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Le somministra la droga dello stupro e la violenta: arrestato nel Cosentino

LATTARICO (CS) – Il 04 agosto, i militari della Stazione Carabinieri di Lattarico hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Cosenza nei confronti di un imprenditore sessantaduenne in quanto resosi responsabile di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna venticinquenne.

I fatti risalgono al mese di febbraio 2023 e avvenuti nel Comune di Lattarico dopo che i due avevano cenato assieme in un ristorante della zona.

Dalle indagini condotte dai Carabinieri di Lattarico, guidati dal Mar. Gerardo Paldino, è emerso che la vittima era stata stordita con della sostanza stupefacente (cosiddetta droga di stupro GHB) contenuta in una bottiglietta di acqua che le era stata offerta dall’uomo, facendola così cadere in uno stato confusionale e permettendo allo stesso di approfittare avendo un rapporto sessuale completo.

L’uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione di Corigliano Rossano e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

Droga dello stupro nei locali bolognesi, tra gli indagati anche un cosentino

BOLOGNA – Più di tre litri di Ghb, il potente acido conosciuto come ‘droga dello stupro’, e altre sostanze stupefacenti sono stati sequestrati a Bologna dai Carabinieri in un’indagine che ha portato all’arresto di quattro persone per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Si tratta di un uomo di 48 anni di Bologna e di un 38enne di Cosenza, con piccoli precedenti, e di due incensurati, un 52enne di Parma e un 43enne di Trieste. Secondo gli investigatori, i quattro indagati sono tutti professionisti ‘insospettabili’ che avrebbero piazzato le droghe in alcune discoteche della città.
L’indagine è partita da informazioni ‘confidenziali’ raccolte tra i frequentatori di noti locali notturni ed è proseguita con pedinamenti e attività di osservazione.

Gran parte del Ghb (nascosto dentro flaconi di detergente) era a casa del triestino. Il valore sul mercato del quantitativo di Ghb sequestrato è stimato sui 150mila euro. Sequestrati anche alcuni grammi di cocaina, mefedrone e pentedrone e 10mila euro in contanti.

Quindicenne Stuprata a Roma: fermato un ragazzo originario di Cosenza

Avvicinata per le strade di Roma da un uomo che si è finto poliziotto e che ha abusato sessualmente di lei in un prato. È l’incubo vissuto la scorsa notte da una quindicenne per le strade di Roma che con alcune amiche stava tornando a casa dopo aver visto i tradizionali fuochi d’artificio a Castel Sant’Angelo per la festività di San Pietro e Paolo. La ragazza, ospite per qualche giorno nella Capitale da un’amica, è stata soccorsa intorno alla mezzanotte nei pressi di piazzale Clodio.

La ragazza in lacrime ha raccontato agli agenti del 113 che era in compagnia delle due amiche quando si è imbattuta nell’uomo che, fingendosi un poliziotto, ha chiesto i documenti. Mostrando un tesserino le ha detto di seguirlo per procedere con l’identificazione, ma in realtà l’ha portata in un parchetto in via Teulada, dove si trovano gli storici studi della Rai, e l’ha costretta a rapporti sessuali. La madre di una delle amiche della ragazzina di 15 anni violentata avrebbe visto lo stupratore fuggire e avrebbe tentato di rincorrerlo.

Il presunto colpevole sarebbe un 31enne italiano, G.F., originario del Cosentino e appartenente al ministero della Difesa Il fratello dell’uomo, inoltre, è stato denunciato per favoreggiamento, poiché è stato bloccato mentre recuperava la bicicletta utilizzata dallo stupratore per arrivare a piazzale Clodio, mentre G.F. si era nascosto a casa sua. Lo stupratore, in forza all’Arsenale della Marina, è stato riconosciuto, senza alcun dubbio, dalla vittima come il responsabile della violenza sessuale.

Fabrizio Alessi

Nega le accuse nonostante le prove, il ragazzo che avrebbe abusato sessualmente della studentessa a Rende

COSENZA – Gaspare Bruni, il giovane arrestato con l’accusa di aver abusato sessualmente di una studentessa universitaria, a Rende, è stato interrogato ieri dal gip Salvatore Carpino del tribunale di Cosenza. L’accusato avrebbe fornito la sua versione dei fatti ammettendo di essersi intrattenuto con la ragazza, ma contestando parte delle accuse. Tuttavia contro di lui c’è la schiacciante testimonianza dei filmati delle telecamere, dai quali emerge in modo chiaro il suo ingresso in maniera furtiva all’interno del palazzo nonché la “violenza brutale”, così definita dal gip, con cui il ragazzo ha afferrato per i capelli la giovane e abusato di lei. La violenza, inoltre, è confermata anche dal referto medico che attesta le lesioni subite dalla vittima. In più, alcuni testimoni avrebbero visto Gaspare Bruni importunare la studentessa durante la serata nel locale nei pressi di Commenda di Rende.

Identificato lo stupratore della giovane studentessa

RENDE (CS) – È stato identificato nel pomeriggio di ieri l’autore della violenza sessuale su una studentessa dell’Unical, di venticinque anni, avvenuta prima dell’alba di domenica nell’androne di un palazzo della zona universitaria a pochi chilometri dal campus di Arcavacata. La ragazza dopo una festa in casa di alcuni colleghi di studio sarebbe stata accompagnata a casa da un giovane che al momento del commiato l’ha spinta nell’androne del palazzo dove risiede e ha abusato di lei. Le indagini, coordinate dal capo dei pubblici ministeri della Procura cosentina, Dario Granieri, e dal sostituto Antonio Tridico, hanno avuto un’accelerazione dopo l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di videsorveglianza collocate in alcuni punti del quartiere dove si è consumata l’aggressione.

Ridotte le pene per i violentatori del branco

REGGIO CALABRIA – La Corte d’appello di Reggio Calabria ha ridotto le condanne per i cinque imputati accusati di aver stuprato Anna Maria Scarfò, la ragazza di San Martino di Taurianova violentata dal branco ed ora costretta a vivere in una località protetta dopo aver denunciato i suoi aguzzini.

Sono stati condannati a 7 anni di reclusione (8 anni in primo grado) Maurizio Hanaman, Giuseppe Chirico, Antonio Cianci e Antonio Cutrupi; Fabio Piccolo condannato a 7 anni e 8 mesi (9 anni).