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Il Teatro dell’Acquario chiude il sipario. Intervista a Dora Ricca

L’irreparabile ha ormai raggiunto il suo unico e deludente obiettivo; l’inadempienza, l’immobilità e il disinteresse delle Istituzioni hanno bussato alla porta del Teatro dell’Acquario entrando in possesso dell’intera struttura, l’indolente apatia della Regione Calabria ha seminato lo sconforto tra Antonello Antonante, Dora Ricca, Maria Scalese e l’intera città di Cosenza.

Non sono bastate petizioni, conferenze, incontri, manifestazioni di solidarietà da parte degli enti locali; tutto purtroppo diventa irrimediabilmente nulla di fronte a delle Istituzioni che lanciano il sasso e tirano via la mano. Mesi di parole, interviste, articoli tramutatisi di colpo in assordante silenzio, in un’afasia che però ha lavorato di soppiatto alla stessa stregua delle talpe che scavano il terreno fino a far crollare anche le fondamenta dell’edificio più solido.

È così che ha lavorato la Regione Calabria, contentini, promesse strappate e mai concretizzate, possibilità abortite ancor prima del concepimento e poi sfociate, senza un benchè minimo preavviso, in una lettera firmata dal giudice che convalida lo sfratto del Teatro e di tutti coloro che ci lavorano.

Ebbene sì, l’Acquario deve abbandonare la sua umile dimora che, da 32 anni a questa parte, ha visto passare dalle sue seggiole rosse intere generazioni mentre Antonante e il resto del “team” sono considerati rei perché morosi nei confronti del proprietario dello stabile. Si parla di circa 43 mila euro soldi che i teatranti, a loro volta, avanzano dalla Regione. Ma allora di cosa stiamo parlando? Di un cane che si morde la coda ormai infetta e di un teatro che chiuderà il suo sipario e permetterà alla polvere di impadronirsi delle sue preziose “tavole”.

La parola a Dora Ricca scenografa/regista del Teatro dell’Acquario che, con molta incredulità, ci fa guardare l’accadimento attraverso i suoi occhi.

 

Dopo l’allarme lanciato quest’inverno, la petizione firmata e sottoscritta da molti, la solidarietà dilagante qual è stata la risposta delle Istituzioni?
C’è stata una grande risposta formale ma non sostanziale, infatti siamo qui con lo sfratto esecutivo.

L’Acquario questa volta sta per chiudere definitivamente il suo sipario ma durante una conferenza del 5 marzo, in cui si è cercato di mettere in ordine le idee, si è parlato di un bando pubblicato sul sito della Regione per imprese con attività storicizzata. Che fine ha fatto quest’opportunità?
Al bando abbiamo partecipato e lo abbiamo anche vinto, ma per i vincoli che aveva, non è stato possibile inserire il Teatro dell’Acquario, quel finanziamento è finalizzato esclusivamente al progetto GenerAzioni Giovani.

A pochi giorni dall’inizio della stagione di “Famiglie a Teatro” vi è pervenuta la lettera del giudice. Il 20 novembre vi sarà confermato lo sfratto esecutivo, avete già

Dora Ricca

pensato ad un modo per contrastare l’irreparabile oppure non c’è soluzione alcuna?
Stiamo valutando e acquisendo una serie di informazioni, certo pubblicizzeremo l’episodio, ritenendo il Teatro dell’Acquario un patrimonio delle città, della regione e del Teatro Italiano.

Fino alla data sopracitata continuerete a portare avanti le vostre produzioni fonte di crescita e apprendimento per l’intera città?
Sicuramente si,il nostro lavoro continua come prima, anche perchè portiamo sempre a compimento gli impegni presi.

Nella lettera si parla della vostra morosità nei confronti del proprietario dello stabile. Ma da quando e quanti soldi avanzate ancora dalla Regione Calabria?
La Regione ci deve i contributi dal 2011, per un totale di circa 90.000 euro.

Se potessi utilizzare il nostro giornale come tramite per rivolgere un appello cosa diresti alle inermi ed invisibili Istituzioni?
Non abbiamo bisogno di sfogarci, solo rimaniamo attoniti di fronte a tanta indifferenza e poca lungimiranza politica. Vorrei aggiungere, per chiarezza, che una politica distratta non ci ha consentito di partecipare per ben 4 anni ai bandi POR, dopo che per tanti anni abbiamo noi stimolato ed avviato tanti giovani al teatro.

Pochi mesi fa Antonello Antonante parlava di una stagione sospesa, di un foglio bianco da appendere all’entrata dell’Acquario con la speranza che un giorno si potesse riscrivere. Alla luce di tutti questi avvenimenti oggi che significato acquisisce il fatidico foglio bianco?
Una conferma del nostro ottimismo di fronte a questa assurda realtà.

Annabella Muraca

 

 

 

 

Teatro dell’Acquario: riparte “Famiglie a Teatro”

Riparte il progetto di teatro per le scuole e le famiglie Famiglie a Teatro – GenerAzioni Giovani, del Centro RAT/Teatro dell’Acquario di Cosenza.  Grazie al finanziamento, a valere sul POR CALABRIA – FESR 2007/2013 ASSE V Linea di Intervento 5.2.3.1, l’offerta si è arricchita oltre che degli ormai storici appuntamenti di Famiglie a Teatro la domenica pomeriggio, e della rassegna per le scuole con le matinée al “Morelli”, di un festival nel cuore del centro storico di Cosenza, nel teatro di tradizione della Calabria “A. Rendano” dal 19 al 23 novembre 2013 e di due mostre al Teatro dell’Acquario: “DISOGNAMO” in collaborazione con la casa editrice Coccole Books dal 12 al 16 novembre e “LE RADICI”PUPI, GUARATTELLE E BURATTINI in collaborazione con il Museo Internazionale delle Marionette “Pasqualino” di Palermo, l’Istituto delle Guarattelle “Bruno Leone”, e la Fondazione “Sarzi” dal 2 al 14 dicembre.

Oltre al cartellone, che sarà presto presentato al pubblico in conferenza stampa, rimane l’opportunità di concordare spettacoli e laboratori in tutto il territorio regionale.

L’edizione dello scorso anno ha avuto un successo straordinario, i Comuni che hanno collaborato al progetto sono più che quadruplicati, sono stati raggiunti nuovi territori e istituti scolastici, più che raddoppiate le presenze. Questi i numeri della precedente stagione:

15.000 spettatori circa

57 rappresentazioni

8 compagnie ospitate

14 comuni coinvolti

70 scuole coinvolte

 

Fondamentali sono le collaborazioni con: il Comune di Cosenza, che offre la disponibilità dei beniRendano e Morelliil Quotidiano della Calabria, che dedica uno spazio del giornale alle recensioni degli studenti; la Libreria Mondadori di Cosenza, che a presentazione del biglietto degli spettacoli in programma, applica uno sconto del 15% sui libri per ragazzi; la Casa Editrice Coccole Books, che a fine rassegna “Famiglie a Teatro”, regala un libro a tutti i piccoli spettatori che avranno totalizzato il maggior numero di presenze; l’azienda Amaco, per il trasporto, a e da teatro, degli studenti cosentini in scuolabus, a un prezzo ridotto del biglietto; l’Ufficio Scolastico regionale e provinciale, la Provincia di Cosenza, il comitato italiano per l’Unicef, la Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania.                           

Per info: Centro R.A.T./Teatro dell’Acquario 0984/73125, teatrodellacquario@gmail.com.

 

“Concert for Romano”: lunedì 24 giugno conferenza stampa al Teatro dell’Acquario

Cosenza – Ritorna per la sua IV edizione l’ormai tradizionale rassegna di giovani band cosentine per ricordare, attraverso ciò che amava di più (la musica), Romano Marino, il ragazzo di Cosenza che, nel marzo del 2010, è stato portato via, in 13 giorni, dalla manifestazione clinica di una malattia, la sindrome da attivazione macrofagica.

Il concerto, organizzato dall’ associazione culturale “Romano Marino” e patrocinato dall’Assessorato ai giovani e al futuro, guidato da Davide Bruno, è in programma al Teatro dell’Acquario mercoledi 26 giugno, con inizio alle ore 20,00.

Lunedi 24 giugno, alle ore 11,00, l’iniziativa sarà illustrata al Bistrot del Teatro dell’Acquario, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’evento. Al concerto del 26 giugno parteciperanno le band “Duff”, “Snapshot”, “Sugar for your lips” e “Flippertoast” e una giovane cantante accompagnata alle tastiere da un componente degli Snapshot. Evento speciale la partecipazione di Leon Pantarei e di Checcho Pallone in un duo di percussioni e chitarre. Altro contributo sarà la proiezione di due video curati da Ilenia Caputo e Davide Imbrogno.

Famiglie a teatro, premiazione

COSENZA – A conclusione della prima parte della rassegna Famiglie a Teatro, informiamo il nostro giovane pubblico che martedì 11 giugno alle 19,00 al Teatro dell’Acquario tutti i piccoli spettatori che avranno totalizzato il maggior numero di presenze riceveranno un libro per l’infanzia offerto dalla Casa Editrice Coccole e Caccole (Belvedere Marittimo CS) .

A seguire i ragazzi avranno l’occasione di vedere lo spettacolo di fine anno realizzato dai giovani partecipanti al Corso di teatro per ragazzi diretto dal Centro R.A.T./C.I.F.A.

Il primo coro gospel di Cosenza al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Il “Blowing on Soul Gospel Meeting”, realizzato in Italia nell’ambito del progetto internazionale MUSIC MISSION TRIPS, voluto e coordinato dal network americano GTM Ministries – Gospel Through Music, arriva in Città.

Cosenza ed il suo primo coro gospel, il Soul Sighs Gospel Choir, grazie alla collaborazione del Centro Rat / Teatro dell’Acquario e con il sostegno del progetto More di Scena Verticale, ha accolto con entusiasmo questa opportunità, realizzando con il “Blowing on Soul Gospel Meeting” il primo evento del genere in assoluto nella regione.

Il programma prevede diversi appuntamenti: un seminario di tre giorni, dal 16 al 19 maggio, presso il Teatro Morelli di Cosenza; serata GOSPEL JAM, venerdì 17 maggio alle 21,00, all’AcquarioBistrot che vedrà coinvolti tutti gli artisti partecipanti al seminario; infine il concerto di chiusura al Teatro dell’Acquario domenica 19 maggio alle 20,30.

Ospite d’eccezione, direttamente da New York a dirigere i partecipanti del seminario, è Joel Polo, direttore musicale del coro Eben-Ezer Youth Choir Fellowship. Joel Polo entusiasta dell’evento, dichiara “Spero che questo sia solo l’inizio di una collaborazione con questa splendida città piena di artisti, sono felice che si sia creato questo ponte tra New York City e Cosenza! Mi darà sicuramente la possibilità di conoscere le emozioni di questa gente attraverso la musica. Amo questa mia missione che vuole diffondere un messaggio di condivisione con chi parteciperà all’evento. Credo che ogni mio progetto abbia il fine di creare amore tra la gente, perché solo amando la gente possiamo arrivare a Dio. Ed è bello poter avere la possibilità di farlo nel Sud Italia, un posto pieno di calore soprattutto per la gente che lo abita! ”

 

 

Ritorna Indie Video Nation

COSENZA – Il Teatro dell’Acquario e l’Associazione Culturale “Fata Morgana” presentano la seconda edizione della rassegna dedicata alla musica indipendente e ai videoclip nostrani.
“INDIE VIDEO NATION. LA NAZIONE INDIPENDENTE DEI VIDEOMAKER CALABRESI”, una raccolta delle migliori produzioni di videoclip realizzati nell’ultimo anno da registi calabresi, che costituiscono una scuderia sorprendentemente prolifica e spesso anche di ottima qualità.
La serata sarà anche occasione per manifestare la solidarietà dell’Ass. Fata Morgana, dei musicisti e dei videomaker partecipanti, nei confronti del Teatro dell’Acquario, baluardo dell’arte dal lontano 1976, che oggi rischia la chiusura.
Durante la serata, oltre ai videoclip, sarà possibile assistere anche ad interventi live di alcuni dei musicisti coinvolti, come gli Electric Floor, i Dissidio, Prospettive di gioia sulla Luna e i Black Flowers Cafè (in un’inedita performance in acustivo).
Tra gli ospiti della serata il gradito ritorno di Giacomo Triglia, Fabio Rao e Mario Vitale (tra i più prolifici registi di videoclip in Calabria) e molti nomi nuovi, non solo della scena cosentina, ma provenienti da tutta la regione.
La serata è organizzata con il contributo amichevole di:
Santino Cundari, Davide Ioele, Francesco Vitale, Mauro Nigro, Annunziata Procida e di tutti i musicisti e videomaker che vi prenderanno parte.

L’ingresso è gratuito.

Domani 19 aprile al Teatro dell’Acquario il Concerto di Primavera con Paul Dooley

COSENZA – E’ previsto per domani, 19 aprile il “Concerto di Primavera” al Teatro dell’Acquario; l’evento è promosso in collaborazione con il Club Alpino Italiano sezione di Cosenza. Ad esibirsi in uno spettacolo di arpa celtica, Paul Dooley.

Entrando in Trinity College a Dublino, oltre ai bellissimi codici miniati medievali, il visitatore ha la possibilità di ammirare il più antico reperto d’arpa irlandese esistente, la cosiddetta arpa di Brian Boru. In un primo tempo attribuita al mitico re medievale e successivamente datata di due secoli più tardi (14° sec.), questa piccola arpa ha 28 corde di metallo e corrisponde alle descrizioni che ne dà Giraldus Cambrensis nella sua Topographia Hibernica del 12° secolo. Dal racconto di Giraldus veniamo a sapere che gli arpisti irlandesi avevano una straordinaria capacità di produrre atmosfere meravigliose e una grande velocità delle dita con la quale erano in grado di suonare musiche molto complicate. In una popolazione che lui giudicava molto arretrata non si capiva come potesse essersi sviluppato un linguaggio musicale così raffinato ed evoluto.
Ebbene su uno strumento che si rifà esattamente al modello di quell’arpa suona Paul Dooley, un irlandese nato in Canada e che, dal 1980, tornato in Irlanda, cominciò lo studio della costruzione dell’arpa medievale, la clairseach. Nell’85 costruì finalmente il suo primo strumento. Per la prima volta grazie allo studio approfondito della tecnica antica, quell’arpa suonò. Con quello stesso strumento Paul è diventato uno dei più importanti arpisti di musica irlandese del mondo. Con la sua arpa, la cui cassa è ricavata dallo scavo in un pezzo unico di legno di salice, secondo le modalità della tradizione, Paul esegue un repertorio di danze irlandesi, jigs e reels con i tipici abbellimenti e con la tecnica del damping per smorzare le risonanze non volute delle corde di metallo che sono la caratteristica dell’antica arpa irlandese: corde di bronzo che per essere suonate hanno bisogno delle unghie per far risuonare il metallo. Ed è un’esperienza unica sentire le note che portano con sé le sonorità della tradizione più autentica e da cui sono derivate via via anche le tecniche degli altri strumenti della tradizione irlandese e dei loro abbellimenti.
Paul Dooley, oltre ad aver partecipato a numerose trasmissioni televisive, ha suonato con i più importanti musicisti irlandesi ed ha nel suo curriculum la produzione di due dischi, Rip the Calico (1990) e il recente The harper’s Fancy.

Le prevendite al concerto sono disponibili presso la libreria Ubik di Cosenza (via Galliano).

 

All’Acquario si tirano le fila di una stagione che non c’è

Cosenza – Il teatro dell’Acquario naviga su una zattera precaria e “scivolosa”; dopo 32 anni di lavoro, progetti, fatica e successi le “tavole” del teatro rischiano di impolverarsi e il suo sipario rischia di chiudersi e di non riaprirsi più.

È proprio per evitare che le difficoltà del teatro, e di chi lo vive, cadano nel dimenticatoio che, questa mattina nel Bistrot dell’Acquario, si è tenuta l’ennesima conferenza stampa indetta da Antonello Antonante, direttore artistico, con la speranza di riuscire a tirare le fila di questo complesso limbo che più si attraversa e più riporta alle Regione Calabria e alla sua indolente ed imperterrita incapacità di modificare la legge n°27 del 26 aprile 1995 che impedisce alle cooperative di partecipare ai bandi Por.

Antonante ha esordito ricordando il sostegno ricevuto in questi mesi e quantificando le firme apposte per sottoscrivere la petizione “salva teatro” che, in poco tempo, sono cresciute a dismisura fino a raggiungere quota 2.200; si continua poi con una carrellata di ringraziamenti rivolti alla Fondazione Carical, all’associazione Libera, al teatro Stabile di Calabria, al Comune di Cosenza, al Sindaco Mario Occhiuto e ai Consiglieri Regionali Sandro Principe, Francesco Talarico, Ferdinando Aiello e Gianpaolo Chiappetta. Balza subito agli occhi, e alle orecchie, che tra i ringraziamenti elargiti ne manca volutamente qualcuno e infatti Antonante si appresta ad affermare “Tra gli enti da me ringraziati non c’è né la Regione che tace e tace da sempre né la Provincia con cui, però, dobbiamo ancora avere un incontro”.

Le acque si sono un po’ mosse dunque ma non abbastanza da creare un maremoto irrefrenabile; le onde sono ancora piccole creste di schiuma che faticano ad ingrandirsi e il vento non si è ancora alzato adeguatamente per spiegare le vele e spingere, così, la zattera fino a terra ferma.

Giacché le “campane” sono tante ma gli espedienti sempre troppi pochi, Antonante, nel mentre della conferenza stampa, si è posto delle domande e ha cercato di proporre tre soluzioni alternative “realizzare una cordata degli enti pubblici con la Fondazione Carical capofila, optare per un azionariato popolare intorno al Teatro dell’Acquario oppure propendere per una sorta di open space”.

La conferenza è stata poi conclusa da Geppino De Rose, assessore all’innovazione al Comune di Cosenza, “ho l’impressione che ci sia un clima di rassegnazione” – ha affermato – “ma attenzione perché dobbiamo dare fondo alle ultime energie e fare “clima”. Bisogna immaginare nuovi spazi di progettazione e il Comune è dalla vostra parte. Il “clima” è la premessa per strategie vittoriose, bisogna parlare di progettazione e non di funerali”.

E intanto sul sito istituzionale della Regione Calabria è stato pubblicato un bando per le imprese che godono di attività ormai storicizzate. Che sia forse questa la risposta della Regione a tutti i problemi dell’Acquario e delle cooperative in genere?

Annabella Muraca

Indie Video Nation II

Martedì 12 marzo, alle ore 21.00, il Teatro dell’Acquario e l’Associazione Culturale “Fata Morgana” presentano la seconda edizione della rassegna dedicata alla musica indipendente e ai videoclip nostrani. “INDIE VIDEO NATION. LA NAZIONE INDIPENDENTE DEI VIDEOMAKER CALABRESI”, una raccolta delle migliori produzioni di videoclip realizzati nell’ultimo anno da registi calabresi, che costituiscono una scuderia sorprendentemente prolifica e spesso anche di ottima qualità. La serata sarà anche occasione per manifestare la solidarietà dell’Ass. Fata Morgana, dei musicisti e dei videomaker partecipanti, nei confronti del Teatro dell’Acquario, baluardo dell’arte dal lontano 1976, che oggi rischia la chiusura.

Durante la serata, oltre ai videoclip, sarà possibile assistere anche ad una serie di interventi live dei musicisti coinvolti. La serata è organizzata con il contributo amichevole di: Santino Cundari, Davide Ioele, Francesco Vitale, Mauro Nigro, Annunziata Procida e di tutti i musicisti e videomaker che vi prenderanno parte.

Presentato il nuovo libro di Giap Parini, Gli occhiali di Pessoa

COSENZA – Un incontro che è stato un esserci, un ritrovarsi in un luogo fatto di idee e di visioni tra vecchi amici, persone care, sulla molteplicità dell’essere partendo dalla sensibilità eccezionale di Fernando Pessoa. Questo è accaduto ieri al Teatro dell’Acquario in occasione della presentazione del nuovo libro di Ercole Giap Parini “Gli occhiali di Pessoa – Studio sugli eteronimi e la modernità” insieme ai pensieri di Alberto Ventura, Paolo Jedlowski, Michele Giacomantonio e insieme alle immagini di Agostino Conforti girate per le strade impenetrabili di Lisbona, le stesse che hanno tanto ispirato lo scrittore portoghese.

Tutto nasce in un noioso pomeriggio di qualche anno fa, in una piccola libreria di periferia quando Giap Parini incontra le parole de Livro do Desassossego, Il libro dell’inquietudine di Pessoa e decide di scriverne uno tutto suo per tentare di uscire da quelle parole ma nasce anche per fare un po’ di luce su quella che è la solitudine critica e razionale tipica del sociologo fatta di osservazioni, ricerche, statistiche.

L’inevitabile domanda che sorge spontanea è cosa spinge un sociologo ad avvicinarsi alla letteratura, domanda alla quale l’autore risponde con una verità tanto semplice quanto sostanziale noi uomini siamo difficili da interpretare, così provvisori e immobili, tanto da diventare una necessità quasi vitale stringere delle alleanze per capire meglio certi cambiamenti che sono alla base della società e delle relazioni.

Fernando Pessoa sentiva il tempo in cui viveva, aveva capito che vivere una sola vita era troppo riduttivo e attraverso gli eteronimi riuscì a moltiplicare le sue identità diventando espressione di una modernità orfana del senso di compattezza dell’esistenza.

La letteratura di Pessoa si configura come strumento indispensabile per capire la realtà, crea un terreno neutro di mediazione tra l’io e il tu, consente di sentire insieme, mette in contatto le anime, riesce a decifrare le infinite contraddizioni che convivono nell’intimo di ognuno, passa attraverso mondi allineati, divisi, vicini e scende nelle profondità più oscure e violente di questi universi scomposti.

Gaia Santolla