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Lavoro e prodotti ‘ndrangheta free: si può fare!

SINOPOLI (RC) – È un mantra ininterrotto quello dei giovani che devono partire per trovare altrove lavoro e realizzazione di sé. Ma c’è anche qualcuno che sceglie di restare e costruire qualcosa di produttivo. Un esempio sono i soci della cooperativa sociale Giovani in vita, che hanno deciso di inseguire un sogno: creare occasioni di lavoro per i giovani a rischio di divenire facile preda e manovalanza per la criminalità organizzata.

In un ambiente socio – economico difficile e spesso ostile come quello della provincia di Reggio Calabria, la cooperativa è riuscita a mettere in piedi diverse attività nell’ambito della produzione agricola. Olive, patate d’Aspromonte e agrumi sono i prodotti di punta, coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica, trasformati con elevati standard di qualità, commercializzati in circuiti distanti dalle usuraie logiche industriali.

La sfida più grande è certamente quella di dimostrare che in Calabria si può fare impresa, c’è margine di sviluppo e di crescita, si possono realizzare prodotti di qualità. Ma la loro vittoria non è solo la creazione di lavoro. Il valore aggiunto dei loro prodotti è la libertà. Giovani in vita opera infatti su terreni confiscati alla criminalità organizzata e combatte ogni giorno una battaglia dura e impari contro gli uomini e le logiche mafiose.

La Cooperativa, nata nel 2003, conta oggi 32 ettari di terreni agricoli concessi in gestione dai Comuni di Sinopoli, Varapodio, Oppido Mamertina e Limbadi. Inoltre opera anche su terreni di privati che subiscono intimidazioni mafiose e non riescono a reperire nel territorio maestranze e mezzi agricoli disposti a lavorare.

Un risultato costruito nel tempo, cresciuto sulle fondamenta di sacrifici e grandi rischi. Il riconoscimento del loro lavoro passa attraverso le pericolose attenzioni di chi non gradisce la loro presenza e il loro successo. Incendi nelle terre, distruzione del raccolto, messaggi intimidatori sono una infelice costante da mettere in conto, accanto a piani di produzione, acquisti di forniture o altre normali procedure commerciali. In un perverso giochi degli specchi il lavoro onesto e pulito sembra fare paura, sembra condurre ad una vita di solitudine e di tensione.

Ma Giovani in vita continua sulla sua strada, aggiunge un tassello dietro l’altro al proprio sogno di riscatto e di speranza. Un progetto che parte dai campi del reggino per contagiare un po’ alla volta, con il proprio marchio ‘NDRANGHETA FREE, tutta l’Italia e anche oltre. Perché conoscere le dinamiche mafiose che avvelenano l’economia, la politica, la società e lo sviluppo del nostro Paese contribuisce a sminuirne importanza e potere. Perché sostenere realtà imprenditoriali oneste restituisce concretezza ad un impegno che l’intera comunità deve assumere. Perché le mafie non possono sconfitte da eroi, ma da un cambiamento tangibile e virtuoso.

Tra chi non ha (o fa finta di non avere) consapevolezza del potere opprimente della ‘ndrangheta sull’economia locale e chi si è rassegnato all’idea che non c’è possibilità di redenzione per la nostra terra, c’è chi ha deciso di rimboccarsi le maniche e cominciare a costruire il cambiamento.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Il Parco Nazionale della Sila compie dieci anni

LORICA (CS) – Nel decennale della sua istituzione (14 novembre 2002), il Parco Nazionale della Sila organizza due importanti eventi.
Venerdì 23 novembre alle 17.00, alla Camera di Commercio di Cosenza, verrà presentato il primo Bilancio di sostenibilità del Parco Nazionale della Sila, realizzato da quest’ultimo con la Federparchi.
Il documento verrà illustrato al pubblico presso la Sala di Consiglio dell’Ente camerale – alla presenza del Presidente Giuseppe Gaglioti – in considerazione del suo valore informativo nei confronti del sistema imprenditoriale e degli operatori di filiera, interessati al turismo sostenibile per lo sviluppo del territorio, ed in virtù dell’intesa raggiunta dall’Ente Parco con la Camera di Commercio attraverso un protocollo che ne sancisce la collaborazione.
Il Bilancio di sostenibilità è un importante risultato che testimonia la volontà degli organi alla guida dell’Ente Parco di tracciare in assoluta trasparenza un quadro esaustivo e completo di quello che è stato realizzato a partire dal 2009, anno in cui, con la nomina di Sonia Ferrari a Presidente dell’ente, la gestione presidenziale è subentrata a quella commissariale, fino al 2012, ormai ad un anno dall’insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, composto da Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza; Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro; Giuseppe Cipparrone, Presidente della Comunità Montana Silana; Francesco Spina, Sindaco di Savelli; Luigi Stasi, Sindaco di Longobucco; Giovanni Gullà, Dirigente di Ricerca del CNR; Domenico Britti, Professore Ordinario di Clinica Medica Veterinaria all’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e Direttore del Centro Universitario Servizi Veterinari del medesimo Campus; Giovanbattista Benincasa, Assessore alle Politiche ambientali e Vicesindaco del Comune di San Giovanni in Fiore; Giancarlo Principato, Professore Associato di Costruzioni Idrauliche presso il Dipartimento Difesa del Suolo dell’Università degli Studi della Calabria.
Il Bilancio di sostenibilità ha lo scopo di rivelare a tutti coloro che sono vicini al Parco – abitanti del suo territorio, istituzioni, operatori locali, associazioni, interlocutori sociali, istituti scolastici, cittadini e fruitori in generale di queste aree protette di rara bellezza – quali sono le attività realizzate e promosse dall’Ente silano per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per incentivare forme di turismo sostenibile nel territorio gestito.
Di tutela del patrimonio naturalistico e ambientale e dei Parchi quali risorse per lo sviluppo ecosostenibile del territorio si parlerà durante un convegno, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, che avrà luogo sabato 24 novembre al Centro Visita Cupone, a Camigliatello Silano.
Organizzato dall’Ente Parco per celebrare il decennale della sua istituzione ed occasione importante per discutere della candidatura del Parco Nazionale della Sila a Patrimonio Mondiale dell’Unesco, il convegno avrà inizio alle 9.30 nella sala convegni del Centro Visita del Cupone e vedrà la partecipazione dei Ministri dell’Ambiente e del Turismo, Corrado Clini e Piero Gnudi.
I lavori si apriranno con i saluti del Sindaco di Spezzano della Sila, Tiziano Gigli, dell’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Francesco Pugliano, e dei Presidenti delle Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone (ricadenti nel Parco), rispettivamente Wanda Ferro, Mario Oliverio e Stanislao Zurlo.
Seguiranno gli interventi dei relatori, esperti italiani e stranieri di green economy e turismo sostenibile: Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi; Sonia Ferrari, Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila; Salvatore Adduce, Sindaco di Matera; Flavia Coccia, Coordinatore della Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia; Costanza Pratesi, Responsabile dell’Ufficio Ambiente e Paesaggio del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e Thor Flognfeldt, del Dipartimento di Turismo dell’Università di Lillehammer, in Norvegia.
Al centro del convegno la Sila, crocevia di storia, arte e cultura del Mediterraneo, patrimonio che impreziosisce e valorizza l’intera regione.
Al termine di questo appuntamento, alla presenza di un rappresentante della Reale Ambasciata di Norvegia, la presidente del Parco della Sila, Sonia Ferrari, e il presidente del Parco norvegese Hardangervidda National Park, Per Lykke, sottoscriveranno un accordo di collaborazione fra i due Parchi, finalizzato al confronto fra due realtà lontane, ma molto simili, preludio di future intese volte all’approfondimento di tematiche per lo sviluppo di forme di economie sostenibili legate alle tradizioni e alla cultura locali.