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Marlene Kuntz in Concerto a Cosenza per il “Lunga Attesa Tour 2016”

I Marlene Kuntz tornano in concerto a Cosenza il 17 Marzo alle 21:30 per l’unica tappa calabrese del “Lunga Attesa Tour 2016“. Il live avrà luogo presso il TAU ( Teatro Auditorium Unical) in occasione del nuovo progetto discografico dal titolo “LUNGA ATTESA“, decimo disco di una band che in 25 anni ha segnato la storia del rock italiano, bissando uno straordinario concerto che li vide nella scorsa stagione musicale del Tau festeggiare il ventennale dall’uscita di “Catartica”.

Con questo progetto, firmato dalla band anche nella produzione, i MARLENE tornano a quel rock primordiale che massimamente si è espresso sempre live sui palchi, quel rock che non li ha mai abbandonati, ma che ha semplicemente assunto forme diverse durante la loro fortunata carriera.

Il nuovo disco dei Marlene Kuntz, “Lunga attesa”, è stato anticipato da “FECONDITÁ”. Un brano che ben lunga attesaxrappresenta le sonorità del disco come raccontano gli stessi Marlene: “il suo tiro, la sua cantabilità, le sue chitarre groovy e noise al contempo, danno un’idea del tipo di attitudine del disco. Una attitudine marcatamente rock, nel senso più ampio possibile, con un suono bello, scuro, sporco. Il testo invita alla morigeratezza nell’uso delle parole, dette e scritte: viviamo in un’epoca chiassosa dove tutti, sempre più, dicono tutto. E il silenzio, così proverbialmente ricco di preziosità, latita agonizzante.”

Dopo  alcune date in Europa a fine febbraio, a marzo e aprile i MARLENE KUNTZ saranno impegnati in tutta Italia nel “LUNGA ATTESA TOUR 2016”.

La tappa calabrese del tour si inserisce all’interno della stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. Questa stagione 2015-2016 è intitolata “Oltre la scena”, proprio perché vuole essere all’insegna del termine “oltre”, e pertanto dell’interazione tra teatro, cinema, musica.

Il gruppo, che di fatto nell’ultimo anno non ha mai staccato la spina, partirà con nuove date e una nuova scaletta, riappropriandosi di quello che è a tutti gli effetti il loro tratto distintivo, la loro matrice. Dalla formazione ad oggi, sono quasi 2000 i concerti ufficiali che li hanno visti protagonisti, perché in fondo e in definitiva è lì dove vogliono essere, sempre insieme al pubblico, nell’unico e straordinario momento da condividere, il live.

Sul palco saliranno: CRISTIANO GODANO voce e chitarra, LUCA BERGIA batteria, percussioni, RICCARDO TESIO chitarra, LUCA SAPORITI aka LAGASH basso.  

Il centro storico di Rende come il set di un film per il “Calderon” di scena prossimamente al Tau

RENDE (CS) – Questa mattina il centro storico di Rende poteva essere il set di un film, magari di Rende set di SaponaroBartolucci. O di Angelopoulos. Infatti, per una giornata particolare, piazza degli Eroi è diventata il set delle riprese effettuate dalla troupe di Francesco Saponaro. Queste sequenze, una volta montate, saranno parte dello spettacolo “Calderon”, in scena al Teatro Auditorium Unical i prossimi 4 e 5 febbraio, per la regia dello stesso Saponaro. Bandiere rosse hanno, quindi, animato il centro storico rendese, rivitalizzato con nuova linfa, “per la qualità e gli alti contenuti che è in grado di veicolare e ospitare”, come ha precisato Marina Pasqua, assessore con deleghe al Centro Storico e alle Pari Opportunità. “Una fotografia bellissima in piazza degli Eroi dove la mia Rende set di Saponaroimmaginazione cinefila ha riportato alla luce alcune scene memorabili di «Novecento», capolavoro di Bernardo Bertolucci e «Lo sguardo di Ulisse», film simbolo della poetica del regista greco, Theo Angelopoulos. Un segno chiaro di quanto il cinema, il teatro e le arti performative possano e debbano arricchire la parte vecchia di Rende”. Sembra che la riapertura del cinema Santa Chiara, il più antico della Calabria, e le riprese di Saponaro possano fare di Rende un luogo ideale per tutti i cinefili della provincia di Cosenza. “Quelle bandiere rosse – ha continuato l’assessore Pasqua – rappresentano la forza della finzione, del racconto, e la sua capacità di riportarci al secolo scorso. Per certi versi era come osservare i «Funerali di Togliatti», splendido dipinto di Renato Guttuso, quadro che fra l’altro campeggia in un circolo del centro storico di Rende”. Attraverso “Calderon” Pasolini ha messo in scena l’ossatura intellettuale di quella che egli stesso definiva “l’umile Italia appenninica”: uno spettacolo da non perdere, dunque, e che dopo la sosta all’Unical calcherà il palco del prestigioso Teatro Piccolo di Milano.

Concorde con la collega anche Vincenzo Pezzi, assessore ai rapporti con l’Università, il quale ha voluto sottolineare come la presenza dell’Ateneo sia fondamentale nel dar nuovo spirito ai vecchi siti del centro rendese. Del resto, il fatto stesso che le riprese siano state effettuate in piazza degli Eroi, secondo Pezzi, conferma la presenza di quel “dialogo costante inaugurato e coltivato dall’amministrazione guidata dal primo cittadino, Marcello Manna, e l’Unical.

 

Conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Unical

www.concorsodanzacittadicosenza.it
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RENDE(CS)-Si svolgerà giovedì 14 gennaio, alle ore 12:30, la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. La conferenza, che si svolgerà nel foyer dello stesso teatro, sarà aperta dai saluti del Magnifico Rettore, Gino Merocle Crisci, e del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli. Il programma della nuova stagione sarà presentato nel dettaglio dai tre curatori artistici e componenti del Comitato tecnico-scientifico del Centro Arti Musica e Spettacolo, che gestisce il TAU: Roberto De Gaetano (Presidente Cams), Bruno Roberti (docente di cinema) e Fabio Vincenzi (Cts Cams).“Sarà una stagione di nomi importanti – preannuncia De Gaetano – sia per il teatro, che per la musica e il cinema. Una stagione che sarà segnata dall’intreccio, che ormai caratterizza la nostra programmazione, tra spettacoli e laboratori, con figure che stanno segnando profondamente il panorama dello spettacolo in Italia e all’estero. Naturalmente, essendo un teatro che si rivolge al territorio, ma che appartiene all’università, il nostro obiettivo è anche quello di seguire delle precise linee di ricerca. Il programma si muoverà pertanto intorno a queste linee, che stiamo sviluppando nel tempo e che continueremo a seguire e ad alimentare, anche con la presente stagione”.

Rassegna cinematografica dedicata a “L’Arte di Eduardo”

La terza giornata della rassegna “Viaggio in Italia”, in programmazione al Teatro Auditorium Unical, è stata interamente dedicata a Eduardo De Filippo, richiamando il più ampio progetto dell’Università della Calabria partito a inizio 2014, in occasione del trentennale della sua morte. Il progetto, dal titolo “I giorni e le notti. L’Arte di Eduardo”, all’interno del quale l’Unical è stata capofila coinvolgendo le principali università da Roma in giù, ha previsto anche la realizzazione di una serie di laboratori. Uno di questi laboratori è stato curato dal regista Francesco Saponaro che ha lavorato con gli studenti su materiali drammaturgici di Eduardo, realizzando poi anche un saggio finale. Durante la giornata di giovedì 20 novembre, la rassegna “Viaggio in Italia” ha presentato un video tratto proprio dal saggio finale del laboratorio e intitolato “Visita dei giorni dispari”.

A seguire, il regista Francesco Saponaro ha presentato il suo recentissimo documentario, dedicato alla figura di Eduardo, intitolato “Eduardo, la vita che continua”, una produzione curata da Teatri Uniti e Rai5.  Secondo Saponaro il documentario restituisce l’immagine etica e politica di chi ha usato il teatro per fare un’attenta analisi della società del Novecento (Eduardo è stato anche Senatore a vita). Attraverso materiali di repertorio il documentario racconta De Filippo attraverso diverse voci di personaggi più o meno noti che hanno avuto la fortuna di incrociarlo nella loro attività lavorativa. Eduardo è visto sempre un attimo prima di entrare in scena, o un attimo dopo, e mai in scena, dal momento che quello che si voluto far prevalere è l’uomo più che l’attore. Nel documentario ci sono le testimonianze di Ferruccio Marotti, Raffaele La Capria e Francesco Rosi, che ne restituisce un ritratto “umile e curioso”, così lo definisce Saponaro durante la presentazione.

A chiudere la giornata eduardiana lo spettacolo “Dolore sotto chiave/Pericolosamente”, due atti unici di Eduardo De Filippo, preceduti da un prologo tratto da “I pensionati della memoria” di Luigi Pirandello, del quale ha curato la versione in napoletano Raffaele Galiero, studente Dams, tra i partecipanti al laboratorio eduardiano Unical dal quale ha preso il via la realizzazione dell’intero spettacolo. Lo spettacolo ha debuttato al Festival Internazionale del Teatro di Napoli ed è stato presentato anche al Piccolo Teatro di Milano.

In “Dolore sotto chiave” i buoni sentimenti diventano armi improprie per dissimulare, negli affetti, quella segreta predisposizione dell’essere umano al controllo e al dominio sull’altro. Il tema della morte incombe silenzioso e il dolore del lutto viene nascosto e soffocato da un gioco sottile di ricatti e malintesi, tipici dei contesti familiari. Ma il protagonista, il bravissimo Tony Laudadio, rivendica fortemente il suo diritto al dolore. In scena anche i bravissimi ed applauditissimi Luciano Saltarelli e Giampiero Schiano. La vicenda si colora di risvolti comici, a tratti paradossali, carichi di morbosa e grottesca esasperazione. E se in “Dolore sotto chiave” viene evocato un oggetto-simbolo, usato come sottile minaccia di suicidio: la rivoltella, in “Pericolosamente” tale oggetto si materializza e si trasforma in un vero e proprio strumento di tortura coniugale e diventa unico rimedio alle bizzarrie improvvise di una moglie bisbetica.

I Massimo Volume inaugurano la stazione musicale dell’Auditorium universitario

COSENZA – A tre anni di distanza dalla loro ultima esibizione in Calabria, i Massimo Volume saranno mercoledì 5 marzo ospiti del Teatro Auditorium dell’UniCal.

Il concerto è organizzato dal CAMS – Centro Arti Musica e Spettacolo, che gestisce l’Auditorium di Arcavacata, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Fata Morgana”.

L’evento, legato alla presentazione del nuovo album dei Massimo Volume “Aspettando i barbari”, si inserisce nella programmazione 2014 del Teatro Auditorium dell’Ateneo, la cui stagione, oltre agli appuntamenti teatrali, prevede altri due concerti di altrettante band di assoluta rilevanza nel panorama musicale italiano degli ultimi anni. Il 27 e 28 marzo infatti si esibirà la Brunori Sas, mentre il 7 aprile sarà la volta de Le luci della centrale elettrica.

Il concerto del 5 marzo vedrà anche l’inaugurazione della mostra “Sudore con sudore. Scatti di un fan tra i fan” di Pasqualino Caparello (aka Le-Cap) che prevede l’esposizione di trenta foto realizzate durante i live non solo delle tre band che saranno ospitate al TAU in questa stagione, ma di una serie di “mostri sacri” della musica rock, quali Nick Cave, PJ Harvey, Pearl Jam, Low, Sigur Ros e tanti altri.

La mostra, realizzata in collaborazione con Planeonline.it, sarà allestita nel foyer dell’Auditorium fino al 7 aprile.

 

L’allegra fin de siécle di Lina Wertmüller all’Auditorium dell’Unical

RENDE (CS) – Ieri sera il Teatro Auditorium dell’Università della Calabria ha ospitato una delle più straordinarie icone del cinema italiano e internazionale, Lina Wertmüller con un recital dal nome “Un’allegra fin de siécle”, anteprima nazionale all’interno della rassegna teatrale di ArtTau – arti assolutamente urgenti, a cura del Cams e del Dipartimento di Studi Umanistici.

Uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dalla stessa Lina Wertmüller che diventa un viaggio fatto di riflessioni e di note attraverso quegli eventi che hanno più drammaticamente segnato il secolo appena trascorso. Parole critiche, ragionamenti pungenti, obiezioni ironiche accompagnate dal pianoforte di Andrea Bianchi e dalla voce di Nicoletta Della Corte.

Seduta su una struttura irregolare che sembra segnare il passaggio da un avvenimento a un altro si presenta a piedi nudi, vestita di nero, in evidenza i suoi inconfondibili occhiali bianchi, ma ogni dettaglio scompare quando la sua voce roca, con il tono dissacrante che da sempre la contraddistingue, comincia a graffiare nelle barbarie, nelle atrocità di un mondo che di umano ha ben poco o forse troppo.

Stalin, Mussolini, Hitler, Bin Laden ma anche Marx, Freud e Einsten  e tutte le loro contraddizioni e le loro errate interpretazioni, un insieme di storie che hanno sancito equilibri, circostanziato contorni, un insieme di storie che hanno fatto la Storia quella vera e che la regista ci racconta. Con tono sferzante ci riporta indietro nel tempo all’interno delle feroci dittature, nelle profondità di conflitti ancestrali, prova a farci sentire sulla pelle le torture, quelle più bestiali ed ecco che allora ogni tanto scappa un sorriso anche se dalla lingua l’amaro non va comunque via , ci si ferma a pensare e quando questo irrimediabilmente succede non resta molto altro che piangere.

Quello che ne esce fuori è un insieme di realtà in continua oscillazione tra il bene e il male, un mosaico dalle tessere scurissime che nel finale sfumano verso le tonalità più luminose e nitide della speranza grazie alle storie di due bambini che nonostante tutto ci ricordano che non sarà perdere una guerra la vera sconfitta ma quella di smettere di sognare un mondo migliore.

Gaia Santolla

Lina Wertmuller al Teatro Auditorium Unical

RENDE (CS) – Debutterà venerdì 10 maggio al Teatro Auditorium Unical di Rende nella rassegna “ArtTau – arti assolutamente urgenti”, curata dal Cams e dal Dipartimento di Studi umanistici lo spettacolo “Un allegra fin du siècle” (produzione di Promo Music), che vede in scena Lina Job Wertmüller.

Un festoso e acido viaggio nel Novecento, un secolo di notevole impatto segnato da due guerre mondiali e da brutali dittature, raccontato attraverso l’ottica dissacrante di un’icona indissolubile del cinema italiano e internazionale. Una passeggiata non solo di parole ma anche di musica, con motivi musicali inediti scritti dalla stessa Wertmüller, composti da Lucio Gregoretti insieme al grande Italo “Lilli” Greco, e interpretati dall’eclettica Nicoletta della Corte accompagnata al piano da Andrea Bianchi.

Un recital in cui si alternano i racconti delle figure dei grandi dittatori che hanno martoriato il secolo scorso: da Mussolini a Hitler, da Tito a Pol Pot, per finire a Bin Laden, intervallati dalle musiche composte da Greco e Gregoretti, che furono autori delle colonne sonore di molti film diretti dalla regista. La voce cantante è affidata a Nicoletta della Corte, che interviene per commentare le canzoni, i racconti della Wertmuller: dall’amore cieco di Eva Braun per Hitler al fumo nero del crollo delle due Torri, sempre attraverso il timbro del disincanto, l’ironia sottile e l’impareggiabile leggerezza e intelligenza di Lina Job Wertmüller,

La Wertmuller è una forza della natura, un’avventuriera della poesia, una donna di multiforme ingegno, in continuo mutamento. Regista spregiudicata di film unici nel loro genere, ha diretto anche piece teatrali, la troviamo qui nella poliedrica veste di narratrice e compositrice di canzoni. In scena si narrerà degli incredibili avvenimenti che hanno percorso, in un brivido di orrore e di novità, il secolo appena passato: dalla belle époque alle due Torri Gemelle, passando per Marlene Dietrich e Rita Hayworth, simboli di un periodo storico dirompente quanto mai ricco di contrasti. Un racconto divertente, nonostante ripercorra gli eventi di un secolo che di carognate ne ha fatte tante.

 

Teho Teardo presenta Musica, immagini. Musica @Cine/Ma/Live #2

Teho Teardo, insieme a Martina Bertoni, sonorizza dal vivo sequenze tratte dai film di cui ha firmato la colonna sonora: da Diaz a La ragazza del lago, da Gorbaciof a L’amico di famiglia a Il Divo

Mercoledì 3 Aprile 2013, ore 21.30, presso il Teatro Auditorium Unical
INGRESSO LIBERO
Opening “Fast Trip”: I “suoni” di Gianfranco De Franco accompagnato da Ilaria Montenegro

L’Associazione “Fata Morgana” , dopo il successo del primo episodio curato dai Red Basica, propone un ciclo di tre eventi live, all’interno dei quali sono previste sonorizzazioni dal vivo eseguite da musicisti di grande spessore. Il progetto Cine/Ma/Live propone attività concernenti musica e cinema non rintracciabili nei circuiti commerciali e che offrono, in questo caso al Campus Unical, alcuni eventi in esclusiva. In particolare questo secondo appuntamento sarà inaugurato da Teho Teardo, musicista che ha realizzato progetti di caratura internazionale ed è considerato il compositore per cinema più innovativo degli ultimi anni, non ha mai suonato in Calabria.