Archivi tag: società Dante Alighieri

Cosenza, riparte dalla Vecchia villa comunale l’attività della Società Dante Alighieri

COSENZA – Riparte dalla Vecchia Villa comunale l’attività del Comitato di Cosenza della Società “Dante Alighieri”, presieduto dalla professoressa Maria Cristina Parise Martirano, dopo i lunghi mesi di fermo forzato, a causa dell’emergenza Covid-19. Da giovedì prossimo 11 giugno sarà proprio il Gazebo del polmone verde del centro storico cittadino a fare da luogo ideale della ripartenza dopo il lockdown, con il progetto, promosso in collaborazione con l’Amministrazione comunale “…e quindi uscimmo a riveder le stelle…” . Si tratta di una serie di incontri culturali raggruppati nel titolo “In Villa con Dante tra musica e poesia” per offrire alla città, senza il rischio di assembramenti, cinque incontri, tra giugno e luglio, a cadenza quindicinale, intorno all’antico Gazebo, consistenti in un ciclo di letture tratte da “La Divina Commedia” e affidate agli stessi soci del Comitato di Cosenza della “Dante Alighieri”. I brani musicali saranno a cura del maestro Salvatore De Paola.

Madrina d’onore dell’iniziativa sarà l’assessore alla cultura del Comune Rosaria Succurro che sarà insignita del titolo di socia onoraria del Comitato, così come è già stato per il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

“Siamo particolarmente lieti del fatto che – ha sottolineato Rosaria Succurro – le attività culturali a Cosenza ripartano da un luogo simbolo della città storica e che a tenere a battesimo questo nuovo corso post Covid sia proprio la Società “Dante Alighieri” della quale sono riconosciuti ed apprezzati l’impegno e la validità delle proposte di cui siamo sempre stati felicemente partner”. L’Assessore Succurro ha inoltre ringraziato la Presidente del Comitato di Cosenza della Dante per il conferimento della carica di socia onoraria.

“Dopo la quarantena in cui Dante è stato protagonista, tra l’altro, di vari flash mob, e nei quali il richiamo all’Inferno dantesco ha sempre aperto spiragli di speranza, in vista della salvezza individuale e collettiva – spiega la Presidente del Comitato di Cosenza della “Dante”, Maria Cristina Parise Martirano – ora che ci troviamo nella “fase 2” ( che corrisponderebbe al Purgatorio verso il Paradiso), noi del Comitato di Cosenza che durante il periodo di chiusura abbiamo continuato a lavorare a distanza, come tutti, prendendo a prestito il famosissimo verso di Dante “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, adottato dall’Accademia della Crusca per il flashmob del DANTEDI’, abbiamo voluto riprendere, insieme al Comune di Cosenza, questa volta in presenza e all’aperto, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza, una serie di incontri culturali, utilizzando gli ampi spazi del bellissimo parco della Villa Vecchia”.

Gli incontri avranno ciascuno un tema, nella libera scelta dei versi: il primo sarà dedicato alle stelle, il secondo e il terzo ai personaggi della Commedia, il quarto e il quinto alle similitudini con la natura.

Ogni incontro sarà preceduto dall’esecuzione del Quintetto in Mi Minore, “OMAGGIO A DANTE”, composto per l’occasione dal maestro Salvatore De Paola che, di volta in volta, sarà supportato da cantanti e giovani musicisti. “Una delle finalità del Comitato cosentino della “Dante” – sottolinea ancora Maria Cristina Parise Martirano – è proprio quella di valorizzare i luoghi e le giovani promesse del nostro territorio.”

II Giugno con Caterina Tagliani, che presto presenta la nuova fatica letteraria

10646707_10203996046655865_3446658959382959630_n
L’Autrice con L’editore Ursini
caterina tagliani
La scrittrice e poetessa Caterina Tagliani

 Per la Giornata della Dante, nella ricorrenza dei 750 della nascita del Sommo poeta, la Società Dante Alighieri  Sezione di Catanzaro, presenterà il 7 Giugno 2015, h 17.00  al Musmi di Catanzaro (Parco della Biodiversità), il Saggio di Caterina Tagliani, “Hannah Arendt: Libertà e Rivoluzione”, edito da Ursini edizioni, saranno con lei, a salutare la presidente, Caterina Rizzo, della Dante Alighieri; relazionerà Aurora Martorana, coordina la serata, Costantino Mustari, vicepresidente della Società Dante Aligheri. L’interesse dell’Autrice nei confronti dell’ultima grande esponente della filosofia politica del ‘900, nasce  dalla lettura delle sue  opere, dalla considerazione, che l’uomo moderno, che tanto è progredito nella tecnica e nelle scienze, nulla ha appreso dagli insegnamenti della  Storia, che dovrebbe essere maestra di vita e di percorso. I principi fondamentali, che sono espressi dalla filosofa Arendt, in tutte le sue  opere e che nel libro sono analizzate, dall’Autrice e poetessa Caterina Tagliani, sono riferibili alla libertà alla quale ogni individuo e ogni popolo dovrebbe aspirare. L’autrice del saggio è pure autrice di poesie ed è stata recentemente premiata in un Concorso letterario Internazionale, tenutosi in Svizzera, più volte premiata anche dall’Accademia dei Bronzi  di Catanzaro. presto sarà premiata in Sicilia, dove si classificherà (?) di certo ai primissimi posti, almeno questo è il nostro biglietto di buona fortuna. La professoressa, Caterina Tagliani, nel tempo ha saputo dimostrare una grande crescita letteraria, pur mantenendo la sua fresca capacità di restare con i piedi sempre ben ancorati a terra, ricorda, per chi ha la for1513730_10203806563057751_2249205785954875638_ntuna di seguirla anche attraverso le pagine di facebook, un personaggio di romanzi all’inglese, dove l’autrice è essa stessa parte integrante della narrazione, che dà a un pubblico d’intellettuali, ma anche di persone comuni con spiccato interesse per la lettura, che la stimano e la seguono, perché autentica autrice di memorie familiari, di racconti straordinari, che attingono non solo nel quotidiano, ma anche nella sua ricerca letteraria del presente e del passato e adesso, con questo saggio sulla nota filosofa Hannah Arendt, si rivela profonda lettrice dei fatti della Storia, della sua “banalità” del ripetersi attraverso i personaggi, anche di quel male, di cui la Arendt ha fatto molto discutere e solo con la lettura critica dell’oggi, si incomincia a capirne il senso vero e la straordinaria attualità. “Cuore nascosto” è il suo blog, in cui racchiude ogni emozione, arricchito da musiche e oggi 2 giugno da questa poesia: 

Quanta gloria! Quanta festa! Torna a tutti la memoria
se t’accorgi che a guardare la sfilata militare
il tuo cuore si commuove e l’orgoglio d’esser corpo
d’un paese ch’è capace di non mai dimenticare
chi è caduto e chi è tornato o chi solo nella mente
non ha mai dimenticato chi ferito ha continuato
a combattere il nemico fino a che non è caduto.
Oggi tutti son passati, fanti, militi, ambulanze
e cavalli scalpitanti con un passo militare
che tu neanche sai imitare.
Tanta gente c’è in tribuna, molti ospiti d’onore,
con il Capo dello Stato c’è anche qualche deputato,
ci son principi stranieri e tanti altri forestieri,
e ci sono tanti amici che son giunti fino qui,
ci son musici, poeti che si levano il cappello
e fra  tanti c’è Saverio, anche lui a guardar nel cielo
 la bandiera, disegnata coi colori dalle frecce tricolori.
                                                                                                                                                                     Lucia De Cicco

Cosenza: l’Accademia cosentina sulle tracce passionali di Dante Alighieri

tavolo di presidenza
Tavolo dei relatori


Si è tenuta nella Sala dell’Accademia Cosentina, presidente Ernesto D’Ippolito, ieri 5 maggio, all’interno di un ormai storico Palazzo, voluto fortemente dall’Accademia Cosentina e che si trova su un lato del Teatro Rendano di Cosenza, in Piazza XV marzo, un incontro dedicato a Dante Alighieri, organizzato dalla Società Dante Alighieri, comitato di Cosenza, presidente Maria Cristina Parise Martirano. A declamare e spiegare il primo canto dell’Inferno della Divina Commedia, incipit poema sacrum, il docente Unical (Università degli studi della Calabria) professor Francesco Bausi. Un ambiente accogliente e caldo in cui accenno estivo e silenzioso, dovuto alla bellezza dei versi danteschi, ha reso ancor più magica la cornice di questo antico edificio, inaugurato il 4 marzo del 1898. Sono stati esposti alcuni quadri della pittrice Maria Teresa Aiello. Il canto, che è attraversato in principio da oscure profezie, diventa sempre più circostanziate nella seconda parte dello stesso. Con immagini via via più dettagliate che fanno parte della vita politica e spirituale di Dante, in cui l’Autore deve prendere coscienza anche dei suoi peccati, susseguenti la morte di Beatrice. Egli non sa dire come vi sia entrato in quella selva oscura e qui ne scorgiamo i vari aspetti del Dante Alighieri multi-facciata. La sua lussuria, volgendosi alle donne altre, dimentico di Beatrice, il Dante superbo intellettuale di particolare dottrina e della filosofia, e il Dante uomo politico e in carriera. La selva oscura, diventa quindi espressione delle sue violente passioni umane in cui egli stesso è smarrito. un momento della serataDalla selva riesce a uscire, spiega il professor Bausi, ma i suoi piedi rimangono fermi in una sorta di scala, uno più alto e l’altro più basso a indicare il suo attaccamento alla terra e alle cose terrene. Il professor Bausi analizza anche l’apparizione immediata di Virgilio a Dante (un soccorso alle necessità del poeta), il suo silenzio, che sta a sottolineare (proiettando su Virgilio), le sue personali difficoltà di parola, infatti dice che, per lungo silenzio Virgilio ad egli pareva fioco. Interessante denotare attraverso le parole del docente Bausi di come, nonostante la probabile evoluzione politica di Dante, che si scorge nei tre Canti, un nesso e filo conduttore esiste e che fanno della Divina Commedia un tutto unico anche con la  precedente produzione letteraria dell’Autore. Allo stesso modo quando scorgiamo il Dante, intento a limitarsi a riportare in altro libro le profezie ascoltate. Si fa riferimento al Messo, e a varie profezie, che Dante lascia tali, espresse in un linguaggio, che impediscono un’identificazione certa. Nella relazione del professor Bausi, si fa anche riferimento all’uso della parola della lingua toscana che porta a una certa approssimazione al sostantivo che Dante ha usato in queste profezie che narrano l’avvento di un Imperatore. Si può quindi dire che il canto si può suddividere in una prima parte più schematica e una seconda parte, più concreta con la comparsa di Virgilio. Importante rimane il riferimento alla Sacra Scrittura, per invitare la riflessione e approfondire la Verità nascosta. Nel primo canto l’analogia si coglie subito, quando Dante invita a cogliere i particolari sul suo di testo e quelli del Sacro Testo, affiancando la propria opera a quella del Sacro Testo, che nel Medioevo era tra i più noti. Dante nel testo, mette subito le mani avanti, perché sa bene che nel corso del viaggio incontrerà Virgilio del tutto pagano e che nel testo sacro non crede, ma che Dante designa come poeta. Insomma la Divina Commedia ancora oggi fa scorgere le astuzie, ma anche la bellezza del pensiero di Dante Alighieri, che accosta il pensiero laico al religioso, elevando i versi di molti personaggi che incontra nel suo viaggio e che sono di grande spiritualità esattamente come la Divina Commedia.th (9)

                                                                                                                                                                        Lucia De Cicco