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Reggio Calabria, domani in scena “Tangoblio”

REGGIO CALABRIA –  S’intitola “Tangoblio” e va in scena domani, sabato 2 giugno, alle 21,00, presso il Parco Ecolandia di Reggio Calabria. Tangoblio è un flusso continuo in cui verso poetico, musica, tango , danza contemporanea, recitazione, azione procedono senza soluzione di continuità. I frammenti dei testi ispirati ai versi di Borges e di Ferrer si innestano nella musiche composte da Astor Piazzolla. Non è casuale, in tal senso, la scelta di danzatori, attori e cantanti performer in grado di esprimersi con le diverse tecniche della danza, del canto e della recitazione. La rappresentazione è curata dall’associazione di teatro e danza “Il gelsomino”, di Roccella Jonica, nata per volontà di Sofia Lavinia Amisich e altri soci nell’aprile 2017 a seguito dei rapporti di collaborazione culturali e artistici sviluppatisi all’interno del progetto Mediterraneo Sacro e Profano e della messa in scena de “Le nozze di figaro” a Reggio Calabria nel marzo scorso .

Diteca Sud è un progetto sostenuto dalla Regione Calabria con fondi PAC CALABRIA 2007/2013 – Iniziative Culturali 2016 – Azione 2 e gestito dalla Compagnia Officine Jonike delle Arti che vede nelle figure di Dante de Rose e Marco Silani i direttori artistici.
“Tangoblio” è ambientato in un cafè di Buenos Aires con le sue atmosfere e i suoi personaggi che esistono e prendono vita via via solo grazie all’immaginazione di un avventore: il poeta.
Il poeta, come Jorge Luis Borges, non vede ma immagina e ricorda. Ricorda i compari che fin da ragazzo gli hanno insegnato a vivere. Ricorda una donna mai dimenticata e richiamata ogni sera dal suono del bandoneon. Ricorda, immagina e crea personaggi straordinari come il matto un po’ clown della ballata scritta da Ferrer e Piazzolla. Non vedendo ma solo immaginando assiste quasi impotente alla violenza del maschio sulla donna ma, poi, reagisce, creando un contatto dolce e rispettoso con la proprietaria del locale con la quale si avventurerà nell’unico e dolcissimo tango tradizionale dello spettacolo
Tangoblio è costruito come “suite” in un tempo in cui ogni interprete sarà elemento di un “ensemble”.
Un ensemble formato da giovani ma già riconosciuti artisti come Francesco Bonomo , Natalia Bocco, Antonio Bissiri, Martina Monaco, Miriam Re e i musicisti calabresi Giuseppe Gualtieri e Attilio Gualtieri.
La messa in scena è curata da Sofia Lavinia Amisich una giovane cantante, coreografa e regista che , dopo prestigiosi studi, si sta formando professionalmente a fianco di importanti personaggi del teatro di prosa e musicale italiani e internazionali come Vassilis Anastasiou, Marco Baliani, Renato Bonajuto
Lo spettacolo andrà in scena anche domenica 3 giugno a Casignana, in provincia di Reggio Calabria, presso la Villa Romana.

 

Tangoblio, buona la prima andata in scena a Montalto Uffugo

MONTALTO UFFUGO ( CS)   – È anziano e cieco. Nel bar in cui entra si ferma a bere. Intanto la sua memoria percorre ricordi di gioventù e, sulla scena, le reminiscenze si animano con musica e danza. “Tangoblio”, andato in scena ieri sera, nel chiostro comunale di Montalto Uffugo, è un omaggio a Jose Luis Borges. Il testo è ispirato ai versi di due poeti argentini: Borges, per l’appunto, e Horacio Ferrer, e s’innesta nele musiche composte da Astor Piazzolla. In scena avviene tutto quello che il protagonista immagina, con tutti i personaggi tipici del cafè di Buenos Aires, tra musicisti, cantanti e diversi altri avventori, tra cui una pazzo ed una donna che quasi subirà violenza, ma saprà rialzarsi. Ci sono storie nella storia in questo spettacolo messo in scena da Sofia Lavinia Amisich, regista e coreografa. «Il tango – dice Amisich – è una sensazione del corpo e dell’anima. Lo si deve percepire, se ne deve riconoscere il carattere sentimentale. Il tango è coppia, è il frutto di un dialogo delle due parti. La donna deve comprendere le intenzioni dell’uomo, ma – continua Amisich – è lei che, seguendo l’uomo, ci mette il frutto creativo”. Francesco Bonomo è il protagonista di “Tangoblio».  «In questo recital – dice Bonomo – c’è tutta l’iconografia del tango. Il personaggio principale entra in confidenza col pubblico, e proprio in questo momento di intimità fa apaprire i suoi ricordi. Il mio non è un personaggio fatto e finito. Cioè, non è l’Amleto preso da qualche parte ed inserito in un contesto teatrale. Il mio personaggio è una specie di Caronte, un nocchiero che porta il pubblico nel mondo del tango usando l’espediente della rievocazione di alcuni momenti della sua vita». Tangoblio è costruito come “suite” in un tempo in cui ogni interprete sarà elemento di un “ensemble”. Un ensemble formato da giovani ma già riconosciuti artisti come Francesco Bonomo, Natalia Bocco, Antonio Bissiri, Martina Monaco , Miriam Re e i musicisti calabresi Giuseppe Gualtieri  e Attilio Gualtieri. La rappresentazione è curata dall’associazione di teatro e danza “Il gelsomino”, di Roccella Jonica, ed la prima di 42 spettacoli che si terranno nella provincia di Cosenza, grazie a un progetto finanziato dalla Regione Calabria che ha individuato in Dante de Rose e Marco Silani i direttori artistici. Oltre alla compagnia “Il gelsomino”, spettacoli saranno portati in scena anche da “Lalineasottile” e da “Libero Teatro”.