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Crotone, probabile diminuzione di erogazione acqua potabile

acqua_potabileCROTONE – A causa del fermo del potabilizzatore gestito dalla Sorical, la Soakro informa che nel pomeriggio l’erogazione idropotabile potrà subire diminuzioni e\o interruzioni in alcune zone della città. Le zone più alte saranno quelle soggette a maggiore criticità. “Il disservizio che ha causato il fermo del potabilizzatore – comunica la società Sorical –  è quasi superato e pertanto nella serata odierna l’erogazione ideopotabile ritornerà nella normalità.”

 

Raffaella Aquino

Carenza idrica:il sindaco Antoniotti convoca la Sorical

INCONTRO SORICAL-270715 (6)Rossano(Cs)Il sindaco Giuseppe Antoniotti, stamane ,al palesarsi dell’ennesima falla sulla condotta regionale, ha convocato d’urgenza i dirigenti distrettuali della Sorical Spa. All’incontro, presieduto dal Primo cittadino, tenutosi nella tarda mattinata odierna presso la sala riunioni della delegazione comunale dello Scalo, erano presenti il vice comandante della Pm, Pietro Pirillo, il dirigente del settore Lavori pubblici, Vincenzo Di Salvo, i tecnici comunali Luigi Piacentino, Antonio Sisca e Natale Passerino, e per la Sorical il responsabile di zona, Giovanni Trebisacce, ed il responsabile del compartimento nord, Paolo Mainieri.”Non è possibile – afferma Antoniotti – continuare a mortificare in questo modo la Città, alla quale da oltre un mese l’acqua diretta viene, praticamente, centellinata. Ho premura di ribadire che il problema non è assolutamente da attribuire ad un disservizio del Comune che, al contrario, lavora quotidianamente per mantenere efficiente la rete idrica cittadina. Stamattina, a seguito dell’ennesima comunicazione di intervento per provvedere a riparare l’ormai solito guasto, ho convocato d’urgenza la Sorical per lamentare la condizione di totale disagio. Ho chiesto chiaramente risposte celeri e certe riguardo alle azioni future che la società vorrà intraprende per superare questa fase di criticità. Si inventino l’impossibile ma immettano nelle condotte i quantitativi d’acqua necessari ad approvvigionare Rossano, già a partire dalle prossime ore. Altrimenti mi vedrò costretto ad intraprendere azioni legali e di protesta forti, innanzitutto sporgendo denuncia per interruzione di pubblico servizio. Non possiamo più tollerare questi disservizi – sottolinea il Sindaco – in un realtà dove, negli anni, sono stati fatti numerosi investimenti per riqualificare la rete idrica. È una vergogna! Il nostro Comune è tra i più virtuosi in Calabria nel pagamento dei canoni idrici, che ammontano a circa 700mila euro l’anno. Una cifra che paghiamo anche a fronte degli impegni assunti e puntualmente disattesi da Sorical nel capitolato d’appalto. Che porta in testa, come condizione primaria, l’ammodernamento della condotta extracomunale. Ma nessun’opera è stata messa in cantiere e ogni giorno sull’acquedotto, vecchio di oltre 50 anni, si apre una falla. E i soldi dei contribuenti che fine fanno? La Regione passi ai comuni la gestione della rete. Sono convinto che non solo si riuscirebbero ad abbattere i costi di gestione, ma si avvierebbero da subito –  degli investimenti concreti per sostituire e ammodernare l’intera linea di fornitura”.A conclusione dell’incontro, è stato sottoscritto un documento che nelle prossime ore sarà trasmesso ai vertici regionali di Sorical Spa, e per conoscenza al Prefetto di Cosenza, per chiedere interventi urgenti e risolutivi sull’adduttrice che serve la rete idrica cittadina e la necessità di un monitoraggio costante, eventualmente anche nelle ore notturne, dell’acquedotto regionale così da evitare ulteriori e gravi disagi alla cittadinanza. – Intanto, l’Amministrazione comunale, al fine di far fronte alla carenza idrica, ha predisposto, insieme agli uffici, un specifico servizio di fornitura a mezzo autobotte gratuito che è possibile richiedere contattando il Comando di Polizia municipale allo 0983.520636.

Gestione delle acque, un altro buco nero

ROSSANO (Cs) – Ciclo idrico colabrodo. Gestione delle acque: il cittadino paga tre volte un metro cubo. Nessun comune calabrese riesce a organizzare l’intero ciclo dell’acqua (captazione, adduzione, distribuzione e depurazione) arrivando persino al paradosso di acquistare da Sorical acque già proprie perché le sorgenti si trovano nei territori comunali. Sembra, dunque, un cane che si morde la coda. La mancata riscossione di una parte del canone idrico alimenta lo spreco, il che al tirar delle somme moltiplica il prezzo finale del metro cubo.  Corigliano raggiunge solo il 75% di 1,1 milioni da riscuotere e Rossano il 79% di 2 milioni. Quindi un primo buco nel sistema delle acque, sul quale si avvia subito l’azione di recupero da parte della società di gestione (SOGET), ammonterebbe rispettivamente a 275 mila e 420 mila euro per un totale di 19350 utenze a ruolo a Corigliano e 21000 a Rossano. Nelle due città la quota di acque regionali si aggira fra il 25-30%. Corigliano versa nelle casse dell’ente regionale 270 mila euro circa, Rossano 630 mila.

Un buco nell’acqua. Ciclo idrico: le falle dei comuni. È dedicato a questo spreco tutto calabrese il 52esimo numero de “L’ECO DELLO JONIO”, sfogliabile on line su www.ecodellojonio.it.

“Cariati non disperde ma non incassa, Mandatoriccio pagava la sua. Caos acque pubbliche”. È la fotografia di quanto succede nel basso ionio. “Servizio idrico integrato. Trebisacce virtuoso. ma l’acqua manca in tanti comuni. Rilevanti le perdite lungo le condotte: così aumenta il prezzo del canone” è, invece, il pezzo che racconta la situazione dell’alto ionio.  Nel box dedicato all’approfondimento in pillole spicca il titolo “I COMUNI PAGANO L’ACQUA PROPRIA”, ecco il meccanismo: la So.Ri.Cal. capta l’acqua alla fonte e la porta (adduzione) fino all’ingresso del comune, che paga questi due passaggi. Da qui in poi l’acqua viaggia nella rete comunale, assorbendone l’ente i relativi costi di manutenzione, elettricità, personale, riparazioni etc. L’acqua viene depurata, infine, da un altro soggetto privato (altro costo). Il tributo finale al cittadino (intorno ad 1,20-40 euro al metro cubo) deriva da qui. Un sistema che è certamente fonte di spreco economico e sul quale i comuni potrebbero intervenire. Si arriva al paradosso nel caso dei comuni montani con sorgenti proprie (nella Sila Greca ad esempio) costretti a pagarsi la propria acqua. L’eccezione di Saracena: l’unico Comune in Italia dove l’acqua è veramente pubblica è Saracena, che ha addirittura anticipato l’esito referendario.

Riduzione dell’acqua. Guasto a “Nascejume”

COSENZA – SoriCal ha comunicato al Comune di Cosenza che l’impianto di sollevamento di “Nascejume” per via di un guasto si è fermato. Pertanto, dal momento del blocco, avvenuto in nottata, vi è una riduzione della fornitura idropotabile in quasi tutta la città. Il personale SoriCal sta verificando le cause del problema per ripristinare al più presto l’impianto.

Riparato l’acquedotto Trionto-Macrocioli a Rossano

ROSSANO (CS) – Si sono conclusi i lavori  alla rete idrica dell’acquedotto Trionto-Macrocioli di competenza Sorical. La cittadinanza interessata ai possibili disagi è stata avvisata che si sarebbe potuta verificare una carenza nell’erogazione dell’acqua potabile per circa 24 ore. E che, nell’eventualità, l’autobotte comunale avrebbe provveduto a rimpinguare la carenza del servizio. Così è stato. I lavori sono stati completati con solerzia nei tempi e nei modi stabiliti e l’autocisterna è intervenuta a sostegno degli utenti che ne hanno fatto richiesta. Comprensibile il malumore dei cittadini per i disagi sopraggiunti, non preventivabili, e comunque arginati al solo arco temporale necessario al ripristino del guasto.

Evitato dissesto finanziario comunale

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Grazie ad una richiesta di un prestito di quasi 7 milioni di euro, accolto in toto dalla cassa depositi e prestiti, il sindaco di Isola Capo Rizzuto Gianluca Bruno, e l’intera amministrazione comunale, riesce ad evitare un dissesto finanziario che sembrava ormai certo fino allo scorso dicembre.

Il prestito concesso servirà a pagare i debiti certificati del 2012 e quelli fuori bilancio del 2013, su tutte Sorical, ufficio del commissario per l’emergenza rifiuti, Ato, Edison e altri passivi minori, tale finanziamento dovrà essere restituito in 30 anni. L’importo concesso è pari esattamente a € 6.928.264,06, ovvero il 100% di quanto richiesto, la somma è l’anticipazione di liquidità che il comune ha chiesto all’istituto finanziario statale in base al decreto legge 35/2013 per lo sblocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

Ovvia soddisfazione dell’amministrazione comunale, espressa nelle parole del sindaco Gianluca Bruno: “Con questo prestito, che restituiremo in 30 anni, abbiamo evitato con tanto sacrificio e con l’impegno di molti, che il nostro Comune andasse verso il dissesto finanziario. Non era scontato che concedessero tale somma, ma l’operazione di chiarezza ed allineamento dei conti del Comune non è stata semplice in questi mesi. Sin dal nostro insediamento abbiamo vissuto con la scure della “Corte dei Conti” che annunciava il dissesto finanziario per il Comune e questo significava portare al massimo tutte le tasse ai cittadini. Sono contento che il duro lavoro e i sacrifici cominciano a dare i frutti, ora col bilancio di previsione speriamo di poter dare seguito anche ad altre esigenze per il miglioramento del territorio”.

Previsto incontro tra Wanda Ferro e l’assessore Gentile

CATANZARO – Il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, incontrerà l’assessore Gentile insieme all’assessore regionale Domenico Tallini e al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, per individuare le soluzioni necessarie al finanziamento del progetto integrato elaborato congiuntamente dalla Provincia di Catanzaro e dalla Sorical per la ricostruzione della strada provinciale 25, il ripristino della condotta idrica Sorical e la sistemazione e messa in sicurezza del fiume Alli.

“Per la realizzazione del progetto di sistemazione complessiva dell’area – dice Wanda Ferro – occorrono 20 milioni di euro, di cui 10 milioni per gli interventi sull’acquedotto di Santa Domenica, 5 milioni per le opere stradali e 5 milioni per le opere di sistemazione idraulico fluviale dell’Alli. La Regione Calabria ha finora garantito lo stanziamento di 10 milioni di euro, per metà recuperati nel Por e per la restante parte a valere sui fondi Fas. Con l’assessore regionale dovremo individuare le opportune fonti di finanziamento per gli ulteriori 10 milioni. Terremo informati dell’esito dell’incontro i sindaci, che fin dall’inizio hanno collaborato costruttivamente alla soluzione del problema”. In vista dell’incontro, si è tenuta in Regione una riunione tra il dirigente generale del Dipartimento regionale Lavori Pubblici Domenico Pallaria e Floriano Siniscalco per la Provincia di Catanzaro.

“La riunione con l’assessore Gentile – continua Wanda Ferro – sarà anche l’occasione per affrontare le problematiche relative ai numerosi danni causati alla viabilità provinciale dall’ultima ondata di maltempo. In tutto il territorio si sono verificati smottamenti, frane, e cadute di alberi, rendendo necessaria la chiusura di alcune strade, mentre molte arterie sono percorribili su una sola corsia. In molti casi siamo intervenuti attraverso le somme urgenze, ma sono necessari interventi consistenti per la messa in sicurezza della viabilità. Intanto ho scritto al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – conclude il Commissario straordinario della Provincia – per chiedere le risorse necessarie agli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico indispensabili in un territorio che si sta sgretolando alluvione dopo alluvione”.

Rete idrica, potabilità certificata ma il sindaco non revoca ordinanza di chiusura

CARIATI (CS) – Inquinamento rete idrica. Sono state effettuate le analisi su tutti i punti di prelievo utilizzati dall’Asp. Da quelli effettuati dallo studio tecnico-biologico accreditato Liguori – Caminiti,  i risultati sono tutti negativi. È stata certificata, quindi, la piena potabilità dell’acqua erogata dalla condotta comunale. Permane, tuttavia, l’ordinanza di chiusura. Per maggiore cautela sarà revocata solo quando questi risultati troveranno conferma nelle nuove analisi, che su richiesta del Comune, l’Asp dovrà effettuare nuovamente.
È quanto fa sapere il Sindaco Filippo Sero che intende tranquillizzare la cittadinanza.
Nella giornata di ieri (martedì 28) – spiega – è pervenuta al protocollo generale del Comune la nota n. 987 del 28 gennaio 2014 a mezzo della quale lo studio tecnico chimico-biologico Liguori e  Caminiti, rimette i rapporti di prova delle analisi effettuate sui prelievi di acqua dalle fontanine pubbliche, già interessate nei giorni scorsi dai prelievi da parte dell’Asp. I risultati sono tutti negativi – precisa il Sindaco – e quindi, certificano la piena rispondenza ai parametri di legge e la piena potabilità dell’acqua erogata dalla condotta comunale. Ad ogni buon fine, l’Ufficio ha provveduto – continua il Primo Cittadino – ad avvertire la Sorical, società che gestisce l’acquedotto del Lese, e nella giornata di ieri ha disposto le analisi anche sulla detta fontanina. Lo stesso Ufficio Tecnico comunale ha provveduto a trasmettere i risultati all’Asp affinché proceda, nei tempi più brevi, alla nuove analisi. Revocherò l’ordinanza n. 1/2014 di sospensione e divieto dell’utilizzo dell’acqua pubblica per usi umani – conclude Sero – quando  e se il rientro nei parametri di legge e la piena potabilità dell’acqua della condotta comunale  – come presumibile – troveranno conferma nelle nuove analisi dell’Asp. Sino a quel momento – chiosa – per maggiore premura e sicurezza rimarrà in vigore l’ordinanza di chiusura.

Finanziamento regionale per la provincia di Catanzaro

CATANZARO – La Regione Calabria ha concesso un finanziamento di 700 mila euro alla provincia di Catanzaro. La somma potrà essere spesa per mettere in sicurezza il fiume Alì, le infrastrutture ad esso aderenti e la strada provinciale 25 distrutta da un’ alluvione novembrina (che ha causato pure una crisi idrica). Esiste un progetto di risananamento. Ogni punto è stato messo nero su bianco dai tecnici della Provincia e dai tecnici della Sorical, i quali hanno chiesto venti milione di euro, molti di più rispetto al finanziamento regionale.

Il Commissario provinciale Wanda Ferro ha ringraziato l’ Assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile, l’ ingegnere Floriano Siniscalco e i tecnici regionali. Ha poi affermato che: “con il primo intervento della Regione si riuscirà a dare un minimo di sollievo ai disagi dei cittadini che, dopo l’alluvione di Novembre, sono stati costretti ad affrontare pesanti difficoltà nei collegamenti verso il capoluogo e non solo”.

I sindaci della Presila e il primo cittadino catanzarese Abramo avranno un faccia a faccia con Pino Gentile. Lo scopo sarà pianificare un lavoro che non guasti le opere artistiche, i luoghi e la salute dei cittadini.

Il Coordinamento Acqua Pubblica ‘Bruno Arcuri’ insiste sul rispetto del referendum popolare

COSENZA – Con il referendum del 13 giugno del 2011 la maggioranza assoluta dei calabresi, così come nel resto d’Italia, ha detto in maniera inequivocabile che l’Acqua deve uscire dal mercato e che il mercato deve uscire dall’Acqua. Nessun profitto è lecito realizzare con la “vendita” dell’acqua che è, ricordiamolo sempre, un Bene irrinunciabile per la nostra stessa vita.

Il grande esito referendario non ha avuto alcun riscontro nella nostra regione, nonostante la presenza di una società di diritto privato, la Sorical SpA, che gestisce i nostri acquedotti; in verità ci sono state solo banali frasi di circostanza che ci hanno ricordato come in Calabria l’Acqua sia ancora pubblica quando è noto a tutti che, di fatto, è la modalità di gestione a determinarne la trasparenza, appunto la pubblicità del Bene Comune.

Altre notizie, ben più gravi e preoccupanti, vengono invece fornite, in questi ultimi giorni, dalla Magistratura che disegna un quadro criminoso nella gestione del servizio idrico che coinvolge figure rilevanti del management della Sorical SpA.

La Corte dei Conti della Calabria ha affermato, con precisi riferimenti normativi, l’illegittimità delle tariffe applicate ai Comuni ed è grazie al Coordinamento “Bruno Arcuri” se, nei gironi scorsi è stato possibile sbarrare il passo ad un nuovo adeguamento anch’esso illegittimo.

Ma c’è un aspetto che deve far riflettere tutti i calabresi e cioè che il socio di maggioranza assoluta della Sorical SpA è la Regione Calabria la quale, d’altro canto, non è minimamente intervenuta né sulla questione delle tariffe né tantomeno sulle recentissime vicende che la riguardano, se non altro come aspetto societario.

Per questi motivi il Coordinamento “Bruno Arcuri” ribadisce con forza che l’unica maniera per sottrarre l’Acqua ai tanti interessi di mercato e di criminalità è quello di approvare al più presto la Legge Regionale di iniziativa Popolare che è stata sottoscritta da oltre 11mila calabresi. Solo la costituzione di un’azienda speciale di diritto pubblico potrà salvaguardare tutti i calabresi che allora diventeranno veramente i “soci” di maggioranza assoluta del loro Bene Comune, l’Acqua.