Archivi tag: sindacati

Antonio Visconti incontra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali

CATANZARO – Il Vicepresidente ed Assessore al Personale, prof. Antonio Viscomi, ha ieri incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del Personale regionale per fare il punto sul percorso fin qui compiuto e per verificare le prossime tappe da percorrere. L’obiettivo principale dell’incontro, che si è svolto in un clima di grande cordialità e che è durato oltre quattro ore, è stato di assicurare la più ampia trasparenza e condivisione delle questioni, anche al fine di stroncare la diffusione di informazioni del tutto erronee, e talvolta anche volutamente tendenziose, il cui unico effetto è di provocare, senza motivo, disagio e ansia immotivata nel personale regionale. Tutte le parti presenti hanno manifestato la consapevolezza e anche l’orgoglio di essere parte di un necessario processo riformatore ed hanno condiviso l’auspicio che la stagione delle parole al vento e del mormorio diffuso possa lasciare il passo ad una stagione di lavoro nell’interesse della Calabria e dei suoi cittadini, che certo non attraversano momenti felici, nella prospettiva di un processo che porti ad un graduale rientro dell’attività e dell’organizzazione regionale in un quadro di ordinaria normalità. In questa logica, la prima parte dell’incontro è stata dedicata a verificare quale era il punto di partenza ad agosto 2015 e quali passi sono stati fatti, nell’anno appena trascorso, fino ad agosto 2016. La seconda parte alla verifica delle iniziative in corso e dei relativi tempi di attuazione.

palazzoregionecalabria

COSE FATTE – Per quanto riguarda l’anno trascorso, il Vicepresidente ha inteso evidenziare come l’azione del Dipartimento si sia svolta lungo due vie parallele: per un verso, si è operato al fine di riportare la gestione del personale in una condizione di ordinaria normalità; per altro verso, si è però operato al fine di introdurre innovazioni di carattere straordinario da tempo attese in regione. «Seguire contemporaneamente entrambe le vie– ha detto il Vicepresidente Viscomi – è stato possibile solo grazie al confronto continuo ed al consenso delle organizzazioni sindacali: in questo anno abbiamo veramente dimostrato che si può lavorare per un obiettivo comune pur nella diversità degli interessi rappresentati. Ciò non vuol dire che non ci sono problemi o che tutto va bene; vuol dire invece che i problemi si possono affrontare con uno spirito positivo e ricercando soluzioni nell’interesse generale».

INNOVAZIONE – Per quanto riguarda le innovazioni a carattere straordinario è del tutto evidente che l’elemento più importante è dato dalla riorganizzazione dell’apparato burocratico, che ha consentito di assicurare autonomia e dignità professionale ad ogni dirigente ma che ha subito e continua ancora a subire, da parte di soggetti interni ed esterni all’apparato regionale, azione ostruzionistiche e di contrasto, ovviamente del tutto prevedibili, ed in qualche misura anche scontate, in presenza di cambiamenti importanti  in grado di incidere significativamente sugli assetti di potere. Al riguardo, però, il prof. Viscomi ha inteso fortemente ribadire che la riorganizzazione effettuata non si identifica con la nomina dei dirigenti, ma ha comportato tutto un lavoro preparatorio di individuazione ed assegnazione dei procedimenti ai singoli settori, di pesatura ed articolazione delle posizioni dirigenziali,  di riallocazione del personale e delle risorse, con un indubbio effetto positivo sul piano della trasparenza e della responsabilizzazione del personale preposto ed in particolare dei Dirigenti generali che sono ovviamente i primi responsabili del funzionamento della macchina burocratica. Anche per questo, le parti hanno riaffermato il principio che i problemi del personale non sono solo problemi del Dipartimento “Personale”, ma riguardano tutti i singoli dirigenti nell’esercizio dei propri poteri di organizzazione; a tutti loro si chiede dunque una particolare attenzione al rispetto delle regole delle relazioni sindacali. Naturalmente l’attuazione della riforma non può dirsi conclusa, tant’è che molte sono le iniziative in corso che sono state meglio precisate nella seconda parte dell’incontro. Sul piano degli interventi di carattere straordinario è stata ancora evidenziata la capacità positiva della Regione, in questo caso anche a differenza di altre e più blasonate regioni, di dare attuazione alla legge Delrio portando nella struttura regionale 481 dipendenti provenienti dalle province: dipendenti che avrebbero altrimenti rischiato di finire nel limbo della disponibilità fino al limite dello stesso licenziamento con evidenti conseguenze sul piano sociale e familiare. Peraltro, il governo della vicenda, sempre condiviso con le organizzazioni sindacali, ha consentito il trasferimento, dalle province più deboli, di un numero maggiore sia di dipendenti che di dirigenti anche al fine di alleggerire i bilanci delle province di origine, in dissesto o a rischio di dissesto. Per consentire a tali dipendenti di continuare a svolgere le funzioni già svolte presso le province, ed ora passate nelle competenze della Regione, sono state costituite delle strutture temporanee il cui governo manageriale è stato opportunamente affidato agli stessi dirigenti provenienti dalle province.Tuttavia, anche queste unità temporanee sono in via di ridefinizione perché è intenzione del governo regionale creare uffici di prossimità, razionalizzando le strutture sulla base di un progetto in corso di stesura denominato, in modo emblematico, “Fitti Zero” ed arricchendo le funzioni e i compiti delle sedi periferiche, e dei lavoratori che vi lavorano, non essendo plausibile che dai punti più estremi della Calabria sia necessario arrivare alla Cittadella regionale di Catanzaro per risolvere un qualche problema o recuperare un documento.

NORMALIZZAZIONE  – Sul diverso piano degli interventi destinati ad assicurare una normalità di gestione, Viscomi ha voluto ricordato, in primo luogo, il recupero delle annualità in ritardo di contrattazione decentrata (tre per la dirigenza e due per il personale del comparto) mediante la sottoscrizione dei relativi contratti che hanno assicurato il riconoscimento ai dipendenti degli emolumenti da tempo attesi. In secondo luogo, sono state ricordate le azioni intraprese per l’applicazione delle sanzioni conseguenti all’accertamento dello sforamento del fondo contrattuale certificato dalla relazione ispettiva del MEF. In proposito, il Vicepresidente ha ricordato, anzitutto, il lavoro di riordino delle controdeduzioni alla relazione ispettiva ed ha informato le parti sociali che tutta la documentazione è ormai da tempo presso il Ministero e che si è in attesa della relazione finale che il medesimo Ministero deve formulare per confermare o non confermare le proprie originarie osservazioni, anche al fine di evitare l’insorgere di plurimi, inutili, costosi e defatiganti contenziosi individuali che potrebbero anche vedere la Regione soccombente. Ha poi evidenziato il fatto di essere riusciti a dare applicazione alle sanzioni previste dalla legge, e in particolare al decreto c.d. “Salva Roma”, senza provocare effetti negativi sul piano individuale, sia per quanto riguarda la stabilità del posto di lavoro (avendo realizzato la doverosa riduzione di almeno il 20% delle posizioni dirigenziali senza ricorrere a licenziamenti), sia per quanto riguarda il piano economico, fatta salva la ridefinizione al ribasso delle retribuzioni di posizione dirigenziale, riportata nei doverosi limiti dei contratti collettivi, e la decurtazione pluriennale del fondo contrattuale. In terzo luogo, il Vicepresidente ha ricordato la regolarizzazione, mediante convenzione, di tutto il personale degli enti strumentali operante in Regione, che dopo almeno quindici anni ha finalmente visto riconosciuta la propria identità professionale, possiede un badge regionale, è presente negli elenchi del personale che opera nella regione e che da qui a breve potrà vedere compensato il lavoro straordinario svolto. Anche per consentire questo risultato, sarà necessario sollecitare il completamento delle procedure convenzionali per quanto riguarda il personale dell’Agricoltura. In quarto luogo, è stata ricordato l’avvio della procedura di gara per il servizio bar-ristorazione veloce. a questo prposito il Vicepresidente ha comunicato di essere stato informato dalla SUA della nomina della commissione di gara per la selezione dell’offerta la cui attività, secondo quanto affermato dalla stessa Stazione Unica Appaltante, dovrebbe, concludersi entro un mese. Al riguardo, i sindacati hanno segnalato l’opportunità che, nelle more, siano individuati almeno degli spazi idonei per consentire ai dipendenti di consumare, comunque, il pasto fuori dall’ufficio in cui lavorano: il Vicepresidente ha condiviso ed ha richiesto al Dipartimento una sollecita verifica degli spazi adattabili allo scopo. In quinto luogo, Viscomi ha ricordato, fra le varie attività volte a normalizzare la Regione: la creazione di una banca data on line avente ad oggetto i rapporti di lavoro flessibili deputata a garantire il rispetto dei limiti di legge e la conoscibilità immediata dei contratti stipulati; la definizione di linee guida per le richieste di mobilità interdipartimentali; la razionalizzazione delle risorse per il lavoro straordinario; la precisazione degli indirizzi per la presentazione dei progetti obiettivi; la partecipazione di 1780 dipendenti ai corsi di formazioni organizzati con costi inferiori, e di molto, rispetto al passato anche per la fattiva collaborazione del sistema universitario; la riduzione del parco macchine; l’approvazione del regolamento per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dei dipendenti della Giunta regionale con qualifica dirigenziale. “Talvolta, soprattutto nei momenti di scoramento, rivedere il percorso svolto e la strada già percorsa» – ha detto ancora Viscomi – è necessario per capire il senso del proprio lavoro, per acquisire la consapevolezza che nonostante tutto le cose possono cambiare, che le cose cambiano se lavoriamo insieme per cambiarle, sostituendo la logica perdente dell’io con l’azione vincente del ‘noi’“.

IN CANTIERE – La seconda parte dell’incontro è stata dedicata a fare il punto sullo iniziative in corso e su quelle da avviare nel periodo finale dell’anno.

COMPLETAMENTO – In proposito,Viscomi ha informato le parti sociali delle iniziative in corso per completare il processo di riorganizzazione, segnalando che fin dal mese di agosto ha inteso istituire due tavoli permanenti di lavoro: uno composto dai Direttori generali e uno dai Dirigenti del settore, comune a tutti i Dipartimenti, denominato “Affari generali, giuridici ed economici”, che sono, per quanto riguarda i profili organizzativi, i primi e necessari collaboratori dei Direttori generali. Lo scopo della costituzione di detti tavoli è duplice: assicurare una chiara partecipazione e corresponsabilizzazione di tutto il management nella riorganizzazione del sistema burocratico ed evitare soluzioni differenziate tra i Dipartimenti e quindi differenziazioni tra il personale. Le iniziative per il completamento del processo di riorganizzazione, secondo la logica sperimentale e progressiva adottata dalla DGR 541 del dicembre 2015, sono, allo stato, essenzialmente tre: a) la revisione dei settori e degli uffici operativi al fine di eliminare o ridurre, sulla base della prima esperienza, duplicazioni o superfetazioni inutili, riportando lo schema organizzativo all’essenziale; b) la definizione delle funzioni e degli uffici di prossimità, con conseguente superamento delle UOT; c) la definizione dei processi di distribuzione del personale in ambito intersettoriale e interdipartimentale, basati sul comprovato possesso di competenze professionali. Su queste questioni si sono già svolte tre riunioni con i Dirigenti Generali, ai quali è stato formalmente chiesto di formulare le proprie proposte entro il termine del 26 p.v., prevedendo, in caso di mancato rispetto di tale termine, l’intervento sostitutivo del Dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane” al fine di non bloccare il processo in atto. Tutte le parti presenti hanno rimarcato e condiviso l’importanza di effettuare procedure trasparenti per la mobilità del personale, abbandonando la prassi della negoziazione individuale. Sul punto il Vicepresidente ha concordato in modo pieno, segnalando per un verso come la mobilità è per legge doverosa quando connessa ad esigenze tecniche e produttive ed evidenziando, per altro verso, che le procedure di mobilità interdipartimentali saranno collocate in una cornice di trasparenza informativa così come si è fatto per le posizioni dirigenziali: anche quelle ora vacanti o che si renderanno vacanti nei prossimi mesi saranno tutte oggetto di interpello aperto. Il Vicepresidente ha rimarcato poi l’esigenza di aumentare l’attività e la funzionalità degli uffici periferici, trasformandoli in uffici di prossimità nell’esclusivo interesse del cittadino, valorizzando in massimo grado le potenzialità dei sistemi tecnologici di informazione e comunicazione.

 PO/AP – Anche al fine di agevolare i processi di mobilità e di rispettare le regole di legge e di contratto, è giunto finalmente in porto il nuovo regolamento per le posizioni organizzative e le alte professionalità, oggetto di concertazione conclusasi con posizioni differenziate delle parti sociali. Ora, come richiesto anche dal MEF, tutte le posizioni saranno pesate e quindi tra loro differenziate in termini di responsabilità e di retribuzione. Percorso tutto l’iter procedurale previsto in questi casi, in una delle prossime giunte sarà approvata la relativa DGR. Sarà compito della Giunta distribuire le posizione tra i vari dipartimenti, tenendo conto, a fini di equità, anche della distribuzione delle posizioni su misure Por e della presenza di strutture, mentre la pesatura delle posizioni, in quanto atto gestionale, sarà affidata ai dirigenti generali. La procedura di assegnazione della posizione sarà pubblica, selettiva e meritocratica. In proposito, il Vicepresidente ha segnalato la necessità di ripensare in modo organico ed in un quadro unitario l’insieme delle posizioni speciali gravanti sul fondo contrattuale, sul bilancio della Regione e sui fondi comunitari, e ciò non solo per esigenze di equità o di contenimento dei costi ma anche e soprattutto per esigenze organizzative, dal momento che le varie posizioni devono essere destinate ad incentivare effettivamente il miglioramento dell’organizzazione e la qualità dei servizi resi, che devono avere carattere aggiuntivo rispetto alla quantità ed alla qualità del lavoro che risulta già compensato con la retribuzione ordinaria.

PEO – Dopo tanti anni, i dipendenti regionali hanno finalmente la possibilità di un incremento economico (sia pur minimo, ma comunque a carattere continuativo, stabile e rilevante sul piano previdenziale) grazie all’attivazione delle procedure per la progressione orizzontale, anche questa con carattere di selettività al fine di non incorrere negli errori già segnalati dalla relazione ispettiva del MEF. Il lavoro istruttorio è in corso, le valutazioni per il 2015 relative ad alcune corpose categorie sono state effettuate, sì che è stato chiesto ai Direttori generali di avviare l’iter per l’anno 2016 per le categorie già completate. Per connessione, il Vicepresidente ha informato di aver sollecitato la consegna del parere esterno in ordine alla sentenza del Consiglio di Stato intervenuta sulle progressioni verticali al fine di consentire all’amministrazione di potersi finalmente determinare.

CCDI – Nei prossimi giorni sarà avviata la sessione contrattuale del 2016. Il ritardo, almeno questa volta, non può essere fatto gravare sulla regione per almeno due motivi: da un lato, ci sono stati i ritardi delle amministrazioni ministeriali nel dare gli indirizzi per la composizione del fondo contrattuale dal momento che quest’anno comprende anche le quote rivenienti dalle province; dall’altro lato, c’è da considerare il ritardo di alcune province calabresi, e di una in particolare, nel fornire le informazioni necessarie per la composizione del fondo. In ogni caso, dalla parti è stato condiviso l’auspicio che l’attenzione e il rispetto verso tutti i lavoratori porti a sottoscrivere il contratto entro l’anno in corso, anche perché con il nuovo sistema di armonizzazione contabile la mancata sottoscrizione entro l’anno potrebbe determinare conseguenze nefaste per i lavoratori medesimi. Prima si approva il contratto prima sarà possibile operare in condizioni di normalità. Il Vicepresidente ha informato ancora che della delegazione trattante di parte pubblica faranno pare anche i dirigenti generali del Bilancio, per disposizione di Giunta, e dell’Ambiente, quest’ultimo individuato di comune accordo dai dirigenti generali quale loro rappresentante. Per quanto riguarda i contenuti contrattuali, tutte le parti hanno condiviso l’obiettivo di continuare a destinare, come già si è fatto a partire dalla fine dell’anno scorso, la maggior parte delle risorse alla produttività, riducendo i vincoli e le rigidità derivanti dal privilegiare istituti contrattuali a carattere automatico. Inoltre, alla richiesta delle organizzazioni sindacali di regolamentare la banca delle ore, il Vicepresidente ha risposto in modo immediatamente positivo, preannunciando anche che è in corso di elaborazione una DGR per introdurre in via sperimentale il telelavoro per specifiche attività e funzioni professionali che dovrà essere poi oggetto di uno specifico confronto con le organizzazioni sindacali. Una particolare attenzione è stata richiesta e condivisa per i percorsi di formazione e di riqualificazione del personale, in una prospettiva che sappia accompagnare l’amministrazione verso forme di organizzazione del lavoro più moderne e coniugare la tutela della professionalità dei dipendenti, anche mediante una verifica delle effettive competenze possedute o maturate nel corso degli anni. Infine, tutte le parti hanno concordato sulla necessità di elaborare un protocollo sulle relazioni sindacali per evitare fraintendimenti ed incomprensioni che possono derivare da non chiari meccanismi di condivisione delle informazioni.

FABBISOGNI – Il Dipartimento sta operando per la definizione del piano dei fabbisogni del personale, con un primo obiettivo strategico: trovare finalmente spazio e risorse per le categorie protette, ponendo fine ad una prassi negativa della regione Calabria. Per connessione, pur essendo di competenza del Dipartimento Lavoro, il prof. Viscomi ha richiamato la questione dei lavoratori del bacino storico, ricordando come l’anno  scorso la giunta ha inscritto in bilancio le poste necessarie a garantire il percorso di stabilizzazione e come sia intenzione della Giunta portare a compimento questa annosa vicenda secondo i tempi di legge. A tal proposito ha riferito che il Dipartimento Lavoro sta preparando la delibera con il riconoscimento dell’elenco dei soggetti interessati, atto propedeutico a tutto il percorso di stabilizzazione che costituisce la necessaria conclusione di una vicenda che rischia altrimenti di essere oltremodo lesiva della dignità stessa delle persone.

LOGISTICA DECENTRATA: “FITTI ZERO” – Il Vicepresidente ha annunciato che in una delle prossime sedute di giunta sarà presentato il piano “Fitti Zero”, redatto congiuntamente dai tecnici del Patrimonio e dell’Economato. Il piano è mosso da due obiettivi: ridurre le spese, essendo inconcepibile che la Regione paghi affitti per appartamenti dove allocare dipendenti, nelle stesse città dove la Regione ha già immobili di sua proprietà; raccogliere tutti i dipendenti sul territorio in un numero ridotto di sedi al fine di consentire una razionalizzazione delle attività, un maggior controllo del personale, una semplificazione della vita dei cittadini. A tal proposito, il Vicepresidente ha informato di aver formalmente richiesto a tutti i Dipartimenti di individuare le funzioni e le attività che, nell’interesse esclusivo del cittadino, possono essere svolte in sede decentrata, al fine di arricchire le competenze delle professionalità presenti sul territorio. In questa prospettiva, nelle parole del Vicepresidente, «è auspicabile superare, anche sul piano linguistico, la nozione di ufficio periferico per adottare quella di ufficio di prossimità: si è periferia rispetto ad un centro burocratico, cioè la Cittadella; si è prossimi rispetto a qualcuno, cioè ai bisogni del cittadino».

TRASPARENZA INCARICHI E COMPENSI – Il piano anticorruzione prevede specifiche disposizioni in materia di incarichi e compensi aggiuntivi. Il Vicepresidente informa che la Responsabile per la Prevenzione della Corruzione ha avviato una verifica sui criteri di gestione dei compensi erogati a titolo aggiuntivo anche al fine di verificare se siano rispettati i criteri di pubblicità, trasparenza e rotazione nell’assegnazione degli incarichi. Sulla base degli stessi criteri è in corso la ridefinizione del regolamento per gli incentivi c.d. “Merloni” ed è stato approvato il regolamento per le propine degli avvocati. Si sta inoltre operando per la costituzione e la piena operatività del registro cronologico dei pagamenti e si dovrà operare, come previsto dal Piano anticorruzione, per la creazione di un’unica short list per le collaborazioni e gli incarichi esterni. Sul punto, il Vicepresidente ha ricordato le positive esperienze degli applicativi già creati in specifici Dipartimenti da alcuni dipendenti regionali ed ha affermato che «sarebbe veramente privo di logica acquistare sul mercato esterno a caro prezzo ciò che si può avere all’interno gratuitamente grazie alla bravura dei propri dipendenti. Se è vero che la luce del sole è il miglior disinfettante, allora rendere trasparente ciò che succede in Regione è veramente l’unica possibilità per rimettere a posto le cose, prima ed oltre l’intervento della magistratura».

RAZIONALIZZAZIONE SPESE – E’ in corso di elaborazione un atto di indirizzo per ribadire le condizioni inderogabili che legittimano il ricorso al lavoro straordinario e per precisare che richieste di risorse aggiuntive devono essere supportate da una completa e chiara rendicontazione delle spese già sostenute, anche al fine di superare la logica proprietaria che fa sentire un settore importante sulla base delle risorse assegnate anziché sulla capacità di spendere e di spendere bene le stesse risorse. Peraltro, la razionalizzazione delle spese, già avviata in questi giorni con uno specifico decalogo inviato dall’economato sull’uso e l’abuso della carta e con l’invito, ove possibile, ad utilizzare la teleconferenza piuttosto che la trasferta fisica in altre città, è necessaria per realizzare i piani di razionalizzazione e così trovare risorse aggiunte per la contrattazione decentrata. Razionalizzare le risorse è dunque un interesse di tutti.

PERFORMANCE – Come già l’anno precedente, anche quest’anno le linee guida per il ciclo della performance saranno approvate entro ottobre al fine di consentire il tempestivo avvio del ciclo per l’anno 2017. Lo snodo più importante è dato dalla individuazione degli obiettivi che la legge vuole “sfidanti”: e tuttavia, è evidente che in una regione come Calabria «il carattere veramente sfidante è dato dal riuscire a soddisfare l’ordinaria quotidianità».

STRUTTURE – Sulle strutture ausiliarie a carattere burocratico è necessario porre mano per una radicale opera di revisione. A seguito della riorganizzazione avvenuta in data successiva alla delibera sulle strutture in questione e consapevole della stratificazione normativa e regolamentare che caratterizza la disciplina delle strutture ausiliarie e tecniche, il Dipartimento personale ha dato avvio ad una più completa ed attenta ricognizione della materia anche al fine di elaborare un atto di indirizzo che, su richiesta della Giunta, dovrà determinare una radicale revisione regolativa, tenendo conto anche delle migliori esperienze delle altre regioni e della conformazione della nuova struttura organizzativa, in particolare per quanto riguarda: sul piano strutturale, la precisa individuazione dell’allocazione delle strutture ausiliarie e tecniche; sul piano funzionale, la puntuale definizione dei compiti delle medesime strutture che non potranno mai identificarsi con le attività ordinarie della struttura burocratica di riferimento; sul piano quantitativo, mediante una razionalizzazione della distribuzione del numero di personale impegnato; sul piano economico, assicurando un più significativo abbattimento degli oneri complessivi; sul piano procedurale, prevedendo condizioni e requisiti minimi di selezione degli interessati. Salvo circostanze sopravvenienti, l’atto di indirizzo sarà portato all’attenzione della prossima Giunta.

ASILO NIDO. Le organizzazioni sindacali hanno segnalato l’opportunità di istituire un asilo nido presso la Cittadella. Il Vicepresidente ha immediatamente accolto con favore questa richiesta che sarà quanto prima sottoposta al CUG e che comunque vedrà una diretta e sollecita interlocuzione della Regione con il Ministro delegato.

APPUNTAMENTO FUTURO – Alla fine dell’incontro, le parti hanno assunto l’impegno di avviare quanto prima i tavoli tematici per la delegazione trattante e di istituzionalizzare un incontro politico periodico con il Vicepresidente, dandosi appuntamento, per l’effetto, al mese di dicembre per una verifica e un monitoraggio delle cose fatte.

Oliverio incontra i sindacati del mondo agricolo e forestale

CATANZARO – Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha incontrato le organizzazioni sindacali nazionali e regionali rappresentative del mondo agricolo e forestale. La riunione si è tenuta oggi presso la sede della Presidenza Regionale e vi hanno preso parte i parlamentari Nicodemo Oliverio e Bruno Censore, il Consigliere regionale Michele Mirabello, il Commissario Straordinario di Calabria Verde Aloisio Mariggiò. Tra i rappresentanti sindacali, il segretario  generale della Fai Cisl Luigi Sbarra; il seg. naz.della Flai Cgil Giovanni Mininni; il seg.naz. Uila Uil Giorgio Carra; il seg.gen. della Uila Uil Stefano Mantegazza. Presenti ancora Paolo Tramonti  seg.gen. Cisl Calabria; Caterina Vaiti, seg.reg. Flai Cgil; Michele Sapia seg.gen.Fai  Cisl;  Santino Aiello, seg. gen.reg. Flai Cgil;  Vito Giorgio, seg. reg.  Uila Calabria; Antonio De Gregorio, seg. reg. Uila Calabria; Bruno Costa, seg.reg. Flai Cgil; Adriano Savaia, seg .prov. Flai Cgil.

«Ho accolto con soddisfazione la richiesta di questo incontro – ha affermato il Presidente Oliverio –  considerata l’importanza dei temi proposti. Si tratta di questioni vitali per la nostra regione ed è importante affrontarle con il livello nazionale delle organizzazioni sindacali di settore, ferma restando l’interlocuzione costante con le rappresentanze  locali. Per la Calabria, regione tra le più forestate d’Italia, caratterizzata da fenomeni di dissesto idrogeologico e da processi di spopolamento  nelle aree interne, questa è una partita per il futuro e per lo sviluppo. Nella nostra azione amministrativa abbiamo molto lavorato per porre nuove  condizioni nell’approccio a questa problematica. Nel Patto per la Calabria ci sono importati risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico; è recente l’approvazione in Consiglio Regionale del disegno di legge per il coordinamento dei diversi strumenti per interventi mirati e rispondenti ai problemi del territorio. La stessa Calabria Verde sta producendo uno sforzo immane nella riorganizzazione delle sue attività. Rispetto alla complessità che pone la questione – ha concluso Oliverio – assumere una iniziativa coordinata e sinergica, tra forze sociali, istituzioni, è una condizione indispensabile, per discutere il merito di un progetto, sostenibile per gli obiettivi che si pone, per le risorse sulle quali chiedere un impegno dei livelli centrali dello Stato».

liverio, dunque, ha assicurato il sostegno della Regione Calabria, nella misura consentita dai mezzi a disposizione.

 

Porto Gioia Tauro, 100% adesione operai allo sciopero

GIOIA TAURO (RC) – E’ stata del 100%, fra gli operai del porto di Gioia Tauro, l’adesione allo sciopero proclamato per oggi dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Sul. I 900 operai addetti alla movimentazione nel primo e secondo turno di lavoro hanno aderito in massa all’astensione del lavoro, così come il 30% dei 270 amministrativi. Al centro delle rivendicazioni sindacali, la situazione di crisi dello scalo, il più importante del Mediterraneo nel settore del transhipment, che ha indotto la Mct, società del gruppo Contship che gestisce lo scalo, a dichiarare 442 esuberi. I sindacati chiedono l’intervento del governo affinché si faccia ricorso agli ammortizzatori sociali, a partire dai contratti di solidarietà fino alla cassa integrazione. I sindacati chiedono anche il riconoscimento della Zes (Zona economica speciale) per il rilancio dell’area e il completamento delle infrastrutture in costruzione, dal bacino di carenaggio al getaway. Circa 400 lavoratori hanno raggiunto stamane la sede del Consiglio regionale della Calabria, a Reggio, per manifestare e sollecitare l’intervento della Regione. Per le 14 è programmato un incontro con il governatore, Mario Oliverio. «Il governo nazionale – ha detto il segretario della Cgil di Gioia Tauro, Nino Costantino – deve tutelare il ruolo del più grande porto del Mediterraneo, difendendone la funzione nel transhipment, ma anche avviando le iniziative necessarie per diversificarne le attività».

Viscomi ha incontrato a Roma i sindacati sul Contratto Nazionale per i lavoratori della forestazione

ROMA – Il Vicepresidente della Giunta regionale  Antonio Viscomi, su incarico del Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, accompagnato dagli assessori regionali Leonardo Di Gioia della Puglia e Gianmaria Demuro della Sardegna, ha incontrato, a Roma – come informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale –  le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl e Uil per discutere delle questioni relative al contratto nazionale di lavoro che il personale del comparto della forestazione attende ormai da diversi anni. La questione è particolarmente delicata dal momento che occorre individuare un soggetto negoziale che possa svolgere in modo adeguato e pertinente, le funzioni di rappresentante negoziale degli enti e delle agenzie del comparto che, pur riferibili sempre alle regioni, hanno in verità diversa natura giuridica e una variegata articolazione strutturale. Nel corso dell’incontro è stata espressa una comune consapevolezza sull’importanza essenziale del lavoro forestale nella duplice prospettiva della cura del suolo (e dunque della prevenzione delle situazioni di dissesto) e della valorizzazione del territorio (anche a fini turistici). Egualmente, le parti hanno concordato sulla necessità di una migliore sistemazione ordinamentale del comparto anche al fine di evitare che divergenti pronunciamenti giurisprudenziali possano tradursi in incertezze di carattere gestionale. Le parti hanno poi focalizzato l’attenzione sulle specifiche questioni contrattuali, sia per quanto riguarda il soggetto negoziale, rispetto al quale è necessario trovare un punto di equilibrio tra l’autonomia delle singole regioni e l’esigenza di una disciplina contrattuale comune, sia per quanto riguarda i contenuti contrattuali, essendo emersa l’esigenza di rileggere alla luce degli obiettivi che si intendono raggiungere sia il modello di contrattazione sia gli specifici contenuti regolativi, tenendo conto che l’impegno di risorse pubbliche richiede specifiche procedure di controllo dei costi. A conclusione, le parti hanno deciso di far avviare, dai rispettivi organismi tecnici, una riflessione congiunta al fine di meglio comprendere le possibili soluzioni alternative da offrire alla valutazione della Conferenza delle Regioni.

Sospeso lo Sciopero generale del settore Bonifica Calabrese

CATANZARO – I Sindacati FAI/CISL – FLAI/CGIL e FILBI/UIL comunicano tramite nota stampa, a fronte della convocazione pervenuta per il 06 giugno da parte della Presidenza della Regione Calabria per aprire un confronto sul settore della Bonifica Calabrese e  dare risposte urgenti alle richieste formulate unitariamente dalle OO.SS. di categoria, la sospensione dell’iniziativa dello sciopero generale del settore, preventivato per il 30 maggio,  in attese di conoscere le risposte che la presidenza della giunta regionale intende dare a favore  del settore. FAI – FLAI E FILBI saranno presenti all’incontro di giorno 6 giugno accompagnati da una nutrita rappresentanza di lavoratori che intendono cosi manifestare il loro appoggio incondizionato all’iniziativa assunta dalle OO.SS. che in caso riscontri negativi alle attese dei lavoratori non esiteranno a riprendere le iniziative di lotta.

Catanzaro, sit-in degli operatori medici del SUEM

CATANZARO – Si sono svolti a Catanzaro i preannunciati sit-in degli operatori medici del SUEM 118 provenienti dalle Aziende Sanitarie di tutte e cinque le Province della regione Calabria. Il primo si è svolto nella piazza antistante la Prefettura del capoluogo di Regione e si è concluso con l’incontro a  Pal. Alemannni fra il Commissario al piano di rientro, Massimo Scura e una delegazione costituita dal Segretario regionale della CGIL medici Calabria e da rappresentanti dello SMI, della UIL e dello SNAMI, oltre che di operatori in rappresentanza delle cinque province calabresi.

bandiere-sindacati-cgil-cisl-e-uil-2

Subito dopo i manifestanti si sono trasferiti davanti alla Cittadella Regionale dove, con grande garbo istituzionale, sono stati tutti ricevuti, all’interno degli edifici della Regione, da Franco Pacenza, in rappresentanza della Presidenza della Giunta Regionale e da Riccardo Fatarella, Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie.

Nel corso degli incontri i medici hanno rappresentato, agli uffici commissariali e dipartimentali, le motivazioni che hanno indotto i medici convenzionati afferenti al servizio regionale SUEM 118 ad indire lo stato di agitazione della categoria, culminato con i due sit-in della mattinata di ieri.

In particolare i numerosi operatori intervenuti hanno posto l’accento sulla discriminazione che i medici convenzionati, che rappresentano oltre l’80% di tutti i medici del settore, subiscono se paragonati ai medici con rapporto a dipendenza. E’ stato chiesto a gran voce l’eliminazione di questa evidente disparità di trattamento, che a fronte degli stessi obblighi e doveri professionali, non vede realizzati gli stessi diritti e stessi istituti contrattuali.

Si è concordato di individuare un percorso che, tenendo conto dell’equilibrio economico da mantenere nel settore sanitario, si concluda con l’indizione di un concorso regionale propedeutico al passaggio nei ruoli della dirigenza del personale medico convenzionato. In particolare è stato attivato un tavolo tecnico paritetico fra Regione, Dipartimento, Ufficio Commissariale ed organizzazioni sindacali di categoria, la cui prima riunione è stata fissata per il prossimo 8 giugno.

Le città calabresi scendono in Piazza per lo sciopero sulla scuola

COSENZA – La Calabria, insieme alle altre Regioni d’Italia sta scendendo in Piazza per combattere contro le nuove riforme scolastiche e per ottenere tutti quei diritti che i dipendenti delle diverse scuole stanno cercando di ottenere da tempo. Le nuove misure non hanno ancora dato i risultati sperati ed ancora oggi molti precari combattono per un posto stabile, cercando di far comprendere come la Cultura e l’Istruzione debba essere il primo passo per l’evoluzione di uno Stato, sia dal punto di vista sociale che politico.

È stato questo lo spirito che ha mosso, tra le altre iniziative regionali, le Organizzazioni Sindacali di Cosenza che si sono ritrovate stamattina, in Piazza XI Settembre a Cosenza, per lottare contro tutto ciò che lede all’istruzione scolastica e universitaria. Alle 11.30 vi è stato, infatti, un importante incontro con il Prefetto Dott. Gianfranco Rovito, al fine di poter illustrare e chiarire le motivazioni che hanno portato alla protesta.

La scuola, che comprende insegnanti, personale ATA e amministrativo, chiede maggiori investimenti e la sicurezza di poter avere finalmente un contratto che permetta alle famiglie una maggiore stabilità e accanto ad essi l’Università chiede maggiori fondi e stabilità non soltanto per il personale docente ma anche per tutto ciò che concerne la Ricerca e coloro che ne fanno parte. Tra i diversi “punti del giorno” è emerso il fatto che le procedure concorsuali e il piano straordinario di assunzioni non abbiano dato i risultati sperati e che molti sono gli impiegati a ritrovarsi in una situazione di precarietà perenne.

20150811184306-scuola2

Le richieste fatte dalle associazioni cosentine che hanno partecipato all’incontro (FLC-CGIL, CISLSCUOLA, UILSCUOLA e  SNALS) sono di seguito elencate.

  • Per il contratto non rinnovato da sette anni. La Corte costituzionale e una successiva pronuncia del Tribunale di Roma hanno sentenziato l’illegittimità di ulteriori rinvii. Inoltre, il 5 aprile è stato sottoscritto l’accordo quadro che definisce le nuove aree contrattuali della Pubblica Amministrazione; il Governo non ha ormai più alcun alibi per giustificare il mancato avvio della contrattazione.
  • Per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA), ignorato dalla 107 ma oggetto di attenzioni inaccettabili dalle varie leggi di Stabilità che tagliano l’organico, riducono la possibilità di sostituire il personale assente, riversano sulle segreterie scolastiche profluvi di adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione istituzionale della scuola. Assunzioni, concorsi per i DSGA, incremento dell’organico, semplificazione amministrativa sono i punti rivendicativi fondamentali
  • Tra le questioni riguardanti in modo più specifico il personale ATA la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, l’istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; il bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Amministrativi; la ripresa dei processi di mobilità professionale interna; la fine delle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo.
  • Per la scomparsa completa e definitiva del lavoro precario attraverso il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione.
  • Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi – definiti contrattualmente – per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107.
  • Per una valorizzazione della professione docente, centrata – diversamente da quanto prevede la legge 107 – sulla valutazione del lavoro collegiale e sull’impegno individuale, alleggerito dagli attuali eccessi burocratici – attraverso l’introduzione di meccanismi oggettivi di progressione della carriera da definirsi in ambito contrattuale. Il salario va ricondotto all’accordo fra le parti e sottratto all’arbitrio di un organo monocratico.
  • Per la libertà d’insegnamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, incompatibili con la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico. Solo dei meccanismi oggettivi, non discrezionali, di assegnazione dei docenti alle scuole garantiscono la libertà d’insegnamento, l’uguale accesso al diritto all’apprendimento e scongiurano il rischio insito nella legge 107 di una più grave divaricazione tra scuole e tra zone avvantaggiate e svantaggiate.
  • Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico. Si profila inoltre una modalità di valutazione ingiusta e offensiva.
  • Per investimenti nell’istruzione che colmi il gap con la media degli investimenti dei paesi Ocse (5,9%) incrementandoli di un punto di PIL.

 

 

Agricoltura, in 2000 davanti la Regione. Arrivati 33 pullman da tutto il Sud Italia

CATANZARO – Circa 2000 persone hanno raggiunto Catanzaro, riunendosi davanti agli uffici della Regione Calabria. La manifestazione è stata promossa a livello nazionale dalle associazioni degli agricoltori Cia, Confagricoltura e Copagri e si svolge contemporaneamente anche a Roma e Bologna. Le associazioni di categoria chiedono il pagamento dei contributi Pac 2015, la risoluzione dei contenziosi 2014 e più attenzione verso i problemi della categoria legati a burocrazia, prezzi e consumo del suolo. I manifestanti hanno raggiunto Catanzaro da diverse regioni del Sud Italia, con la Questura che segnala l’arrivo di 33 pullman. Il presidio si svolge senza alcun problema di ordine pubblico e senza particolari disagi.

Agricoltori domani in piazza anche a Catanzaro. Tanti i problemi da risolvere

CATANZARO – Agricoltori in piazza domani a Roma, Bologna e Catanzaro per chiedere il pagamento dei pagamenti della Pac 2015, la risoluzione dei contenzioni del 2014, ma anche più attenzione verso i “soliti” problemi del settore, ossia burocrazia, prezzi all’origine, embargo Russo e consumo del suolo. La manifestazione, promossa da Cia, Confagricoltura e Copagri, porterà gli agricoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia dalle ore 9 nelle piazze dove porteranno le loro istanze. Gli appuntamenti sono a Roma sotto la sede di Agea in via Palestro e davanti alla Camera dei Deputati; a Bologna in zona fiera e a Catanzaro nella Cittadella regionale in località Germaneto. Una manifestazione che si preannuncia pacifica, spiegano le organizzazioni, ma ferma rispetto alla piattaforma delle richieste da sottoporre alle istituzioni. A preoccupare fortemente è il dato costante registrato nell’ultimo decennio della chiusura delle aziende agricole: si calcola mediamente la cessazione annua di oltre 3000 attività nel nostro Paese. Alla manifestazione hanno data la loro adesione anche i produttori di Alpaa, Uci, Ugc e Aic.

Stabilizzazione Lsu – Lpu, l’Assessore Roccisano incontra i sindacati

Catanzaro ( Cz) – L’Assessore regionale al Lavoro ha presieduto, nella sede della “Cittadella”, un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL e delle rispettive categorie NIDIL -CGIL, FELSA CISL, FPCISL e UIL-TEMP Carlo Barletta, Gianvincenzo Petrassi, Antonio Bevacqua e Giuseppe Lavia, sulla problematica relativa ai lavoratori Lsu e Lpu.  Alla fine, le stesse organizzazioni – informa una nota-hanno formalizzano una richiesta di incontro al Ministero del Lavoro finalizzato a riavviare le trattative per la definitiva stabilizzazione di questi lavoratori, dando così continuità al percorso già avviato in Calabria negli anni precedenti. Questa richiesta nasce anche alla luce dello screening che si sta effettuando in sinergia tra la Regione e le parti sociali sugli enti utilizzatori per capire quali siano le reali possibilità di stabilizzazione dei lavoratori. Regione e parti sociali hanno, altresì, concordato che la discussione sul precariato storico calabrese richiede un impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti nell’anno sulla vertenza. Ulteriori e successivi incontri saranno convocati presto per discutere di tutti “i pezzi ” del precariato che esiste nel mondo del lavoro calabrese.