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A Girifalco terza riunione per lo sviluppo turistico del territorio

GIRIFALCO (CZ) – Terza riunione promossa dall’amministrazione comunale di Girifalco con le associazioni locali per lo sviluppo turistico del territorio.  Alla presenza dei rappresentanti dei sodalizi e delle realtà partner dei progetti finanziati dal Gal-Serre Calabresi e realizzati dal Comune, il rappresentante dell’Ente municipale al Gal, Filippo Giovanni De Stefani, insieme al consigliere comunale Domenico Iapello e al direttore amministrativo del Gal, Carolina Scicchitano, ha ripreso il discorso già avviato nel corso delle precedenti riunioni ribadendo l’esigenza di sviluppare un progetto comune per sviluppare le risorse della natura inserendole in un percorso condiviso.

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In particolare, nella riunione di giovedì sera, si è discusso dell’opportunità di creare dei pacchetti turistici diversificati in cui vengono assicurati i servizi accessori per il tipo di turismo prescelto. In questo modo sarebbe possibile puntare ad avere un prodotto turistico innovativo e completo. Tutto questo dovrà avvenire al fine di valorizzare le risorse locali e le bellezze naturali ulteriormente valorizzate dai progetti finanziati dal Gal e realizzati dal Comune: Confluenze – percorsi di vita tra arte, artigianato, natura e gastronomia – l’Infopoint a sostegno del mercato contadino, la realizzazione di una recinzione e di un’area di sosta in località Rimitello, la tutela e riqualificazione di un manufatto rurale denominato ex Casello forestale per destinazione socio – culturale, il progetto per la posa di segnali e cartellonistica per il turismo rurale a monte Covello, il progetto percorso didattico – aula didattica all’aperto – il percorso dell’acqua Monte Covello.  Nei prossimi giorni Comune, Gal, associazioni e partner perfezioneranno e definiranno il progetto.

Centri per l’Impiego, la precisazione del dipartimento “Sviluppo Economico e Lavoro”

Catanzaro ( Cz) – Il Dipartimento regionale “Sviluppo Economico e Lavoro”, in relazione alla polemica sviluppata in questi giorni dalle Province calabresi sul problema delle retribuzioni del personale dei Centri per l’Impiego, comunica- con una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta – le necessarie precisazioni volte a riaffermare la correttezza dell’operato della Regione in materia: “Com’è noto la Regione nella persona dell’Assessore Roccisano ed il Ministero del Lavoro hanno sottoscritto in data 9/3/2016 la Convenzione prevista dall’Accordo in Conferenza Stato/Regioni del  30/7/2015 e dal Decreto Legislativo 150/2015 di riforma del mercato dl lavoro, tendente a regolare l’utilizzo transitorio del personale dei Centri per l’Impiego nella fase attuale in attesa del trasferimento dello stesso alla neo costituita “Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro”, a seguito della cessazione delle competenze provinciali in materia di servizi per l’impiego. Tale Convenzione ha previsto, a seguito di specifici accordi con  le Organizzazioni Sindacali, la prosecuzione dell’impegno lavorativo degli operatori dei Centri per l’Impiego presso le Province fino a tutto il 2016 in attesa delle determinazioni successive del Ministero del Lavoro, con costi parzialmente a carico del Ministero stesso e in parte della Regione Calabria a valere sul PAC e sul Fondo Sociale Europeo  del POR 2014/2020. A tal fine la Regione ha approvato una Delibera di Giunta per la sottoscrizione   di una ulteriore Convenzione tra Regione e Province che regolamenti le modalità di utilizzo provvisorio del personale dei Centri per l’Impiego presso le Province e la copertura finanziaria del relativo costo per il 2015 e 2016. Nel contempo, il Ministero del Lavoro ha assunto un Decreto Ministeriale di copertura della quota-parte del costo di funzionamento e del personale a tempo indeterminato dei Centri per l’Impiego per l’anno 2015, stanziando la somma di euro 9.953.204 pari ai 2/3 del costo necessario, che ha presupposto lo stanziamento parallelo da parte della Regione dell’importo di euro 4.976.602 pari ad 1/3 del costo complessivo, fermo restando la copertura finanziaria da parte della Regione del costo del personale a tempo determinato che è pari ad euro 1.200.000 per il 2015. Nel Decreto di finanziamento il Ministero ha formalmente precisato in 395 le unità operative dei Centri per l’Impiego su cui si applica la copertura finanziaria precisata. Tale determinazione del Ministero del Lavoro, che ha inteso a carico della Regione la quota-parte integrale del costo del personale dei CPI già a decorrere dall’1/1/2015 in via retroattiva, ha ovviamente posto delicati problemi di copertura finanziaria alla Regione, in quanto l’Accordo in Conferenza Stato/Regioni del 30/7/2015 non aveva previsto tale copertura retroattiva. Ma la Regione, su esplicita e condivisa richiesta delle Province che hanno effettivamente anticipato tali i costi per le retribuzioni del personale per tutto il 2015 con conseguenti difficoltà di tenuta finanziaria, ha dato disponibilità a studiare le soluzioni necessarie per garantire tale copertura, che sono attualmente in fase di istruttoria tecnica e contabile. Nel mentre la copertura finanziaria della Regione per il 2016 è stata resa integralmente disponibile sui finanziamenti del FSE sul POR 2014/2020, compatibilmente all’ammissibilità delle procedure da parte della Commissione Europea. Per il momento, per andare incontro alle esigenze di liquidità delle Province e consentire il pagamento delle attuali retribuzioni al personale dipendente, il Dipartimento Lavoro della Regione ha già provveduto ad emettere i Decreti di liquidazione dell’importo di euro 4.900.000 a valere sul PAC, che consentiranno nei prossimi  giorni il recupero del pagamento del personale a tempo terminato per il 2015 per euro 1.200.000 ed una anticipazione sulle retribuzioni del personale a tempo indeterminato per euro 3.700.000 a favore delle Province. Contestualmente  la Regione ha già approvato con Delibera di Giunta la necessaria variazione di Bilancio per consentire l’anticipazione dei 9,9 milioni di euro del Decreto ministeriale nelle more dell’accreditamento della somma da parte del Ministero, che potranno quindi essere liquidati immediatamente dopo la stipula della prevista Convenzione con le Province. Purtroppo la Convenzione con le Province non è stata ad oggi stipulata in quanto le Province, su richiesta del Dipartimento, hanno inviati elenchi di personale addetto ai Centri per l’Impiego che prevede un numero (456)  immotivatamente superiore a quello indicato nel Decreto Ministeriale come numero ufficiale e verificato di dipendenti, pari a 395, ed esponendo un costo complessivo tra personale e costi generali dei Centri per l’Impiego è pari ad euro 16.999.487,15, superiore di ben 2 milioni di euro al costo calcolato dal Ministero del Lavoro. Tale sostanziale differenza di numero dipendenti e di costo ha comportato il blocco della stipula della Convenzione, e la necessità di una attenta verifica con i Centri per l’Impiego e con il Ministero del Lavoro della conformità e correttezza di tale richiesta delle Province, che è in corso, e che se non risolta impedirà la sottoscrizione della Convenzione ed i relativi accreditamenti. Purtroppo le Province hanno ritenuto che tale verifica avviata dalla Regione costituisse una lesione dell’autonomia delle Province e del principio delle relazioni con gli Enti Intermedi.  Posizione  che appare decisamente non rispondente ai criteri di correttezza amministrativa e contabile su cui la Regione intende sviluppare il proprio impegno per il potenziamento dei Centri per l’Impiego. La Regione precisa quindi che solo a seguito di un chiarimento sul numero dei dipendenti addetti ai Centri per l’Impiego e sui costi relativi, o di una formale variazione dei dati ufficiali comunicati dal Ministero del Lavoro,  sarà possibile sbloccare l’impasse determinata dalle richieste incoerenti delle Province, essendo evidente che non è possibile scaricare sui Centri per l’Impiego alcune criticità esistenti sull’attuazione della Legge Del Rio di trasformazione delle Province,  e su cui comunque la Regione sta sviluppando le necessarie iniziative atte a garantire la stabilità occupazionale dei dipendenti delle Province, senza però inaccettabili forzature sullo specifico versante dei Servizi per l’Impiego”.

PSR, Nuove opportunità di sviluppo rurale e del territorio

Santa Sofia d’Epiro ( Cs) – Domani, 21 aprile 2016 alle ore 18.00 presso l’Accademia della Musica in S. Sofia d’Epiro, si terrà un dibattito sulle opportunità di sviluppo rurale delle aree interne del nostro territorio nell’ambito del nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Interverranno: – L’On. Mauro D’Acri, Consigliere della Regione Calabria; – Il Dr. Carmelo Salvino, Dirigente del Dipartimento Agricoltura – Regione Calabria; – Il Dr. Maurizio Nicolai, Direttore dell’ARCEA; – Il Sig. Denis Algieri, Consigliere – con Delega al Settore Agricoltura- del  Comune di S. Sofia d’Epiro; Modera: l’Agr. Gianfranco Ceramella – Sindaco del Comune di S. Sofia d’Epiro.

Fondo di Sviluppo e Coesione, le parole di Oliverio nomina nella Cabina di regia

CATANZARO – Il presidente della Regione Oliverio dopo la nomina a membro effettivo della Cabina di regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringrazio la Conferenza dei Presidenti delle Regioni per la nomina a Membro effettivo della Cabina di Regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione. E’ un riconoscimento importante che premia il lavoro svolto in questi mesi. All’interno di questo Organo nazionale, particolarmente importante per le politiche di investimento e per il coordinamento degli strumenti di programmazione nazionali ed europei, continueremo a lavorare per riaffermare  il ruolo del Mezzogiorno e della Calabria per il rilancio e lo sviluppo del nostro Paese”.

Il Presidente Mario Oliverio incontra i Sindaci della Locride

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha presieduto un incontro con i sindaci della locride, alla presenza del Vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi, dell’Assessore al Lavoro Federica Roccisano e del Capogruppo in Consiglio regionale Sebi Romeo. Gli amministratori hanno messo in evidenza le problematiche dei vari territori legati, in particolare, ai rifiuti, alla sanità, al dissesto idrogeologico, all’abbandono delle aree interne. Infine, è stata chiesta la costituzione di un Tavolo permanente per la locride.

L’Assessore Roccisano ha evidenziato i progetti avviati, in termini di politiche giovanili, nell’intera locride come “crescere al sud”. Per i beni culturali, Roccisano ha parlato di un protocollo d’intesa con la Sovrintendenza, che consentirà ai Comuni interessati, di essere direttamente coinvolti nella gestione e nella salvaguardia dei beni che ricadono in quel territorio.

Il Presidente Oliverio, nel concludere i lavori, ha sottolineato l’importanza della riunione dando risposte concrete ai diversi problemi sollecitati. “Questa riunione è un punto di partenza. È stata particolarmente positiva. La locride, in un quadro più generale di difficoltà della nostra regione, ha una particolare situazione di sofferenza. Le nostre risorse per far fronte a queste problematiche non sono sufficienti, perciò, anche recentemente in occasione della sua venuta, ho chiesto al Presidente Renzi di rivolgere un’attenzione particolare alle nostre esigenze nella definizione del Patto per il Sud. Abbiamo chiesto che il Patto venga caratterizzato, per quel che ci riguarda, indirizzando risorse verso il problema del dissesto idrogeologico, delle infrastrutture, delle politiche dello sviluppo e del lavoro e per la soluzione delle problamatiche relative all’ambiente. Abbiamo, poi, proposto al Governo la messa in sicurezza della strada statale 106. Recentemente abbiamo chiesto a Rfi l’ammodernamento della linea ferroviaria ionica con l’eventuale ausilio dei sottopassi. Sul versante dell’utilizzazione delle risorse, credo che dobbiamo compiere un salto di qualità lavorando per obiettivi, come abbiamo previsto nella programmazione regionale che ora dobbiamo calare nella programmazione territoriale”.

“CalabrEasy”: l’app che mette la Calabria a portata di click

CATANZARO – Si chiama “CalabrEasy” la prima startup calabrese per la promozione e lo sviluppo del territorio, presentata stamane nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, alla presenza dello stesso Presidente Enzo Bruno. Paesaggi, cultura e storia della nostra terra millenaria si racchiudono, così in una guida di viaggio a portata di click, un app per chi visita la Calabria e anche per chi ci vive e vuol conoscerla meglio. L’obiettivo della startup, difatti, è quello di facilitare e incrementare l’accesso, da parte di turisti m anche residenti, alla fruizione dei beni e dei servizi che la nostra terra può offrire, in modo tale da garantire lo sviluppo economico locale e stimolare un turismo sostenibile. Non secondario in questa iniziativa il ruolo delle istituzioni, con lo scopo di valorizzare e salvaguardare quel che la Calabria esprime in termini di ricchezza architettonica, naturale e ambientale, storici e culturali. Del resto, l’app, come ha spiegato Gianpaolo Masciari, project manager di “CalabrEasy”, disponibile su App Store e Google Play, è “pratica, innovativa, facilmente reperibile e utilizzabile”. Inoltre, può essere utilizzata anche offline: un sistema aiuta l’utente, informandolo su cosa c’è nelle sue vicinanze e guidandolo a destinazione attraverso un sistema di navigazione. Oltre tutto, per favorire il turismo, l’app è disponibile in diverse lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo e consente anche di prenotare ristoranti, alberghi, escursioni. “Questa app permette di mettere insieme aziende, luoghi e persone – ha affermato Enzo Bruno – creando una rete virtuosa di rapporti che possono costruire una solida rete di collaborazione e conoscenze capaci di ‘fare’ sviluppo economico attraverso un turismo all’avanguardia. L’innovazione al servizio della Calabria per favorirne la conoscenza e l’esternalizzazione, insomma. La Provincia di Catanzaro guarda con interesse a questa start up perché ha tante bellezze storico-culturali, paesaggistiche, penso prima di tutto al Parco della biodiversità e alla rete museale che sta per essere varata, che meritano di essere conosciute e diffuse ancora con maggiore più incisività”. Al Presidente della Provincia di Catanzaro hanno fatto eco gli altri presenti: Gianluca Callipo, coordinatore nazionale Anci Giovani; Paolo Abramo, Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro; Alfio Pugliese, presidente Confcommercio Calabria centrale; Michele Droisi, presidente Anci Piccoli Comuni Calabria.

 

Regione, la commissione approva il QTRP, la soddisfazione dell’assessore Rossi

Catanzaro( Cz) – “Il parere favorevole, espresso all’unanimità dalla IV Commissione Consiliare, sul Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico (QTRP), è un consistente passo avanti sulla strada per dotare la Calabria di un apparato legislativo e progettuale capace di restituire al nostro territorio e al nostro paesaggio centralità, attenzione e valore.” E’ quanto afferma l’assessore alla Pianificazione Territoriale ed Urbanistica Franco Rossi in relazione al Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico.“Quando il QTRP – si legge nella nota- sarà definitivamente approvato dall’aula del Consiglio Regionale- prosegue- avremo, al tempo stesso, potenziato la governance strategica di valenza regionale per la sostenibilità dello sviluppo e la sicurezza dei territori e accresciuto le capacità locali di progettazione ed attuazione degli interventi. Tutti i livelli di pianificazione avranno un riferimento certo e ampiamente condiviso su cui poggiare strategie fondate sui principi del recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio, riduzione del consumo di suolo finalizzati tutti ad una crescita sostenibile dei centri urbani, alla valorizzazione del patrimonio storico- culturale e naturalistico- ambientale ed insediativo ed alla mitigazione dei rischi e messa in sicurezza del territorio.”“Questo – dichiara ancora Rossi- consentirà di rafforzare l’impegno di programmazione (quindi di spesa) dei finanziamenti europei e nazionali. Il POR 2014-2020 avrà basi certe sulle quali fondarsi per una rinnovata iniziativa sui temi delle Città, delle Aree Interne e Comunità. Risorse, Conoscenze e Strumenti per la condivisione di un nuovo marketing territoriale di successo saranno finalmente in rete”. “ L’urgenza di disporre del QTRP- conclude- è il motivo per cui il governo regionale ha scelto di accelerare i tempi di un iter già fin troppo lungo. Potremo così accogliere con maggior soddisfazione la Convenzione Europea del Paesaggio che il Consiglio di Europa ha deciso di tenere in Calabria. Consideriamo questo appuntamento un riconoscimento all’impegno che la Regione sta profondendo su questi temi e, ancor più, uno stimolo ad agire in futuro con maggiore convinzione e determinazione.”

Presentati i dati di mercato della Provincia di Cosenza

grafico 3 - saldoCOSENZA – Dalla nota trimestrale relativa al primo trimestre 2015 dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto Demoskopika, emerge che nel primo trimestre dell’anno 2015 il saldo complessivo tra nuove assunzioni e uscite in provincia di Cosenza è pari a 7.342 unità, in miglioramento rispetto a un anno fa. Per trovare un dato migliore, pari a 8.125 nuovi ingressi, occorre tornare al secondo trimestre del 2014, ma in grado di recuperare solo una parte della notevolissima perdita (-15.212 unità) registrata nell’ultimo trimestre del 2014.

«La prima nota trimestrale dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza, che sarà disponibile presto sul nostro sito istituzionale – dichiara il dirigente del settore del Mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, Giuseppe Nardi – fornisce un’approfondita base informativa e analisi sulle principali dinamiche occupazionali e sulle recenti tendenze del mercato del lavoro locale osservate per il primo trimestre 2015 e l’anno 2014. Le variabili monitorate rappresentano la congiuntura della domanda di lavoro, quindi l’analisi della forza e debolezza del sistema economico cosentino, espressa dalle assunzioni o cessazioni di lavoro da parte delle imprese. Inoltre, – conclude Giuseppe Nardi – la nota informa sul livello di iscrizioni alle liste di disoccupazione e mobilità che indicano il quadro complessivo dell’offerta di lavoro disponibile all’impiego».

Le maggiori richieste di lavoro delle imprese locali riguardano principalmente figure di basso livello professionale (il 59,9%) tra cui spiccano i braccianti agricoli con il 45,63% del totale (9.900 in valore assoluto) e i bidelli con il 4,85% (1.052). Seguono le professioni esecutive del lavoro di ufficio (13%), le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (6,3%) e gli artigiani, operai specializzati e agricoltori (5,8%). In questo livello di qualificazione, tra le figure emergenti con il maggior numero di rapporti di lavoro avviati, troviamo i centralinisti (968 avviamenti, il 4,46%), gli addetti alla vendita telefonica di beni e servizi (862, il 3,97%) e gli impiegati amministrativi (787, il 3,63%). Il livello di qualificazione più alto assorbe, infine, il 15% delle figure più richieste;grafico 1 riguarda in particolare le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, tra cui spicca il dato degli insegnanti di scuola elementare (1.660 avviamenti) e gli insegnanti di scuola materna che, rispettivamente con il 7,65% e il 5,59% rappresentano, dopo i braccianti agricoli, le figure professionali più richieste e con il maggior numero di avviamenti. Gli ingressi a tempo determinato (pari a 26.075) si confermano la tipologia contrattuale prevalente nel primo trimestre 2015 prevalente, ma con una incidenza che è risultata in lieve flessione dal 71,3% al 68,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I nuovi contratti a tempo indeterminato sono risultati 5.029, l’incidenza è ancora bassa, pari al 13,3% del totale assunzioni, anche se tende a salire leggermente rispetto al I trimestre 2014 (10,9%).

Castrovillari (Cs): Sibari oltre l’Asi

resizerLo scorso venerdì  8 Maggio si è tenuto presso la Sala Varcasia di Castrovillari l’incontro dal titolo “Sibari oltre l’Asi”, in seno all’attività di animazione politico – territoriale promossa da Fabrizio Barca e dai Circoli del Pd in alcune aree selezionate di tutta Italia, definite appunto Luoghi idea(li). Tra queste spicca l’area Sibari, Pollino, la quale dopo meno di due anni di alacre lavoro, coordinato dal Circolo Pd di Castrovillari sta portando a casa i primi importantissimi risultati politici rispetto a una serie di azioni urgenti individuate dopo una lunga analisi Swot del contesto di riferimento. La finalità del dibattito è stata quella di promuovere i primi esiti dell’azione “Superare l’Asi,  di cui i presenti  alla tavola rotonda, Giovanna Castagnaro e Francesco Attanasio (responsabili dell’azione), Alessandro Zanfino  (AdG del PSR Calabria) e Luigi Nola (noto imprenditore agricolo della Piana di Sibari), moderati e introdotti da Antonello Pompilio (segretario del Pd di Castrovillari), hanno illustrato contenuti, sviluppi e prospettive, anche in riferimento al prossimo passaggio , che apporterà le medesime integrazioni anche nell’ambito del Por Calabria facendo ricorso all’innovativo strumento dell’ Iti (intervento territoriale integrato) nell’ottica di un processo di sviluppo che fa ricorso a finanziamenti SIE plurifondo. Al momento si tratta di un’integrazione recepita all’interno del Psr Calabria 2014/2020 di prossima approvazione a Bruxelles, che prevede la riconversione delle Aree di Sviluppo Industriali, allocate nelle Piane di Sibari, Lamezia Terme e Gioia Tauro, di fatto superate dall’art. 5 della Legge n. 24/013 con il Corap e baricentriche rispetto agli ambiti di produzione, in Poli Logistici Intermodali, ossia piattaforme per la trasformazione e la commercializzazione delle produzioni “made in Calabria, e l’implementazione di nuove start up e incubatori  di ricerca in materia di energia pulita, logistica, rifiuti e riciclo del surplus e degli scarti di produzione. dIn definitiva, è stato riscritto un modello di sviluppo superato, puntando sulle vocazioni autentiche di ciascun territorio, attraverso l’ausilio dei PiF (Progetti integrati di Filiera), che fanno leva sul binomio territorio/produzioni, e investendo nella ricerca e nell’innovazione, e ricorrendo all’istituzione dei GO (Gruppi Operativi) della Rete Pei (Partenariati europei per l’innovazione), al fine di risolvere lo scollamento tra domanda e offerta in materia di ricerca tecnologica e di superare il blackout relazionale tra Pmi e Università locali.pollino1 Ha concluso i lavori l’onorevole Mauro D’Acri, Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura, il quale si è complimentato per i risultati dell’ambizioso progetto,  che, come è stato più volte ribadito, non è un punto di arrivo, ma uno start per i territori della piana, che devono cogliere questo importante “la” per creare una sinfonia nuova, che inverta la tendenza del passato a operare interventi parcellizzati e frammentari che non hanno prodotto la crescita efficace ed efficiente auspicata, inverando un sogno di sviluppo regionale a lungo inseguito.

Roberto Bilotti: il Mab è un tesoro della città di Cosenza

COSENZA – In occasione della riconsegna alla città della Colonna di Sosno, ripristinata a cura di Gianluca Nava dopo il grave danneggiamento subito nel 2013, Roberto Bilotti, componente della famiglia di mecenati cosentini che hanno reso possibile il Museo all’aperto,  ha inteso comunque inviare una nota di testimonianza per ricordare come è nato il Mab e l’importanza che riveste per Cosenza.

Carlo Bilotti, nato a Cosenza nel 1934, verso il termine della sua vita, segnata dalla morte dell’unica figlia, aveva maturato l’idea di donare parte della propria collezione alla sua Città. Diceva che quando era

Carlo Bilotti
Carlo Bilotti

ragazzo e viveva a Cosenza gli mancava il confronto con le espressioni artistiche del suo tempo. Mancando alla cittadina cosentina un edificio che accogliesse la collezione si è deciso di mettere le opere scultoree per strada: così nasce il Museo all’Aperto. I concittadini così possono vivere la loro quotidianità tra l’arte di artisti presenti nei principali musei e siti mondiali. Il progetto prevedeva un repertorio completo di grandi scultori moderni e contemporanei, ma non è stato completato per la prematura morte di Carlo Bilotti. Il sogno di Roberto Bilotti sarebbe poter completare il progetto con l’inserimento di un’opera e un’installazione di Giò Pomodoro.Il Mab è stato inaugurato nel marzo 2005 dal presidente Unesco Italia, il Professore Giovanni Puglisi (e il segretario generale amb. Luca Biolato) che ha dato il via, ai lavori di stesura del progetto che individua attraverso l’arte, il veicolo di crescita sociale e di sviluppo economico, candidando così Cosenza a diventare sito Unesco. Obiettivo che potrebbe essere riavviato a condizioni/garanzie di consapevolezza, conservazione, valorizzazione e gestione che comporterebbero anche finanziamenti diretti alla tutela e al recupero, con l’attivazione di piani di sviluppo turistico e con la costituzione di un rapporto fondamentale tra flussi turistici e servizi culturali. Nava dimostrando passione e apprezzamento personale ha realizzato un importante monitoraggio, raccogliendo 18 milioni di dati sullo stato di conservazione finalizzato alla rilevazione di fattori di alterazione e degrado. L’intervento di Nava su uno dei tre elementi del colonnato è durato 4 mesi ed ha previsto, in maniera inedita per la tecnica utilizzata, l’ancoraggio meccanico e chimico dei 35 frammenti che componevano l’opera dopo l’incidente del 24 novembre 2013. L’intervento eseguito restituisce all’opera sia l’integrità strutturale che cromatica.