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George Elliott Clarke incontra gli studenti dell’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS)- Domani, mercoledì 11 maggio alle ore 16:00, presso l’aula Iana (cubo 20b, ponte coperto) il Poeta Laureato del Canada, prof. George Elliott Clarke, incontrerà studenti e studiosi nell’ambito dei Workshop di alta formazione sullo spazio “Parlando di Spazio all’Università della Calabria / Talking About Space at the University of Calabria”, curati da C. Bruna Mancini (cattedra di Letteratura inglese), che hanno preso il via presso il dipartimento di Studi Umanistici. All’incontro parteciperanno il Magnifico Rettore, Gino Mirocle Crisci, e il Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli. Interverranno: Eleonora Rao, dell’Università di Salerno, con un intervento dal titolo “La Toronto Poetry Map di George Elliott Clarke” e George Elliott Clarke, dell’Università di Toronto, che interverrà su “Epic Geography: The Vision of Place in Pound’s Cantos and in my Canticles”. Il Prof. Clarke leggerà anche alcune sue poesie. A moderare l’incontro sarà C. Bruna Mancini.

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L’intervento del professor Clarcke si inserisce in una serie di appuntamenti che, a partire dallo scorso marzo, hanno permesso a dottorandi, studenti e studiosi di assistere alle lezioni di illustri esperti: Rocco De Leo, Claudia Stancati, Giusy Gallo, Giuseppe Roma, Eleonora Rao, Roberto Sturm. L’incontro dell’11 maggio vuole essere un momento di riunione avvincente che celebra uno dei più famosi autori di Lingua inglese, confermando la proficua collaborazione che la cattedra di Letteratura inglese e il gruppo di ricerca su “Spazi, potere, canone. Dalle mappe, alle cartografie letterarie, al cyberspace” detiene da tempo con l’Università di Salerno.

 

Agenda Cosenza – Idee in rete. Uno spazio libero per ripensare la città

COSENZA – L’imperativo è quello di tornare ai programmi, lasciando da parte, almeno per il momento, le schermaglie politiche. Con questo spirito nasce su facebook uno spazio aperto, un contenitore virtuale. Si chiama Agenda Cosenza – Idee in rete. E’ uno spazio libero, una pagina “easy and fast” dove scambiarsi idee, programmi, proposte, contenuti, senza guardare agli schieramenti e ai candidati. Senza etichette o steccati, “perché – si legge in una nota – la città ha bisogno di una partecipazione ampia e qualificata. Ha bisogno del contributo dei suoi professionisti, dei suoi intellettuali, delle sue personalità, ma anche di raccogliere il punto di vista del mondo vitale dell’associazionismo, delle imprese, dei cittadini. Costruiamo una rete per alimentare il dibattito sulla Cosenza che verrà: non un libro dei sogni ma tracce che aiutino l’Atene della Calabria a recuperare il ruolo di “capitale” culturale e politica che le compete. Cosenza deve uscire dall’isolamento in cui è caduta nell’ultimo periodo. Senza Cosenza che gioca fino in fondo la sua parte, la Calabria rischia di non farcela. La stessa Regione di Mario Oliverio ha bisogno di Cosenza. Senza eccessive pretese – prosegue il comunicato stampa – raccoglieremo in questo spazio i contributi più autorevoli, in vista dell’organizzazione di una pubblica iniziativa, in cui presenteremo un nucleo di proposte operative da offrire alla città e, in particolare, a quanti, da qui a breve, avranno la responsabilità di amministrarla. L’iniziativa sarà presentata in una conferenza stampa convocata per venerdì 1 aprile alle ore 11 presso la Sala Coni di Piazza Matteotti a Cosenza. Parteciperanno Cesare Marini, Elio Bozzo, Giuseppe Aloise e Salvatore Magarò.

All’Unical continua l’incontro con la Lis

RENDE (CS) – Si è svolto ieri pomeriggio nella sala informatica del cubo 18c dell’Unical, il secondo appuntamento del “Laboratorio Lis: Diamo un segno”. L’incontro è stato tenuto dall’interprete Loredana Mendicino, dalla Docente Donata Chiricò, con l’ulteriore supporto di Alessia Mendicino, sorella di Loredana, nonchè interprete Lis. Sono state analizzate le modalità di composizione di una domanda e, a tal proposito, l’interprete Loredana ha spiegato come si determina la risposta, la quale necessita di un’affermazione positiva o negativa attraverso l’utilizzo delle sopracciglia. La discussione si è poi indirizzata verso la spiegazione delle quattro tipologie di parametri formazionali della lingua dei segni: il luogo, lo spazio, l’orientamento e il movimento.

Al variare di uno o più di questi parametri, durante l’atto del “segnare”, si può determinare un cambiamento del significato attribuito ad una parola. È stata mostrata la composizione di una frase e la scelta dei tempi verbali al suo interno, a seconda se si parla di un’azione svolta nel passato, nel presente e nel futuro: nel primo caso la mano verrà indirizzata verso la parte posteriore del corpo, nel secondo sarà protesa verso il basso (per indicare che l’azione si sta svolgendo adesso), nell’ultimo verrà proiettata in avanti. Inoltre agli studenti presenti in sala è stata insegnata la modalità con cui “segnare” i giorni della settimana. Per quanto riguarda la comunicazione si è messo in risalto la grande capacità di comunicare con i gesti senza alcuna difficoltà, persino in un luogo straniero, in maniera molto più semplice ed efficace rispetto alla comunicazione verbale. In conclusione le due interpreti hanno deciso, con la collaborazione di alcuni loro studenti venuti all’incontro, di sostenere una conversazione, in modo da poter permettere a chi li osserva, di comprendere come si sviluppa un dialogo attraverso la lingua dei segni.

Alessandro Artuso