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GrannyHair: i Consigli dell’Hair Designer Roberto Vitaro

lady gagaRENDE (CS) – Torniamo ancora a parlare di colorazioni e tendenze 2015. Questa volta curioseremo in uno stile particolarmente audace: sto parlando del Silver o #grannyhair.

Il Granny Hair, letteralmente capelli della nonna, sta spopolando tra le giovanissime per stravaganza e modernità.

Ma di cosa si tratta esattamente? Ce lo spiega il nostro Hair Designer Roberto Vitaro:

“Il Silver o Granny Hair è una tendenza stravagante e al contempo un must per le passerelle del 2015. Pink e Lady Gaga sono solo alcune delle prime celebrities che hanno portato questo stile audace sotto i riflettori. Oggi si può parlare di un vero Look D’Avanguardia. Nato inizialmente con lo scopo di coprire i primi capelli bianchi, adesso sono proprio le più giovani a sfoggiarlo con eleganza. Per realizzarlo bisogna utilizzare la tecnica del degradè, partendo da una base nera si schiarisce fino ad ottenere i toni sul grigio e sul bianco. Per le bionde si decolora utilizzando prodotti che neutralizzano le sfumature gialle, risaltando i riflessi dei capelli. Al silver, per le più intraprendenti, si possono aggiungere delle sfumature che vanno dall’azzurro al viola”

Di seguito alcuni esempi di GrannyHair, per osare e sentirsi sempre più Chic.

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Miriam Caruso

Moda e Sanremo: le pagelle di “stile” di ottoetrenta

Peggio di coloro che odiano San Valentino, nel mese di Febbraio, ci sono solo coloro  che criticano Sanremo ma lo guardano comunque. Viviamo in Italia, nel paese della cultura e della tradizione, degli errori che si ripetono e di quelli che non si risolveranno mai. L’Italia, come ha ben detto Siani, il paese numero uno per il cibo e il turismo. Che poi ci mandano a male mafia, corruzione e politica. Ma questa è un’altra storia. Tra le tante che Alessandro Siani, pluri contestato della kermessa Sanremese 2015 diretta da Carlo Conti, ha evitato di dire ce n’è una su tutte. L’Italia è il paese numero uno per il cibo, il turismo ma soprattutto per la Moda. La stessa che spinge le grandi vallette ogni anno a travestirsi da principesse (soprattutto quando tutto sono tranne che reginette di stile ed eleganza), avvolte dai magici veli che grandi designer predispongono per loro.

Quest’anno, alla classica scelta sulle starlette televisive, Carlo Conti ne ha anteposto una strategica, preferendo scegliere, come “colleghe”,due giovani cantanti, completamente diverse per stile e personalità, entrambe reduci dalla trasformazione del “Brutto Anatroccolo” di tanti anni fa. Sì, perché se a qualcuno fosse sfuggito l’esordio di Arisa, vorremo ricordare l’imbarazzante look di una ragazzina tutta timidezza e simpatia che, impacciata, si apprestava a cantare la sua “sincerità”. All’epoca sembrava uscita da un cartoon per bambini e i suoi outfit rispecchiavano al meglio quell’idea di amore “così semplice, con te che sei l’unico complice di questa storia magica”. Poi, come in tutte le migliori fiabe, ha iniziato a sbocciare come un fiore dando vita a look sempre più accattivanti e sensuali fino a sfoggiare veri e propri esempi di stile (il suo) nella prima serata di un Festival ancora tutto da scoprire. Per lei, Daniele Carlotta, stilista siciliano noto per la realizzazione del famoso abito da sposa di Belen Rodriguez, sceglie un abito rosso passione, in perfetto tema S. Valentino, dalle linee morbidissime e i tessuti scivolati, che desta un guizzo di attenzione, di fronte al mancato “balconcino” che tutti si aspetterebbero durante una kermesse così tradizionalista. L’abito cattura un 8. Lei (discesa a parte), sbocciata come un fiore a primavera, anche qualcosa in più.

E se il primo look di Arisa catalizza l’attenzione e fa ben sperare, quello di Emma che sceglie Francesco Scognamiglio, gioca al contrasto. Abituati a vederla nei panni un po’ rock e un po’ punk con quella camminata che rende il tutto ancora più “mascolino”, scorgere Emma Marrone, “amica” di Maria De Filippi, in un abito bianco, stile sposa casta all’altare, ha sicuramente ottenuto il suo effetto: far storcere il naso. Decisamente poco adatto a lei, ma in generale adeguato forse solo ad una in procinto di matrimonio, la prima uscita della scatenata cantante, ottiene una stentata sufficienza.

Situazione completamente capovolta nella seconda parte del Festival, quando è Arisa a vestire i panni di una moderna “gitana”, sfoggiando un red/black che non ottiene il nostro massimo gradimento. Il colletto bianco che ricorda i bei tempi, il tulle/chiffon nero al quale si sovrappone la gonna dal tessuto morbido, drappeggiata di pietre (?) che ricordano le migliori esibizioni di paso doble, non è all’altezza delle sartoriali proposte primavera/estate 2015 di Carlotta e fa rimpiangere i buon cari vecchi abiti di Versace e Armani. Se poi, al tutto, si unisce l’inesperienza e la timidezza di entrambe le “conduttrici”, l’outfit perde ancora più valore. Meglio della prima uscita quello di Emma Marrone, maggiormente in linea con il suo carattere e le sue abituali preferenze stilistiche. Certo Emma non desterà forse mai gli effetti nostalgici della “farfallina” di Belen, ma confidiamo in un miglioramento progressivo delle prossime puntate. Voto 7.

E Rocìo? Nota al grande pubblico per le sue apprezzatissime scelte sentimentali, lei è la classica valletta sanremese. Bel fisico, accento straniero che aiuta il gioco del “sono o non sono intelligente?”, ci saremmo aspettati abiti dalla bellezza invidiabile e imbarazzante, invece, fatta eccezione per l’uscita in rosso corallo, il tema ricorrente delle sue uscite è stato “la bomboniera”. Va bene che siamo vicini a Carnevale, ma era proprio così necessario ricordare l’abito di “Barbie Luci di Stelle” che ho indossato quasi vent’anni fa? Decisamente migliorabile. Voto 7.

Lia Giannini

Mi trucco perché…


Ogni donna ha un’ interpretazione molto personale del trucco: c’è chi non esce di casa se non ha “indossato” la solita routine di make up quotidiana e invariata nel tempo, c’è chi si accontenta di un semplice filo di rossetto, chi  considera la cosmesi come un surplus, un inutile spreco economico che coincide con il non accettare i propri difetti. Ci sono donne che si “fanno belle” semplicemente per non deludere il proprio lui.

Potremmo continuare all’infinito elencando varie sfaccettature del perché una donna decide di truccarsi e come decide di farlo, ma non arriveremmo mai ad una verità oggettiva e definitiva. Esistono infiniti modi di concepire la vita, condivisibili o meno. Il make up non deve essere inteso essenzialmente come un’artificiosità. Truccarsi equivale a valorizzarsi, a volersi bene, a coccolarsi e concedersi delle piccole frivolezze materiali,  che talvolta  rendono più colorata e bella una giornata qualunque.

Truccarsi non è fondamentale, ma è importante per sentirsi bene con se stesse. Se esiste una regola oggettiva in questo settore è sicuramente che ogni donna quando decide di farlo, non deve mai sfoggiare un  look in funzione degli altri o per gli altri. Il trucco è essenzialmente  un percorso del tutto personale che ciascuna di noi ha con la propria immagine, in si cui lascia trapelare la propria originalità, le proprie preferenze e gusti.

Ci sono donne che osano, sfoggiando varie tipologie di look, divertendosi a combinarli in base al posto in ci si deve recare. Altre invece sono più tradizionaliste e affezionate alla stessa “mise” a prescindere dal contesto.

Dall’adolescenza fino all’età matura ogni donna evolve le proprie tendenze in gusti di make up. Si inizia cercando di imitare le altre compagne di classe, pasticciando con matitoni neri che contornano grossolanamente gli occhi e zigomi scolpiti  alla Heidi, fino a carpire realmente cosa ci valorizza e come; quale sia il look più adatto a noi e quali scelte potrebbero apparire troppo esagerate. Non resta che sperimentare.

Dilettarsi nell’arte del trucco non è mai tempo perso. Ci sono giornate in cui ci va di far” respirare la pelle” anche se abbiamo milioni di appuntamenti fuori casa, e giorni in cui anche se restiamo a casa in tuta a guardare la Tv per tutto il tempo, sentiamo il bisogno di fare una spennellata di mascara sulle nostre ciglia. Il tutto è molto relativo e influenzato dall’umore, e si sa, quello delle donne ha mille sfumature: lasciate che emergano!

 

Alessandra Pappaterra