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Centro storico, Occhiuto e Caruso replicano a Sinistra Italiana

COSENZA – «L’ipocrisia e l’inconcludenza di alcuni esponenti partitici così come di alcuni rappresentanti parlamentari che intervengono oggi sulle demolizioni attuate nel Centro storico da parte del Comune, lasciano francamente interdetti, dato il . di partenza strumentale con cui affrontano argomenti che dovrebbero essere solo burocratici e non politici».

Lo dichiarano con una nota congiunta il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore ai Lavori pubblici di palazzo dei Bruzi Francesco Caruso replicando a quanto diffuso da Fernando Pignataro, della direzione nazionale di Sinistra Italiana, a seguito dell’interrogazione dei parlamentari Nicola Fratoianni e Celeste Costantino.

«Mentre da un lato – aggiungono il primo cittadino e il suo delegato – c’è un’Amministrazione pubblica attiva che si adopera per salvaguardare l’incolumità delle persone dal rischio dei crolli nel Centro storico, dall’altro c’è chi si lamenta pretestuosamente mentre invece potrebbe facilmente proporre leggi ad hoc, proprio come vorrebbe la prerogativa parlamentare. Da chi ricopre determinate cariche, infatti, ci aspetteremmo la stessa azione al servizio delle persone nello scongiurare i pericoli dovuti a edifici eccessivamente pericolanti. Ciò che ha fatto il Comune nel Centro storico deve ascriversi all’esclusiva tutela di residenti e visitatori, attraverso interventi di somma urgenza. Come già precisato nei giorni scorsi – concludono Occhiuto e Caruso – gli interventi effettuati non riguardano alcuna demolizione di edifici o luoghi di pregio ma la messa in sicurezza di un lungo perimetro che è a tratti pericolante proprio perché nei decenni non si è investito sulla sicurezza delle città antiche. Nessuna violazione delle leggi in materia quindi, semmai un eccessivo zelo che ogni amministratore o esponente politico dovrebbe avere».

Cosenza Pride, l’assemblea di Sinistra Italiana disapprova il comportamento del comune di Cosenza

COSENZA – L’assemblea provinciale di Sinistra Italiana all’unanimità disapprova il mancato patrocinio del Comune di Cosenza alla manifestazione del Cosenza Pride prevista per il primo luglio prossimo. «Parlare meramente di “tolleranza”- informano Giovanni Caporale e Emma Caferro- implica necessariamente ritenere l’omosessualità un difetto che va tollerato: semmai si tollerano gli errori, i diritti si difendono! Parlare di “non discriminazione” implica un atteggiamento puramente passivo, limitandosi a far sì che le persone non vengano discriminate. La definizione dell’evento come “spettacolarizzazione […]attraverso modalità stereotipate e conformistiche” ha il sapore amaro del ritorno di vecchi stereotipi, quando si accettava l’omosessualità purché manifestata non alla luce del sole. La nostra Costituzione ci impegna a una politica attiva di inclusione e di rimozione dei pregiudizi. Pertanto criticare questa manifestazione non vuol dire altro che ignorare il diritto costituzionale alla libertà di espressione. Esprimiamo la nostra vicinanza al comitato organizzatore del Cosenza Pride, dandoci appuntamento al primo luglio per intraprendere un sentiero comune che non miri all’accettazione ma al rispetto e alla giustizia verso tutti e tutte. Se è pur vero che non esiste un obbligo specifico di dare il patrocinio a una manifestazione del genere, negarlo con queste motivazioni implica la totale incomprensione della sfera dei diritti umani. È del tutto evidente che gli interessi principali dell’amministrazione siano solo grandi appalti e cemento , i diritti dei cittadini e la libertà d’espressione non interessano affatto».

Sinistra Italiana in Calabria, al via il primo Congresso regionale

LAMEZIA TERME (CZ) – “L’Alternativa c’è anche in Calabria”, sarà questo in estrema sintesi il progetto politico al centro del dibattito e delle scelte del 1° Congresso regionale calabrese di Sinistra Italiana. E per costruire l’alternativa, lanciare un progetto di una sinistra unita, propositiva, inclusiva all’Hotel Lamezia dalle ore 9.30 di Sabato 22 Aprile sono stati invitati le Organizzazioni sindacali, il partenariato sociale, le forze politiche della sinistra, le Associazioni e i movimenti, i comitati di lotta e i coordinamenti in difesa dell’ambiente e della Costituzione, personalità della cultura, impegnate nel sociale e in difesa della legalità. Insomma tutti quei soggetti, singoli o associati, che in questi anni sono stati costretti a gestire le pesanti ricadute di politiche fallimentari, liberiste, che hanno ulteriormente impoverito la parte più debole della società e creato le condizioni di un impoverimento di fasce sociali che si consideravano garantite. Soggetti che hanno avvertito e denunciato come ancora più urgente in Calabria il bisogno di rilancio di serie e radicali politiche di cambiamento, dopo il disastro provocato dal centro destra e l’assoluta inadeguatezza dell’attuale governo regionale, che non ha determinato quel necessario cambio di passo e quella rivoluzione nei metodi e nel merito indispensabile per la situazione calabrese e che i cittadini hanno chiesto a gran voce col voto alle ultime regionali. Sinistra Italiana della Calabria, proprio per approfondire l’analisi sulla fase, sia a livello nazionale, ma soprattutto a livello regionale, per avviare una discussione su prospettive e progetti alternativi, vuole fare di questo primo congresso una possibilità di confronto ampio, con tutti i soggetti interessati, per creare quella sponda politica alla rappresentanza sociale di bisogni e interessi che drammaticamente in questi anni non hanno avuto forza politica e potere contrattuale.

Sel Calabria verso la transizione nel nuovo soggetto politico Sinistra Italiana

LAMEZIA TERME (CZ) – Un coordinamento si occuperà di guidare Sel Calabria nella fase di transizione verso la costruzione del nuovo soggetto politico Sinistra Italiana «a cui anche il partito calabrese vuole dare il proprio contributo in nome dell’unità della sinistra e di un cambiamento necessario, ma troppe volte solo promesso, per la nostra gente, la nostra terra e le generazioni di oggi e di domani». E’ quanto è emerso al termine dell’assemblea regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, svoltasi a Lamezia Terme alla presenza di Maria Pia Pizzolante del Coordinamento nazionale di Sel. All’unanimità si è deciso di azzerare la segreteria regionale e nominare Angelo Broccolo, Mario Melfi, Gianni Speranza e Nancy Valente e il tesoriere Franco Barretta come componenti del coordinamento che dovrà guidare il partito calabrese in questa particolare fase di transizione. L’assemblea regionale si è svolta alla luce delle conclusioni emerse il 12 dicembre scorso nel workshop organizzato da Sel Calabria che ha visto riunite a Pizzo le molte anime vicine al partito ma provenienti da altri mondi e dalle diverse espressioni della società civile. «Si avvia, dunque, una nuova fase organizzativa e politica di Sel Calabria – spiega una nota – con un’organizzazione più leggera e dinamica in grado di interpretare nel miglior modo possibile il momento di trasformazione che Sel sta per affrontare». Si riparte dai territori con lo scopo di «riconquistare sfere e sensibilità di sinistra e che orbitano attorno a Sel, un coinvolgimento ampio e plurale delle assemblee locali, dei singoli e di tutti i movimenti pronti ad affiancare la nuova Sinistra Italiana per le battaglie e le vittorie comuni». Criticità sono state espresse rispetto alla giunta regionale calabrese. «Le speranze suscitate oltre un anno fa – dichiarano da Sel – sono ben lontane dall’essersi concretizzate; sul piano politico-istituzionale, nonostante l’ottima affermazione de La Sinistra, il presidente Oliverio e il Pd regionale hanno optato per un governo monocolore, disattendendo gli impegni assunti in fase pre-elettorale. In un anno, nessun incontro ufficiale di Sel né con il partito del presidente della nostra regione né col presidente stesso». Nei prossimi giorni spetterà alle assemblee locali mettere rapidamente in calendario incontri e iniziative utili alla discussione di questa fase di ricostruzione e rilancio della sinistra in Calabria e in vista delle prossime amministrative.