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LeS Polizia di Stato, anche il sindacato esprime solidarietà a Nicola Gratteri

CATANZARO – «Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al procuratore Nicola Gratteri in merito alla vicenda, ultima in ordine di tempo, relativa all’esposto presentato nei suoi confronti al Csm da parte dell’ex consigliere regionale Nicola Adamo, il quale lamenta un atteggiamento condizionante da parte della Procura».

E’ quanto scrivono congiuntamente Renato Guaglianone Segretario Generale Nazionale Vicario LeS e Alessandro Caroleo, Segretario Provinciale LeS Catanzaro.

«Gratteri – si legge nelle nota del Sindacato di Polizia Libertà e Sicurezza – è un uomo al servizio dei cittadini,  che quotidianamente si batte per la giustizia con profondo senso morale, civico e sociale. Riconosciamo al procuratore Gratteri l’ottimo lavoro che da anni sta portando avanti, con grande spirito di abnegazione, nella nostra regione. Un lavoro assai delicato e non semplice a tutela sempre della verità e dell’onestà, un lavoro improntato sulla trasparenza e sulla legalità».

«Sono diversi gli attestati di stima e solidarietà che in questi giorni stanno giungendo a Nicola Gratteri  per il suo operato in una terra difficile e affranta da logiche partitiche che tentano ancora di condizionare il buon andamento della cosa pubblica. Noi di LeS, che ogni giorno prestiamo servizio per garantire sicurezza e rispetto delle regole, non possiamo esimerci dal voler pubblicamente affermare il nostro apprezzamento ad un uomo dai grandi valori umani, profondamente legato alla  Calabria, della quale, siamo fermamente convinti, ne continuerà a difendere le sorti, a discapito di chi invece, con prevaricazione e arroganza prosegue nell’opera mistificatrice di distruzione e disuguaglianza».

Terme Luigiane, i lavoratori proclamano lo stato di agitazione

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori delle Terme Luigiane –  La nuova stagione termale 2018 delle Terme Luigiane si è aperta da pochissime settimane con l’erogazione di tutte le cure previste dal piano sanitario calabrese e con la certezza di poter offrire anche quest’anno cure efficaci e servizi di qualità ai propri clienti.

Tuttavia, le nubi sul futuro delle terme sono pesanti e il personale dell’azienda è estremamente preoccupato per quanto riguarda l’espletamento delle procedure della gara per l’assegnazione della concessione delle acque. Tante preoccupazioni sono legate al fatto che il prossimo 31 dicembre avrà termine la proroga della concessione affidata  alla Società SATECA S.p.A. e la Regione Calabria non ha ancora deciso chi sarà il futuro concessionario.

La nuova stagione termale è partita con buone prospettive: restano però soltanto otto mesi alla Regione Calabria per stabilire le regole e le norme di gara per la ricerca del nuovo concessionario delle acque. Tale  atto, ormai improrogabile, è indispensabile per garantire una continuità dei servizi per la futura stagione 2019 senza alcuna interruzione, a garanzia del clienti e per la tutela lavorativa dei dipendenti delle Terme Luigiane.

INCONTRO OGGI CON IL SINDACATO CISL

Per una valutazione del caso si è tenuto oggi un incontro dei lavoratori delle Terme Luigiane, convocati dal Sindacato Cisl, attraverso il segretario provinciale di categoria, Gerardo Calabria, con il supporto e la collaborazione del presidente dell’Associazione “Comitato di lotta lavoratori Terme Luigiane”, Giuseppe Tucci. Dopo un’attenta valutazione della situazione, i presenti hanno deliberato di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori. Hanno inoltre deciso di inviare al  Presidente della Giunta regionale calabrese, on. Mario Oliverio, la richiesta di organizzare entro il termine di pochi giorni un incontro finalizzato a chiarire la posizione della stessa Regione Calabria e a spiegare come intenda dare alla ben nota vicenda la giusta soluzione, in accordo con le Amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese.

Camera di Commercio Cosenza, approvato il biennio 2015-16

COSENZA- Questa mattina, nell’ambito del quadriennio normativo 2013-2016, con il consenso di tutte le sigle sindacali, è stata approvata l’ipotesi di accordo sul biennio economico 2015-2016.
Un’altra tessera che si inserisce perfettamente nel mosaico voluto dalla nuova guida della Camera di Commercio di Cosenza, che vuole proporre una macchina amministrativa e burocratica sempre più efficiente.
Un successo condiviso e promosso da tutte le parti interessate, anche in funzione del fatto che l’ultimo accordo sindacale dell’Ente camerale fu firmato da tutte le sigle di rappresentanza dei dipendenti oltre dieci anni fa.
La nuova ipotesi di accordo siglata oggi, che rispecchia il recente organigramma, basa il suo fulcro sul merito e sulla valorizzazione del personale dipendente. Un documento che abolisce i privilegi fissi e che indirizza la sua azione soprattutto su una produttività basata sulla meritocrazia e sullo stimolo al fare e al produrre.
Ritenendo che il proprio personale sia il motore da cui partire per rendere servizi alle imprese, la Camera di Commercio di Cosenza è riuscita a prevedere anche delle risorse aggiuntive e delle progressioni orizzontali, incentrando tutto su merito e produzione di servizi, in modo da poter garantire concretamente l’empowerment delle risorse umane.
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Una sfida non semplice, da realizzare in un clima generale di ristrettezze economiche per il pubblico impiego. Nel frattempo, però, si riparte tutti insieme con il piede giusto, affermando garanzie e riconoscimenti a quanti operano all’interno della Camera e, con principale attenzione, a favore delle imprese.
“Esprimo grande soddisfazione per l’alto senso di responsabilità espresso anche oggi dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA – dichiara il presidente Klaus Algieri – e per contribuire, insieme all’amministrazione, a rendere sempre più vicina la casa delle imprese agli interessi particolari dei loro rappresentati, ma soprattutto nei confronti dell’interesse generale e superiore delle aziende. Collaborare in sintonia di intenti e di azione e indirizzare ogni sforzo nella stessa direzione rende più efficace e funzionale l’azione di questa Camera di Commercio”.

Regione Calabria, la Roccisano soddisfatta dopo l’incontro con il sindacato USB

Catanzaro( Cz) – Si è svolto quest’oggi presso l’assessorato Lavoro, Formazione e Politiche sociali l’incontro tra una delegazione del Sindacato USB  e l’assessore al Lavoro Federica Roccisano.  “ L’incontro proficuo- ha commentato Federica Roccisano- ha dato prova di quanto sia importante l’interlocuzione con i sindacati per risolvere il problema del precariato e del lavoro nella nostra regione.  Certo che c’è ancora molto da fare- ha ripreso- ma stiamo compiendo dei passi in avanti. Prova ne è  l’impegno per i pagamenti della mobilità,  siamo riusciti a pagare la quarta mensilità del 2014 e a fare il pagamento per i beneficiari  del decreto 86/70 e dei soggetti mai decretati del 2013 allineandoli alla quarta mensilità del 2014. Questa – continua l’assessore al Lavoro- è la prova di quanto la Regione si stia impegnando per mantenere gli impegni assunti. Inoltre, sin da subito abbiamo dimostrato come Giunta una grande attenzione per i lavoratori LSU/LPU. Proprio per garantire equità per le situazioni dei vari comuni- ha concluso-  ritengo sia opportuno fare il punto della situazione insieme anche ai sindaci per agevolare le contrattualizzazioni di tutti i lavoratori LSU/LPU anche di quelli non contrattualizzati nel 2015 e dei lavoratori dei comuni in situazione di dissesto e pre- dissesto .” Nel corso  dell’incontro si è ribadita la volontà di realizzare una cabina  di regia per la stabilizzazione definitiva dei lavoratori LSU e LPU.

Tutela dei lavoratori: Crisi nei Sindacati, allarme per la clinica Madonna della Catena

th (21)Rimaniamo basiti di fronte all’ANSA del 12 luglio 2015 a firma del Segretario della Funzione Pubblica della CGIL Calabria Alfredo Iorno ed il segretario della FP- CGIL Medici Catanzaro Ivan Potente, che ha seguito la nota del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, per l’attacco fuori luogo e fuori qualsiasi ottica di pensiero volto a tutela dei lavoratori, nella lettura della disamina per la distribuzione del budget per l’anno 2015.

Nell’immaginario collettivo si è sempre erroneamente creduto che tutte le istituzioni sindacali  fossero al servizio della salvaguardia dei posti di lavoro, ma dobbiamo appurare, nostro malgrado, che molti si battono solo per alcuni lavoratori o categorie di lavoratori, tralasciando l’aspetto più importante riconducibile alla sanità cosentina destabilizzata, prevaricata, mortificata e ridotta al lumicino sotto gli occhi di chi avrebbe dovuto proteggerla e potenziarla. Ci troviamo, invece, con le cliniche in ginocchio e la sanità pubblica in preda al caos totale, nel ristagno e nel silenzio più assoluto di chi avrebbe dovuto migliorarle.

Per quanto ci riguarda pensiamo di vivere un momento sereno, grazie all’avvento di alcuni imprenditori coraggiosi, seri e solvibili, accorgendoci, di contro, che ciò in Calabria evidentemente da profondamente fastidio, poiché siamo da troppi anni nelle mani di amministratori che antepongono i propri interessi volti al raggiungimento di fini reconditi che nulla hanno da spartire con la Sanità, i lavoratori ad essa collegati e ancora prima il benessere degli utenti che si trovano oggi a non aver garantito nulla.

Naturalmente tutto ciò è stato negli anni supportato anche da quelle forze sindacali che si sono biecamente prestate ai giochi di potere.

Ricordiamo che a causa del taglio di oltre 60 posti letto di riabilitazione intensiva subiti dalla ns struttura nel 2011 ci troviamo come lavoratori a dover “sopportare” economicamente una riduzione dell’orario di lavoro (per un esubero di circa 70 unità lavorative) prima con l’accesso alla CIG in deroga ed ora fino al 31-12-2016 con contratti di solidarietà non ancora definiti a livello ministeriale e solo con la ri-assegnazione di parte di essi alla ns struttura (una delle poche a poter vantare tradizione e competenza in campo riabilitativo) riusciremmo in parte a salvaguardare i livelli occupazionali.

Precisiamo a chi non ha saputo o meglio non ha voluto documentarsi prima di esporsi in maniera presuntuosa che la nuova rimodulazione dell’accreditamento di Clinica Madonna della Catena prevedeva 50pl di riabilitazione intensiva, 18 pl di riabilitazione di alta specialità per celebrolesi e 10 pl di unità spinale, ma questi ultimi, dopo aver avuto parere favorevole per la loro attivazione, sono stati richiesti indietro dalla regione nel 2013 e riconvertiti in 23pl di riabilitazione intensiva. Pertanto, non si sta parlando di un accreditamento aggiuntivo ma, sostanzialmente, di assegnazioni già legittime. Infine, corre l’obbligo precisare che l’incremento di 2 milioni di euro di budget, oggi assegnatici, riguarda la contrattualizzazione dei 18 pl (già attivati nel corso del 2014) di alta specialità in riabilitazione per celebrolesi (cod 75), parzialmente coperta nell’anno precedente con un budget  di € 982.000, e che con la ripartizione attuale va a soddisfare il fabbisogno nel settore della neuroriabilitazione, come previsto dall’Asp, di cui la Clinica Madonna della Catena è l’unica struttura  nella provincia di Cosenza ad erogare servizi.

A tal proposito non vogliamo dilungarci sul rispetto assoluto delle indicazioni del piano sanitario regionale riguardo i canoni di integrazione al pubblico e di abbattimento delle cosiddette migrazioni sanitarie che tanto servono alla nostra regione per uscire da questo reale disavanzo.

D’altronde non ci meravigliamo che l’iter procedurale di assegnazione dei posti letto sia stato espletato entro i 60 giorni di tempo, come previsto dal regolamento regionale.

Detto questo,  ci dissociamo da quanto dichiarato dai segretari della CGIL regionale nell’ANSA sopra citata e dalla nota recante stessa data, a firma del Presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, e ci appelliamo all’intelligenza, competenza e correttezza del Commissario Scura che nell’incontro del 25 Giugno ha infuso tanta speranza nei rappresentanti sindacali presenti, che nulla hanno da spartire con il potere e gli arzigogoli ad esso connesso, ma siamo lieti di constatare che finalmente le suddivisioni di budget tra le varie strutture siano effettuate in maniera tecnica tenuto conto dei criteri di appropriatezza dei ricoveri.

RSA FP CGIL Clinica Madonna della Catena

Sabina Aquaro

 

RSA USB Clinica Madonna della Catena

Lucio Grandinetti

 

RSA CISL Clinica Madonna della Catena

Massimo Nardi

 

 

Problematiche dei Forestali: Oliverio incontra i rappresentati sindacali

oliverio-mario23Il Presidente Oliverio ha presieduto un incontro sulle problematiche dei lavoratori forestali: i sindacati sospendono lo stato di agitazione. Il Presidente della Regione Mario Oliverio, presente il Dirigente generale del Dipartimento “Presidenza” Antonio Viscomi, ha presieduto un incontro con i rappresentanti sindacali Santino Aiello (Cgil), Pino Gualtieri (Cisl) e Nino Merlino (Uil), sulle problematiche legate al comparto dei lavoratori forestali. A conclusione dell’incontro- informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta-  si è deciso che la Regione trasferirà agli enti del sistema forestale l’importo di circa trentasette milioni di euro, con decreto che sarà adottato nella giornata di domani, con riferimento prioritario alle urgenze che hanno determinato la proclamazione dello stato di agitazione, anche per quanto riguarda le questioni dei sorveglianti idraulici. Regione e sindacati hanno anche deciso di portare a regime i tempi di trasferimento delle risorse e di pagamento delle competenze, nel rispetto dei tempi previsti dal contratto regionale. Infine, si è concordato d’ istituire un tavolo permanente di confronto per meglio governare le questioni del settore considerato, unanimemente, di rilevanza strategica in una prospettiva di crescita e rilancio dell’economia regionale. Conseguentemente,le organizzazioni sindacali hanno concordato di sospendere lo stato di agitazione già proclamato.

Investimenti auto a Gioia Tauro: “nel mercato del lavoro occorre puntare all’innovazione”

ICHINO-CORIGLIANO-270515 (3)“Un investimento di circa 120 milioni di euro nel settore dell’industria automobilistica, con ricadute occupazionali anche per Gioia Tauro, da 700 a 1200 persone nel giro di 3-4 anni? I sindacati calabresi dovrebbero dichiararsi subito disposti a trattare ed a verificare il piano industriale. Il sindacato dei lavoratori calabresi dovrebbe saper scommettere  sull’innovazione, governando questa occasione, senza inerzie o chiusure rispetto ad eventuali imprenditori ed investimenti non italiani.”

Sono le parole del  noto giuslavorista e giornalista Pietro ICHINO in risposta alle diverse sollecitazioni emerse dal pubblico, al termine della sua lectio magistralis con la quale è stata inaugurata, ieri (martedì 26 maggio), nella Sala degli Specchi del Castello Ducale, il Ciclo pubblico di conferenze per una formazione culturale, politica ed amministrativa promosso dall’ Amministrazione Comunale di Corigliano, con il patrocinio della Regione Calabria, in partnership con l’associazione europea Otto Torri sullo Jonio ed in collaborazione con il settimanale L’Eco dello Jonio.

 ICHINO-CORIGLIANO-270515 (2)Gli interventi, coordinati da Lenin MONTESANTO, sono stati aperti dal Sindaco Giuseppe GERACI che ha ribadito l’ambizione sottesa a questo nuovo progetto culturale territoriale: stimolare nella classe dirigente, anzi tutto in quella politica, momenti di approfondimento e di apprendimento, di riflessione e di confronto dialettico su questioni e contenuti del pensiero politico, giuridico ed amministrativo della nostra epoca e del secolo scorso. È un limite, infatti, pensare alla sola formazione dei funzionari statali. Bisogna puntare anche alla formazione di una classe politica che sia di qualità. Gli amministratori locali – ha aggiunto il prof Guerino D’IGNAZIO – devono essere consapevoli che lo scenario è mutato. La qualità dipende anche da questa consapevolezza.

In Italia – ha spiegato ICHINO, nella sua articolata lezione dal titolo “HIRE YOUR BEST EMPLOYER. UN MERCATO DEL LAVORO MODERNO AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO DEL SUD – questa rottura epistemologica viene impedita da diversi fattori ma anche, non ultimi per importanza, dalla inconoscibilità del nostro diritto del lavoro, dal nostro sistema di relazioni industriali, ancora troppo centralizzato, dalla chiusura culturale all’ innovazione. Perché i lavoratori possano scegliere e ingaggiare il buon imprenditore – ha aggiunto – occorre un sindacato capace di essere intelligenza collettiva, di valutare il progetto sulla sua qualità tecnica, sulla trasparenza, sull’affidabilità dell’imprenditore, se la valutazione è positiva, occorre un sindacato abilitato a scommettere su quel progetto, negoziando a 360°, anche su di un modello di organizzazione del lavoro diverso da quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, anche su di una struttura retributiva diversa. Il valore del  lavoro aumenta con l’innovazione; l’innovazione ha bisogno di una scommessa comune tra i lavoratori e un buon imprenditore (da qualsiasi parte egli venga).

 

Il 26 maggio la Lectio Magistralis del Senatore Pietro Ichino

Stampa A Corigliano il prossimo 23 maggio la la Lectio Magistralis del Senatore Pietro Ichino .Perché? Il mestiere più importante del sindacato del XXI secolo è questo: guidare i lavoratori nella selezione e valutazione del miglior piano industriale innovativo, dell’imprenditore più affidabile e più capace di attuarlo, da qualsiasi parte del mondo venga, e negoziare con quest’ultimo a 360 gradi la scommessa comune su quel piano. Proprio quello che alcuni sindacati seppero fare nel 2010 alla Fiat; e quello che i sindacati dei lavoratori di Alitalia fecero malissimo nel 2008. Se l’Italia oggi è drammaticamente chiusa agli investimenti stranieri non è soltanto a causa dei difetti della giustizia, della burocrazia, delle infrastrutture, ma anche perché, sia sul piano istituzionale, sia su quello culturale, il nostro sistema delle relazioni industriali ha in molti modi ostacolato quella scommessa comune a 360 gradi tra i lavoratori e il buon imprenditore che viene da fuori.

USB giudica positive le prime dichiarazioni di Oliverio

COSENZA – La Federazione regionale della Calabria dell’’USB valuta positivamente le dichiarazioni d’intenti del Presidente Oliverio contenuti nel discorso d’insediamento durante il quale si è soffermato sulle priorità programmatiche relative alla nuova azione di governo e, per questa ragione, è pronta a dare il suo contributo affinché in Calabria, finalmente, si attui una gestione della cosa pubblica nell’interesse esclusivo degli amministrati.
Nel suo discorso il Presidente Oliverio si è soffermato, in particolare, sulla grave condizione socio economica in cui versa la regione, puntando il dito e indicando come responsabili del disastro in cui ci troviamo, chi ha gestito fino ad oggi la macchina amministrativa regionale e proponendo un nuovo modello di relazioni che dovrebbe passare, contrariamente a chi l’ha preceduto, attraverso ruoli e funzioni ben definiti tra la classe dirigente, le imprese, i corpi intermedi e la politica, dove le clientele, le amicizie personali e le appartenenze saranno bandite e dove non ci saranno, nel futuro, metri di valutazione decretati in ragione “dell’amicizia” o tesi ad acquisire consenso politico.
Abbandonare quindi, un modello digestione della cosa pubblica che ha fatto precipitare la Calabria all’ultimo posto di tutti gli indicatori sociali ed economici, facendoci diventare la regione più povera d’Europa.
Riteniamo opportuno allora, concedere al nuovo Presidente un’apertura di credito per la condivisa idea di chiedere ai dirigenti della Regione, di solito nominati per appartenenza politica, di rimettere il mandato e l’incarico nelle mani della nuova amministrazione.
L’USB, rispetto alle enunciazioni del Presidente Oliverio va oltre e lo invita ad estendere, contestualmente, il suo proponimento anche alle aziende partecipate o controllate, dove strutturalmente, ancor di più negli ultimi anni, non si e mai brillato per quanto riguarda la corretta amministrazione.
Anche in queste aziende c’è un urgente bisogno di una discontinuità della gestione, necessaria per recuperare efficienza e soprattutto una dimensione etica.
Basta sperpero di denaro pubblico con l’assegnazione di incarichi, spesso conferiti con quei criteri che il Presidente Oliverio vorrebbe eliminare, per inutili consulenze. Una pratica, questa, che un politico di lungo corso come il presidente Oliverio conosce bene essendo molto in voga nelle aziende controllate, comprese quelle che hanno rischiato di essere chiuse per default come le Ferrovie della Calabria.
Sicuramente il Presidente Oliverio è consapevole che, per attivare l’obbligata crescita sociale ed economica del territorio, serve una condivisione e una progettazione su alcune delle questioni urgenti come il lavoro, la sanità, i trasporti, l’istruzione, l’ambiente, la tutela e la messa in sicurezza del territorio, il reddito di cittadinanza l’emergenza abitativa, giusto per citare alcune problematiche.
La Federazione regionale dell’USB Calabria è pronta ad assolvere al suo ruolo di soggetto sociale di rappresentanza e, per questo motivo, chiede al presidente Oliverio un incontro formale e di essere inoltre presente ai tavoli regionali, da quello concernente i Fondi comunitari, le cui normative prevedono l’attivazione del partenariato fino a oggi concesso solo a chi ha partecipato al disastro amministrativo, etico e morale della Calabria, a quelli relativi alle questioni afferenti alla sanità, ai trasporti ed alle politiche attive per il lavoro che rappresentano le prime emergenze da affrontare.

8° Congresso Regionale SMI

COSENZA – Sabato 12 aprile si svolgerà a Lamezia Terme l’ottavo Congresso Regionale del Sindacato Medici Italiani per eleggere il nuovo Direttivo.

Lo SMI, sorto in Calabria oltre trent’anni fa da un manipolo di medici di Guardia Medica, è oggi uno delle più importanti organizzazioni di categoria a livello nazionale e solo in Calabria conta oltre 500 associati.

Sabato 12 i delegati provenienti dalle Aziende Sanitarie Provinciali e dalle Aziende Ospedaliere di tutta la regione si riuniranno nella prestigiosa cornice del T Hotel di Feroleto Antico per eleggere i loro quadri direttivi ed i delegati al Congresso Nazionale che si svolgerà in ottobre.

Lo SMI (già CUMI) ha rappresentato nel corso degli anni un fattivo artefice di rivendicazioni per la tutela non solo delle varie categorie mediche ma anche e soprattutto della tutela e qualità della salute dei cittadini calabresi. Notevoli sono stati gli interventi a difesa della tutela sanitaria del territorio con la difesa del servizio di Continuità Assistenziale, con le innovazioni della professionalità dei medici di famiglia (NCP di recente attuazione) con l’appoggio ai medici ospedalieri che sulla loro pelle pagano oggi errori ed omissioni di decenni di cattiva gestione sanitaria. I vertici dello SMI Calabria si presentano all’impegno congressuale con la volontà di rinnovare lo staff dirigenziale per dar posto a nuovi ingressi che dovranno, come in passato, essere non in contrapposizione alla politica ma di stimolo perché si attuino tutte le misure per correggere una tendenza che parla di malasanità e di emigrazione sanitaria a dispetto delle grandi professionalità che la nostra classe medica è capace di esprimere.

All’evento parteciperà il Segretario Nazionale del Sindacato Salvo Calì, da molti anni figura di spicco del sindacalismo medico italiano, oltre a tanti ospiti della Politica e delle Istituzioni che potranno ascoltare e confrontarsi con le proposte di indirizzo politico-sanitario che, come in altre occasioni, hanno sollecitato cambiamenti importanti del nostro vivere sociale.

L’attuale Presidente Regionale Giorgio Zicarelli insieme al Segretario Regionale Lino Puzzonia condurranno i lavori delle elezioni che si svolgeranno nel corso della giornata.