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Il Rendano ospita il Colonnello Antonino Troia

COSENZA – In occasione della presentazione del suo ultimo libro edito da Periferia, “Il 1° Tuscania: La lunga veglia”, fa ritorno a Cosenza il Colonnello Antonino Troia, il carabiniere poeta e paracadutista che attualmente lavora al comando del Centro di addestramento della II brigata Mobile dei Carabinieri di Livorno. La manifestazione, organizzata dalla Commissione Cultura del Comune di Cosenza al teatro Rendano, fa parte del percorso “Illustri cosentini di adozione”. Il Colonnello, dal 1995 al 2000, è stato al comando della compagnia Carabinieri di Cosenza. Il Presidente della Commissione Cultura Claudio Nigro ha presentato l’ospite speciale. È toccato al Consigliere Mimmo Frammartino il compito di motivare l’organizzazione del tributo da parte dell’organismo consiliare: «Che un cittadino mostri attaccamento alle sue radici e alla città che gli ha dato i natali è fatto normale. Ciò che va al di là del normale è che un cittadino per una città che non è la sua finisce per amarla come se fosse propria e prosegua anche altrove ad apprezzarla ed onorarla». L’Assessore Rosaria Succurro, che ha rappresentato il Sindaco Mario Occhiuto, ha dato all’ospite il bentornato nella città di Cosenza, che l’ha apprezzato molto per il suo alto senso del dovere, ma anche per il suo impegno culturale. La Vicepresidente della Commissione Cultura Maria Lucente definisce “perle di saggezza” le poesie del carabiniere. La parola poi passa ad Antonino Troia, che parla dell’importanza della cultura e racconta aneddoti sulla sua permanenza a Cosenza. Si congeda ringraziando la città e i colleghi presenti in platea.

Un’opera su Anita Garibaldi al Rendano

Andrea Amoroso durante la performance nella sala Quintieri

COSENZA – Il personaggio di Anita Garibaldi potrebbe presto ispirare un’opera lirica che potrebbe anche essere messa in scena nelle prossime stagioni del Teatro Rendano. Certamente non si tratta di un’opera nel senso più tradizionale del termine ma, di un progetto capace di far convivere la musica lirica con la contemporanea. In verità, i prodromi di questo ambizioso progetto, frutto dello sforzo ideativo di due artisti cosentini, il compositore e sound designer Luigi Porto ed il poeta Andrea Amoroso, Il progetto ha trovato d’accordo la Commissione Cultura, nelle persone di Claudio Nigro Mimmo Frammartino i quali hanno illustrato agli intervenuti il contenuto della proposta ricostruendo le carriere parallele dei due giovani artisti cosentini, di cui ha sottolineato l’indubbio valore artistico. Uno spaccato di quello di cui è capace il sodalizio tra Luigi Porto e Andrea Amoroso è andato in scena nella Sala “Quintieri” del “Rendano”, in occasione della seduta della Commissione cultura. Un reading di poesia, con il poeta Amoroso accompagnato al pianoforte da Luigi

Luigi Porto

Porto. La performance è proseguita con “Song cycle”, una serie di canzoni liriche per soprano, arco e pianoforte, affidate rispettivamente ad Annalisa Gioia, Salvatore Sangiovanni e Paolo Montefusco. La musica lascia il passo alle parole, quando Porto e Amoroso spiegano il loro progetto, l’Opera “Anita”. “Non siamo mai stati dei melomani, ma, utilizzando gli strumenti che ci sono propri, la poesia e la musica contemporanea, abbiamo voluto giocare, come faceva Luciano Berio, con il retaggio dell’opera, modificandolo e rompendone l’involucro tradizionale. Tuttavia ci sono cose che non possono essere bypassate, perché, comunque, la cantabilità deve esserci.”

I 60 anni di teatro di Graziano Olivieri in Commissione cultura

COSENZA – In occasione dei 60 anni di teatro di Graziano Olivieri, la Commissione cultura del Comune di Cosenza ha dedicato un tributo d’onore al regista e attore, tenutosi nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. Apre l’incontro Claudio Nigro, il Presidente della Commissione cultura, e prosegue Maria Lucente, la Vice Presidente, che ne evidenzia subito l’eloquio, lo stile e l’educazione. A lei il compito di tracciare il profilo di Olivieri, i cui lavori costituiscono un raro esempio di come sia possibile ottenere, con impegno e dedizione, grandi risultati.
Bolognese di nascita, il regista arriva nel ’57 a Cosenza. Qui conosce e instaura rapporti con altri uomini di spettacolo come Franco Monaco, Enrico Vincenti, Giancarlo Tomassetti. Tra i lavori più apprezzati vengono nominati “La Bottega dell’orefice”, di Karol Wojtila, “La calzolaia ammirevole” di Garcia Lorca, “Antologia di Spoon River” di E.Lee Master. Poi la parola passa a Graziano Olivieri che si definisce “un diversamente giovane”. Le sue esperienze teatrali di Cosenza sono racchiuse in un libro pubblicato nel ’93, “Noi, gli Amatoriali”, una sorta di riepilogo accompagnato da una galleria fotografica di tutta l’attività teatrale che ha caratterizzato il desiderio di Olivieri di calcare le scene.

L’Associazione Culturale IDEA organizza Assaggi di Cinema

 

COSENZA (CS) – È tutto pronto per la prima edizione della Rassegna di cortometraggi “Assaggi di Cinema”, che esordirà il 24 settembre alle 21 nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. Saranno tre le serate (24-25-26) per promuovere il talento di giovani registi, videomakers e interpreti calabresi che metteranno in scena opere cinematografiche made in Calabria. Numerosi ospiti prenderanno parte alla rassegna: Samuel Mac Fadden, Marilena Dattis, Andrea Belcastro, Giovanni Stefano Rodia, Fabrizio Nucci, Nicola Rovito, Gianfranco Confessore, Domenico Barbato, William Onorato, Fabio Nigro. Sponsor tecnico della manifestazione è Gioielleria Scintille la quale consegnerà, al termine dell’evento, una targa di partecipazione agli ospiti.
«Intento della rassegna è riconoscere l’impegno culturale, artistico e le infinite potenzialità degli artisti della nostra terra», spiega il curatore dello spettacolo Andrea Solano. Le proiezioni dei corti verranno anticipate da un momento di degustazione di prodotti calabresi di prestigiosi marchi quali Igreco, Calabria Food, Amarelli, Pasticceria Martucci, Madeo, Olio Miracolo, Natura Viva, Colavolpe.

Campagna abbonamenti del “Rendano”: sconti fino al 40% per chi sottoscrive in anticipo

COSENZA -Partirà il prossimo 20 settembre la nuova campagna abbonamenti del Teatro “Alfonso Rendano”, con due mesi di anticipo rispetto alla data della “prima” del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, titolo operistico con il quale il 21 novembre sarà inaugurata la nuova stagione del teatro di tradizione cosentino.
Quella della campagna abbonamenti anticipata è una delle importanti novità del nuovo corso del “Rendano”, oltre a quella di dare a chi, nel primo mese di vendita, sottoscrive l’abbonamento o acquista i biglietti delle singole rappresentazioni, la possibilità di accedere a sconti fino al 40%.
“Con il pianificare le vendite dei biglietti e degli abbonamenti – sottolinea il direttore Parisi – contiamo di far riavvicinare al teatro il pubblico che nel corso degli ultimi anni si era un po’ allontanato.”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Assessore al Teatro Rosaria Succurro.

Per cui, chi ama l’opera corra al botteghino!

Cosenza, Biagio Izzo nei panni di “Come un Cenerentolo”

COSENZA – Ultimo appuntamento della rassegna Teatro di Primavera, martedì 6 maggio, alle ore 20.30, sul palco del Teatro A. Rendano di Cosenza.  In scena, l’ironia tutta partenopea di Biagio Izzo e Peppe Barra in “Come un Cenerentolo”.

Scritta da Bruno Tabacchini, Biagio Izzo e diretta dal regista Claudio Insegno si tratta della  rivisitazione in chiave moderna, e al maschile, della celebre fiaba Cenerentola. Un omaggio al film- cult  Il Cenerentolo interpretato, nel 1960, dall’indimenticabile Jerry Lewis.

Gran finale del cartellone “Teatro di Primavera”, evento promosso dall’amministrazione comunale e ideato da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management”.

Una commedia esilarante che prende spunto dalla favola di “Cenerentola” ma completamente ribaltata al maschile. A cambiare “sesso” sono sia il protagonista, Biagio Izzo, sia la matrigna, magistralmente interpretata da Peppe Barra, sia la fatina, che qui diventa “Fato”. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona, che cambiano sesso. Elementi che accomunano il Cenerentolo di Biagio Izzo a quello del famoso Jerry Lewis; elementi dai quali si trae lo spunto per rendere omaggio a uno dei cosiddetti ”mostri sacri” del mondo dello spettacolo americano, ma celebre anche nel resto del mondo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra. Come un Cenerentolo anche Bibì (il personaggio creato da Biagio Izzo all’inizio della sua carriera)  è alla  ricerca perenne di una fata o di un “fato” che possa  finalmente dargli una possibilità di riscatto. Una storia che non vuole essere una parodia della celebre novella di Charles Perrault, ma una farsa dai toni grotteschi che tratta di adozioni e successioni.


“Come un Cenerentolo” 
racconta la storia di  Biagio, figlio adottivo di una famiglia di albergatori, i Barone, proprietari dell’albergo Contessa sito in una ridente località di mare. Con un decreto del tribunale è stato affidato alla sua nuova famiglia in età adulta. Sentito il suo parere, e con il consenso strappato ai figli legittimi dal capofamiglia davanti al giudice del tribunale per le adozioni, ha preso il nome dei Barone con tutte le conseguenze di legge che ne derivano. Il suo arrivo ha creato scompiglio in tutta la famiglia. Sono troppo evidenti le differenze di livello sociale tra i fratelli Barone, cresciuti nel benessere, e l’ultimo arrivato di cui non si conoscono i trascorsi e che da quanto sì desume dai suoi modi rozzi, non deve essere stato, certamente, educato ad Oxford. In casa è tenuto a freno e non gode di tutte le prerogative riservate, invece, ai suoi fratelli. La famiglia lo tiene a distanza. Sono in ballo questioni di interessi. Oltre al cognome, l’adottato acquista anche i diritti successori, con una posizione che è assimilata a quella di un figlio concepito durante un matrimonio. Entra quindi nell’asse ereditario in relazione alle successioni legittime. I Barone sono una famiglia ricca. Per lo spirito di liberalità del padre adottivo, Biagio si ritrova quindi una posizione invidiabile e vorrebbe godersela. Ma si sa, nelle favole il danaro non è tutto e la favola ci aiuterà a trasformare il rozzo Cenerentolo in un perfetto gentleman dei nostri giorni.

Arriva al Rendano “Cantando sotto la pioggia”

COSENZA – Il secondo appuntamento della rassegna “Teatro di Primavera” rende omaggio al musical di Broadway. Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano sei spettacoli all’insegna del divertimento. Prosa, cabaret e musica questi gli ingredienti della rassegna ideata da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management”. Sabato 29 marzo, alle ore 20.30, sul palco del Teatro A. Rendano sarà la volta dell’indimenticabile “Cantando sotto la pioggia” (Singin’ in the Rain), prodotto dalla compagnia di Corrado Abbati, che firma anche la regia.

Il celebre musical, reso famoso dal film diretto nel 1952 da Stanley Donen e Gene Kelly rivive sul palco del Rendano. Le musiche sono di Nacio Herb Brown, tra le canzoni più celebri che il pubblico potrà ascoltare in versione italiana “You Are My Lucky Star”, “Good Morning” e la stessa “Singin’in the Rain”. L’allestimento si avvale della collaborazione dell’inglese “Up Stage Designs” e dei suoi scenografi Phil R. Daniels e Charles Cusick Smith, autori di un’inedita messa in scena multimediale che avrà per filo conduttore l’ambientazione cinematografica.
“È una commedia piena di insidie – spiega Corrado Abbati – complessa da montare, perché è nata per il cinema e in teatro non si hanno i primi piani. Richiede preparazione, attenzione ai particolari e scenografi adeguati” aggiunge il regista “si vedrà uno studio cinematografico dove entrano macchine sceniche utili per portare avanti la pièce teatrale”.

Cantando sotto la pioggia è considerato dalla critica più autorevole  come il miglior musical di tutti i tempi, titolo-simbolo del teatro musicale americano. Ambientata nell’America di fine anni Venti, nel periodo di passaggio dal cinema muto al sonoro. L’attore Don Lockwood, acclamata stella del muto, non sopporta la sua partner sullo schermo, la bionda e svampita Lina Lamont. Il successo dei primi film sonori costringe il loro produttore a trasformare l’ultima pellicola interpretata dalla coppia in un film parlato, ma l’idea si rivela impraticabile a causa dell’insopportabile voce gracchiante di Lina. Cosmo, miglior amico di Don, suggerisce di trasformare il film in musical, facendo doppiare la voce di Lina alla giovane attrice e cantante Kathy, di cui Don si è nel frattempo innamorato.

Corrado Abbati fondatore, insieme a Stefano Maccarini, della Compagnia di Operette Corrado Abbati ne è il leader e il direttore artistico. Egli stesso interprete dei ruoli brillanti, ai quali conferisce modernità e credibilità scenica. Questa intensa attività ne fa il vero erede della migliore tradizione operettistica italiana.

Il Rendano ospita la mostra Sposiamoci

COSENZA – Il matrimonio è uno dei giorni più attesi dalle coppie ,che richiede tempo e giusta organizzazione. Sposiamoci è la mostra dedicata alle migliori aziende del settore sposa e cerimonia che si interessa di proporre tutti i servizi adatti ad ogni tipo di grande evento.

In scena abiti da sposa e cerimonia , arredamenti , partecipazioni , fedi nuziali , articoli per lista nozze, addobbi floreali, sala ricevimento , viaggi , fotografia e video , hairstylist , centro benessere , autonoleggio , catering, tutto in linea con lo stile e l’eleganza. Una mostra aperta a tutti per soddisfare le esigenze di ogni visitatore.

Sposiamoci è anche un ricco programma di eventi collaterali con prove gratuite di make-up e acconciature , scatti fotografici , defilé di moda , musica dal vivo e degustazioni. La location scelta è la prestigiosa cornice del teatro “A.Rendano” , una struttura di cultura e tradizione per accogliere un evento chic ed elegante.

L’evento viene riproposto per il secondo anno a seguito del buon successo riscosso nella prima edizione. Organizzato dall’agenzia Sim di Giada e Selene Falcone con il patrocinio del comune  e della Provincia di Cosenza , “Sposiamoci” si terrà nei giorni 22- 23 marzo .

Ospite dell’evento Raffaella Iscra socio onorario dell’associazione europea del Wedding Planner che si interesserà di dare consigli ai futuri sposi sugli aspetti burocratici da programmare , espletare sulla scelta dell’abito ,organizzazione generale del ricevimento.       Autrice del libro “NOZZE : un evento da organizzare”,  un vademecum  sul prima , durante e dopo il giorno del fatidico SI.

Momenti musicali a cura del Conservatorio di Musica “S.Giacomantonio “  giorno 22 marzo. portale.conservatoriodicosenza.it

I SING SWING giorno 23 marzo con momento di tango argentino a cura di “CalabriaTango” www.calabriatango.it.

Sfilate di abiti da sposa “RADIOSA” marchio nazionale  e di gioielli “SCINTILLE”, azienda numero uno in Calabria. www.giellefashion.com , www.scintille.com

Incontro con le ragazze di Miss Italia.

Dimostrazioni di Cake design a cura di pasticceri professionisti.

INGRESSO GRATUITO.

Degustazioni , workshop , musica dal vivo , moda, tutto questo ed altro ancora è “SPOSIAMOCI” 2014 Cosenza.

PER INFO: eventosposiamoci@gmail.com 3459236809

Orchestra Accademica Sinfonica della “Chernivtsy Philharmonic Society” al “Rendano” per il concerto di Capodanno del 2 gennaio

Sarà l’Orchestra Accademica Sinfonica della “Chernivtsy Philharmonic Society”, diretta da Yosyp Sozansky, ad animare il Concerto di Capodanno del 2 gennaio 2014 al Teatro “Rendano” di Cosenza, secondo appuntamento del Festival Internazionale della Musica, diretto da Maria Letizia Mayerà, promosso dalla SIAMS (Agenzia Internazionale Arte Musica e Spettacolo) e patrocinato dal Comune di Cosenza e dalla Regione Calabria.
L’Orchestra Accademica Sinfonica della “Chernivtsy Philharmonic Society” è una formazione ucraina, attiva dal 1992 e che ha raccolto, in giro per il mondo, lusinghieri apprezzamenti dalla critica specializzata, ma anche dai più prestigiosi festival musicali ai quali ha partecipato nel corso della sua più che ventennale attività.
Numerosi i progetti artistici che è riuscita ad esportare all’estero ottenendo un buon successo di pubblico.
Dal 2008 si fregia del titolo di “Academic Symphony Orchestra”.
Tra le sue incisioni più significative, un cd dal titolo “Mozart and Salieri”.
Particolarmente accattivante si presenta il programma del concerto del 2 gennaio al “Rendano” che ha per titolo “Famiglia Strauss”, con un chiaro riferimento a quello che è il repertorio tradizionale di ogni concerto di Capodanno.
Il direttore artistico del Festival Internazionale della Musica Siams, Maria Letizia Mayerà, ha voluto affiancare al sangue viennese, tipico delle musiche di Johann Strauss (tra queste le celeberrime “Sul bel Danubio blu” e “Tritsch-tratsch polka”) anche brani tratti dal “Nabucco” e da “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi per omaggiare il compositore di Busseto di cui, nel 2013, è stato celebrato il bicentenario della nascita.
La scelta la spiega la stessa Maria Letizia Mayerà. “E’ ormai divenuto usuale, anche nei concerti di Capodanno di grandi istituzioni culturali, come il Teatro “La Fenice” di Venezia, inserire nel programma pagine musicali di Verdi, Rossini e degli altri padri nobili della musica classica del nostro Paese. Ho ritenuto di chiedere all’Orchestra che suonerà il 2 gennaio a Cosenza di fare altrettanto, certa di incontrare il favore del nostro pubblico al quale farà piacere ascoltare Strauss, ma anche lasciarsi trasportare dalle memorabili pagine musicali del genio di Busseto.”
Nell’ultima parte del concerto saranno eseguite, inoltre, di Tchajkovskij, le danze da “Lo schiaccianoci”, da “Il lago dei cigni” e da “La bella addormentata”, le danze ungheresi di Brahms e il can can da “Orfeo all’Inferno” di Offenbach.
Ovviamente, non mancherà, tra i bis programmati, l’attesissima “Radetzky March”, che il pubblico dei concerti di Capodanno suole accompagnare con il battimani ricevendo indicazioni in tal senso direttamente dal direttore d’orchestra.
Sul podio del “Rendano”, a dirigere l’Ochestra sarà Yosyp Sozansky. Ucraino di Lviv, Sozansky ha studiato direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Rimskij-Korsakov” di San Pietroburgo con il maestro Mariss Jansons. Si è esibito nei teatri di tutto il mondo, realizzando, con l’Orchestra Sinfonica, numerose registrazioni in studio, sia di musica contemporanea che di musica classica. Yosyp Sozansky ha ottenuto significativi riconoscimenti da parte dell’Unione dei Compositori Russi ed il “Golden Muse 2003”.
Al termine del concerto del “Rendano”, gli spettatori potranno partecipare ad un brindisi augurale, insieme agli orchestrali e al direttore d’orchestra, per festeggiare il 2014, alzando i calici di un ottimo vino calabrese, il “160 anni”, un gaglioppo della storica cantina “Ippolito” di Cirò, fondata nel 1845 e quindi la più antica delle cantine attualmente esistenti in Calabria.
Per il concerto del 2 gennaio sono ancora disponibili in prevendita le ultime scorte di biglietti presso l’agenzia “InPrimafila” di Viale degli Alimena (Info :3483672611 – 0984795699). Anche in occasione del concerto di Capodanno, il Festival Internazionale della Siams coniugherà la musica con la solidarietà. Parte dell’incasso del concerto sarà, infatti, devoluta al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale dell’Annunziata.

Il Comune incontra le realtà del terzo settore

COSENZA – “Terzo Settore: risorsa per il territorio. Il Comune incontra le realtà sociali della città”.
E’ questo il tema dell’incontro promosso, per mercoledì 18 dicembre, alle ore 15,30, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, dall’Assessorato alla Solidarietà e Coesione Sociale del Comune di Cosenza in collaborazione con Volontà Solidale – CSV (Centro Servizi per il Volontariato) della provincia di Cosenza.
L’incontro è finalizzato all’ascolto dei bisogni delle realtà sociali della città di Cosenza e all’individuazione di un metodo di programmazione partecipata per la definizione di un nuovo modello di welfare. L’occasione sarà utile anche per attuare un confronto tra mondo non profit e Amministrazione comunale sulle emergenze sociali della città. Dopo i saluti del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, del Vicepresidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua e di Cataldo Nigro, Presidente della Consulta Volontariato Calabria, in programma gli interventi di Maria Annunziata Longo, Presidente di Volontà Solidale, che si soffermerà sul valore delle reti e della partecipazione nel Volontariato e di Sergio Principe, di Confcooperative Cosenza, che relazionerà sul ruolo del Terzo Settore in ambito comunale. Seguirà un dibattito con gli interventi di Associazioni e Cooperative. Le conclusioni sono affidate a Manfredo Piazza, Assessore alla Solidarietà e Coesione Sociale del Comune di Cosenza. Nel presentare l’iniziativa di mercoledì, l’Assessore Piazza ha sottolineato che l’incontro “nasce dalla necessità di dar corpo e sostanza alla rete locale dei servizi del terzo settore. Vogliamo serrare il confronto istituzionale tra gli enti pubblici che interagiscono nel non profit, ma anche ripensare il rapporto che l’Amministrazione comunale deve avere con il mondo del volontariato, dell’associazionismo e delle imprese sociali. Ciò che vogliamo perseguire – ha detto ancora Manfredo Piazza – è una presenza più proficua del mondo dell’associazionismo e della cooperazione sul nostro territorio, valorizzando al meglio le loro risorse per far sì che la città di Cosenza faccia sistema intorno al welfare”.