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Cosenza, guerra dell’acqua e rubinetti a secco

COSENZA – A Cosenza la guerra dell’acqua è ufficialmente aperta, alimentata dal botta e risposta al vetriolo tra il sindaco Mario Occhuto ed il commissario liquidatore della Sorical Luigi Incarnato e condita da presunti sabotaggi nel veicolare il prezioso liquido attraverso by pass e saracinesche che vengono chiuse o aperte a seconda della convenienza politica. A scatenare le ire funeste dell’inquilino di Palazzo dei Bruzi è stata una nota diffusa dal gruppo consiliare del Pd. Secondo i democrat le responsabilità della carenza idrica nelle case dei cittadini è dovuta alla cattiva distribuzione nella rete idrica comunale, dove una parte della fornitura garantita dalla Sorical, di gran lunga superiore agli standard europei, secondo i dati forniti dalla società regionale, si disperderebbe tra perdite, allacci abusivi, edifici pubblici in cui bagni guasti determinerebbero sprechi a carattere continuativo. A rincarare la dose, una nota della Sorical in cui si denuncia la scelta dell’amministrazione di dirottare un maggiore afflusso di acqua verso il quartiere di Via Popilia, a danno delle aree centrali della città. «Addirittura – si legge in una nota di Luigi Incarnato – è stato trovato aperto un by pass che scaricava oltre 800 litri a cittadino nella zona di Via Popilia a discapito della parte centrale della città. Questo by pass pochi giorni fa è stato riaperto nonostante i tecnici della Sorical ne avessero consigliato la chiusura per evitare scompensi nella rete». Inoltre la società regionale ha reso noto di aver assistito il comune nella riparazione di 20 perdite nella settimana di Capodanno «undici nel quartiere Serra Spiga-San Vito, nove nella zona centro e due a Via Popolia – precisa – recuperando almeno 40 litri al secondo. Dalle nostre ricerche è emerso che la scuola di Via Roma per tutto il periodo festivo, ha scaricato nelle fognature tra i quattro ed i cinque litri al secondo solo perché il galleggiante dell’autoclave non funzionava. Sono state trovate perdite in numerosi pozzetti e anomalie in alcuni serbatoi comunali». Il sindaco Occhiuto ha reagito convocando una conferenza stampa urgente in cui si è espresso con toni accesi. «Voglio fare chiarezza sulla problematica dell’acqua che sta tenendo banco in questi ultimi mesi. La nostra attività amministrativa è improntata esclusivamente al bene comune e non consento che venga inficiata da bugie grossolane e strumentali. In queste settimane – ha aggiunto Occhiuto – ho avuto diversi incontri con i vertici della Sorical ed eravamo convenuti insieme ad un accordo di collaborazione perché l’attività di enti e istituzioni deve sempre tendere a costruire. Ma quando vedo che tutto viene poi ribaltato non posso far altro che intervenire con fermezza e dicendo le cose come stanno: dallo scorso giugno, cioè da quando sono cambiati i vertici della Sorical, abbiamo iniziato a registrare anomalie che hanno condotto la città alla drastica crisi di questi giorni. Troppo strano. Ci hanno persino portato dei dati sbagliati, imbrogliandoci, perché ci comunicavano i numeri sulle forniture Sorical della media stagionale. La verità è che si usano società regionali e dunque pubbliche, pagate coi soldi dei contribuenti, per fare guerre politiche. Adesso ho voluto vederci chiaro, ho studiato personalmente la situazione. Faccio un esempio: nel solo mese di dicembre, 40 ore di blocco dell’acquedotto Abatemarco ci hanno fatto avere una riduzione idrica del 30% ovvero di circa 20 litri in meno al secondo. E questi della Sorical, non contenti, oggi sono pure venuti in Comune a fare da sponda al Pd. Non sono nemmeno trasparenti con i cittadini visto che non è vero che abbiamo aumentato la tassa sull’acqua. Inoltre, dai 15 milioni di euro di debiti con Sorical che nel 2011 avevamo ereditato dalle passate amministrazioni, ad oggi il debito, grazie a noi, è stato ridotto a 3 milioni di euro. Questi insomma – è sbottato Occhiuto – pensano di fare di tutta l’erba un fascio attraverso una propaganda che si basa su notizie false. So che i cittadini vogliono l’acqua nei loro rubinetti ed hanno ragione, ma devono sapere che il Sindaco lavora per loro e non smetterà di farlo. Devono sapere, i cittadini, che se non hanno l’acqua la colpa è della Sorical e della Regione Calabria». Incarnato ha replicato a stretto giro di posta: «Il sindaco Occhiuto continua ad attribuire la responsabilità all’Abatermarco per le continue riparazioni, dimostrando di non conoscere il funzionamento del sistema. Infatti solo il 20% delle riparazioni sono avvenute con l’interruzione del flusso per poche ore, mentre negli altri casi l’erogazione è stata garantita attraverso un sistema di by pass del sistema Abatemarco-Capodacqua e l’utilizzo della vasche di accumulo della città. Infine, in merito al documento del gruppo del Pd, non è mia intenzione sindacare sull’attività di un gruppo politico che non è il mio. Debbo sottolineare che solo il 35% dei cittadini di Cosenza paga regolarmente la tariffa (acqua+depurazione) e poco è stato fatto per combattere allacci abusi e morosità. Anche su questo abbiamo offerta massima collaborazione ma il Sindaco preferisce fare propaganda e utilizzare l’acqua per battaglie politiche di corto respiro, mentre io sono impegnato a trovare soluzioni a problemi che vengono da lontano. Sulle accuse personali che mi rivolge Occhiuto le rispedisco al mittente, ognuno ha la sua storia politica, personale e imprenditoriale. Della mia ne vado orgoglioso». Parole, numeri e cifre che non confortano chi si ritrova con i rubinetti a secco.

Disagi per la carenza idrica, il Comune di Cosenza ha richiesto alla Sorical di aumentare la fornitura dell’acqua

acqua-rubinettoCOSENZA – Il 23 dicembre, la SoriCal aveva anticipato la comunicazione che, a causa di alcune rotture sulla condotta dell’Abatemarco, in località Joggi nel Comune di Santa Caterina Albanese ed in località Ritorto nel Comune di Malvito, oggi sarebbe stata interrotta l’erogazione idrica. I lavori di riparazione erano stati infatti programmati per oggi. A interventi ultimati verrà ripristinata la funzionalità dell’acquedotto. L’Amministrazione comunale, relativamente ai disagi che i cittadini stanno registrando in alcune zone di Cosenza durante questo periodo festivo, tiene a evidenziare che è stato ufficialmente richiesto alla Sorical di aumentare la fornitura dell’acqua, considerando anche che la stessa Sorical ha ridotto la distribuzione negli ultimi mesi. Il sindaco Mario Occhiuto, che di recente ha incontrato il presidente della Sorical, Luigi Incarnato, sollecitando un concreto miglioramento del servizio, al riguardo precisa: «Il nostro intento è quello di ottenere una migliore distribuzione della rete interna e, parallelamente, di sviluppare ulteriormente l’efficienza delle sorgenti comunali. Nei mesi scorsi avevamo raggiunto un buon risultato aumentando di molto – sottolinea – le ore di fornitura. Purtroppo al momento registriamo disagi in alcune aree della città a causa delle rotture sulla rete di adduzione dell’acquedotto Abatemarco, che non gestiamo direttamente. E’ chiaro che – conclude Occhiuto – serve una collaborazione più attiva da parte della Regione Calabria e quindi della Sorical perché in merito a un servizio tanto importante e fondamentale non siamo autonomi».

  1. 27-12-2016

 

Sorical, a Cosenza rete idrica comunale insufficiente

COSENZA – L’emergenza idrica della città di Cosenza è stata al centro di una riunione operativa della Sorical. Alla riunione, presieduta dal commissario liquidatore Luigi Incarnato, hanno preso parte Serena Collorafi, capo compartimento dell’Area nord della Sorical, Dino Costanzo, responsabile di zona e Carmela Scalzo, responsabile clienti Area Nord. Nel corso della riunione, è scritto in una nota, «sono stati analizzati i flussi idropotabili della società che sono in linea con quelli stagionali e i rapporti commerciali con il Comune; ammontano a 4,5 milioni i crediti vantati ad oggi per una foto-riunione-sorical-2fornitura media annua di circa 10 milioni di metri cubi. La riunione è stata convocata dopo diversi tavoli tra i tecnici della società e del Comune per trovare la migliore soluzione, vista la complessità della rete, alla gestione idrica della città ed evitare disagi ai cittadini». Dai dati esposti, Sorical, attraverso l’acquedotto Abatemerco e l’acquedotto del Bufalo, prosegue la nota, «attualmente consegna ai serbatoi della città circa 300 litri di acqua al secondo; a questa portata vanno aggiunti i circa 200/250 litri al secondo degli Acquedotti Merone, Timpafusa, Zumpo e Mucone, tutte fonti comunali, che pongono la città nelle condizioni di avere una dotazione idrica di 654 litri per abitante, più del doppio rispetto alla media europea. è del tutto evidente – secondo la Sorical – che persiste il problema dell’inefficienza della rete idrica comunale nonostante gli investimenti fatti negli ultimi anni. Perdite e allacci abusivi rappresentano i nodi gestionali del sistema idrico calabrese e per tale ragione, Sorical, nello spirito di collaborazione già instaurato, promuoverà nei prossimi giorni un ulteriore incontro con l’amministrazione comunale di Cosenza per mettere in campo un progetto di efficientamento ed ottimizzazione del sistema, con l’obiettivo di ridurre i consumi di acqua potabile ed evitare. Contestualmente – conclude la nota – la società ha riavviato gli investimenti sulla rete di grande adduzione dopo lo stallo di circa 6 anni causato della crisi societaria. Piano che sarà illustrato nelle prossime settimane».

Riparazioni sulla condotta dell’acquedotto Abatemarco. Sospesa l’erogazione dell’acqua

acquaCOSENZA – La SoriCal informa che sono in corso lavori di riparazione sulla condotta adduttrice dell’acquedotto Abatemarco in località San Vito nel Comune di Cosenza.  Pertanto, si è reso necessario interrompere l’erogazione idropotabile in città. Al termine dei lavori, presumibilmente nel pomeriggio, sarà ripristinata la completa funzionalità dell’acquedotto.

Marano Marchesato, Oliverio annuncia il raddoppio della fornitura idrica

MARANO MARCHESATO (CS) – «Da oggi è entrato in esercizio il raddoppio della linea acquedottistica della Sorical che fornisce maggiore acqua potabile al Comune di Marano Marchesato». L’annuncio, della giornata di oggi, è del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e del commissario liquidatore della società Luigi Incarnato.

Ai cittadini di Marano Marchesato, secondo quanto dichiarato dal Governatore Oliverio, arriverà il 50% di fornitura in più, ponendo fine, in tal modo, a un annoso problema di deficit idrico.

«Dopo un periodo buio – ha aggiunto Oliverio – Sorical è tornata ad operare nell’esclusivo interesse dei cittadini e lo sarà ancora di più quando, nei prossimi mesi, diventerà totalmente pubblica. Dopo la riapertura dei cantieri della Diga del Menta fermi da sei anni, altri cantieri saranno aperti nei prossimi mesi. Il settore idrico, nell’attesa delle riforme che abbiamo già avviato, ha bisogno immediatamente di investimenti ordinari e straordinari per ridurre sprechi e inefficienze. È inconcepibile che la Calabria sia una delle Regioni più di ricche di acqua e che i rubinetti di molti Comuni, soprattutto in estate, restino per molte ore a secco».

L’intervento a Marano Marchesato, come ha spiegato Luigi Icarnato, è costato circa 100 mila euro ed è consistito nella «posa di una nuova linea in polietilene dal diametro di 160 mm per una lunghezza di 1.250 metri impiegata per sostituire la precedente linea in acciaio, di dimensioni più contenute, che proprio in quello specifico tratto aveva dato negli ultimi tempi segni di scarsa affidabilità per via delle frequenti perdite che costringevano ad interruzioni del servizio per le necessarie attività di manutenzione».

Nelle prossime settimane sarà presentato un piano di interventi per i maggiori centri abitati della Calabria. Del resto, nel Bilancio di previsione 2016 la Sorical ha inserito investimenti per 16 milioni di euro, stando alle parole del commissario Incarnato.

Oliverio sarà presente alla conferenza stampa indetta da Sorical

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, lunedì prossimo alle ore 12, interverrà, con il Commissario liquidatore della Sorical Luigi Incarnato, alla conferenza stampa che si svolgerà alla Diga del Menta nel comune di Roccaforte, per illustrare  il progetto ed il cronoprogramma per l’ultimazione dello schema idrico del Menta.

Oliverio: «Comuni protagonisti della nuova governance del servizio idrico»

VIBO VALENTIA – Il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha concluso i lavori della giornata di studio dedicata al tema “La nuova governance del Servizio Idrico in Calabria”, promossa dall’Ordine degli Architetti della provincia di Vibo Valentia, dall’Associazione Nazionale Autorità ed Enti d’Ambito (ANEA) e dal Dipartimento “Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità” della Regione Calabria.

Il convegno, a cui ha portato il proprio saluto l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, si è svolto presso un noto albergo di Vibo Valentia.

Ha introdotto il Presidente dell’Ordine degli Architetti PCC della provincia di Vibo, Fabio Foti a cui è seguita la relazione del Dirigente Generale LL.PP. della Regione Domenico Pallaria sul tema “La nuova governance del Sevizio Idrico in Calabria”. Ai lavori hanno portato il loro importante contributo il Presidente dell’ANEA Marisa Abbondanzieri (L’assetto di governance locale del servizio idrico in Italia),  Lorenzo Bardelli della Direzione Sistema Idrici AEEGSI (Il nuovo quadro regolatorio delineato dall’ AEEGSI), Alessandro Mazzei, Coordinatore Tecnico-Scientifico ANEA (Il ruolo degli Enti di Governo d’Ambito nell’attuale quadro normativo) e Raffaele Peruzzi, Esperto Regolazione servizio idrico integrato (Il Metodo Tariffario idrico alla luce delle recenti delibere AEEGSI). All’incontro hanno preso parte assessori, consiglieri regionali e provinciali, sindaci, amministratori locali, rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni.

«La governance del servizio idrico in Calabria – ha detto il Presidente della Regione, a conclusione dei lavori- ha fatto registrare in questi anni pesanti pigrizie e ritardi. Da quando ci siamo insediati alla  guida della Regione abbiamo dovuto rimuovere inerzia e ritardi ed abbiamo impresso un deciso cambio di passo soprattutto alla riorganizzazione e alla gestione dei grandi servizi pubblici locali come trasporti, rifiuti e acqua. A tal fine abbiamo allocato risorse importanti nella Programmazione comunitaria 2014-2020. Ora è necessario far crescere la consapevolezza dei sindaci, degli amministratori locali e delle comunità sul percorso che abbiamo davanti e sulla grande importanza che esso riveste per la nostra regione. Per questo motivo ritengo necessario far seguire a quello di oggi una serie di altri incontri su tutto il territorio regionale. Dico questo perché la riorganizzazione dei servizi e, in particolare, quella del servizio idrico integrato, comporterà un salto di qualità, ma anche un’assunzione di consapevolezza e responsabilità da parte di amministratori e cittadini-utenti, facendo emergere ciò che nel corso degli anni non è completamente emerso o non è stato e non è ancora regolato».

«Tra le scelte compiute in questi mesi e che ci hanno evitato il commissariamento –ha aggiunto Oliverio- abbiamo assunto un atto amministrativo per regolare il funzionamento dell’Autorità idrica e un disegno di legge sul quale chiederemo, a giorni, con corsia prioritaria, la discussione e l’approvazione in Consiglio regionale affinché diventi operativo entro l’estate. Esse si reggono su tre pilastri: la costituzione dell’Ato Unico regionale, deciso nel 2010 e mai reso operativo fino al 2015; l’unificazione del servizio unico integrato, per effetto del quale il soggetto erogatore del servizio coinciderà con il soggetto che incasserà il pagamento dei tributi per lo stesso; la gestione pubblica dell’acqua che prevede anche spazi per il ricorso al privato».

«Ora comincia la vera sfida – ha aggiunto Oliverio – che comporta l’adesione dei comuni al progetto e, quindi, l’informazione e la sensibilizzazione capillare di sindaci ed amministratori; la definizione contestuale del Piano d’Ambito attraverso il superamento della Sorical e la soluzione di problemi che si trascinano da tempo e che riguardano innanzitutto l’approvvigionamento idrico in termini quantitativi. Nella nostra regione, a proposito di approvvigionamento idrico, abbiamo grandi invasi che sono stati oggetto di investimenti importanti e che sono rimasti inutilizzati. A tal proposito il 20 giugno prossimo andremo sulla Diga del Menta e riavvieremo i lavori, bloccati da cinque anni senza che nessuno se ne sia mai interessato, affinché possano essere conclusi entro un anno per fornire acqua potabile alla città di Reggio Calabria. La stessa attenzione stiamo ponendo su altri grandi invasi completati o in via di realizzazione e mai fruiti. Un altro problema riguarda le reti di distribuzione, su cui investiremo risorse importanti per efficientare al massimo il servizio e per rendere i costi sempre più sopportabili da parte dei cittadini. Ed infine, ma non ultimo per importanza, c’è il problema della depurazione che è di vitale importanza perché è immediatamente legato al turismo, che è un pilastro dell’economia regionale e da cui non si può assolutamente prescindere. Lunedì approveremo in giunta una delibera attraverso cui stanzieremo oltre sei milioni di euro per la manutenzione del sistema della depurazione, al fine di evitare che si ripropongano, nella stessa dimensione, i problemi che si sono verificati in passato.»

«Mi auguro –ha concluso Oliverio- che, tutt’insieme, saremo capaci di innestare una nuova marcia e di dare nuovo impulso a questo percorso. Per farlo è necessario che si superino visioni anguste e meschine e che i comuni diventino i veri protagonisti dell’intero processo.»

Acqua Bene Comune Calabria, Salvaguardare futuro dell’Acqua in Calabria

CATANZARO – Il TAR della Calabria si è espresso sulle modifiche tariffarie apportate da Sorical e Regione Calabria fino al 2011, dichiarandole illegittime e i soldi ricevuti devono essere resi indietro ai comuni calabresi.

Il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” attiverà una mobilitazione diffusa sui territori in difesa di un servizio idrico integrato che sia pubblico e partecipato. Auspica, inoltre, che i governanti della Regione  non stravolgano l’esito referendario, prendendo quindi decisioni che possano incidere in positivo sul futuro dell’acqua in Calabria

Caso Sorical e acqua potabile, la replica di Miceli (M5S) al cittadino esasperato

jshoawsRENDE (CS) – Domenico Miceli, portavoce del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Rende, ha ritenuto doveroso rispondere alla lettera, pubblicata da alcuni quotidiani regionali, scritta da Giovanni Palermo, un cittadino, per protestare contro la cattiva gestione del servizio idrico. In particolare, Miceli, che afferma di condividere in pieno le ire dei concittadini, ritiene che siano ingenerose le accuse rivolte alla minoranza comunale, di cui egli stesso, con il suo gruppo, fa parte.

Di seguito, riportiamo la sua dichiarazione diffusa a mezzo stampa.

Pur condividendo lo sfogo, sacrosanto, del cittadino che paga i tributi per ricevere in cambio un servizio idrico scadente, non posso lasciar cadere nel vuoto le accuse rivolte a tutta “la minoranza” del Consiglio comunale di Rende, laddove il contribuente scrive che questa situazione è “roba da far gridare le opposizioni, sempre che ci fosse un’opposizione a Rende”.

Ebbene, ci preme ricordare al signor Giovanni Palermo che a Rende c’è un’opposizione che grida allo scandalo e chiede interventi concreti al sindaco Manna. Questa opposizione è rappresentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

Al suo pari, consideriamo illegittime le tariffe Sorical e inapplicabile la riduzione del servizio idrico ai Comuni morosi. Abbiamo denunciato ed espresso la nostra posizione in più occasioni (vedi nota 21 luglio 2015, 1 agosto 2015 e 4 ottobre 2015) consigliando all’attuale esecutivo di emettere un’ordinanza con cui si diffida la Sorical dal ridurre le forniture d’acqua ai cittadini di Rende. Qualche altro sindaco ha agito così e la Sorical si è opposta ma ha perso la causa sia davanti al Tar (vedi sentenze n. 358/2012, n. 69/2013 e n. 226/2014) che al Consiglio di Stato (sentenza n. 2203/2013). L’avvocato Manna potrebbe farsi consigliare dal pool di avvocati che ha scelto e che il comune di Rende ben paga. Ma al momento Manna pare non essere interessato all’azione forse perché distratto da altre faccende.

Sulla vicenda Acque Potabili abbiamo ribadito più volte la nostra posizione in Consiglio Comunale, chiedendo al sindaco e alla Giunta di rispettare la volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2011 che ha sancito la ripubblicizzazione del servizio idrico.

Ci preme segnalare anche le azioni portate avanti dai nostri portavoce alla Camera e in Europa: il deputato Paolo Parentela ha denunciato le tariffe illegittime chiedendo l’intervento dell’A.E.E.G. (Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico) a luglio di quest’anno, mentre qualche giorno fa l’eurodeputata Laura Ferrara ha presentato un esposto alla stessa Autorità denunciando le molteplici anomalie nella gestione della fornitura idrica. Secondo la Ferrara e il M5S, infatti, la Sorical gestisce l’acqua come un prodotto commerciale al pari degli altri e si erge ad ente moralizzatore, avocando a sé funzioni di sensibilizzazione mai delegategli da alcuno. Il M5S inoltre ha denunciato la scarsa trasparenza delle informazioni in ordine alla riduzione della portata idrica: non compaiono né nelle diffide inviate tanto meno sul sito le modalità con cui verrà (se verrà) assicurato il servizio alle strutture sanitarie pubbliche, alle scuole, alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco, ai fini di non compromettere servizi costituzionalmente garantiti.

A Rende e in Calabria non solo il volere dei cittadini è rimasto inascoltato, ma si permette ad una società in liquidazione di fare il buono e cattivo tempo con un diritto fondamentale come quello dell’accesso all’acqua, e questo il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle lo sta gridando forte da tempo.

Sorical, riduzione dell’acqua a Rende dal 13 ottobre: la reazione del M5s

hjshsRENDE (CS) – La Sorical preannuncia una riduzione della portata idropotabile nel comune rendese, disponendo una diffida, la n. 4744, secondo la quale la portata idrica subirà una riduzione a partire dalle ore 8.00 del prossimo 13 ottobre.

La reazione del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, tramite il suo portavoce Domenico Miceli, non si è fatta attendere. Sembra, infatti, che questi tipo di procedura violi la direttiva europea n.60/2000 che sancisce la garanzia e la sicurezza degli approvvigionamenti idrici. Il Movimento ha annunciato di aver già presentato un’interrogazione all’Europarlamento per segnalare l’irregolarità, mentre il portavoce alla Camera dei Deputati, Paolo Parentela, si è rivolto all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ribadendo l’illegittimità, sin dal 2001, delle tariffe per l’acqua pretese dalla Sorical.

Il Movimento Cinque Stelle rendese invita infine il sindaco Manna a emettere un’ordinanza che diffidi la Sorical dal ridurre la fornitura idrica in città, come già accaduto in precedenza.