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Asp di Cosenza, i dipendenti dichiarano lo stato di agitazione

COSENZA- È giunta ieri nelle mani del Prefetto di Cosenza, la dichiarazione dello Stato di Agitazione dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Il documento a firma dei sindacati Cgil Cisl Uil, insieme a Fials e Fsi, denuncia il disinteresse dei vertici dell’Azienda alle richieste provenienti dai sindacati che sollecitavano la convocazione un tavolo di contrattazione per l’applicazione dei provvedimenti atti a valorizzare la professionalità dei dipendenti.

Oggi, le stesse OO.SS. insieme alla RSU, sono state convocate per discutere soltanto uno dei problemi posti all’attenzione di S.E. il Prefetto.

I sindacati sono però determinati a portare avanti le istanze per la valorizzazione e il riconoscimento delle professionalità dei dipendenti anche attraverso l’applicazione della legge Madia e di tutte le altre procedure necessarie a consentire a tanti lavoratori, che si trovano in condizioni di precarietà, di vedersi riconosciuta finalmente la dignità.

Ora il prossimo passo spetta all’Azienda Sanitaria, che celermente potrà attivarsi per aprire il dialogo con le Organizzazioni Sindacali su tutti i temi già ampiamente sollecitati dagli stessi

Terme Luigiane, i lavoratori proclamano lo stato di agitazione

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori delle Terme Luigiane –  La nuova stagione termale 2018 delle Terme Luigiane si è aperta da pochissime settimane con l’erogazione di tutte le cure previste dal piano sanitario calabrese e con la certezza di poter offrire anche quest’anno cure efficaci e servizi di qualità ai propri clienti.

Tuttavia, le nubi sul futuro delle terme sono pesanti e il personale dell’azienda è estremamente preoccupato per quanto riguarda l’espletamento delle procedure della gara per l’assegnazione della concessione delle acque. Tante preoccupazioni sono legate al fatto che il prossimo 31 dicembre avrà termine la proroga della concessione affidata  alla Società SATECA S.p.A. e la Regione Calabria non ha ancora deciso chi sarà il futuro concessionario.

La nuova stagione termale è partita con buone prospettive: restano però soltanto otto mesi alla Regione Calabria per stabilire le regole e le norme di gara per la ricerca del nuovo concessionario delle acque. Tale  atto, ormai improrogabile, è indispensabile per garantire una continuità dei servizi per la futura stagione 2019 senza alcuna interruzione, a garanzia del clienti e per la tutela lavorativa dei dipendenti delle Terme Luigiane.

INCONTRO OGGI CON IL SINDACATO CISL

Per una valutazione del caso si è tenuto oggi un incontro dei lavoratori delle Terme Luigiane, convocati dal Sindacato Cisl, attraverso il segretario provinciale di categoria, Gerardo Calabria, con il supporto e la collaborazione del presidente dell’Associazione “Comitato di lotta lavoratori Terme Luigiane”, Giuseppe Tucci. Dopo un’attenta valutazione della situazione, i presenti hanno deliberato di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori. Hanno inoltre deciso di inviare al  Presidente della Giunta regionale calabrese, on. Mario Oliverio, la richiesta di organizzare entro il termine di pochi giorni un incontro finalizzato a chiarire la posizione della stessa Regione Calabria e a spiegare come intenda dare alla ben nota vicenda la giusta soluzione, in accordo con le Amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese.