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Il 22 marzo con Paolo Fresu arriva il grande jazz al Rendano

COSENZA – Appuntamento con il jazz internazionale il 22 marzo prossimo al Teatro “Rendano” di Cosenza. Per la sezione “Celebrity” della stagione del teatro di tradizione cosentino, curata da Isabel Russinova, in programma, alle ore 21,00, un evento musicale molto atteso, protagonista il trombettista sardo Paolo Fresu con la formazione dei “Brass bang!”, composta da altri eccellenti nomi della scena jazzistica internazionale e che vedrà schierati accanto a Fresu anche il trombettista americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown, il trombonista Gianluca Petrella, tra i più dotati del panorama italiano, e Marcus Rojas, newyorchese virtuoso della tuba.

Leader e autentica vedette della formazione è senz’altro Paolo Fresu, jazzista e trombettista di fama internazionale, fondatore del Festival “Time in Jazz” che si tiene da venticinque anni in Sardegna, a Berchidda, suo paese natale. Paolo Fresu ha al suo attivo più di 300 dischi, incisi con formazioni diverse, e 2500 concerti in tutto il mondo. La critica lo ha più volte paragonato a due leggende come Miles Davis e Chet Baker.

Autore anche di musiche per il teatro e di colonne sonore per il cinema, ha ricevuto il Nastro d’Argento per la colonna sonora del film L’isola.

La storia del concerto del 22 marzo al “Rendano” di Cosenza è presto scritta: Fresu invita a suonare i “Sex Mob” di Steven Bernstein a Berchidda per il suo festival “Time in jazz” e si innamora di quel suono e di quell’atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua “Cosmic Band” e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che esiste un vero e proprio genio del trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. E’ lì che matura l’idea di dar vita a qualcosa che può essere “esplosivo” anche senza l’ausilio della ritmica tradizionale : un progetto “tutti fiati”. Le ultime perplessità legate all’assenza di un suono basso contribuisce a fugarle Steven Bernstein che ha un asso nella manica: Marcus Rojas, considerato il miglior suonatore di tuba al mondo.

E’ fatta. Così è nata la formazione dei “Brass bang”, una piccola-grande band di fiati con grandi solisti tra poesia, humour, ritmi travolgenti e divertimento!

Assicurato quello che si preannuncia per gli spettatori che seguiranno il concerto del “Rendano”.

Biglietti in vendita sia al botteghino del teatro che all’Agenzia Inprimafila di viale degli Alimena.

 

Verso l’inaugurazione della stagione lirica del “Rendano” con l’omaggio a Verdi per il bicentenario della nascita

Cosenza – Memoria e  tradizione sono le parole guida della 53° Stagione Lirica sulla quale il Teatro “Alfonso Rendano” sta per aprire il suo sipario.

Una Stagione che realizza tre importanti progetti musicali. Il più articolato, quello dedicato a Pietro Mascagni nel 15o° anniversario della nascita, consegna allo storico teatro di tradizione del capoluogo bruzio l’onore e l’onere di essere la prima privilegiata vetrina delle celebrazioni mascagnane, in felice sodalizio con il Comitato per le celebrazioni del compositore toscano presieduto dalla nipote Guia Farinelli Mascagni.

Quattro le giornate – dal 14 al 17 marzo – nel corso delle quali, oltre alla messa in scena dell’opera più conosciuta e rappresentata di Mascagni che è “Cavalleria Rusticana”, il Rendano, nell’ottica di una stagione improntata alla memoria ed al recupero delle rarità, porta in scena “Parisina”, su libretto di Gabriele D’Annunzio tratto dall’omonimo poema di Byron. Il prologo sarà il 14 marzo al Museo dei Brettii e degli Enotri con la proiezione del rarissimo film restaurato “Rapsodia Satanica”, musicato proprio da Mascagni.

E di rarità si può parlare anche a proposito dell’opera “Skanderbeg” di Antonio Vivaldi, dramma in due atti che Quirino Principe rielabora nel testo, che è di Antonio Salvi,  mentre Francesco Venerucci ne restaura le parti superstiti della musica, oltre a completarla. L’opera, ispirata al condottiero e patriota Giorgio Castriota Skanderbeg, considerato un eroe nazionale in Albania per averla difesa dai tentativi di conquista dell’impero turco ottomano, è co-prodotta con il teatro di Tirana, dove è già andata in scena con ottime critiche per l’esecuzione dell’Orchestra di Tirana diretta da Zhani Cico, direttore artistico del teatro della capitale albanese e che salirà anche sul podio cosentino per dirigere l’orchestra “Alfonso Rendano”.

L’apertura ufficiale della 53° stagione lirica del “Rendano” è fissata per sabato 2 marzo, alle ore 20,30. Primo titolo in cartellone è l’Omaggio a Verdi che il teatro di tradizione cosentino, diretto da Isabel Russinova, propone in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi che si celebra proprio quest’anno, essendo il compositore di Busseto nato il 10 ottobre 1813.

L’Omaggio a Verdi – la vita, le lettere, l’amore” sarà replicato anche domenica 3 marzo, alle ore 17,00,

Per l’occasione, il “Rendano” e Isabel Russinova si sono assicurati il soprano Fiorenza Cedolins, una delle cantanti più richieste della scena lirica internazionale.

La Cedolins conquistò la ribalta nel ’95, vincendo il Concorso Pavarotti International. Fu Pavarotti a volerla al suo fianco per cantare, a Philadelphia, nel ’96, il terzo atto di “Tosca”, nel gala dei vincitori. In quella occasione venne notata da un’Agenzia italiana e proposta al Maestro Riccardo Muti per la “Cavalleria Rusticana” del Ravenna Festival 1996. Di particolare rilievo anche il suo sodalizio artistico con il direttore d’orchestra Daniel Oren.
L’orchestra “Alfonso Rendano” sarà diretta da Gianluca Martinenghi, collaboratore tra gli altri del maestro Gianandrea Gavazzeni. La regia è di Rodolfo Martinelli Carraresi.Nel cast dell’omaggio verdiano del Teatro “Rendano” di Cosenza oltre alla Cedolins,  anche il mezzosoprano Giuliana Castellani,della cui voce si dice un gran bene, tanto da essere segnalata come uno dei giovani talenti del panorama lirico nazionale.

Il programma musicale dell’Omaggio a Verdi prevede, nell’esecuzione della sola Orchestra, la sinfonia del primo atto dell’Aida, la sinfonia del primo atto del Nabucco e le sinfonie da “La Forza del destino”. Il soprano Fiorenza Cedolins eseguirà l’Ave Maria, tratta dall’Otello e le arie Pace, pace, mio Dio, da “La Forza del destino”, Nel dì della vittoria da “Macbeth” e la romanza Ritorna vincitor dall’Aida.

Al mezzosoprano Giuliana Castellani sono affidate le arie  La canzone del velo dal “Don Carlo” e la romanza Già dischiuso è il firmamento dal “Nabucco”.

La Stagione Lirica del Rendano aprirà poi una finestra sul mondo del balletto il 13 aprile, con il Gran galà che vedrà la partecipazione delle etoiles Sabrina Brazzo e Mick Zeni, primi ballerini del Teatro alla Scala.

La PFM in concerto ed è tutto esaurito

COSENZA – Il Teatro Rendano è pronto a vivere una grande serata all’insegna della buona musica d’autore, infatti giovedì 21 febbraio alle ore 21.00 arriva la PFM per un concerto dedicato al grande cantautore Fabrizio De Andrè.

La PFM eseguirà, con gli arrangiamenti originali, le canzoni che rievocano il fortunato tour dal 1979 , da “Via del Campo” a “Bocca di Rosa” fino ad arrivare a “Il Pescatore”.

La seconda parte del concerto sarà dedicato invece ai più grandi successi della band la cui carriera è stata contraddistinta dalla ricerca costante di nuove sonorità e contenuti.

Il grande evento organizzato dalla “Bonanno Entertainment” fa registrare ancora una volta il tutto esaurito.

Commissione cultura consegna riconoscimento ad Eugenio Carbone, lo stilista cosentino che vestì Mina

Cosenza – Quando in televisione passano le immagini conservate nelle teche RAI, della cantante Mina che duetta con Totò in un vecchio sketch di “Studio uno”, storica trasmissione della tv in bianco e nero, nessuno ha mai pensato che l’elegante abito nero della grande Mina potesse essere una creazione di uno stilista cosentino, eppure è proprio così.

 

Eugenio Carbone, stilista e modellista di particolare talento cosentino (originario di Mendicino), ha lavorato per oltre mezzo secolo nel campo dell’Alta moda femminile con alcuni degli atelier più prestigiosi del panorama nazionale, da Germana Marucelli alle sorelle Fontana, a Renato Balestra. Sono suoi alcuni degli abiti indossati durante gli anni sessanta, dalle cantanti Mina e Katyna Ranieri, moglie quest’ultima del compositore di musiche da film Riz Ortolani, e dall’attrice Rosanna Schiaffino.

La sua storia non è sfuggita alla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro che, ieri, ha voluto che l’iniziativa, nel corso della quale è stato tributato allo stilista cosentino l’omaggio della città di Cosenza, si svolgesse al Teatro “Rendano”, alla presenza anche di una delegazione del Comune di Mendicino, guidata dall’Assessore alla cultura Francesca Reda e integrata dal consigliere provinciale Mario Giordano e da Antonio Catalano, uomo di cultura, anch’egli mendicinese e amico d’infanzia di Eugenio Carbone.

Nella buvette del teatro di tradizione cosentino Carbone, che si è soffermato anche a visitare la sartoria del “Rendano”, è stato ricevuto dalla Commissione cultura al gran completo.

Breve introduzione del Presidente Nigro che ha considerato “un onore ospitare in commissione Eugenio Carbone” e poi spazio alla relazione del consigliere Mimmo Frammartino che ne ha ripercorso la figura di artista poliedrico, stilista, ma anche grande pittore. Dopo l’apprendistato, iniziato all’età di 14 anni  in una sartoria del suo paese e dopo averne aperto una tutta sua a Cosenza, dove si recavano le signore della buona borghesia della città, all’età di 30 anni si trasferì a Roma per dolorose vicende familiari, Eugenio Carbone fece l’incontro che gli cambiò la vita, con Germana Marucelli, pioniera dell’Alta moda Italiana che per prima cominciò ad affrancarsi dalla dipendenza italiana dalla moda parigina.
Dal 1982 Eugenio Carbone comincia ad insegnare nelle più importanti scuole di moda, attività che continua ancora oggi. Al periodo trascorso nell’atelier romano della Marucelli risale l’incontro con Mina. Nell’altro atelier della Marucelli, quello di Milano, che era stato trasformato in una sorta di salotto artistico-letterario, frequentato prevalentemente da poeti, Eugenio Carbone conobbe Salvatore Quasimodo, ma da quelle stanze passarono anche Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, come ha ricordato in commissione cultura anche il Presidente Claudio Nigro. Con Germana Marucelli, Carbone restò fino al 1969, per poi approdare all’atelier delle sorelle Fontana, prima come operaio nella produzione, poi come creatore di modelli per la nota maison nella quale lavorò per oltre  30 anni.
Quando gli tocca prendere la parola, senza rinunciare alla sua indole mite ed appartata, dopo i sinceri ringraziamenti, Eugenio Carbone si mostra riconoscente “per il grande regalo che mi avete fatto. Al termine della mia carriera – sottolinea – dopo aver fatto il sarto, il modellista, lo stilista e l’insegnante di moda, il mio desiderio più grande è proprio quello di trasferire il bagaglio di esperienze che ho accumulato alla giovani generazioni”.che si è arricchita di un nuovo e importante tassello. Lo stilista cosentino ha brevettato un rivoluzionario metodo didattico che innova profondamente gli insegnamenti ancora troppo legati alla tradizione delle scuole di taglio. L’obiettivo di Eugenio Carbone, con il suo metodo di insegnamento esclusivo, ottenuto con la progettazione libera su un manichino appositamente brevettato, è quello di trasferire competenze e capacità alle nuove generazioni, in una sorta di passaggio di testimone. Con vantaggi che vanno dai costi, molto più contenuti, ai tempi di realizzazione che risultano notevolmente più brevi.

Al Rendano in scena “Romeo e Giulietta”

COSENZA – Si terrà il prossimo 16 febbraio (ore 20,30) al teatro “Rendano” di Cosenza, lo spettacolo di prosa “Romeo e Giulietta”, firmato da Giuseppe Marini, senza dubbio tra i più interessanti registi della nuova scena teatrale italiana e tra i più attenti conoscitori dell’opera di William Shakespeare.

L’edizione di Giuseppe Marini di “Romeo e Giulietta” ha un illustre precedente, per gli spettatori del “Rendano”, nella versione del dramma shakespeariano allestita negli anni novanta da Giuseppe Patroni Griffi con Kaspar Capparoni (nel ruolo di Romeo) e una diafana Laura Nardi (in quello di Giulietta) e portato in scena sulle tavole del teatro di tradizione cosentino.

I punti di contatto  risiedono nel fatto che anche Marini, come allora fece Patroni Griffi, ha formato, per l’occasione, una compagnia costituita prevalentemente da giovani attori, selezionati con estrema cura. Una nuova versione di “Romeo e Giulietta” (la produzione è della “Società per Attori”) in cui l’azione è spostata nell’ottocento e che si rivela, dunque, autentica palestra per giovani attori, come dimostra l’età media del cast che  restituisce freschezza al capolavoro uscito dalla penna di William Shakespeare, nella fedele traduzione di Massimiliano Palmese.

La nuova e per certi versi insolita lettura del dramma shakespeariano, in scena al “Rendano” sabato 16 e domenica 17 febbraio, evoca – per ammissione stessa del regista Marini –   atmosfere care al cinema e ai toni noir di Tim Burton, dal sapore quasi dickensiano.

La tragedia dei giovani amanti di Verona, a giusta ragione ritenuta uno dei punti più alti della riflessione drammaturgica di Shakespeare, ritrova ora il palcoscenico per raccontarci, una volta di più, quanto la convenienza debba restare estranea alle persone e al sentimento.

Lo spettacolo di Giuseppe Marini si apre con un libro polveroso in bella mostra e che resta aperto per tutta la durata della messa in scena, a testimonianza della matrice letteraria e poetica dell’arcinota vicenda dei due giovani veronesi.

Biglietti ancora in vendita al botteghino del “Rendano” e  all’Agenzia “InPrimaFila” di viale degli Alimena.

 

San Valentino/Amor di cinema: intorno a Romeo e Giulietta

Due giornate di cinema all’insegna del giorno degli innamorati e rivisitando il mito di Romeo e Giulietta attraverso le immagini del cinema e del teatro italiani e internazionali (da Paolo Rossi a Leonardo di Caprio, dal musical “West Side Story” al capolavoro di Renato Castellani, dalla Chinatown di Abel Ferrara alla Compagnia della Fortezza), che aprono la prima parte di una rassegna di più di cento film shakespeariani (curatore Bruno Roberti) nell’ambito del progetto “Shakespeare 2016. Lo spettacolo del mondo”, un’iniziativa di studi, proiezioni e spettacoli, in vista del 400nario della morte di Shakespeare, curata dalla Scuola Dottorale di Studi Umanistici del’Università della Calabria (Direttore Roberto De Gaetano) in collaborazione con il Teatro Rendano ( Direttore Artistico Isabel Russinova).

Mercoledì 13 febbraio

Ore 17.00 Romeo e Giulietta (Italia 1954, 140’) di Renato Castellani

Ore 19.30 Cercando Mercuzio (Italia 2012,15’) di Gianluca Bozzo e Ernesto Orrico

Ore 20.00 Romeo & Juliet. Serata di delirio organizzato (Italia 2007, 121’) di Paolo Rossi, Riccardo Piferi, Ranuccio Sodi

Ore 22.00 China Girl (Usa 1987, 88’) di Abel Ferrara

 

Giovedì 14 febbraio

Ore 17.00 West Side Story (Usa 1961, 151’) di Robert Wise

Ore 20.00 Romeo+Giulietta di William Shakespeare (Usa 1996,120’) di Baz Luhrmann

 

Ingresso Gratuito

 

San Valentino con l’Associazione “Maurizio Quinteri”

Cosenza – Secondo appuntamento della stagione concertistica 2013 dell’Associazione “Maurizio Quintieri” giovedì 14 febbraio, alle ore 20.00. Il violinista RobertoD’Auria si esibirà, accompagnato dal pianista cosentino Andrea Bauleo, nella Sala Quintieri del Teatro “Rendano”. In programma opere di Prokofiev, Tchaikowsky, Wieniawsky, Tartini, Paganini e Bazzini, per un percorso musicale nella scuola violinistica italiana fra Settecento e Ottocento, che fu il punto di riferimento più importante per tutta l’Europa. Così accadde che Tartini fondò la celebre Scuola delle Nazioni. Paganini non fu solo un funambolo del violino, ma il primo compositore moderno che diede al virtuosismo una dignità artistica tanto cara ai futuri romantici. Questa eredità italiana fu poi raccolta da molti musicisti dell’est europeo come Wieniawski, Tchaikovsky e Prokofiev.

Romeo e Giulietta al Rendano per chiudere la settimana dell’amore

COSENZA – Degna conclusione della settimana degli innamorati, sabato 16 febbraio (ore 20,30) e domenica 17 febbraio (ore 18,00) al Teatro “Rendano” di Cosenza andrà in scena, per il cartellone di prosa allestito dal direttore artistico Isabel Russinova, lo spettacolo “Romeo e Giulietta”, produzione della Società per Attori, firmata da uno dei registi più interessanti della scena teatrale italiana, Giuseppe Marini, che nella stagione di prosa del teatro cosentino ha già firmato la regia dello spettacolo inaugurale “La locandiera” con Nancy Brilli, così come avverrà con quello in programma il 20 e 21 aprile, “Non tutto è risolto”, con Franca Valeri e Licia Maglietta.

La nuova e per certi versi insolita lettura del dramma shakespeariano evoca – per ammissione stessa del regista Marini –   atmosfere care al cinema e ai toni noir di Tim Burton, dal sapore quasi dickensiano.

Questa nuova versione di “Romeo e Giulietta”, in cui l’azione è spostata nell’ottocento, si rivela, inoltre, autentica palestra per giovani attori, come dimostra l’età media del cast che  restituisce freschezza al capolavoro uscito dalla penna di William Shakespeare, nella fedele traduzione di Massimiliano Palmese.

Biglietti in vendita al botteghino del “Rendano” e  all’Agenzia InPrimaFila di viale degli Alimena.

Il 9 – 10 – 11 febbraio il “Rendano” ospita Albertazzi e De Filippo

COSENZA – Previste dal cartellone della stagione di prosa del teatro “Rendano” per i prossimi 9 – 10 e 11 febbraio due proposte teatrali particolarmente allettanti per gli appassionati del teatro di prosa. Si tratta dei due spettacoli, “Puccini – d’arte e d’amore”, con Giorgio Albertazzi (in programma sabato 9 febbraio, alle ore 20,30 per la sezione “Celebrity”), e “Peppino, quante belle risate!” con Luigi De Filippo (in programma domenica 11 febbraio, alle ore 18,00, e lunedì 11 febbraio, alle ore 20,30).

Puccini – d’arte e d’amore con Giorgio Albertazzi – La regia e il testo di “Puccini -D’arte e d’amore”, al “Rendano” di Cosenza sabato 9 febbraio (ore 20,30), sono di Giovanni De Feudis che nelle note di regia sottolinea come lo spettacolo “è indubbiamente un omaggio a Puccini, al grande compositore e alle sue opere immortali che ci restituiscono ancora oggi un teatro modernissimo. Ma è anche un omaggio ad Albertazzi, al grande attore e all’intensità delle sue straordinarie doti drammatiche”. Parte integrante dello spettacolo, le arie pucciniane più celebri ed entrate nella storia del melodramma: da “Vissi d’arte, vissi d’amore” dalla “Tosca” a “Signore ascolta” dalla “Turandot”, da “Che gelida manina” da “Bohème” a “Un bel dì vedremo” da “Madama Butterfly”, da “Sola, perduta, abbandonata” da “Manon Lescaut” a “Oh mio babbino caro” da “Gianni Schicchi”. Romanze che diventano tappe di uno storico percorso appassionato, affidate alle voci dei soprano Fabiola Trivella e Maria Carfora e al giovane tenore coreano Jeon Sangyong. Arie che si mescolano al ricordo di una biografia seducente di cui si impadronisce l’istrionico Giorgio Albertazzi per raccontare di memorabili amori, di passione per la musica e per le donne della sua vita, interpretate da Emy Bergamo (nel ruolo del soprano Rose Ader) , Stefania Masala (in quello di  Sybil Beddington ) e Giovanna Cappuccio, che interpreta la domestica-ragazzina Doria Manfredi, morta suicida nel 1909.  L’orchestrazione è di Luca D’Alberto, le scene di Andrea Bianchi.

Peppino, quante belle risate! con Luigi De Filippo – E’ il teatro di Peppino De Filippo il protagonista di questo spettacolo, in scena al “Rendano” domenica 10 febbraio (ore 18,00) e lunedì 11 febbraio (ore 20,30).  “Peppino, quante belle risate!” si compone di due atti unici, scritti dal grande Peppino De Filippo, uno dei componenti della “famiglia reale del teatro italiano” : “Cupido scherza e spazza” e “Quale onore!”. In questo spettacolo il figlio Luigi, che firma anche la regia, rende omaggio alla figura paterna alla quale ha di recente intitolato il Teatro “Parioli” di Roma che gestisce dalla scorsa stagione insieme alla moglie Laura Tibaldi.

I biglietti degli spettacoli di Giorgio Albertazzi e Luigi De Filippo sono in vendita sia al botteghino del “Rendano” che all’agenzia “Inprimafila” di Viale degli Alimena.

Rinviato lo spettacolo “Il giorno della civetta”

COSENZA – E’ stato rinviato, per sopraggiunti motivi organizzativi, lo spettacolo “Il giorno della civetta”, riduzione per le scene del romanzo di Leonardo Sciascia, con Sebastiano Somma ed Orso Maria Guerrini, programmato per domani, martedì 29 gennaio, alle ore 20,30 al Teatro “Rendano”, come evento speciale non inserito nella stagione di prosa del teatro cosentino.

Ne ha dato notizia il promoter Andrea Raffaele, di FRL Eventi, distributore per la Calabria dello spettacolo .

La versione teatrale de “Il giorno della civetta”, che porta la firma del regista Fabrizio Catalano, nipote del grande intellettuale siciliano Leonardo Sciascia, potrebbe essere recuperata nei prossimi mesi, compatibilmente con gli impegni della compagnia e con le date della stagione del “Rendano”.