Archivi tag: sindaco

Muore all’età di 44 anni Leverino Bruno, sindaco di San Lucido

COSENZA –  E’ spirato stamane all’Ospedale di Cosenza Leverino Bruno, sindaco di San Lucido. Quarantaquattro anni, Bruno combatteva da tempo contro un brutto male.

Leverino Bruno  era stato eletto primo cittadino di San Lucido, centro del tirreno cosentino, lo scorso anno a giugno in seno ad una lista civica. La sua prematura scomparsa ha lasciato nello sconforto la famiglia, gli amici e tutta la cittadinanza.

La redazione di ottoetrenta.it si stringe al dolore per la perdita prematura del primo cittadino.

Foto pagina Facebook Leverino Bruno

 

 

 

“Xenia”, rinviato a giudizio Mimmo Lucano. A processo l’11 giugno

LOCRI (RC) – Il sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano è stato rinviato a giudizio assieme agli altri 26 indagati nell’ambito dell’inchiesta denominata “Xenia” sulla gestione dei migranti a Riace. La decisione è stata letta dal Gup del Tribunale di Locri Amelia Monteleone dopo sette ore di camera di consiglio.

Il processo è stato fissato per l’11 giugno prossimo a Locri. A Lucano, ancora sottoposto al provvedimento di divieto di dimora a Riace, e alle altre 26 persone rinviate a giudizio, l’accusa contesta, a vario titolo, i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio. Nessuno degli indagati era presente in aula alla lettura del dispositivo da parte del Gup, così come era accaduto anche nelle cinque giornate di udienza.

Lucano, al terzo mandato come primo cittadino di Riace, proprio nell’ambito dell’operazione Xenia della Procura di Locri, il 2 ottobre, era dapprima stato posto agli arresti domiciliari, misura poi trasformata nel divieto di dimora a Riace.

Fonte Ansa

Rende, Sandro Principe candidato a sindaco. De Rango fa un passo indietro

RENDE (CS) – I riformisti di Rende ci ripensano e tornano a proporre la candidatura di Sandro Principe a sindaco della città.

La novità è emersa  nel corso di un incontro dove Alessandro De Rango, pare avrebbe accettato di fare un passo indietro per permettere a Principe, Sottosegretario ed Assessore regionale e già sindaco di Rende, guidare una coalizione al momento composta da tre simboli: Insieme per Rende, Rende Riformista e Rende Avanti.

E’ attesa per le prossime ore la comunicazione ufficiale.

Graziano presenta la sua candidatura a sindaco di Corigliano-Rossano

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Un sindaco che unisce; un sindaco che, con le idee chiare, decide. Sta tutta qui la sintesi dell’evento di presentazione della candidatura di Giuseppe Graziano a primo cittadino di Corigliano-Rossano, tenutasi ieri sera in un teatro Metropol pieno finanche nelle gallerie. Una città autorevole, una città  connessa, sicura, razionale, accessibile, attrattiva e innovativa: passa da qui, da questa visione delle cose, la strategia di sviluppo disegnata da Graziano per Corigliano-Rossano.

Zero populismo e tantissime idee concrete.

Giuseppe Graziano è salito sul palco del Metropol con un’idea chiara della città unica, presentata e mostrata alla cittadinanza. Primo passo: l’autorevolezza. «Da subito  il sindaco di Corigliano-Rossano dovrà saper dialogare alla pari ed in modo deciso con tutti. Questa nuova e grande realtà deve assumere quella leadership demandatagli dal progetto di fusione, dettando i tempi dello sviluppo dell’intero bacino ionico-sibarita, riappropriandosi dei diritti che gli sono stati sottratti: Sanità e Giustizia, su tutti». Secondo passo: la connessione. «Una città forte non può rimanere isolata dal resto del territorio e del Paese. I primi interventi dovranno essere mirati a rimodulare le politiche per la mobilità interna, mettendo in connessione le aree urbane comunali e le periferie. Contestualmente occorrerà lavorare con determinazione per ottenere l’ammodernamento delle grandi vie dei trasporti: dalla Statale 106 alla linea ferroviaria per finire a quella risorsa non sfruttata che è il Porto, che ci vedrà impegnati nel chiedere maggiori sforzi a Gioia Tauro e nell’aprirci ancora di più verso il porto di Taranto». Terzo passo: la sicurezza. «Partiamo dalla manutenzione ordinaria che dovrà essere quotidiana: basta con strade impraticabili, basta con disservizi assurdi, basta con un sistema idraulico che è diventato lo spettro di questo territorio. Avvieremo subito interventi urgenti e straordinari per mettere al sicuro la città. Fatto questo, bisognerà lavorare per rendere vivibili i centri e le periferie, recuperando e restituendo alla città tutti quegli spazi che oggi vivono uno stato di degrado e abbandono». Quarto passo: la razionalità. «Siccome non parliamo del libro dei sogni ma di idee solide e realizzabili, partiremo da una razionalizzazione dei servizi: noi non toglieremo, ma aggiungeremo! E non lasceremo soli i cittadini perché il nuovo Comune sarà vicino a tutti con più delegazioni e una cittadella comunale che permetterà servizi unificati e pratiche più veloci». Quinto passo: l’accessibilità. «Il Comune di Corigliano-Rossano dovrà essere davvero un palazzo di cristallo.Sogniamo una città in cui l’informazione sia accessibile a tutti e la comunicazione finalmente chiara, per essere trasparenti e moderni. Essere accessibili significa anche essere vivibili».

Durante la presentazione Graziano ha sottolineato anche l’importanza di essere una realtà appetibile per i turisti.

Sesto passo: l’attrattiva. «Se vogliamo entrare nei circuiti economici internazionali dovremo avere il coraggio di  aprire le porte agli investimenti esteri ma soprattutto dovremo aiutare gli imprenditori locali e non essere il loro ostacolo. Corigliano-Rossano vanta numerose e indiscusse eccellenze produttive che vanno sostenute e incentivate partendo da un piano di promozione e di marketing territoriale concreto, che torni a rendere quest’area appetibile e ricca di sviluppo, lavoro e speranza per le nuove generazioni». Settimo passo: l’innovazione. «Tutti i nostri buoni propositi non valgono nulla se non li proiettiamo nel futuro e, quindi, in una Città moderna. Lo faremo collaborando con università e centri di ricerca per sostenere il territorio e le sue peculiarità o per la creazione di nuove startup. Il primo step verso l’innovazione sarà la sburocratizzazione dell’apparato comunale creando i presupposti per consentire al cittadino di essere sempre connesso con il suo Comune». – «Questa è la Corigliano-Rossano che vediamo nel futuro e che è anche un contenitore di contributi e partecipazione. Da martedì 2 Aprile attraverso il sito web grazianosindaco.it si potrà accedere ad unapiattaforma programmatica all’interno della quale ognuno potrà inserire le sue proposte e i suoi suggerimenti».

Sono sedici i soggetti politici che, in coalizione, sostengono questa nuova idea di città con Giuseppe Graziano.

 Alternativa Democratica, Civica Corigliano-Rossano, Comitato Corigliano-Rossano C100A, Corigliano-Rossano Prima di Tutto, CoRo di Moderati, Direzione Corigliano-Rossano, Fratelli d’Italia, Giuseppe Graziano Sindaco, Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Insieme, Lega Salvini, Movimento civico L’Amicizia, Movimento Nazionale per la Sovranità, Noi Rete Umana – movimento di opinione,Volare Alto e Voltare Pagina.

Mendicino, Palermo revoca le deleghe a Gervasi. Margherita Ricci nuovo assessore

MENDICINO (CS) –  A pochi mesi dalle elezioni comunali che interesseranno anche Mendicino, il primo cittadino Antonio Palermo ha provveduto a revocare le deleghe all’assessore Francesco Gervasi. Lo stesso sindaco, dal suo profilo Facebook, in un post, ne spiega i motivi. Contestualmente Antonio Palermo ha nominato Margherita Ricci nuovo assessore.

Il post del sindaco Palermo : 

«Alla luce delle gravi e lesive dichiarazioni pubbliche dell’assessore Francesco Gervasi sull’operato dell’attuale amministrazione, della maggioranza di governo e finanche della Giunta di cui egli stesso fa parte in quanto da me Sindaco nominato tra i consiglieri eletti, dichiarazioni mai prima d’ora palesate nelle opportune sedi istituzionali di Giunta e di Consiglio, e frutto di comportamenti personalistici della funzione istituzionale assegnatagli dal sottoscritto Sindaco; dinanzi a incoerenti e irresponsabili comportamenti dello stesso assessore relativi ad incontri intercorsi, in qualità di assessore in carica della giunta attuale nominata dal Sindaco, con i componenti delle opposizioni alla nostra attuale maggioranza di governo, minando in tal modo il buon andamento e la credibilità dell’azione di governo in corso della nostra Città e il corretto prosieguo del percorso amministrativo nella presente legislatura nonché il raggiungimento degli importanti obiettivi finali in via di conclusione, e costruendo, al contempo, da assessore attualmente in carica dal sottoscritto Sindaco nominato e delegato, alleanze alternative all’attuale compagine di governo; ho provveduto a revocare la carica e le deleghe all’assessore Francesco Gervasi, venuto meno, dunque, il rapporto fiduciario a causa della mancanza di lealtà e rispetto istituzionale nei confronti del Sindaco delegante, della giunta, della maggioranza e dei cittadini elettori, operata dall’assessore stesso che con le sue dichiarazioni e i suoi comportamenti ha tradito, appunto, la fiducia di tutti.

Ho avocato a me ogni delega di settore e di funzione prima affidata all’assessore.

E ho provveduto nell’immediatezza alla nomina del nuovo assessore nella persona di Margherita Ricci con le medesime deleghe già da lei ricoperte in qualità di consigliere, alla quale auguro buon lavoro insieme alla Giunta e all’intera maggioranza di governo.

Continuiamo ancora con più forza a lavorare per il bene della nostra Città.

Mendicino non torna indietro»

Lamezia Terme, si reinsedia il sindaco Paolo Mascaro

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è reinsediato il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro rientrato nel possesso delle proprie funzioni dopo l’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme emesso nel 2017 per infiltrazioni mafiose.

Mascaro è giunto nel piazzale antistante la sede del Palazzo comunale dove è stato accolto da un applauso. Smentite alcune voci che erano circolate circa le sue possibili dimissioni all’indomani del reinsediamento.

«La determinazione – ha detto Mascaro parlando con i giornalisti dopo avere nuovamente indossato la fascia tricolore – è di andare avanti. Oggettivamente ci sono troppe tematiche che attendono una pronta risoluzione come, ad esempio, l’approvazione del Piano strutturale comunale».

Fonte e Foto Ansa

Ambasciatore libico ricevuto dal sindaco Manna,  «Affascinato da Rende»

RENDE (CS) -Ieri  mattina il sindaco di Rende Marcello Manna ha ricevuto in Comune l’ambasciatore libico in Italia Omar Abdelsalam al Tarhouni. Una visita molto importante che ha dato il via in pratica ad un percorso che il primo cittadino di Rende vuole avviare concretamente.

Non solo quindi una pura visita istituzionale e di cortesia, ma l’ambasciatore libico ha scelto Rende per  «intraprendere e aprire una porta sulla Calabria e sulla vostra città con lo scambio di operazioni commerciali e culturali visto che la vostra università è considerata da  molti l’ateneo tra i più importanti in italia». L’ambasciatore libico  è molto concreto e ha chiesto al sindaco di Rende già un secondo incontro rivolto al pubblico proprio per coinvolgere gli imprenditori locali e far conoscere la «realtà libica che ha tanto bisogno di collaborare con l’Italia». Ed è a questo proposito che lo stesso sindaco di Rende ha voluto al tavolo di rappresentanza  il presidente dell’area industriale di Rende Ferdinando Morelli che ha illustrato e dato i numeri dell’area industriale di Rende.

Morelli è sceso nel dettaglio fornendo allo stesso ambasciatore un quadro completo ed è prevista per domani mattina la visita alla stessa area industriale. Presente al tavolo anche Monica Perri responsabile comunicazione, marketing Unindustria Calabria, il presidente del consiglio comunale di Rende Mario Rausa, i consiglieri comunali Franchino De Rango, Gaetano Morrone, Rachele Cava, Marco Greco e gli assessori della giunta Manna.

Tra le presenze da sottolineare anche quella del rendese Roberto Casciaro collaboratore dell’ambasciatore libico presso il Quirinale. Il sindaco di Rende ha dato molta importanza a questa giornata «la città di Rende ha due motori fondamentali che costituiscono la vera forza della comunità e incontri come questi sono fondamentali, non solo per una crescita, ma anche per dare una vera e concreta possibilità di sbocco internazionale. Ed è per questo che ci siamo dati appuntamento verso fine marzo per una convention ,questa volta, aperta al pubblico. Organizzeremo tutto al Museo del Presente così ci sarà la possibilità per gli imprenditori di dialogare con i colleghi libici in tavoli rotondi. Quindi non solo convention, ma un vera e approfondita conoscenza tra i vari operatori del settore. Vogliamo andare sul concreto- continua il sindaco di Rende Manna- perché oggi ho intravisto questa possibilità per gli imprenditori di Rende, ma anche per tutte quelle persone che hanno sviluppato la classica idea vincente. Sono certo che  sarà una giornata da non farsi sfuggire».

Anche con  il rettore lo scambio di notizie è stato molto produttivo.  Ma prima della visita al prefetto di Cosenza, l’ambasciatore libico, ha voluto visitare il centro storico di Rende. Ed è rimasto molto affascinato dal borgo antico, dalle chiese, dal museo civico e dal laboratorio di liuteria del maestro Emilio Natalizio. Piccolo spazio dedicato al gusto con una pausa pranzo al ristorante Hostaria de Mendoza.  E qui c’è anche un piccolo particolare con l’ambasciatore che ha promesso al suo ritorno: «porterò il tartufo nero della Libia».  Regali, abbracci, sorrisi, l’ambasciatore si lascia con il sindaco Manna con un concreto “arrivederci”. E’ bastata una giornata per far scattare tra i due la vera possibilità di una collaborazione che porterà alla città di Rende benefici, non solo in termine di occupazione, ma anche di turismo.

 

 

“Miramare”, chiesto rinvio a giudizio per Falcomatà. L’accusa è abuso di ufficio

REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore della Repubblica Walter Ingnazitto ha chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e per gli altri indagati, tra cui assessori e dirigenti comunali, nell’ambito dell’operazione “Miramare”.

Per tutti, sindaco compreso, l’accusa è abuso di ufficio e falsità materiale e ideologica relativamente ad una delibera datata 2015 con cui fu ammessa la proposta della onlus per poter utilizzare il piano terra del palazzo “Miramare”, struttura alberghiera di proprietà del comune, già affidato ad altro soggetto.

«Falcomatà avrebbe omesso di astenersi in presenza di un interesse proprio ed anzi, attraverso la delibera, avrebbe agevolato un soggetto ritenuto a lui legato da un rapporto di pluriennale amicizia, ricambiando l’analogo favore ricevuto dallo stesso Zagarella che in occasione delle precedenti elezioni amministrative gli avrebbe concesso in uso gratuito un proprio immobile da destinare a sede della segreteria politica». 

L’udienza è fissata per il prossimo 11 di febbraio.

 

 

 

 

 

 

Sindaci “ribelli” contro Salvini, aderisce anche Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA –  Anche Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, compare nella lista dei sindaci “ribelli” e “dissidenti” contro il decreto sicurezza del ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini.

Un’ondata di “rivolta” capeggiata dal primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando il quale ha annunciato di voler sospendere nella sua città gli effetti del decreto, sia per quel che concerne l’impossibilità di potersi di iscrizione all’Ufficio Anagrafe, sia per la scadenza del permesso di soggiorno.

Accanto al sindaco Orlando figurano poi, oltre al primo cittadino della Città dello Stretto anche i sindaci di Napoli, Firenze, Parma, Pescara, Cerveteri.

Falcomatà si è detto amareggiato affermando che le problematiche oggetto del decreto non hanno trovato ad oggi alcuna condivisione e concertazione. Il sindaco è certo che a Reggio Calabria non verranno mai applicate le «norme che vanno contro i principi costituzionali e di accoglienza. A questo punto auspichiamo che il Viminale voglia incontrare l’Anci».

 

Intimidazione al sindaco, croci sul muro esterno della sua abitazione

CINQUEFRONDI (RC) -Una vicenda sulla quale adesso indagano i carabinieri per risalire ai responsabili dell’atto intimidatorio perpetrato nei confronti del sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia.

La sua casa di campagna è stata infatti oggetto della minaccia. Prima è stata forzata una finestra e successivamente, una volta dentro, dopo aver danneggiato alcuni mobili, i malviventi hanno inciso su un muro esterno della residenza alcune croci con a fianco le iniziali del primo cittadino.

Unitamente ai messaggi di solidarietà giunti al sindaco Conia, lo stesso sui social, condannando il vile gesto si è detto sereno, certo che la giustizia farà il suo corso e lanciando un monito ai responsabili dell’accaduto, «Non siete niente».