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Tesi, annullate condanne a Spataro e Vigna, la gioia di Occhiuto

COSENZA – «Una buona notizia che mi riempie di gioia. La Suprema Corte di Cassazione ha annullato le condanne del processo Tesi a Luciano Vigna e a Michelangelo Spataro, due fra i miei più validi collaboratori ma, soprattutto, miei amici carissimi».

È ciò che afferma il sindaco Mario Occhiuto in una nota stampa

«Questo dimostra, ove ci fosse bisogno, come debba essere sempre rispettato il principio della presunzione di innocenza fissato dalla Costituzione.

E dimostra inoltre come pure lontano dai riflettori e dai condizionamenti della (mala) politica le vicende si chiariscono in modo più sereno e secondo giustizia. Sono quindi veramente felice – conclude Occhiuto – e faccio ai miei due buoni e vecchi amici gli auguri più sentiti e affettuosi. Naturalmente ho conservato il posto in Giunta per Michele, che ora rientrerà subito nell’esecutivo, perché è giusto e perché ci può dare una grande mano».

Morra (M5S): «Vigna, dopo la condanna, da assessore a consulente. Su Cosenza solo ombre»

COSENZA – «L’Amministrazione guidata da Mario Occhiuto sembra distribuire nomine, incarichi e lavori con affidamenti diretti in barba a numerose inchieste della magistratura che hanno attenzionato il Comune, tutto prosegue come se giocasse a carte in un tavolo da Casinò. Quello che sta accadendo al Comune di Cosenza, non conosce vergogna! Sembra una rincorsa al saccheggio della città». La denuncia è del portavoce al Senato Nicola Morra sul caso Vigna che tiene banco in città.

L’attacco di Morra su Vigna

«Sono molteplici, per esempio, i numerosi incarichi distribuiti a  collaboratori dell’ex studio professionale del Sindaco e le nomine presso la propria segreteria – prosegue il pentastellato – che vede tra le fila parenti di politici di Forza Italia ed  ex sindaci che hanno fatto campagna elettorale per tutto l’arco costituzionale».

Morra continua parlando quindi dell’ex assessore Vigna: «Tutto questo, purtroppo, è nulla paragonato a quello che negli ultimi giorni è successo e che ha visto come protagonista un assessore al bilancio, Luciano Vigna, condannato in secondo grado per bancarotta fraudolenta e in palese conflitto con la legge Severino, che dapprima si dimette quasi a dimostrare un briciolo di buon costume, salvo subito dopo pentirsi, quando il Sindaco lo richiama con un incarico quale “uomo di fiducia” a “soli” 30.000 euro l’anno. Tutto questo a spese dei cosentini» – ricordiamo che le dimissioni di Vigna sono consequenziali alla condanna in appello a due anni e due mesi, in merito al processo “Tesi”. Condanna arrivata anche per l’ancora assessore alla “Mobilità” Michelangelo Spataro.

Morra su Spataro

Il Senatore pentastellato ne ha anche per Spataro: «Un altro Amministratore comunale, Michelangelo Spataro, con delega alla pianificazione urbana ed edilizia privata, anche lui condannato per lo stesso reato, continua indisturbato a fare l’assessore mentre per la Legge dovrebbe tornare a casa» – Morra conclude – «Credo sia inopportuno continuare ad abbagliare i  cittadini con luci e festicciole quando si violano i più elementari principi di buona condotta e di buon governo della Città. Per tutti questi motivi, preparerò molto presto un’interrogazione parlamentare e una segnalazione all’Anac sul caso Cosenza che deve trovare nelle Istituzioni un comportamento fermo e una reazione decisa a questa propensione al malcostume»

PSC, il TAR respinge il ricorso di Guccione, soddisfatto l’assessore Spataro

COSENZA – Il TAR Calabria ha respinto il ricorso del consigliere comunale Carlo Guccione contro l’Amministrazione comunale – che è stata rappresentata e difesa dall’avvocato Vittorio Cavalcanti – per l’adozione del Piano Strutturale Comunale e del collegato Regolamento Edilizio e Urbanistico, approvati con delibere, di Giunta prima e poi del Consiglio Comunale, nello scorso mese di giugno. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha dichiarato il ricorso inammissibile, a causa del difetto di legittimazione a ricorrere del consigliere del PD.

Guccione aveva fondato la legittimazione del ricorso sulla lesione del proprio diritto all’informazione ed all’ufficio a causa – si legge in un comunicato di Palazzo dei Bruzi – «dell’assenza della necessaria documentazione illustrativa e giustificativa delle modifiche apportate al PSC/REU”. Il TAR ha obiettato che “il vizio formale denunciato non ha menomato le prerogative di consigliere dell’istante, il quale risulta avere partecipato alla seduta consiliare del 29.06.2017, avendo avuto modo di ascoltare, in ordine al terzo punto dell’OdG (quello che qui interessa), la lettura della proposta della Giunta, la relazione illustrativa dell’assessore alla Pianificazione Urbanistica e l’illustrazione del piano attraverso slide dell’arch. Lutri. Lo stesso è inoltre intervenuto attivamente nel dibattito, manifestando il proprio dissenso in merito all’approvazione del piano e del regolamento».

«Accogliamo con soddisfazione il pronunciamento del Tribunale Amministrativo – è il commento dell’assessore all’urbanistica Michelangelo Spataro. Il Piano Strutturale comunale continua spedito nel suo iter verso la realizzazione di quegli obiettivi di rigenerazione urbana e riqualificazione degli spazi che, con la guida del Sindaco Occhiuto, stiamo perseguendo per un progetto di città realmente innovativo».

 

foto di repertorio

Nei festivi corse Amaco anche a Donnici, la richiesta di Spadafora accolta da Spataro

COSENZA – A partire da domenica 5 novembre e solo nei giorni festivi saranno istituite dall’AMACO, in via del tutto sperimentale, delle corse di collegamento da Cosenza con le frazioni di Donnici Superiore, Contrada Diodato e Contrada Fiego . «Una notizia che ricevo con molto piacere e grande compiacimento e che giunge a seguito di una richiesta del sottoscritto indirizzata all’assessore alla Pianificazione Urbana e Mobilità Sostenibile di Palazzo dei Bruzi, Michelangelo Spataro, fin da subito favorevole all’iniziativa, in perfetta sintonia con l’amministrazione guidata dal sindaco Occhiuto e con i vertici Amaco».

Questo il commento del consigliere di Maggioranza e presidente del Gruppo Misto del Comune di Cosenza Francesco Spadafora che, non molto tempo fa, aveva espresso formalmente tale richiesta al fine di consentire a tutti i cittadini che risiedono nelle popolose contrade di Donnici e dintorni, di poter raggiungere il centro città in maniera più agevole.

«Ringrazio pubblicamente l’assessore Spataro – prosegue il consigliere Spadafora –  e con lui i dirigenti dell’ Amaco nelle persone dell’ing. Francesco La Valle e del neo presidente Paolo Posteraro – per aver tempestivamente mostrato interesse nei confronti di un servizio di grande utilità e attuato in poco tempo, che sono certo sarà positivamente accolto dall’intera comunità donnicese, parte integrante di un corposo progetto di rinascita e sviluppo del territorio che vedrà Cosenza protagonista indiscussa dell’intero Mezzogiorno d’Italia».

Francesco Farina

Metrotranvia Cosenza, le reazioni del mondo politico. Soddisfatti Spataro e Salerno, meno il M5S

COSENZA – «Una giornata importante per Cosenza e l’intera Area Metropolitana, la provincia di Cosenza e la Calabria tutta». Così l’ha definita l’Assessore alla pianificazione urbana e alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro, esprimendo soddisfazione per l’accordo di programma per la realizzazione della Metrotranvia, siglato questa mattina a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, dal Presidente della Regione Mario Oliverio, dal Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e dal Sindaco di Rende Marcello Manna. «Il progetto Metropolitana Leggera – sottolinea l’Assessore Spataro in una dichiarazione – prende vita ed allarga gli orizzonti per un’area metropolitana più vasta e collegata. Il buon senso delle parti ha permesso l’approvazione del progetto con le istanze formulate dal Sindaco Occhiuto e riguardanti il tratto iniziale del Viale Parco, dove saranno presenti settori a zero impatto ambientale, inseriti in un grande parco lineare attrezzato. La giornata – ha sottolineato ancora Spataro – è, quindi, importante, proprio per la storia della mobilità sostenibile. Oltretutto la città cambierà volto, in quanto nel progetto sono presenti alcuni investimenti, finanziati dalla Regione Calabria, che saranno utilizzati per le periferie, l’Autostazione ed il vecchio rilevato ferroviario. Le sempre maggiori attrattive della città porteranno così diversi studenti dell’Università della Calabria  a vivere nel centro storico cosentino, ben sapendo che in un quarto d’ora potranno recarsi all’Ateneo».

«La firma per la realizzazione della metro avvenuta stamattina è  una grande vittoria di  Mario Occhiuto  e del consiglio comunale di Cosenza che hanno voluto un percorso che  potesse  incidere realmente sullo sviluppo della città e dell’area urbana». È quanto affermato dal coordinatore cittadino e consigliere comunale di  Forza Italia, Carmelo Salerno. «La città aumenterà  il suo spazio verde – afferma Salerno – e trarrà giovamento dalle tante opere che saranno finanziate con i fondi accessori. Si tratta di una vittoria che va restituita alla città di Cosenza che – conclude – ora deve puntare  su bellezza e turismo».

Duro invece il Meetup Cosenza e Oltre: «Realizzare la metropolitana leggera Cosenza-Rende sul percorso di Viale Parco significa – si legge nella nota – abbattere due importanti arterie urbane e ripristinare uno sventramento della città attraverso la ricostituzione di un vecchio confine. (…) Siamo contrari allo sventramento della città per costruire magari, opere inutili e fantasiose, come un museo senza reperti storici e archeologici e un’ovovia costosissima. Opera, quest’ultima, che di certo non servirà alla riqualificazione dell’area del centro storico, alla sua messa in sicurezza, alla ristrutturazione dei fabbricati potenzialmente recuperabili e al rifacimento della rete fognaria e idrica. Ma ormai è chiaro che questo al nostro sindaco non interessa. L’incontro con il presidente Oliverio a Piazza dei Bruzi, per firmare l’accordo sulla costruzione della metro, forse finalmente metterà in luce il perché dell’ atteggiamento altalenante sulla realizzazione di questa costruzione da parte del sindaco. E’ comunque evidente che l’ interesse primario di Occhiuto non è certo quello di evitare un progetto che appare immediatamente inutile e sconveniente e che rischia di pregiudicare l’ assetto urbanistico della città. A questo punto la domanda nasce spontanea: non sarà mica, il suo, un intento di scambio di concessioni di opere pubbliche? Un modo per reperire fondi che mancano nelle casse comunali?». «Infine – si chiedono i pentastellati – quali saranno i ritorni economici, i costi di gestione e il livello attrattivo di questi contenitori in una città che si va chiudendo? Quale sarà la viabilità alternativa quando aprirà il cantiere di Viale Mancini? Quale il livello di congestione ed inquinamento quando risulteranno percorribili solo  via Reggio Calabria e via XXIV Maggio? Ne vedremo delle belle!»

 

 

Cosenza, in dirittura d’arrivo il nuovo Piano Strutturale della città

COSENZA – Con l’approvazione della delibera di Giunta relativa al Piano Strutturale ed al  Regolamento Edilizio del Comune di Cosenza, si è avviato l’iter che porterà prima in Commissione Urbanistica presieduta da Davide Bruno e poi all’attenzione del Consiglio comunale il nuovo piano urbanistico della città, strumento che ha il compito di prefigurare e disciplinare gli sviluppi del territorio a partire dagli indirizzi e disposizioni della legge urbanistica della Regione Calabria. La fase propedeutica aveva riguardato l’approvazione da parte dell’organo consiliare del “documento preliminare”, contenente le scelte strategiche alla base della nuova pianificazione; la discussione dello stesso documento in sede di Conferenza di pianificazione e la sua verifica nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Le previsioni sono armonizzate con quelle del Piano provinciale e del QTR/P della Regione. Gli obiettivi alla base del Piano Strutturale Comunale, che segue il PRG del 1995 coordinato dall’architetto Sara Rossi e successivamente oggetto di importanti varianti, sono la sostenibilità ambientale e la riduzione del consumo di suolo, ponendo come prioritari la riqualificazione della città e del territorio, la tutela e la valorizzazione delle aree rurali e del paesaggio, il recupero delle parti antiche dell’insediamento cosentino. «Il PSC che abbiamo preliminarmente approvato in Giunta – dichiara l’assessore alla pianificazione urbana Michelangelo Spataro – disegna la città che questa Amministrazione, guidata dal Sindaco Occhiuto, ha ben chiara in mente.  Una città sostenibile innanzi tutto, quindi vivibile grazie a spazi verdi progettati, una città che si sviluppa anche nelle sue frazioni, ma nel rispetto dell’ambiente che ne rappresenta l’elemento da valorizzare. Un disegno dal quale deriva – continua  l’assessore Spataro, che ha anche la delega alla mobilità sostenibile – un nuovo modello di mobilità al quale questa Amministrazione sta lavorando. La prossima approvazione in Consiglio comunale del PSC – conclude l’assessore Spataro – significherà per la città di Cosenza mettere un punto fermo sul suo sviluppo dei prossimi anni». Addentrandoci ancora nel PSC, vediamo che lo sviluppo della città la configura come polo di servizi per l’Area vasta, attraverso nuove aree per attrezzature e nel recupero del Centro storico individua un polo di servizi culturali; si punta anche al recupero di ampie parti interne all’urbano urbano e già in dismissione o in fase di trasformazione, evitando di definire ulteriori espansioni soprattutto in parti sensibili del territorio. La struttura dell’urbano, innovata attraverso una maggiore presenza delle attrezzature a verde al fine di una maggiore vivibilità, viene affidata principalmente alla struttura dei parchi fluviali ed alla fruizione del territorio collinare come parti della Rete ecologica comunale, tutt’uno con quella provinciale e regionale. L’area collinare vede come priorità il consolidamento dei borghi (dei quali sono riconosciute le parti antiche e di valore storico), la riqualificazione dell’abitato ed il recupero degli immobili antichi, fornendo strumenti per la riconfigurazione a servizi e la multifunzionalità delle aziende agricole; in quest’area del territorio comunale il PSC agisce in funzione di contenimento di forme di diffusione insediativa, anche in ragione dei fattori di rischio idrogeologico e della restituzione del suolo agli usi agricoli produttivi; il contesto si prepara dunque più coerentemente, insieme al centro storico, a divenire porta principale ed attrezzata del Parco della Sila e dei flussi turistici principalmente assicurati dalle sue mete. Dal punto di vista delle infrastrutture e della mobilità il PSC si muove in coerenza con le previsioni del Piano provinciale, puntando sul miglioramento dell’accessibilità lungo le dorsali nord-sud (Autostrada e nuovi svincoli, raccordo tra Destra Crati e SS109), e su nuove previsioni di parcheggi, soprattutto di interscambio; il sistema del trasporto pubblico locale punta sulla dorsale ferroviaria e la continuità tra le linee RFI e quelle delle Ferrovie della Calabria. Infine, nella normativa del PSC rientrano appieno gli obiettivi di perequazione urbanistica dettati dalla legge urbanistica regionale; tutte le trasformazioni, e senz’altro quelle riguardanti ambiti strategici della città, sono regolate attraverso un sistema di equa attribuzione dei diritti edificatori e di equilibrata contribuzione dei soggetti privati e pubblici al fine della qualità urbana e del territorio.

Palazzo dei Bruzi, ufficializzata la nuova giunta di Mario Occhiuto

COSENZA – «Ringrazio il dimissionario Vittorio Sgarbi e l’assessore uscente Fedele Bisceglia per avere profuso impegno, nelle rispettive deleghe, in questa prima parte di consiliatura che da oggi inizia una nuova fase».Il sindaco Mario Occhiuto ha congedato ufficialmente questo pomeriggio i due esponenti della Giunta nominati la scorsa estate, dando contestualmente il benvenuto ai neo assessori Francesco De Cicco e Michelangelo Spataro durante la seduta dell’Esecutivo a cui entrambi hanno partecipato.Il sindaco Occhiuto ha assegnato a Francesco De Cicco, classe 1976, la seguente delega: “Partecipazione, frazioni e quartieri; Manutenzione delle strade e della rete idrica”. Giova ricordare che per De Cicco si tratta di un ritorno, considerando la sua precedente esperienza da assessore nella prima consiliatura Occhiuto. Michelangelo Spataro, nato nel 1959 e con un lungo corso maturato tra i banchi del Consiglio comunale, riceve le deleghe a “Pianificazione urbana e mobilità sostenibile; Edilizia privata”. Contestualmente, il sindaco Mario Occhiuto ha provveduto a nominare Alessandra De Rosa come consigliera comunale delegata alle Politiche sociali. «Si tratta di un fisiologico avvicendamento – ha dichiarato il sindaco Occhiuto a margine della ratificazione dell’atto – Intendiamo dare una spinta propulsiva all’attività di governo, migliorando i servizi della manutenzione e implementando ad esempio lo spazzamento manuale ad opera delle Cooperative. Nel prossimo bilancio investiremo molto nella manutenzione ordinaria per offrire risposte sempre più concrete di efficienza». A conclusione della seduta di Giunta non sono mancati i saluti a padre Fedele a cui il primo cittadino ha rivolto un ringraziamento particolare: «Tengo a esprimere un sentito grazie a padre Fedele per come ha svolto, in maniera infaticabile e sempre al fianco degli ultimi e dei più disagiati, il ruolo di assessore per lui inedito – ha affermato Occhiuto – Tuttavia, si tratta di un ringraziamento che non corrisponde a un congedo vero e proprio, dal momento che padre Fedele continuerà a collaborare con l’Amministrazione attraverso un prossimo incarico che gli sarà conferito. Con la sua inesauribile energia non mancherà certamente di supportarci nell’opera di contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale, così come ha fatto negli ultimi 9 mesi»”.Entrano adesso in Consiglio comunale i primi non eletti delle liste dei neo assessori, Pasquale Sconosciuto e Carmelo Salerno.

Cosenza, marcia indietro di Spataro: «Pronto ad entrare in giunta»

COSENZA – La notte porta consiglio, soprattutto dopo un lungo ciclo di incontri prima con il deputato Roberto Occhiuto, poi con il coordinatore provinciale Luigi De Rose, infine con i componenti del gruppo consiliare a Palazzo dei Bruzi, di cui è membro. Michelangelo Spataro, dopo il tira e molla delle ultime ore, ha dato il via libera al proprio ingresso in giunta. Lunedì dovrebbe essere il giorno buono per ufficializzare il rimpasto. Avrà le deleghe ai trasporti ed all’urbanistica. Con lui, com’è noto, entrerà nell’esecutivo anche Francesco De Cicco. Il sindaco gli restituirà la delega ai quartieri che l’esponente di Cosenza Libera aveva già detenuto nella passata consiliatura. Si chiude così la (breve) esperienza di Vittorio Sgarbi e Fedele Bisceglia. Entrambi però, soprattutto l’ex frate francescano, continueranno a collaborare con l’amministrazione ma da postazioni differenti. Sergio Del Giudice sarà il nuovo capogruppo della pattuglia di ex dissidenti in consiglio comunale, dove approderà Carmelo Salerno in qualità di primo dei non eletti della lista Forza Cosenza.

Presta ammonisce Ambrogio. La prossima volta sarà cartellino rosso

Post presta su marco ambrogioCOSENZA – Ci sono comuni e comuni. Comuni piccoli, come quello di Mendicino, dove gli scrutatori vengono scelti con sorteggio e in diretta streaming, e comuni capoluogo come quello di Cosenza, dove nel solco di una tradizione consolidata, gli scrutatori li nominano i membri della commissione elettorale nella consapevolezza che quell’obolo elargito ai componenti dei seggi può diventare merce di scambio con la promessa di un voto alle prossime amministrative. La possiamo girare e rigirare come si vuole, ma la verità nuda e cruda è questa. E siccome, tra referendum e comunali, gli scrutatori da scegliere sono parecchi, chi si è conquistato il privilegio di poterne nominare una manciata, si guadagna un bel gruzzolo di consensi senza colpo ferire. Sarà anche consentito dalla legge, ma certamente si tratta di una pratica inopportuna. Sul piano politico, per chi ha scelto la nomina e non il sorteggio, potrebbero esserci delle conseguenze. Non per Antonio Ruffolo, campione di preferenze, sostenitore di Occhiuto, politico da marciapiede che rifugge la ribalta, né per Michelangelo Spataro, recentemente condannato a quattro anni nell’ambito del processo Tesi e quindi non candidabile. In queste ultime ore invece, i riflettori sono puntati su Marco Ambrogio che ha messo in serioLucio Presta verticale imbarazzo l’aspirante sindaco Lucio Presta al quale, si sa, non interessano i pacchetti di voti, né il consenso a qualsiasi costo. Anche per questo il manager dello spettacolo non ha esitato a criticare la scelta compiuta da Ambrogio in merito alla nomina degli scrutatori. «Cosenza perde un’occasione importante – scrive Presta in un post su facebook – Marco Ambrogio deve fare un passo indietro significativo». Tradotto in soldoni, Ambrogio può anche rappresentare uno dei maggiorenti del Pd cittadino, tanto che l’ex capogruppo in consiglio comunale potrebbe capeggiare una propria lista chiamata “Adesso Cosenza”, ma se dovesse servire a lanciare un segnale, Presta non ci penserebbe su due volte prima di metterlo alla porta. Per adesso il candidato sindaco dell’Alleanza Civica ha soltanto ammonito Ambrogio. Ma all’orizzonte c’è la nomina degli scrutatori per le amministrative. E se le cose non dovessero cambiare per Ambrogio potrebbe giungere anche il cartellino rosso.

Processo Tesi: condannati Vigna e Spataro. Assolto Perugini

Cosenza ( Cs) – Nove condanne e sette assoluzioni. Si chiude con la sentenza di primo grado il processo “Tesi”. L’inchiesta riguarda i rapporti tra la societa’ “Tesi”, operante nel settore dell’informatica e Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria. Negli anni scorsi il filone dell’indagine era stato stralciato dall’inchiesta Why Not e inviato al tribunale di Cosenza – dove si e’ appena concluso – perché competente per territorio. Il collegio (presieduto dal giudice Angela Lucia Marletta, a latere Claudia Pingitore e Giusi Ianni) questa mattina ha condannato Filomeno Pometti (4 anni di carcere), Luciano Vigna, ex vicesindaco di Cosenza (2 anni e 8 mesi), Michelangelo Spataro, già consigliere comunale di Cosenza (4 anni), Francesco Capocasale (4 anni), Michele Montagnese (4 anni), Gianluca Bilotta (4 anni), Luigi Vacca (4 anni), Antonio Gargano (2 anni e 8 mesi) e Antonio Viapiana (2 anni e 8 mesi). Il Tribunale ha, invece, assolto l’ex sindaco Salvatore Perugini, Nicola Costantino, Renato Pastore, Saverio Fascì, Francesca Gaudenzi, Pietro Macri’ e Pasquale Citrigno (amministratore della società) assolto per non aver commesso il fatto. Citrigno era l’unico per il quale già  il pm Giuseppe Visconti aveva chiesto l’assoluzione. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di bancarotta. Pometti, Vigna, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca, Gargano e Viapiana sono stati condannati anche all’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale e all’incapacita’ di esercitare uffici direttivi per la durata di dieci anni. Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta e Vacca sono stati, inoltre, interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Tutti i condannati dovranno pagare le spese processuali e risarcire le parti civili. Gargano, Viapiana, Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca sono stati assolti da alcuni capi di imputazione perchè il fatto non costituisce reato. Non si procede per i reati relativi al capo e per intervenuta prescrizione.