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Lotti tiene a battesimo la consulta dei sindaci del Pd

CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, tiene a battesimo la Consulta dei sindaci del Partito democratico. Il terzo organismo collegiale del partito guidato dal segretario regionale Ernesto Magorno – costituito dopo le Consulte di legalità e sanità – si è insediato questo pomeriggio nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro. Un appuntamento importante che coincide con la visita del premier Matteo Renzi, stamattina a Mormanno e Cosenza, e che secondo Lotti non è affatto casuale. “I sindaci hanno un ruolo e un compito importante per il Pd e per la politica – ha detto Lotti – siete la nostra linfa, la nostra base, i primi ascoltatori del territorio. Il sindaco è il punto di riferimento, il primo cittadino anche di quelli che non l’hanno eletto. Siate sentinella importante, il Governo vi è vicino”. La Consulta dei sindaci del Pd sarà guidata da Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura: “Questo organismo deve essere capace di rrobustire il dialogo tra istituzioni e realtà territoriali – ha affermato Anna Maria Cardamone -. Sta a noi riuscire a trovare la formula giusta per farla funzionale, e non farne una camera di compensazione di interessi che non trovano spazio. I cittadini e le loro istanze vengono prima di tutto”. A fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella duplice veste di segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro e presidente dell’Ente intermedio del Capoluogo di Regione. Bruno saluta il sottosegretario Lotti definendolo “amico della Calabria”. Sono i fatti e la costante presenza nella nostra regione a suggerire una grande attenzione ai calabresi di Lotti che “non manca di ascoltare, sostenere e dare risposte alla Giunta regionale, ai consiglieri e alla deputazione in campo per risolvere i problemi atavici di una terra per troppo tempo marginalizzata. Ed è significativo – dice Bruno – che Lotti sia qui per tenere la Consulta dei sindaci, il terzo organismo collegiale costituito dal Pd per riaprire il confronto con i cittadini. Anche nella visione della nuova Area Vasta i sindaci sono i protagonisti della sfida che abbiamo davanti: cambiare la Calabria. Per troppo tempo siamo stati considerati un peso piuttosto che una risorsa: il premier Renzi ha il grande merito di aver rimesso lo sviluppo della Calabria in cima all’agenda politica. Questa mattina a Mormanno ha ripreso e rilanciato i grandi temi dell’agroalimentare, del porto di Gioia Tauro e dell’alta velocità come opportunità di crescita per agganciare la Calabria all’Europa. Rappresentiamo la Calabria pulita, quella che lotta per la legalità e contro le mafie, per una sanità giusta, per un futuro migliore accanto al segretario regionale Magorno e il presidente Oliverio. Da qui – conclude Bruno – vogliamo ripartire per il nostro grande riscatto”. Al tavolo della presidenza anche il presidente del consiglio regionale Nicola Irto che plaude alla costituzione della Consulta come “possibilità di un partito che riesce ad incontrarsi di nuovo, a confrontarsi, soprattutto con la parte di frontiera”. Parlando con i sindaci dei ruolo, della funzione e delle attività dei sindaci il pensiero di Irto corre ai tanti amministratori che anche nelle ultime ore sono stati colpiti da intimidazioni: la Consulta dei sindaci vuole amplificare la loro voce e fare quadrato attorno alle tante battaglie per la legalità. “Stasera si insedia la terza consulta tematica del Pd – ha aggiunto il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale –  la scelta della guida è ricaduta su un sindaco donna, caratterizzando in positivo il Pd che decide di occuparsi delle amministrazioni e dei sindaci, primo elemento di frontiera e livello di ascolto”. Tra gli interventi quello del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del collega di Pizzo Gianluca Callipo, di Castrovillari Mimmo Lo Polito, e di Satriano, rappresentante dell’Anci piccoli Comuni, Michele Drosi; ma anche quello del presidente della Consulta della sanità, Leofranco Rizzuti. A parlare dei sindaci “presidio del territorio” anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che li definisce anche “servitori dello Stato”. “Le consulte servono a dare voce ai cittadini,  non sono inutili organismi ma i aiutano a ritrovarci uniti e non a coprire inutili caselle – dice Magorno –L’idea della Consulta nasce proprio  come una mediazione tra i sindaci, le proposte e il governo della regione. Un grande partito come il nostro deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità: dobbiamo fare in modo che il Pd sia unito in ogni territorio della nostra regione e sono i sindaci per primi a dover alimentare unità. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di indicare la strada dell’unità e il rispetto delle regole”. Il segretario regionale democratico ha anticipato la costituzione di altre due consulte: la prima sulla agricoltura, che sarà costituita da Nicodemo Oliverio, e la seconda sulle infrastrutture. “Procederemo quindi a fare gli stati generali del Pd – conclude Magorno e e chiederemo a Matteo come segretario nazionale del Pd di presiedere. Il  vuole camminare unito perché unito ce la farà”. “Oggi è stata una bella giornata, ha segnato concretamente quello che è l’impegno del Governo nazionale per la Calabria – ha detto il presidente Oliverio -. Si apre una fase impegnativa che ci dovrà vedere dispiegare una azione di governo che non ripeta gli errori del passato:  abbiamo bisogno di costruire una forte sinergia la Giunta e il sistema delle autonomie locale, i comuni e le forze sociali. La sfida che abbiamo davanti è difficile, la vinceremo se ognuno, chiamato a fare la propria parte per crescita, sarà consapevole di questa responsabilità. Che non significa ‘pensiero unico’, ma confronto e poi sintesi, per decidere e andare avanti”.

Sarà un segno del destino, ma non è un caso che Renzi sia stato in Calabria il giorno dell’insediamento della Consulta dei sindaci Pd. Parola del sottosegretario Luca Lotti che assicura: “Non siamo venuti a farci vedere, ma siamo venuti a portare un idea diversa che c’è nei confronti della vostra regione”. Lotti si complimenta con Magorno per la scelta di istituire le consulte come “strumento per mettere attorno ad un tavolo coloro che vogliono discutere”. Parla anche di sanità, dimostrandosi informato su quanto accade in questi giorni per via del provvedimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il commissario alla sanità Scura non risponde a Lotti o a Gelli, ma deve rispondere ai calabresi, al ministro e al governo”. “Se ci sono problemi, come è chiaro che ci siano, mi farò carico di riferirlo al ministro Lorenzin”, ha aggiunto Lotti. Poi è tornato sull’importanza del ruolo del sindaco che con il proprio modo di fare, il realizzare quelle che sembrano promesse ma diventano fatti concreti, restituisce credibilità alla politica.

L’Assessore Rizzo: situazione critica, sul 10% dei tetti calabresi è presente amianto. La Regione si sta attivando”

Catanzaro ( Cz) – Nel quadro degli interventi mirati alla tutela dell’Ambiente nella nostra regione, s’inserisce un altro importante tassello. L’Assessorato all’Ambiente, guidato dall’assessore Antonella Rizzo, ha, infatti, concluso le attività di rilevamento dei manufatti contenenti amianto su tutto il territorio regionale. Un passo in avanti concreto soprattutto a tutela della salute dei cittadini calabresi. Si tratta – si legge in una nota – di una mappatura di impianti industriali, edifici pubblici e privati e assi viari. “Un ulteriore risultato – ha detto l’Assessore Rizzo-  che smentisce l’inesistenza di un censimento  dei manufatti pubblici contenenti amianto. La Giunta regionale, guidata dal Presidente Mario Oliverio ha  fatto di più. Oggi, grazie al lavoro svolto dal settore informativo e cartografico di questo Dipartimento siamo in grado di avere una visione molto ampia della situazione. Le aree indagate sono state circa il 94% della superficie regionale con oltre un milione di edifici analizzati. Purtroppo i dati che emergono sono molto preoccupanti. Su oltre il 10 % dei tetti calabresi sono presenti materiali contenenti amianto”. Un fatto di importanza straordinaria se si pensa che i ritardi su questo fronte pesano come un macigno ed il prezzo pagato in termini di vite umane è ancora altissimo. In Calabria finalmente oggi si hanno a disposizione dati certi con un livello di attendibilità molto elevato, così come risulta dalla rilevazione cosiddetta “iperspettrale” sulle aree regionali più esposte. Secondo quanto emerso dal lavoro svolto dal settore specifico,  coordinato dal Dirigente Domenico Modaffari, sono emersi casi di forte criticità come quelli riscontrati nel comune di Lamezia Terme  dove sono presenti circa 88ettari di territorio inquinati da amianto, nel Comune di Crotone con circa 57 ettari e nel comune di Reggio con oltre trenta ettari. I dati ottenuti sono in formato digitale ed è possibile individuare con molta precisione attraverso un apposito “retino” ogni singolo tetto di ogni comune della Regione interessato da materiali contenenti amianto. L’indagine svolta dalla Regione attraverso questo progetto, denominato “Rilevamento Amianto- Attività di Completamento”, sarà presentata ai sindaci  di tutta la Regione ed alla stampa  il prossimo otto marzo, alle ore 11.00, nella sede della “Cittadella”regionale – sala verde. Nel corso dell’incontro, che sarà presieduto  dal Presidente Oliverio, verrà  consegnata ai sindaci una “Card Drive” con i dati relativi al territorio dei singoli comuni.

Magorno annuncia l’imminente Consulta dei Sindaci del PD

CATANZARO – Il Partito Democratico calabrese si prepara a varare la Consulta dei Sindaci, dopo quelle legate alla sanità e alla legalità. A dichiararlo è stato Ernesto Magorno, segretario regionale del partito, in occasione dell’imminente insediamento della Consulta della legalità, previsto per il prossimo venerdì pomeriggio a Lamezia Terme, alla presenza del sottosegretario Marco Minniti e di Davide Ermini, responsabile nazionale Giustizia del Partito Democratico. A coordinare la Consulta dei Sindaci sarà Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura.

“Le consulte sono il luogo in cui discutere in maniera collegiale delle questioni e delle problematiche vere, più sentite dalle nostre comunità. Il luogo deputato a strutturare una progettualità concreta a sostegno dell’operato amministrativo del presidente della Regione, Mario Oliverio” ha aggiunto l’onorevole Magorno, riferendosi alla necessità e all’importanza del coivolgimento diretto delle istituzioni che più sono a contatto con i territori, quindi i Comuni e i Sindaci che li rappresentano, nella lotta alla ‘ndrangheta.

Piena soddisfazione per la scelta di Anna Maria Cardamone è stata espressa da Enzo Bruno, in qualità di segretario provinciale del Partito Democratico, che ha fatto sue le parole dello stesso Magorno, sostenendo la necessità di “coordinamento tra territorio e comunità”, aggiungendo che la Cardamone, già quotidianamente impegnata nell’amministrazione di un territorio non facile, “saprà rappresentare non solo il collante di un organismo collegiale che vuole essere di supporto all’azione politico-programmatica del presidente della Regione, ma stimolo attento e sensibile nella direzione di un lavoro sinergico a sostegno delle istituzioni locali che guardano a Partito democratico come riferimento di governo”.

Castrovillari, incontro in comune tra sindaci, imprenditori e anas

CASTROVILLARI (CS) Questa mattina si è svolto nel  Comune di Castrovillari un incontro sulle grandi infrastrutture stradali in ampliamento nel Territorio, a cui erano presenti le amministrazioni di Cassano allo Jonio con il Sub Commissario Marco Saverio Ghionna, Spezzano Albanese con il Vice Sindaco Giuseppe Liguori, Firmo con il primo cittadino Gennarino Russo, Imprenditori e l’Anas con gli ingegneri Salvatore Rigoli e Giancarlo Luongo  nonché diverse sigle sindacali.

L’iniziativa,  voluta  dal primo cittadino del capoluogo del Pollino, Domenico Lo Polito, presente l’assessore  ai Lavori Pubblici , Aldo Visciglia,  nasce dalla preoccupazione che il blocco dei lavori sta creando gravi problemi alla viabilità, mettendo in ginocchio chi , per motivi di lavoro, studio, sanitari, trasporto merci ed altro è, è costretto ad utilizzare la  SS. 534 e le arterie di collegamento.

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Tale incontro , convocato , già dalla scorsa settimana , si pone in un scia, a questo punto, preparatoria, dell’incontro che il Prefetto ha convocato presso l’Ufficio Territoriale di Governo per mercoledì 3 febbraio.

Al centro del confronto, così,  la problematica dei lavoratori dell’indotto, lo stato di avanzamento dei lavori, le problematiche connesse alla loro definizione ed alla manutenzione delle arterie alternative nonché l’acquisizione d’informazioni su quando il traffico potrà  ritornare alla normalità poiché l’opera, a causa del crono-programma, del  particolare impatto ambientale e per come si snoda e interessa le popolazioni dello stesso bacino d’utenza, sta rendendo particolarmente disagiato le interconnessioni ed il raggiungimento dei luoghi.

Spiegazioni, approfondimenti e chiarificazioni hanno espresso il cammino dei lavori, al momento fermi per problemi legati all’impresa appaltatrice.

“Una full immersion importante quanto sentita dalle stesse Istituzioni e soggetti interessati  che rappresentano le comunità- ha sottolineato a margine del momento il primo cittadino del capoluogo del Pollino a nome e per conto dell’Amministrazione comunale- anche per richiamare la necessità di tempi più stretti, necessari per i cittadini ma, soprattutto, per il trasporto delle merci che sta risentendo della particolare condizione che sta vivendo la Calabria Citra con questa realizzazione.”

Enzo Bruni Incontra i sindaci di San Mango D’Aquini, Falerna e Gizzeria

CATANZARO (CZ) Il potenziamento del sistema scolastico del territorio compreso nell’Unione dei Comuni Ma.Re. Monti attraverso la formazione finalizzata alla valorizzazione di eccellenze e attività produttive locali, e la razionalizzazione delle spese per indirizzare le risorse ad investimenti volti a tale rafforzamento, sono stati al centro dell’incontro che il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha avuto questa mattina con i sindaci di San Mango D’Aquino, e presidente dell’Unione dei Comuni Ma.Re. Monti, Leopoldo Chieffallo; il sindaco di Gizzeria, Pietro Raso; il sindaco di Falerna e consigliere provinciale, Giovanni Costanzo. Presenti anche il sindaco di Jacurso, e consigliere provinciale delegato alla pubblica istruzione ed edilizia scolastica, Gianfranco De Vito, e la dirigente provinciale al ramo, Rosetta Alberto.
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I sindaci presenti, prima di tutto, si sono complimentati con il presidente Bruno per l’efficiente e puntuale intervento dei messi provinciali lungo le strade di competenza in occasione della straordinaria nevicata dei giorni scorsi. Il proficuo confronto si è quindi concentrato sull’organizzazione del sistema scolastico del comprensorio, “fino ad ora slegato da eccellenze e attività produttive territoriali – ha affermato il presidente Bruno – serve una programmazione indirizzata alla formazione professionale capace di mettere al centro dello sviluppo produttivo dell’intera area. Una più puntuale programmazione per lo sviluppo del territorio non può che passare attraverso la lettura più attenta delle variabili territoriali stesse, avendo come scopo una formazione di giovani sempre più specialistica in sintonia con le vocazioni territoriali, a partire da turismo e agricoltura, per finalizzare il tutto all’incremento dell’occupazione. Quindi – conclude Bruno -, serve una nuova politica che partendo dal basso tenga conto delle ricchezze di cui è ricca la nostra regione e della possibilità che le stesse invece che essere ‘contemplate’ possano rappresentare concretamente volano di sviluppo”. I sindaci presenti, hanno espresso la propria posizione in merito al dibattito in corso sulla costituzione dell’Area vasta ritenendo che il nuovo Ente intermedio possa rappresentare il luogo ideale per rappresentare le istanze del territorio nella sua complessità, superando le ristrette visioni di parte che hanno frenato una crescita complessiva.

Nuova legge Urbanistica, conferenza a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ) Venerdì quindici gennaio, con inizio alle ore dieci, al Centro “Agroalimentare” di Lamezia Terme si svolgerà la Conferenza regionale dei Sindaci e degli amministratori locali, i cui lavori saranno conclusi dal Presidente della Regione Mario Oliverio. Il tema dell’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è “La nuova Legge Urbanistica, una nuova stagione nel Governo del Territorio”.

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Con l’approvazione della Legge Regionale n°40/2015  si apre, in Calabria, una nuova stagione urbanistica. La Conferenza dei Sindaci rappresenta una tappa importante del processo indirizzato a restituire ruolo alla pianificazione, aggiornandone gli strumenti fino alla redazione di un testo unico per il governo del territorio. Gli obiettivi che s’intende raggiungere, che si è già iniziato a perseguire, sono quelli di guidare le trasformazioni del territorio e del paesaggio calabrese, avendo come indirizzo la sostenibilità ambientale e la sicurezza del territorio, l’equità sociale, la vivibilità. La Conferenza sarà aperta dall’ Assessore alla “Pianificazione Territoriale ed Urbanistica” Franco Rossi .  E’ prevista la partecipazione ai lavori dei Rettori delle Università calabresi Gino Crisci ( UNICAL), Aldo Quattrone (UMG), Pasquale Catanoso (Università Mediterranea), della Presidente Nazionale INU Silvia Viviani, del presidente Nazionale dell’ordine degli Architetti e Pianificatori Leopoldo Freyrei e del presidente di ANCI Calabria Peppino Vallone.

Presidente Bruno: ‘La Sp25 si farà’

CATANZARO “Le strumentalizzazioni fanno male al territorio: la Strada provinciale 25, importante arteria di collegamento tra il comprensorio della Presila e Catanzaro, si farà così come il Porto di Catanzaro perché le risorse necessarie saranno inserite nei fondi Pac entro la fine di gennaio. In merito ho avuto rassicurazioni dal presidente della Regione, Mario Oliverio, proprio in queste ultime ore”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nel corso dell’inaugurazione del residence “Il Migrante” che si è tenuta ieri sera a San Giovanni D’Albi. Il presidente Bruno ha raccolto molto volentieri l’invito del sindaco Gigi Piccoli – che era affiancato dall’assessore Francesco Marchese e dai sindaci di Taverna, Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Zagarise, Soveria Simeri e dal vice sindaco di Sellia – tornando nel comprensorio Presilano che ha visitato in più occasioni per fare il punto su viabilità e sistema scolastico, assumendo importanti impegni che stanno diventando realtà. Come nel caso del rifacimento dei muretti lungo la provinciale tra Albi e Vincolise che saranno oggetto di manutenzione nel prossimo mese, come assicurato nel sopralluogo effettuato nel mese di novembre. “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piccoli ha avuto davvero una bella idea: la realizzazione di un residence capace di accogliere quanti hanno voglia di tornare ad Albi ma non hanno la disponibilità essere ospitati da un parente o di una casa che lo ospiti rappresenta una opportunità per riscoprire le origini – ha detto ancora il presidente Bruno – assume una valenza sociale, oltre che turistica”. inaugurazione Il residence, che sorge in una struttura che ospitava una scuola elementare, è stato realizzato con 294 mila euro di fondi Pisl, si articola in tre accoglienti mini appartamenti, una sala conferenze e uno spazio comune, e sarà gestito direttamente dal Comune. L’inaugurazione del residence ha fornito anche l’occasione per la presentazione del progetto della piazza-arena ideata dal consigliere Elvira Parrotta e da Giuseppe Parrotta che è anche il progettista.

Il dibattito dei Sindaci e Consiglieri per l’approvazione del Bilancio

CATANZARO (CZ) L’assemblea dei sindaci è stata caratterizzata da un articolato e acceso dibattito seguito alla relazione del presidente della Provincia Enzo Bruno, non senza connotazione politica, dovuta in particolar modo alla decisione dei maggiori Comuni rappresentati – Catanzaro e Lamezia Terme – di esprimersi in maniera contraria. Confronto animato già alla vigilia sulla stampa. Il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone e il vice sindaco di Lamezia Terme, Francesco Caglioti, hanno parlato di una “bocciatura tecnica” di un bilancio che “rappresenta un libro dei sogni”, assumendo una ferma posizione che secondo molti consiglieri provinciali, come Marco Polimeni, Nicola Ventura, Marziale Battaglia e Pino Celi, aveva “piuttosto una chiara estrazione politica, perché non ha tenuto conto proprio delle spiegazioni tecniche come quelle relative al fatto che tutte la maggior parte delle opere previste sono finanziate e che le due città godono di decine di finanziamenti per strade e scuole. E soprattutto dell’appello alla responsabilità che implica una collaborazione istituzionale”. Secondo il vice presidente Marziale Battaglia, “il fatto che esiste un documento di 18 consiglieri comunali di Catanzaro che smentiscono Cardamone significa che è stato messo in minoranza. Vorremmo sapere dal sindaco Abramo il presidente ha rispettato il mandato che gli ha dato delegandolo. Credo che il voto espresso sia proprio politico”. Alla fine, insomma, viene fuori un parere negativo che secondo Emilio Verrengia è conferma come la Delrio sia una legge obrobrio perché il 97% dei sindaci di fatto ha espresso parere favorevole, è il mandato andare avanti e risolvere insieme le problematiche”.

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Si dice perplesso della posizione del Comune di Catanzaro, il sindaco di Sellia Marina Mauro. “Non siamo appiattiti sulla posizione di Bruno ma animati dal senso di responsabilità che caratterizza la fase di costruzione della nuova rea vasta che va oltre l’asse Catanzaro-Lamezia, cerchiamo sempre di fare sintesi anche quando non siamo d’accordo segno. Anche il sindaco di Sellia, Zicchinella, ritiene che l’asse Catanzaro-Lamezia sia superato.
Il consiglio provinciale ha, quindi, approvato dieci degli undici punti all’ordine del giorno all’unanimità dei presenti, oltre allo schema di bilancio: nove debiti fuori bilancio, e prima la rinnovazione delle commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali. Il presidente Bruno ha comunicato che è pronto a dare battaglia alla Regione in seguito al mancato rispetto degli accordi sulla firma dei protocolli d’intesa che trasferivano risorse e funzioni per il mantenimento del personale regionale in Provincia, e quindi ha anticipato che giovedì 8 ottobre alle 10 si terrà in prefettura il tavolo tecnico sulla Sp 25, dopo la decisione del Cipe di rimodulare i fondi dirottando i dieci milioni di euro previsti per la realizzazione.

Politiche di sviluppo: necessità di rete tra enti locali per maggiori risorse

BRUXELLES – Tornano soddisfatti dalla trasferta europea i sindaci di Castrovillari (Domenico Lo Polito), Condofuri (Salvatore Mafrici), Cosoleto (Antonino Gioffrè), Maida (Salvatore Paone), Mormanno (Guglielmo Armentano), Motta San Giovanni (Paolo Laganà), Rosarno (Francesco Bonelli), Vazzano (Domenico Villi), Zaccanopoli (Pasquale Caparra) durante la quale insieme all’onorevole Andrea Cozzolino, ed al docente Giuseppe Terranova, hanno incontrato a Bruxelles i rappresentanti del Consiglio Europeo.

Tornano con una consapevolezza maggiore del fatto che c’è «l’urgenza di fare rete per non restare ai margini delle politiche di sviluppo».

Nel corso della trasferta i sindaci calabresi hanno ringraziato chi ha sostenuto ed ottenuto, nel nuovo regolamento dei fondi comunitari 2014/2020, la possibilità di utilizzare direttamente importanti risorse comunitarie (almeno il 5%), bypassando in tal modo la Regione Calabria che «sempre più – secondo i primi cittadini – si accredita per incapacità di spesa e per oggettivi limiti di programmazione». È stato chiesto a gran voce l’ampliamento di questa prima importante tranche di risorse, quale condizione per le autonomie locali di intervenire su specifiche emergenze territoriali, e tra queste quella ambientale ed idrogeologica. «Sconfortante il quadro – è stato rilevato nell’incontro – che ne esce fuori e che vede l’Italia al penultimo posto in Europa per capacità di spesa delle risorse assegnate e la Calabria al penultimo posto in Italia, con una spesa della programmazione regionale 2007/2013 inchiodata ad un misero 31%, che se non utilizzato, entro il 31 dicembre 2014, sarà inevitabilmente revocato». La sorpresa è stata riscontrare che l’emergenza numero uno calabrese, ovvero il dissesto idrogeologico dei territori, «viene relegata nella futura programmazione europea al quinto posto tra gli undici obiettivi comunitari, dimostrando in tal modo i limiti con cui la Regione Calabria ha difeso gli interessi territoriali e la scarsa attenzione riservata a questo dramma che, se non affrontato per tempo, rischia di mettere ancor più in ginocchio la fragile economia calabrese»

Lettera dei sindaci della provincia al Prefetto Cannizzaro

Cosenza – I sottoscritti Sindaci della Provincia di Cosenza, che hanno inteso intraprendere e sostenere questa civile forma di protesta, espongono alla S.V. ill.ma quanto segue:

le regole sul Patto di stabilità estese dal I gennaio 2013 anche ai piccoli comuni, con popolazione compresa tra i 1000 e 5000 abitanti, impediscono alla quasi totalità dei comuni di poter procedere all’approvazione dei bilanci di previsione per il corrente anno.

Questi rigidi criteri di spesa che il governo centrale ha imposto alle autonomie locali, unitamente all’introduzione della TARES, costringeranno gli enti territoriali ad aumentare in modo esponenziale la tassazione nei confronti dei propri cittadini, oppure a dover eliminare alcuni servizi essenziali quali l’assistenza domiciliare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche ecc; il tutto in una situazione di gravissima crisi economica che affligge tutte le famiglie italiane ed in particolare quelle calabresi che da sempre lottano contro una economia debole e precaria.

L’introduzione della TARES, in particolare, nel prevedere l’obbligo della copertura totale dei costi del relativo servizio, introduce tariffe che, per il meridione d’Italia, sono di gran lunga superiori al resto della nazione, penalizzando ancor più una regione come la Calabria nella quale persiste un’emergenza, causa o conseguenza del blocco delle discariche pubbliche, che ha determinato i conferimenti extra regionali della parte indifferenziata nonché lo smaltimento della frazione organica nelle discariche private, facendo lievitare notevolmente i costi.

Nella migliore delle ipotesi, la TARES comporterà il raddoppio del tributo a carico dei cittadini andando a colpire, in particolare, le fasce più deboli, ovvero le famiglie numerose già impegnate a fronteggiare i quotidiani problemi di sopravvivenza.

Evidente, dunque, che la già precaria situazione economica, in uno con l’aumento dei tributi e delle tariffe nonché con la futura scomparsa di Equitalia, provocheranno una smisurata crescita dei ruoli morosi, facendo crollare le liquidità dei comuni.

L’esenzione delle regole del Patto di stabilità anche ai piccoli comuni, invece, creerà diverse problematiche in quanto gli enti, oltre a dover considerare in uscita la media triennale 2007-2009 della spesa corrente (impegni del Titolo I) pari al 13% per l’anno 2013 e del 15,8% dal 2014 al 2016, saranno incessanti nel pagamento dei servizi e nella liquidazione delle fatture per i lavori completati, mettendo in ginocchio l’intero tessuto economico-sociale dei territori.

Al pari della TARES anche le rigide regole del Patto di stabilità non prevedono alcuna differenza tra enti virtuosi ed enti indebitati, ponendoli tutti sullo stesso piano e con bilanci che, nel corso degli ultimi dieci anni, sono stati costantemente oggetti di tagli e restrizioni, non ultima la spendig review.

Inoltre, si segnala le limitazione dell’art. 16 – comma 11- del D.L. 95/2012 convertito nella legge n. 135/2012 che limita la possibilità di contrarre mutui nei valori massimi del 16% (per l’anno 2013) della quota interessi calcolata sui primi tre tritoli del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione del mutuo.

Tale limitazione blocca di fatto la possibilità di nuovi investimenti di Enti locali e quindi la realizzazione di quelle infrastrutture di cui nella nostra regione si sente grande bisogno.

Ma cosa ancora più grave è che tale limitazione non consente nemmeno di poter utilizzare i finanziamenti concessi da altre Istituzioni e che i nostri Enti devono, anche in minima parte, cofinanziare, vedasi L.R. 23/2006 per interventi su edilizia scolastica, L.R. 36/08 per interventi su edilizia pubblica, L.R. 24/87 interventi vari di OO.PP.

Gli enti si trovano nell’impossibilità di poter contrarre mutui anche in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

Altre non trascurabili conseguenze di tutte le esposte problematiche economiche-finanziarie, frutto di scelte e decisioni scellerate da parte del Governo centrale, saranno l’annullamento della possibilità per i comuni di poter integrare il salario ai lavori in mobilità, di poter promuovere il proprio territorio mediante l’organizzazione di fiere, mostre, spettacoli ed eventi culturali.

In una nazione in cui aumenta l’evasione e l’abbandono scolastico da parte delle fasce meno abbienti della popolazione, si costringono gli enti locali a tagliare perfino il sostegno per il diritto allo studio.

Con la presente si chiede pertanto alla S.V. un intervento presso gli organi preposti affinché venga illustrata la gravità della situazione emergenziale sia per i Sindaci che per i propri cittadini, con il fine di ottenere l’apertura di una discussione nell’ambito della commissione di bilancio del Parlamento italiano per il recepimento delle seguenti azioni:

  1. Abolizione / non introduzione delle regole del Patto di stabilità;

  2. proroga dell’Introduzione della TARES per l’anno 2014, con la previsione di tariffe proporzione alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai comuni;

  3. innalzamento all’8% del tasso di indebitamento dei comuni, escludente dalla limitazione imposta dalla legge n. 135/2012 i mutui contratti per cofinanziare i finanziamenti concessi da altri Enti e quelli per i quali altri Enti si impegnano a rimborsare le somme delle relative rate di mutuo, nonché i mutui da contrarre in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

  4. Escludere dalle limitazione imposte dalla legge 122/10 le somme che gli Enti locali erogano ai lavori utilizzati ai sensi della legge 468/97.

Ove le nostre democratiche dimostranze non dovessero trovare risposte concrete nelle sedi istituzionali competenti, i sottoscritti sindaci dichiarano sin da ora di essere pronti ad intraprendere forme di proteste, per far comprendere la tragicità del momento.

LETTERA E FIRME DEI SINDACI