrastare e prevenire i fenomeni discriminatori attraverso una significativa attività culturale e proprio in occasione dell’ 80 anniversario della proclamazione delle Leggi Razziali. 
Un evento dunque di particolare rilievo che sarà ospitato da sei scuole in tutta Italia. L’appuntamento di Cosenza è l’unico per la Calabria, selezionato da “rete universitaria per il giorno della memoria” di cui sono responsabili Paolo Coen e Alessandra Carelli. Curatrice della mostra per il Liceo La prof.ssa Rita Riepole, impegnata da sempre nelle tematiche legate alle discriminazioni in genere.

Il convegno di chiusura della mostra si terrà venerdì 9 marzo, alle ore 9,30, presso l’Auditorium Guarasci.

Giornate della memoria, ricco calendario di eventi a Cosenza

COSENZA – «Il nostro dovere di amministratori pubblici è anche quello di non consentire che l’orrore conosciuto dalla Storia finisca nell’oblio dei tempi moderni». Così il sindaco Mario Occhiuto alla vigilia della tre giorni di commemorazioni per la Shoah che l’Amministrazione comunale, attraverso la delegata alla Cultura del primo cittadino, Eva Catizone, ha organizzato con la collaborazione del conservatorio “Stanislao Giacomantonio” e la partecipazione del liceo musicale “Lucrezia Della Valle”. «Come raccontare la Shoah a giovani e giovanissimi?  Crediamo che debba essere questa la nostra preoccupazione, soprattutto di fronte a pericoli che ci mostrano come la disumanità oggi minacci il bene con forme ancora più spietate di odio. La città di Cosenza si appresta a vivere una serie di appuntamenti che partono dal presupposto che solo attraverso la cultura, il confronto, la conoscenza, si possa essere donne e uomini liberi. Auspico quindi – aggiunge il Sindaco – un’ampia partecipazione di ragazzi che, grazie ai dibattiti con Marta Petrusewicz e Rudi Assuntino, alle proiezioni cinematografiche e agli incontri musicali previsti, a partire da quello sulla musica nella cultura yiddish insieme a Mordechaj Gebirtig, apprenderanno con una visione approfondita di quella che fu la crudeltà delle persecuzioni perpetuate, nello specifico, al popolo ebraico, armeno e all’etnia degli zingari. Con tale scopo, abbiamo pensato al tema del viaggio non soltanto metaforico. Uno speciale itinerario dei Cinque sensi di marcia condurrà dentro a quel che fu il ghetto nel centro storico di Cosenza. Un viaggio nei ricordi tragici che non vanno rimossi e da cui – conclude Mario Occhiuto – ognuno di noi non torna mai lo stesso».

Sul fondo, per non dimenticare la Shoah, II edizione del concorso

CASTROVILLARI (CS) – Anche quest’anno le associazioni culturali Mystica Calabria e Khoreia 2000, con il patrocinio del Comune di Castrovillari hanno organizzato il Concorso artistico – letterario “Sul fondo” Per non dimenticare la Shoah”,  riservato sia alle scuole di ogni ordine e grado che agli artisti del territorio. Giunto alla seconda edizione il concorso verrà inserito nell’ambito delle iniziative che saranno organizzate in occasione della “Giornata della Memoria” il 27 gennaio 2017 a Castrovillari e curate dalle suddette associazioni con il contributo della Biblioteca Civica  “U Caldora” di Castrovillari Tali iniziative si apriranno già il 24 Gennaio 2017 alle ore 16.30 proprio presso la Biblioteca “Caldora” con l’inaugurazione della mostra documentaria “L’uomo dell’orologio”che, su gentile concessione del figlio, nostro concittadino Gennaro la Banca e dedicata al carabiniere Antonio La Banca, catturato dai tedeschi il 14 settembre del 1943, deportato prima al campo di concentramento di Mauthausen, quindi prigioniero a Dachau, miracolosamente sopravvissuto all’orrore nazista e liberato il 5 maggio del 1945. Visitabile sarà anche l’esposizione di tutte le opere partecipanti al Concorso.  Entrambe saranno aperte al pubblico fino al 2 Febbraio 2017 e i visitatori avranno la possibilità di visitare anche il Museo Archeologico e la Pinacoteca “A. Alfano”. Seguirà,  il 27 Gennaio 2017  alle ore 17.00  presso la Sala dell’ associazione  “Khoreia 2000” , l’incontro – dibattito, moderato da Ines Ferrante e Angela Micieli,  sulla figura di Antonio La Banca a cura di Francesca Rizzuto e Dora L’Avena, docenti l’ITIS “Fermi” – Castrovillari e degli alunni dello stesso istituto scolastico e l’intervento del prof. Giovanni Brandi Cordasco Salmena (Università di Urbino) che relazionerà sulla figura di Edith Stein  con “Il Carmelo di Echt: le basi concettuali della resistenza di Edith Stein al totalitarismo nazista della filiazione ebraica”.

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Il 28 Gennaio ore 11 00 è prevista una passeggiata a Morano Calabro, alla scoperta della Via Giudea e della presenza ebraica nel borgo medievale, quindi alle ore 15.00 la visita alle ultime quattro sepolture rimaste al Vecchio Cimitero Comunale Ebraico di Tarsia.  Il 29 Gennaio 2017  ore 17.00 ancora presso la Sala di “Khoreia 2000” ci sarà la cerimonia premiazione del Concorso e durante l’evento verrà presentata laperformance “Il coraggio di essere”,  per la coreografia di Rosy Parrottaù

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In foto (indicato dalla freccia rossa) Antonio La Banca deportato a Dachau – su gentile concessione del figlio Gennaro La Banca

 

All’Unical un seminario su tolleranza e memoria: “bisogna mantenere vivo il ricordo della shoah”

Arcavacata di Rende ( Cs) – Educazione alla cittadinanza, valori come la pace e la tolleranza, multiculturalità ma soprattutto interculturalità e su tutto, il ricordo ancora vivo della shoah. Questi gli argomenti del seminario di formazione dal titolo “Oltre il giorno della memoria” che si è tenuto presso l’aula Magna dell’Università degli Studi della Calabria. L’iniziativa, curata dall’Istituto Comprensivo “Zanotti Bianco” di Sibari, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Roque Pugliese, referente della comunità ebraica di Napoli,responsabile di tutto il sud Italia, che ha tracciato le radici dell’antisemitismo nelle divisioni religiose già ai tempi dell’inquisizione. Visibilmente commosso, ha ricordato i sei milioni di ebrei uccisi con particolare riferimento ai tanti bambini, circa un milione e mezzo, vittime di sevizie di ogni genere prima di essere trucidati. Attualizzando la violenza che ancora oggi connota il genere umano, Pugliese ha sottolineato quanto sia importante passare il testimone della memoria ai giovani, in modo che possano “combattere le ideologie e non l’uomo”. “Iniziative del genere servono a regolamentare la cultura della memoria –secondo la Dirigente Rosanna Rizzo- e fanno da base ad una educazione che deve tendere principalmente alla cittadinanza attiva e democratica”. I professori Manlio Gaudioso e Paolo Coen, componenti della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria sono stati concordi nel ribadire che la shoah deve essere oggetto di studio interdisciplinare sia a livello scolastico che universitario, per “abbattere steccati che per troppi anni hanno diviso le varie discipline”. Il giorno della memoria, secondo i due studiosi “deve rappresentare un continuo interrogarci, un bacino su cui tutti debbono riflettere, imparando a distinguere i buoni e i cattivi, visto che una scelta può fare la differenza”. Interessante esempio di arte come strumento di memoria visiva, le slide proposte da Alessandra Carelli, anch’essa membro della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria. Disegni, schizzi e raffigurazioni a firma dei tanti artisti che, nonostante la prigionia e la morte imminente, sono riusciti a consegnare i veri documenti dell’Olocausto, utilizzati poi anche come prove durante il processo di Norimberga. A concludere i lavori, Fortunata Adele Milone, docente dell’Istituto di Sibari, che ha illustrato il progetto sulla shoah grazie al quale la sua scuola è entrata a far parte della Rete delle scuole dell’Unesco. Un vero e proprio percorso di divulgazione dell’Olocausto non come mero evento drammatico, ma come esempio fattivo di educazione alla cittadinanza, un modello di riferimento per far vedere quanto c’è intorno alla shoah e cosa si può imparare da questa dolorosa pagina di storia.

Salvatore Lazzaro “racconta” la Shoah

Salvatore LazzaroPAOLA(CS)-Auditorium S. Agostino gremito a Paola per l’incontro promosso dall’amministrazione comunale in occasione della giornata della memoria. L’attore Salvatore Lazzaro ha “raccontato “ agli studenti delle scuole presenti la storia di Anna Frank, leggendo alcuni brani tratti dal diario, in cui Anna, ragazzina ebrea, costretta a nascondersi insieme ai suoi per sfuggire alle persecuzioni naziste, registrò la sua scoperta del mondo. Intenso il racconto fatto dall’attore che ha evidenziato le angosce , le illusioni, i sogni e le speranze di un’anima che sboccia alla vita e all’amore nel chiuso di un nascondiglio, braccata dalle SS germaniche, “murata” viva nei pochi metri quadrati dell’alloggio segreto. Il diario di Anna Frank è una delle testimonianze più importanti dei crimini del nazismo al pari di opere come “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Una manifestazione fortemente voluta da Emira Ciodaro, presidente del consiglio comunale di Paola, con il coordinamento generale di Publiepa di Pino De Rose. Dopo i saluti del sindaco Basilio Ferrari e della presidente dell’associazione Radici, Maria Pia Serrano’, l’intervento del Commissario di Polizia Angelo Cosentino in rappresentanza dell’associazione che porta il nome di Giovanni Palatucci, reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944 quando fu arrestato dai tedeschi e internato, successivamente, nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di stenti nel 1945. Palatucci, durante la sua permanenza a Fiume, salvo’ numerosi israeliti. Nel corso dell’incontro, è stato proiettato un cortometraggio sul tema dell’odio e della possibile redenzione. Salvatore Lazzaro, attore di cinema, teatro e televisione, ha invitato i ragazzi a riflettere sulla giornata della memoria. I campi di concentramento, lo sterminio di 6 milioni di persone, ebrei, omosessuali, Testimoni di Geova, disabili, durante l’Olocausto, ci ricordano gli orrori generati dall’ odio, dal disprezzo, dal fanatismo. E sentimenti come razzismo, discriminazione e intolleranza, ancora oggi privano molti esseri umani della propria libertà e dignità.

Unical, “Per non dimenticare”

RENDE (CS) Giornata della Memoria, un incontro per non dimenticare. Alle ore 9,30 di questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria, si è tenuto l’ormai tradizionale incontro in ricordo dell’Olocausto. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di diverse scuole, è stato introdotto dai Professori Manlio Gaudioso e Paolo Coen. I docenti, e non solo, che da nove anni portano avanti l’iniziativa, hanno mostrato grande impegno nel rendere sempre nuova ed attuale questa giornata, come dimostrato anche dalla presenza dell’importante scrittrice israeliana Judith Katzir. Come preannunciato dal professore Coen, questi avvenimenti ci aiutano ad allargare le nostre prospettive e a poter guardare la Storia attraverso discipline diverse ma interconnesse tra loro. L’intervento del professore Giuseppe Passarino, del dipartimento di Biologia, ha potuto infatti spiegare l’Olocausto da un punto di vista scientifico. Il professore, occupandosi di Genetica e DNA, ha mostrato con diversi esempi come il concetto di Razza, promulgato dai Manifesti del Fascismo e del Nazismo, sia considerato inesistente. I nostri sensi ci mostrano che esistono delle differenze, ma queste variabilità possono essere riscontrate in ogni individuo ed esse non dipendono affatto dall’appartenenza ad un ceppo comune di alcune popolazioni. Le distinzioni non possono essere considerate come negatività, se non esistesse la variabilità la nostra specie sarebbe destinata all’estinzione: il cambiamento, la diversità, sono delle risposte del nostro organismo ai cambiamenti esterni e consentono all’uomo di potersi Adattare. Si è passati così da uno sguardo scientifico ad uno sguardo umanistico e sicuramente denso di sentimenti. Il successivo intervento ha visto infatti la partecipazione di Judith Katzir, autrice del libro “Carissima Anna”, che trae riferimento dal diario di Anna Frank. L’autrice ha cercato di spiegare come la Memoria della Shoah sia cambiata nel corso degli anni e come il processo di commemorazione possa esser diventato, in alcuni casi, qualcosa di ordine politico. I temi del libro, trattati durante l’intervento, trattano la storia di un amore tra una ragazzina, Rivi, e la sua insegnante di lettere. La trama, ambientata negli anni ’70, racconta di un sentimento per una persona dello stesso sesso e più matura e può essere inteso come un trattato sull’uguaglianza, una protesta contro la negazione di Diritti. La protagonista del romanzo, ormai matura e scrittrice famosa, immagina di essere Kitty, la migliore amica di Anna Frank, e di scriverle lunghe lettere, confidandole i suoi pensieri da adolescente.

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Al termine dell’intervento alcune studentesse, tra gli scolari presenti, hanno letto passi tratti dal libro e fatto delle domande alla scrittrice; il disordine e l’inattenzione di molti studenti ha mostrato però come episodi storici di questa portata possano essere presi in poca considerazione. Ed ecco che l’incontro di oggi si fa ancora più importante: non si può e non si deve essere distratti al ricordo, la Memoria dell’Olocausto non è sola commemorazione, è una giornata che mostra cosa l’uomo possa essere e cosa possa diventare. La Arendt con estrema lucidità ha mostrato nelle pagine sulla “Banalità del Male”, come l’uomo possa essere vittima di meccanismi che lo inducano a diventare “disumano”, la Violenza è un codice culturale ed in quanto tale va sradicato attraverso l’educazione. La Memoria si trasforma da passato a presente e lo specchio dell’Olocausto è un monito per impedire che ulteriori brutalità vengano commesse.

L’incontro si è concluso con l’intervento del professore Coen che, da studioso di Storia dell’Arte, ci ha mostrato come ognuno di questi autori possa avere la sensibilità e la particolarità di affrontare la vita con uno sguardo diverso e come il romanzo presentato “ci insegna che anche la Shoah può trasformarsi in un’occasione artistica vera”.

Concetta Galati

Sibari: la Shoah raccontata dalle parole di una sopravvissuta

SIBARI (CS) – La Shoah raccontata da chi l’ha vissuta sulla propria pelle. Si terrà lunedì 25 gennaio, presso l’Auditorium Don Milani di Sibari, un evento che vedrà protagonista Edith Fischhof Gilboa, prigioniera nel campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, sopravvissuta all’Olocausto e autrice del libro “I colori dell’arcobaleno sul mare” che verrà presentato per l’occasione.locandina sibari incontro shoah 25 gennaio 2016

Saranno presenti tra gli altri Rosanna Rizzo Dirigente Scolastico IC “U. Z. Bianco” Sibari; – Dott.ssa Emanuela Greco, Commissario Prefettizio Comune di Cassano allo Ionio; Franco Panebianco, Presidente Fondazione Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia; Alessandra Carelli, Rete Universitaria per il Giorno della Memoria; Francesco Fusca, Dirigente Tecnico emerito MIUR, Luciano Greco, Dirigente ATP Cosenza che ha dato il patrocinio all’iniziativa; Fortunata Adele Milone, Docente IC “Umberto Zanotti Bianco” che intervisterà la Gilboa e illustrerà un progetto scolastico sulla shoah grazie al quale l’Istituto Comprensivo di Sibari entra a far parte della Rete Scuole UNESCO.

“Far conoscere ai nostri studenti la tragedia che si è consumata nei campi di sterminio – commenta la Dirigente dell’IC di Sibari Rosanna Rizzo – è una occasione per farli riflettere sul pericolo di un possibile ritorno di sentimenti di odio che ai tempi dell’Olocausto hanno portato alla morte milioni di persone”.

Un concorso per ricordare la Shoah

Castrovillari – L’associazione culturale Mystica Calabria ha organizzato la prima edizione del Concorso artistico – letterario “Sul fondo” Per non dimenticare la Shoah, con scadenza fissata per il 24 gennaio 2016.

La scelta della data ricorda, dunque, il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca Oświęcim, conosciuta con il nome tedesco di Auschwitz scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. Si concluse così la tragica vicenda che aveva inghiottito la vita di milioni di Ebrei europei e di tanti altri abitanti del continente. Da quel giorno è d’obbligo ricordare senza che nulla venga tralasciato. Benché ricordare sia doloroso soprattutto per chi è stato protagonista di una storia tanto atroce, è necessario tenere sempre desto nella memoria il ricordo di quei terribili momenti, affinché gli uomini di domani non debbano di nuovo commettere gli stessi errori e gli stessi orribili crimini.12380059_491887627657104_511380758_n

Il concorso ha come oggetto la produzione di elaborati di tipo artistico – letterario o  la realizzazione di opere di pittura, scultura, installazioni, fotografie, cortometraggi, al fine di ricordare i tragici eventi della Shoah. Il concorso è riservato alle scuole e agli artisti del territorio.

 Coloro che intendono partecipare devono specificare la sezione a cui intendono iscriversi (Sezione scuole  o  Sezione Artisti ), curare la rispondenza dei lavori presentati al tema del concorso (non verranno presi in considerazione lavori non pertinenti alla tematica proposta) e realizzare un lavoro con originalità ed autonomia.

 Le scuole possono partecipare con lavori singoli o prodotti da piccoli gruppi o da una classe o da più classi. I lavori dovranno pervenire all’associazione culturale Mystica Calabria entro domenica 24 gennaio 2016 per permettere alla Commissione di giuria, opportunamente costituita, di individuare i vincitori.. Per ulteriori info e per iscriversi al concorso è opportuno comunicarlo attraverso mail ainfo@mysticacalabria.it

 La premiazione dei vincitori avverrà nell’ambito delle iniziative che saranno organizzate in occasione della “Giornata della Memoria” il 27 gennaio 2016 a Castrovillari a cura dell’associazione culturale Mystica Calabria. E’ prevista una pubblicazione degli elaborati e un’esposizione di tutte le opere artistiche.

 

Anna Maria Schifino