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Saracena, sindaco denuncia decurtazioni risorse

CATANZARO, Venerdì 17 Ottobre 2014 – Enti locali e politiche di tagli dei governi nazionali, mentre i piccoli comuni sono quelli più virtuosi e paradossalmente quelli più penalizzati, le amministrazioni delle grandi città restano le vere fonti del disavanzo pubblico in questo Paese. Eppure si continua con le decurtazioni indiscriminate di risorse che non incidono sulle vere voragini dei grandi comuni, mentre costringono all’asfissia gli enti locali di piccole dimensioni e che sono la maggior parte della rete civica nazionale.

 

È quanto ha denunciato il Sindaco di SaracenaMario Albino GAGLIARDI intervenendo, come rappresentante dell’associazione nazionale piccoli comuni d’Italia (ANPCI) all’evento organizzato dalGruppo Deputati Pd, svoltosi a Roma nei giorni scorsi, presso la Sala della Regina nella Camera dei Deputati, dal titolo “IL PD E LA LEGGE SUI PICCOLI COMUNI – TERRITORI E COMUNITÀ CONTRO LA CRISI”.

 

Nel corso del dibattito sono interventi, moderati daFrancesco BOCCIA, Ermete REALACCI (Perché l’Italia deve fare l’Italia), Tino IANNUZZI (I centri storici minori), Enrico BORGHI (La montagna e il futuro), Antonio MISIANI (Rafforzare le comunità) ed il sottosegretario all’economia e finanzePierpaolo BARETTA (Un’idea di Paese).

 

Diverse le testimonianze: da Maria Letizia GARDONI – Presidente Coldiretti, Giovani Impresa a Rossella MURONI – Direttore di Legambiente; daMariarosa BARAZZA – Sindaco di Cappella Maggiore (TV) ad Agnese BENEDETTI – Sindaco di Vallo di Nera (PG); da Rosanna REPOLE – Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) ad Ada RENZI – Sindaco di Dugenta (BN) a Mauro GUERRA – Responsabile Anci Piccoli Comuni.

 

Nel suo fuori programma davanti ad una platea di circa 500 sindaci di diverse estrazione politica provenienti da tutta Italia, precedendo le conclusioni affidate a Roberto SPERANZA, ilSindaco di Saracena ha ribadito e rilanciato le evidenti contraddizioni, emerse negli stessi interventi dei Sindaci PD, rispetto alle norme sui piccoli comuni approvate dagli ultimi governi. Queste leggi – ha detto – si sono dimostrate nei fatti contrarie all’attività degli amministratori delle piccole realtà.

 

GAGLIARDI ha sottolineato inoltre la necessità dirivedere il principio dell’associazione tra comuni,preferendo il criterio volontaristico e meritocratico. Ad esempio in tema di differenziata – ha aggiunto – sarebbe assurdo costringere a stare insieme comuni virtuosi con comuni rimasti all’anno zero!

 

Il Sindaco del Paese del Moscato Passito ha concluso il suo intervento, sia invocando unallentamento del patto di stabilità, sia chiedendo che venga ascoltata ed invitata formalmente l’associazione nazionale dei piccoli comuni, tenuta fuori da questo importante confronto e pur avendo dimostrato – ha chiosato GAGLIARDI – di esser molto più vicina dell’ANCI alle reali questioni ed esigenze dei piccoli comuni italiani.