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Paura nella notte di San Silvestro, colpi di pistola contro una palazzina

SAN GREGORIO D’IPPONA (VV) – Avrebbe potuto avere gravi conseguenze l’attentato messo in atto, nella notte di San Silvestro, da sconosciuti contro una palazzina a San Gregorio d’Ippona, nel Vibonese. Circa trenta colpi di revolver hanno attinto sia le mura esterne dello stabile sia alcuni ambienti di tre appartamenti all’interno dei quali vivono altrettante famiglie anche con bambini.

Danneggiati dalla pioggia di proiettili i vetri delle finestre, qualche mobile e alcune suppellettili. Gli occupanti dell’edificio, nel momento in cui si sono verificati gli spari, erano intenti a festeggiare l’arrivo del nuovo anno e sono rimasti terrorizzati. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri che si stanno concentrando sul percorso utilizzato dai malviventi per darsi alla fuga e sui residenti della palazzina per capire se qualcuno di loro possa aver avuto contrasti con gli autori dell’azione criminale.

Far west a Gioiosa Jonica, spari contro un pub affollato

MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) – Gravissimo episodio di cronaca a Marina di Gioiosa Jonica. Nella tarda serata di sabato 3 febbraio ignoti hanno esploso due colpi di pistola contro un noto pub, il Rumble’s, in quel momento affollato di avventori e famiglie con bambini. I proiettili hanno infranto le vetrate e in sala è scoppiato il panico: molti hanno cercato rifugio sotto i tavoli, altri sono scappati verso la cucina. Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita, ma i colpi sono stati sparati ad altezza d’uomo, dando l’impressione quindi che i misteriosi attentatori volessero colpire qualcuno. Sul posto sono giunti polizia e carabinieri. Al vaglio delle forze dell’ordine i filmati delle telecamere di videosorveglianza. 

Sparano da un balcone per festeggiare il capodanno, incastrati da un video sui social

CROTONE – Tre denunce a Crotone per esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Da un video postato sui social, i carabinieri erano venuti a conoscenza che i tre, in occasione dei festeggiamenti di fine anno, avevano esploso da un balcone diversi colpi di fucile. Le indagini hanno consentito di identificare le tre persone e sequestrare l’arma perché custodita senza cautela.

Agguato nel rossanese, illeso il conducente dell’auto presa di mira

ROSSANO (CS) – Persone non identificate hanno sparato un colpo di fucile contro un fuoristrada alla cui guida c’era V.P., di 52 anni, di Rossano, che è rimasto illeso. Il fatto è accaduto in località Piana dei Venti, nel territorio di Rossano, dove l’uomo stava transitando a bordo del mezzo. Il conducente del veicolo preso a fucilate, nell’immediatezza, anche a causa delle grosse buche e del dissesto del tracciato stradale, non si è reso conto di quanto stesse accadendo pensando che a colpire il mezzo fossero state delle pietre lanciate da qualcuno. Solo una volta sceso dal fuoristrada, l’uomo ha notato il foro sulla fiancata del veicolo e, immediatamente, ha allertato i carabinieri. I militari, dopo avere accertato che l’uomo era rimasto incolume, hanno avviato tutti gli accertamenti necessari. Le indagini dei carabinieri stanno proseguendo per risalire all’autore e al movente della sparatoria. (Foto Ansa) 

Spari ad un imprenditore agricolo mentre era alla guida. Illeso

ROMBIOLO (VV) -Alcuni colpi di pistola sono stati sparati da una persona non identificata, a Rombiolo, contro un imprenditore agricolo, B.N., di 40 anni, mentre era alla guida della propria automobile. Tutti i colpi sono andati a vuoto, senza raggiungere, dunque, né l’imprenditore, né la vettura di cui era alla guida. L’episodio é accaduto nella frazione “Presinaci” mentre l’uomo stava percorrendo una strada che conduce ad un suo terreno. L’imprenditore ha denunciato l’episodio ai carabinieri, che, sulla base di alcuni elementi emersi dall’indagine che é stata avviata, ritengono possa essere interpretato con un “avvertimento” lanciato a B.N. per questioni che sono in corso d’accertamento. Sul posto, tra l’altro, i militari hanno trovato alcuni bossoli di pistola, a dimostrazione della veridicità del racconto fornito dalla vittima.

Spara col fucile a Capodanno, denunciato

CROTONE – Un uomo di 59 anni, T.S., è stato denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato a Crotone per aver sparato cinquanta colpi di fucile dal balcone di casa per festeggiare il Capodanno.
I poliziotti della Questura di Crotone, durante un’attività di perlustrazione nelle vie vie cittadine, hanno notato, nei pressi del portone di una abitazione, diversi bossoli esplosi da pistola a salve alcuni altri da fucile. Ritenendo che munizionamento potesse essere stato utilizzato in occasione dei festeggiamenti di Capodanno, il personale ha effettuato un controllo nell’abitazione costatando che, sul terrazzo, a breve distanza da altre residenze, c’erano numerosi bossoli per fucile di identico calibro e marca di quelli trovati in strada per un totale di 50 colpi e risalendo, così, al cinquantanovenne poi denunciato.

A T.S., che è titolare di porto di fucile per uso sportivo e possiede un fucile e una pistola semiautomatici, sono state sequestrate le armi.

Castrolibero, esplosi tre colpi di pistola

CASTROLIBERO – Tre colpi di pistola sono stati esplosi in serata nel territorio del comune di Castrolibero, in via Mattia Preti, al confine con Cosenza, nei pressi dello Stadio San Vito-Marulla. I carabinieri sono stati allertati da una telefonata al 112. Alcune persone infatti avevano udito degli spari ed hanno telefonato alle forze dell’ordine. Giunti sul posto i militari hanno rinvenuto tre bossoli. I colpi di pistola non hanno causato danni a persone o cose. Sono in corso le indagini per chiarire la natura dell’episodio.

 

Colpi di pistola sparati contro la serranda di un bar

DINAMI (VV) – Atto intimidatorio nella notte nei confronti di un commerciante 27enne di Dinami, in provincia di Vibo Valentia. Alcune persone hanno sparato sette colpi di pistola calibro 9 contro la serranda del suo locale, il Wine Bar Tuticus, senza coinvolgere nessun passante. La zona è priva di sistemi di videosorveglianza. Il proprietario del locale ha riferito ai carabinieri di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive.

Intimidazione a Pippo Callipo. 11 colpi di pistola contro il “Popilia country resort”

MAIERATO (VV) – L’ennesima intimidazione sciocca la Calabria. Vittima, questa volta, Pippo Callipo, il titolare dello stabilimento omonimo per la produzione del tonno. Infatti, ignoti hanno sparato 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso del “Popilia country resort”, una struttura che sorge su una superficie di 140 ettari a Maierato, lo stess luogo in cui ha sede l’industria di Callipo. Denunciato il fatto ai Carabinieri, Callipo ha poi incontrato il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. A proposito del vile atto subito, Pippo Callipo, che è anche presidente della “Volley Tonno Callipo”, squadra militante nel campionato de A1 maschile di pallavolo, ha dichiarato: “Undici colpi di pistola non ci fanno arretrare di un millimetro. Andremo avanti con le nostre aziende e con i nostri riferimenti certi, che sono le forze dell’ordine ed il Prefetto di Vibo Valentia. É un episodio che non so spiegarmi perchè non ho ricevuto alcuna richiesta estorsiva, nè segnali di ostilità. Comunque, io resto in Calabria”.

Immediate le risposte di solidarietà da parte del mondo politico e non solo. Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia Calabria, ha espresso la sua vicinanza all’imprenditore calabrese, stigmatizzando l’intimidazione come ” l’ennesima dimostrazione che qualcuno in Calabria crede di poter condizionare con gesti vili, che rappresentano l’anti-Calabria, il percorso di legalità e l’impegno per la nostra terra di quanti combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l’incultura dell’impresa, contro quelle condizioni che fanno della regione che abitiamo un esempio di ‘calimero’ italiano”. La Santelli ha concluso il suo messaggio di solidarietà ribadendo la sua volontà di sollecitare nuovamente in Parlamento “lo Stato a far sentire la sua presenza in Calabria, al di lá dell’antimafia di facciata perché noi calabresi siamo più forti di chi violenta la nostra identità ma le vittime non devono essere abbandonate a se stesse in una giungla in cui dimostrare ogni giorno il proprio coraggio”.

Anche Unindustria Calabria, l’unione degli industriali calabresi, ha espresso “solidarietà, sconcerto e sdegno” per quanto accaduto, affermando con forza la necessità di “recuperare e testimoniare a tutti i livelli la trasparenza, il rispetto delle regole e il rispetto assoluto della legalità”, auspicando che “la coscienza civile spazzi definitivamente dal nostro territorio questa cultura del sottosviluppo e della condanna a ruoli di marginalità”.

Ai messaggi di conforto si aggiunge anche quello di Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, che ribadisce anch’egli l’importanza delle istituzioni che debbono manifestare la propria presenza in maniera concreta per quanti “sono impegnati in prima fila per rispondere alle istanze delle proprie comunità senza compromessi con quella criminalità organizzata che cerca di condizionarli in maniera pesante”. Gli hanno fatto eco Wanda Ferro, coordinatrice regionale di Forza Italia che parla di Pippo Callipo come di un “esempio di imprenditoria sana che fa male alla criminalità organizzata”, continuando che “il coraggio e la tenacia di Callipo devono essere da stimolo per le istituzioni” e anche Luigi De Rose, coordinatore di Forza Italia Giovani Calabria.

Platì, bracciante agricolo ferito con colpi di pistola

PLATì (RC) – Pasquale Grillo, bracciante agricolo di 62 anni, è stato ferito in un agguato da un uomo che gli ha indirizzato tre colpi di pistola, mentre era intento a camminare per strada. L’uomo è stato subito soccorso e accompagnato da uno dei figli all’ospedale di Locri: secondo quanto si apprende, avrebbe riportato ferite all’addome e a una gamba, ma non sarebbe in pericolo di vita. Non si conosce nel dettaglio il movente dell’aggressione a mezzo di un’arma di medio calibro: parrebbe che Grillo sia cognato di Giuseppe Perre, indicato dagli investigatori come capo dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta legata ai Barbaro di Platì e, tuttavia, il gesto sembrerebbe legato a motivi personali. A condurre le indagini i Carabinieri della compagnia di Locri.