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Riace, il sindaco Mimmo Lucano pronto a dimettersi

ROMA – Dice di essere «sfiduciato, avvilito, indignato con lo Stato» e pronto a lasciare Riace se il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria non confermeranno il sostegno finanziario fornito all’esperienza di dei bonus e delle borse lavoro, strumenti che hanno imposto la cittadina della locride sul piano nazionale e internazionale diventando un vero punto di riferimento sull’accoglienza migranti. Protagonista di questa battaglia è (Domenico) Mimmo Lucano, dal 2004 sindaco di Riace, comune di 1500 abitanti in provincia di Reggio Calabria, di cui ha contribuito alla rinascita trasformando gli immigrati in cittadini immigrati I bonus e le borse lavoro sono stati parte portante di questo progetto che ha visto passare a Riace in questi anni 7-8 mila migranti.

Voto di scambio, sindaco Amantea: «Accuse gravi, spero innocenza»

AMANTEA (CS) – «La notizia che ho appreso questa mattina dalla stampa arriva come un fulmine a ciel sereno. Sono rimasto basito. Conosco Marcello come un imprenditore serio, ben inserito nella comunità, è vicino ai giovani e all’associazionismo, soprattutto sportivo, quindi non mi spiego quanto accaduto».

Così il sindaco di Amantea Mario Pizzino commenta l’arresto di Marcello Socievole, consigliere di maggioranza accusato di voto di scambio, tentata estorsione e tentata violenza privata. «Le accuse – ha proseguito il sindaco Pizzino, espressione di una lista civica – se vere sono gravi, ma per ora voglio credere nell’innocenza di Marcello e sono certo che proverà la sua estraneità ai fatti contestati. Intanto, ho appena convocato una riunione con tutti i consiglieri di maggioranza per un confronto. Abbiamo cercato di dare un segnale alla città, offrendo una squadra di lavoro composta da cittadini onesti, quindi spero che quanto accaduto si possa risolvere nel più breve tempo possibile e con l’innocenza del nostro consigliere. In merito all’ex sindaco non mi sento di rilasciare alcuna dichiarazione, perché posso esprimere un giudizio solo sulle persone con le quali ho collaborato direttamente».

Marasco in consiglio a Rende, la soddisfazione di Giacomo Mancini

«Congratulazioni a Saverio Marasco che da oggi rappresenta la città di Rende in consiglio comunale». E’ quanto scrive in una nota Giacomo Mancini, già deputato ed assessore regionale, in relazione all’ingresso nell’assise civica di Saverio Marasco, subentrato a Domenico Ziccarelli, promosso in giunta dal sindaco Manna. «Con Saverio siamo legati da sentimenti di antica amicizia. Mi ha onorato sempre del suo sostegno nelle mie battaglie politiche gioendo per i successi, ma anche rimanendo vicino dopo le sconfitte. E mi ha supportato anche nell’impegno culturale, contribuendo con entusiasmo alla nascita e alla gestione della Fondazione Giacomo Mancini. E anche per questi motivi sono certo che adesso da consigliere comunale si farà apprezzare per la sua competenza e per la sua passione. Da oggi Rende, il suo consiglio comunale e il sindaco Marcello Manna possono contare su una risorsa di valore in più».

Rende, ecco il rimpasto ter varato da Marcello Manna

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Marcello Manna ufficializza la nuova giunta con l’incognita dei numeri. Alternativa Popolare perché il partito alfaniano rimane fuori dall’esecutivo, nonostante la sua nutrita rappresentanza in consiglio. Riconfermati Marina Pasqua, Pierpaolo Intorno e Pino Munno. Promossi in giunta i consiglieri Domenico Ziccarelli, con deleghe ad ambiente, turismo e attività produttive, ed Annamaria Artese con deleghe alle politiche sociali e istruzione. Nell’esecutivo anche Pasquale Costabile, neo presidente dell’ordine degli architetti, assessore all’urbanistica, e la storica e docente universitaria Marta Petrusewic con delega alla cultura. A Ziccarelli ed Anna Maria Artese, subentrano Nella Fanello e Saverio Marasco della lista Laboratorio Civico.

La reazione di Alternativa Popolare

In un comunicato il partito alfaniano spiega: «Abbiamo proposto al sindaco tre cose. La prima è la riconferma del quadro politico uscito vittorioso alle elezioni del 2014. La seconda: recuperare un rapporto con la città che si è completamente smarrito, proponendo sul territorio una bonifica significativa dei problemi annosi e gravissimi ancora aperti sul piano ambientale. Per terzo – prosegue la nota – ha proposto, inoltre, e se non ci sono le condizioni per questo, qualcuno comunque ci dovrà spiegare il perché, una giunta istituzionale “del sindaco” di altissimo livello. Una giunta istituzionale nella quale, secondo le stesse parole che il sindaco ha riportato nei giorni scorsi e nell’ultima conferenza stampa, non dovrebbe concorrere nessun partito eletto nelle competizioni elettorali. Di fronte a questo il sindaco Manna ha deciso di prendersi una pausa di riflessione.

Noi vogliamo significare, oggi, all’opinione pubblica che Alternativa Popolare non viene meno al suo mandato elettorale e, soprattutto, non chiede le dimissioni del sindaco Manna – si legge nella nota – Dimissioni che potrebbero, però, scaturire da una grave carenza di maggioranza costituita per sostenere questa ipotesi di giunta che, a quanto pare, si ammanta di civismo, ma di fatto è composta da partiti, nonché rappresentata da nomi, che si leggono ultimamente sui giornali, di persone amiche del sindaco. Sembra, dunque, più una giunta “casereccia” e familiare che non istituzionale e senza nessuna dignità politica. Il sindaco ha preso una pausa di riflessione che noi rispetteremo con serenità».

Miceli (M5S): «La fase della grande ammucchiata»

«Con la presentazione della nuova Giunta si apre la fase della grande ammucchiata – dice il consigliere comunale pentastellato – C’è un sindaco apparentemente senza numeri in Consiglio che tenta di continuare a galleggiare altri due anni (nelle ipotesi più rosee). Ma chi garantirà la maggioranza a questo novello Schettino che abbandona una nave che affonda per salire su una che fa acqua da tutte le parti? La domanda se la pongono un po’ tutti in città e non servirà molto per scoprirlo poiché il prossimo Consiglio comunale chiarirà ogni dubbio.
La verità è che tranne il Movimento 5 Stelle, a Rende nessuno vuole andare alle elezioni. Ognuno ha le sue ragioni che non coincidono certo con gli interessi dei cittadini.
A questi ultimi restano solo i grattacapi generati da anni di capricci istituzionali. Nessuno dei problemi di Rende è stato risolto da questa amministrazione: a partire dalla mancata bonifica dell’area ex Legnochimica per finire con la storica carenza idrica che colpisce periodicamente quartieri e contrade (ma l’elenco dei problemi di Rende non si esaurisce certo con queste due tematiche).
Manna in piena continuità amministrativa pensa alla realizzazione delle grandi e ingestibili opere e alle inaugurazioni delle incompiute, senza muovere un dito per dare un segnale di vita alla nostra città che negli ultimi tre anni ha perso ben duemila residenti mostrando ancor più profondamente quei segni di decadenza iniziati con i governi riformisti. Piena continuità amministrativa anche e soprattutto nella non risoluzione delle problematiche più stringenti.
Come Movimento 5 Stelle pensiamo sia arrivato il momento di sconfessare e mandare a casa questa vecchia politica capace solo di inciuciare e di accumulare debiti per le generazioni future. Noi non chiediamo le dimissioni al sindaco ma lo stesso potrebbe incorrere nell’errore di non avere praticamente i numeri che possano sostenere un’ipotesi del genere. Quindi, noi lo avvisiamo primo del tempo, non ci si venga a dire che per non avere i numeri il sindaco Manna lascia, perché lasciare la città oggi sarebbe un atto di viltà che noi non condividiamo, perché ci sono emergenze ambientali e di gestioni amministrativa che non possono più attendere.

Noi abbiamo dato disponibilità sia a continuare con questa maggioranza sia alla giunta istituzionale che pensavamo potesse volare alto, che soprattutto guardasse ai problemi della città, e dobbiamo registrare, invece, che gli ultimi avvenimenti non vanno in questa direzione, non certo per nostra volontà e né per la volontà del corpo elettorale che ci ha dato fiducia».

‘ndrangheta, ex sindaco calabrese assolto da accusa di associazione mafiosa

SCALEA (CS) – I giudici della Corte d’appello di Catanzaro hanno assolto dall’accusa di associazione mafiosa l’ex sindaco di Scalea (Cosenza), Pasquale Basile, che si è così visto rideterminare la pena da 15 anni di reclusione a 6 anni e quattro mesi per reati fine. I giudici hanno rideterminato la pena anche nei confronti di altri 14 imputati, mentre hanno confermato 6 condanne e 9 assoluzioni.

Il processo era scaturito dall’operazione Plinius condotta nel luglio del 2013 dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza contro presunti capi e gregari della cosca Valente-Stummo, operante a Scalea e nei comuni vicini e che, secondo gli investigatori, è subordinata alla cosca Muto di Cetraro. Basile è stato difeso dagli avvocati Vincenzo Adamo e Marina Pasqua. «Esprimo grande soddisfazione – ha sostenuto Adamo – per l’esito del giudizio di appello nei confronti dell’ex sindaco di Scalea Pasquale Basile, che modifica sostanzialmente l’ipotesi d’accusa stabilendo che il nostro assistito non ha mai rivestito alcun ruolo né da organizzatore, né da partecipe nell’ associazione mafiosa ipotizzata. La Corte d’appello di Catanzaro ha affermato che Pasquale Basile non è un mafioso. Una maggiore e più attenta analisi degli atti processuali ha permesso di stabilirlo. Ricorrerò, unitamente all’avvocato Marina Pasqua, in Cassazione per le residue ipotesi di reato».

Intimidazioni, incendiata porta dello studio legale di un sindaco

BELVEDERE SPINELLO (KR) – Intimidazione, la notte scorsa, ai danni del sindaco di Belvedere Spinello (Kr), Rosario Macrì. Ignoti hanno appiccato il fuoco alla porta d’ingresso dello studio legale del sindaco, ubicato nel centro storico della cittadina dell’entroterra crotonese. Ad accorgersi dell’accaduto è stato un abitante della zona che, intorno alle 4 del mattino, ha avvertito il primo cittadino. Il sindaco ha chiamato i carabinieri che, dopo aver effettuato i consueti rilievi, stanno cercando di verificare se nelle riprese della videosorveglianza di alcune attività commerciali della zona ci possano essere elementi utili alle indagini.

«E’ un fatto che reputo legato alla mia attività da amministratore più che a quella di avvocato – ha dichiarato Macrì – anche se non riesco a spiegarmene il motivo visto che non ci sono state in questo periodo gare di appalto o decisioni particolari. Nè ci sono fibrillazioni politiche».

Rosario Macrì, 44 anni, è stato eletto sindaco il 25 maggio 2014 alla guida della lista civica Uniti per Belvedere. Nei mesi scorsi scorsi Belvedere Spinello è stato al centro di un’inchiesta della Dda di Catanzaro, denominata “Six Towns”, che ha portato all’arresto di 36 persone per associazione mafiosa.

L’appello: «Salviamo il calcio a Isola Capo Rizzuto»

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Giornata importante quella di oggi per le sorti del calcio a Isola Capo Rizzuto. Oggi infatti i soci della Polisportiva, autorizzati anche dagli Amministratori Giudiziari, hanno consegnato presso l’ente comunale il titolo sportivo della Polisportiva Isola Capo Rizzuto, società cinquantenaria del territorio. «Ricordiamo – si legge nella nota diffusa in serata – che la società ha da poco ottenuto l’accesso in Serie D, una categoria importante non solo ai fini calcistici ma anche a quelli turistici e promozionali. Un campionato nazionale che in questo momento non può andare perduto». A tal proposito si apprende che il sindaco Gianluca Bruno ha immediatamente organizzato una pubblica assemblea. «Invito tutta la cittadinanza e tutti gli imprenditori del territorio, non solo di Isola di Capo Rizzuto se interessati – scrive il sindaco -, a partecipare all’incontro inerente il futuro del Polisportiva che si terrà martedì 20 giugno, alle ore 18,30, presso la Sala Consiliare. La squadra è patrimonio della cittadinanza e chiunque abbia la forza, e la volontà, di proseguire questo cammino può esprimere pubblicamente questa volontà nella pubblica assemblea del 20 giugno. Esserci significa scrivere una pagina importante del futuro della nostra città e non solo, anche dell’intera provincia».

Jole Santelli si congratula con il neo sindaco di Amantea Mario Pizzino

COSENZA – «Congratulazioni al nuovo Sindaco di Amantea, Mario Pizzino, che è stato capace di interpretare al meglio la volontà di rinascita della sua comunità e di vincere le elezioni con un risultato importante». Questo il commento a caldo del Vice Sindaco di Palazzo dei Bruzi Jole Santelli. «Conosco personalmente Mario da tantissimi anni, ne apprezzo la sua serietà e la sua professionalità, doti apprezzate anche dai suoi concittadini. Un uomo d’esperienza ma con idee giovani, stimato e competente, che saprà fare il bene di Amantea, una città che merita tanto. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo impegno che lo attende, con la certezza che saprà rappresentare le buone pratiche di quella Calabria che vuole correre».

E’ Mario Pizzino il nuovo sindaco di Amantea

AMANTEA (CS) – E’ ufficiale,  Mario Pizzino “Listazzurra” con il 43.01 %  pari a 3566 preferenze è il neo sindaco di Amantea.  Lo segue Tommaso Signorelli “Una città nel cuore” con il 34.96% (2899 voti) e Francesca Menichino “Movimento 5 Stelle.it” con il 22.02% (1826 voti). Questi i risultati definitivi.  Lo ricordiamo, Amantea a soli tre anni dall’ultima tornata elettorale – il 14 maggio 2014 venne eletta sindaco la giovanissima Monica Sabatino, ma il 13 gennaio 2017 la stessa fu costretta a rassegnare le dimissioni, già firmate dalla maggioranza del consiglio.

 

Mendicino, intitolata a Falcone e Borsellino la nuova sala consiliare

MENDICINO (CS) – Intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la nuova sala consiliare del comune di Mendicino. «Abbiamo deciso di imprimervi il nome di due eroi contemporanei – spiega il sindaco Antonio Palermo – Com’è noto quest’anno ricorre il 25mo anniversario della strage di Capaci e di quella di Via D’Amelio. La nostra attività è improntata  – ha aggiunto il primo cittadino – sui valori della legalità, della trasparenza e della correttezza. Era quindi quanto mai opportuno dedicare il luogo più significativo della democrazia della città a questi due indimenticati paladini della Repubblica». Alla cerimonia sono intervenuti il prefetto Gianfranco Tomao, il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo, il presidente della Provincia Franco Iacucci. Taglio del nastro affidato al giovane sindaco dei ragazzi Andrea Chiaramonte. Dopo la benedizione di Don Enzo Gabrieli la manifestazione, coordinata dal segretario generale Mario Zimbo e dalla presidente del consiglio comunale Nathalie Crea, è proseguita all’interno della nuova sala davanti ad un nutrito pubblico. Il procuratore Spagnuolo ha tenuto una Lectio Magistralis su “Cultura della legalità e cittadinanza attiva”. Come consuetudine, l’amministrazione ha consegnato ai giovani appena divenuti maggiorenni, una copia della Costituzione italiana.

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