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Agguato mortale per un imprenditore

SORBO SAN BASILE (CZ) – Santo Gigliotti, imprenditore 57enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato assassinato nella mattinata odierna in un agguato a Sorbo San Basile, un comune nella provincia catanzarese. Gigliotti era a bordo della sua auto quando qualcuno gli ha sparato contro alcuni colpi d’arma da fuoco: l’uomo è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. Nell’aprile del 2006 fu arrestato per favoreggiamento poichè in una abitazione, interna alla sua azienda casearia, furono bloccati il latitante Giuseppe Arena, di 50 anni, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto e del suo luogotenente Francesco Gentile, 57 anni. (foto di repertorio)

Enzo Bruno continua i sopralluoghi nel catanzarese: è la volta di Sorbo San Basile

SORBO SAN BASILE (CZ) – Continuano i sopralluoghi del Presidente Enzo Bruno nei territori della unnamedProvincia di Catanzaro per verificare lo stato della rete di infrastrutture e ascoltare direttamente la voce degli amministratori locali, portavoce delle esigenze delle comunità che vivono quotidianamente situazioni di criticità per quel che riguarda il sistema viario. Ieri mattina, accompagnato dal Dirigente del settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia, l’ingegner Floriano Siniscalco, e dal consigliere provinciale e Sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, Bruno ha visitato il Comune di Sorbo San Basile, dove ha incontrato il primo cittadino Luigi Riccelli che gli ha illustrato lo stato del sistema viario locale, soprattutto per quanto concerne l’arteria di collegamento con la Sila, molto frequentata, soprattutto al fine settimana, e che presenta un grave problema di sicurezza. Inoltre, supportato dal proprio ufficio tecnico, Riccelli ha fatto presente al Presidente della Provincia la necessità di intervenire sulla strada provinciale Cafarda-Militello-Gimigliano per garantire una messa in sicurezza, attraverso la pulizia dei tombini e la manutenzione dei guard rail. Bruno ha assicurato che, nei limiti delle risorse disponibili, immediato sarà l’intervento dell’amministrazione provinciale.

 

Grazioso Manno elogia il gesto del Sindaco di Sorbo San Basile

CATANZARO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Grazioso Manno, Presidente del Consorzio di

Sindaco di Sorbo San Basile incatenatosi in segno di protesta
Sindaco di Sorbo San Basile incatenatosi in segno di protesta

Bonifica dello Ionio Catanzarese: “Va dato ampio merito al Sindaco di Sorbo San Basile Luigi Riccelli che ha messo in atto una protesta eclatante contro la decisione dei vertici aziendali di Poste Italiane che imperterrita prosegue un assurdo piano di razionalizzazione che prevede, pare dal primo di ottobre prossimo, la chiusura a giorni alterni degli Uffici Postali in molti comuni, creando un vero rompicapo nei cittadini che devono usufruire di un servizio pubblico indispensabile”.

Grazioso Manno
Grazioso Manno

Al Sindaco e alla sua comunità va tutta la nostra solidarietà. Non è sicuramente – prosegue – una scelta illuminata quella di Poste Italiane, e a patirne le conseguenze sono tante persone che abitano e custodiscono luoghi nei quali pulsa la vita d’intere comunità. I servizi offerti da Poste Italiane devono essere universalmente garantiti – chiede Manno – e non vogliamo che per raggiungere la quotazione in Borsa, lasci i cittadini afflitti e sconsolati e per questo è stato molto importante che il Sindaco ma anche tanti altri, cittadini e Istituzioni, abbiano fatto sentire la loro voce alta e forte, che ne sono convinto, è destinata a dilatarsi.

Il Consorzio di Bonifica è impegnato quotidianamente a rafforzare l’alleanza con i piccoli comuni per i servizi che svolge e quindi non può tacere davanti ad una palese ingiustizia. Diamo la nostra disponibilità totale – conclude Manno – ad ogni utile iniziativa e tra queste quanto avanzato dal Presidente della Provincia, Enzo Bruno, che insieme all’intero Consiglio Provinciale ha proposto di dare vita ad un tavolo istituzionale che possa far rivedere il piano di Poste Italiane, che non può non tenere conto dei diritti di intere comunità che non possono soggiacere solo a logiche solo economicistiche.

Ufficio postale aperto solo tre giorni:il sindaco si incatena

www.ansa.it
www.ansa.it

SORBO SAN BASILE(CZ)Si è incatenato per manifestare contro la decisione di Poste Italiane di ridurre a tre giorni settimanali, l’apertura dell’ufficio postale del proprio comune. E’ la protesta attuata da Luigi Riccelli sindaco di Sorbo San Basile, comune della Presila Catanzarese. “Siamo persone non numeri”, ‘L’ufficio postale non si tocca” e “gli sprechi sono altri” sono alcune delle scritte impresse su striscioni affissi davanti all’ingresso dell’ufficio postale.

Educazione alimentare tra i banchi di scuola

SORBO SAN BASILE (CZ) – Si terrà venerdì 10 ottobre alle ore 10:00, presso il Parco Didattico “La Valle d’Isidoro”, a Sorbo San Basile, l’incontro sull’importanza dell’educazione alimentare nell’età scolare. L’evento, organizzato da “Coldiretti Donne Imprese Calabria” e “Campagna Amica”, con la partecipazione dell’Associazione italiana Dietetica e Nutrizione Clinica, ha come obiettivo l’acquisizione di un adeguato grado di consapevolezza in tema di alimentazione. Coldiretti elabora questo progetto nella scuola per affrontare i temi legati alle cattive abitudini alimentari e allo stile di vita poco sano, cause dell’aumento del numero di bambini in sovrappeso.

Tecnici Ispra: centrale a biomassa Sorbo non deve essere costruita. Soddisfazione del Comitato del no

SORBO SAN BASILE (CATANZARO) – Soddisfazione del Comitato  ‘No Biomassa a Sorbo San Basile’  per la perizia fatta dai tecnici dell’Ispra nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sulla costruzione di una centrale a biomassa nel comune di  Sorbo San Basile, a ridosso della Sila catanzarese. Il Comitato si dice soddisfatto nel sapere che i tecnici « avrebbero ravvisato diverse convergenze su quanto sia stato da parte nostra, e di molti cittadini, in relazione all’esposto che ha fatto scattare le indagini su questa centrale». La centrale non si deve costruire: questa la conclusione della relazione depositata al sostituto procuratore Carlo Villani. Il magistrato aveva avviato un’inchiesta su presunte irregolarità nella pratica per ottenere l’autorizzazione unica. Nel dicembre scorso, inoltre, il Comitato aveva presentato ricorso al TAR.

«La notizia ci riempie il cuore di orgoglio – si legge nel comunicato del Comitato –  e ci ripaga in parte di tante preoccupazioni e della fatica di tante battaglie fatte in questi anni, sempre al servizio del territorio e della sua estrema bellezza».

«La Sila – prosegue – potrà avere ancora per molti anni, lo status di ambiente unico in Europa per la bellezza dei suoi paesaggi e per la salubrità dell’aria e la bontà dei prodotti del suo territorio».

La nota precisa: «questo comunque ci esorta e non mollare, la notizia è solamente un’altro importante tassello verso la vittoria definitiva. La giustizia amministrativa e quella penale stanno facendo il loro corso, noi restiamo fiduciosi quanto attenti»

Il Comitato chiede la collaborazione di associazioni e cittadini: «la Green economy deve restare “green” e non “black” ».

 

r.p.


Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, a luglio la nuova udienza davanti al TAR

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile (Cz), presentato il ricorso

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, la protesta di chi non ci sta

M5S sostiene il comitato “No alla centrale biomassa di Sorbo San Basile”

CATANZARO – Il Movimento5Stelle Calabria appoggia la battaglia condotta dal comitato ‘No alla centrale biomassa di Sorbo San Basile’, che da anni si batte attraverso esposti alla procura, diverse denunce e una petizione popolare in merito all’impianto per la produzione di energia che sta attirando l’attenzione di ambientalisti e cittadini.

Un impianto enorme (112 metri di lunghezza per 50 di larghezza), che potrebbe arrivare a produrre energia elettrica per 4,2 Mw e che utilizzera’ circa 6mila metri cubi di acqua all’anno e produrra’ circa 1500 tonnellate di ceneri da smaltire, considerate a tutti gli effetti rifiuti speciali.

Centrali di questo tipo potrebbero essere utilizzate anche per incenerire rifiuti e le polveri sottili, la diossina e le sostanze inquinanti prodotte dalla combustione si poggeranno sui terreni agricoli  ma anche nel Lago del Passante, per poi uscire dai rubinetti.

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, a luglio la nuova udienza davanti al TAR

Sit-in davanti al TAR

CATANZARO – Fissata per luglio 2013 la prossima udienza davanti al T.A.R. della Calabria  in merito alla costruzione di una centrale a biomasse nel comune di Sorbo San Basile, nella Presila catanzarese. Il ricorso contro l’impianto era stato presentato a dicembre dal Comitato ‘No alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile’.Questa mattina, davanti al Tribunale Regionale Amministrativo, sit-in dello stesso Comitato. Presenti anche gruppi e cittadini di Catanzaro e provincia.

«Siamo fiduciosi – ha dichiarato Gioconda Chiarella, presidente del Comitato per il no – se hanno preso questi mesi di tempo, significa che veramente quanto abbiamo scritto nel ricorso è importante, va realmente valutato e studiato bene ». Il presidente del comitato ha ringraziato gli avvocati Marcello Nardi e Angelo Calzone per aver redatto il ricorso e quanti si stanno interessando alla vicenda. «Un plauso va al WWF Calabria che ha patrocinato il ricorso al TAR», ha aggiunto Gioconda Chiarella.

A luglio, probabilmente, la sentenza sulla questione. La data precisa dell’udienza sarà comunicata successivamente. Nei prossimi mesi il Comitato promuoverà altre iniziative.

 

 

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, la protesta di chi non ci sta

TAVERNA (CZ) –  Era maggio, era il 2011. Il comitato ‘no alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile’ cominciava ad organizzare la protesta. Ieri, a Taverna, ha chiamato a raccolta associazioni e cittadini. Perché la centrale a biomasse si è materializzata: sul BURC (Bollettino Ufficiale della Regione Calabria) del 15 ottobre 2012 è stato pubblicato il decreto che autorizza la ANZ – Power a costruire una centrale a biomasse a Sorbo San Basile, in provincia di Catanzaro. Località Piano di Moggio. A due passi dall’aria più pulita d’Europa, quella della Sila. Amministratori locali tra i progettisti. Potenza complessiva di 4,3 MW. Migliaia di tonnellate di legname da bruciare: più di quello presente sul territorio, ci spiegano alcuni esponenti del comitato. «Coinvolgeremo tutti i soggetti sensibili – hanno dichiarato – per produrre, entro il 14 dicembre, il ricorso al TAR e, se necessario, al Consiglio di Stato». Alla manifestazione è stato presente anche Salvatore Scalzo. Il consigliere del Comune di Catanzaro in quota PD si è impegnato a portare il caso in consiglio.

Quest’ estate il Ministero dell’Ambiente aveva dato parere negativo alla costruzione della centrale per vincoli dovuti a coltivazioni di prodotti con marchio Dop e Pat (Prodotti Agricoli Tradizionali). Nei giorni scorsi sono scattati gli avvisi di garanzia per presunte irregolarità nella pratica presentata per ottenere le autorizzazioni necessarie. Le indagini sono state condotte dalla Procura di Catanzaro.

Il comitato ‘no alla centrale a biomasse’ è contrario alla costruzione dell’impianto per i danni alla salute. Un esponente chiarisce un aspetto della normativa sulle biomasse e sulla classificazione dei rifiuti rispetto a cosa è possibile bruciare. «Spulciando la legge – spiega – si parla di imballaggi e rifiuti da imballaggio, legno, carta, cartone, vestiti (anche sintetici, quindi pure nylon e plastica), pannolini,assorbenti, altri prodotti tessili, oli e grassi animali commestibili, rifiuti biodegradabili – perché lo riscrivono?». Ma c’è chi dice sì alla centrale: per i posti di lavoro (qualche unità) e perché di rischi per la salute non ce ne sarebbero.

 

 

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it