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Per la Trilogia Gioachimita, in scena al Rendano “Il Dono del Male”

COSENZA – Andrà in scena domenica 10 marzo, alle ore 18,30, al Teatro Rendano di Cosenza, “Il Dono del Male” di Adriana Toman.

“Terza delle opere teatrali della “Trilogia Gioachimita” dedicate a Gioacchino da Fiore, “Il Dono del Male” è ispirato all’incontro realmente avvenuto a Messina nel 1190,  in cui Riccardo I d’Inghilterra, detto Cuor di Leone, e Filippo II di Francia hanno voluto incontrare l’abate per avere una profezia sulla crociata che avevano intrapreso.

Nel Medioevo l’immaginario collettivo era gravido di presenza divina e demoniaca in egual misura. Adriana Toman ne offre una lettura che fa capire come ci possa essere stato un falso storico nel resoconto tramandato dal biografo di Riccardo, Ruggero da Hoveden. Il documento, in latino, descrive un Gioacchino che benedice la crociata, cosa che l’abate florense non avrebbe mai fatto, considerata la sua assoluta e dichiarata disapprovazione verso questo genere di imprese, a cui la Toman fa dire: «La Pace in terra è un progetto non un sogno».

Questo è il presupposto da cui parte l’opera, che si propone di descrivere come probabilmente sono andate in realtà le cose: Gioacchino condanna la crociata e sconsiglia i regnanti dall’affidarsi a truppe mercenarie per affrontare lo scontro col Saladino in Terra Santa. Sprezzante e senza mezzi termini descrive le reali motivazioni della guerra, biasima i due sovrani alleati, li inchioda ai loro limiti e li scoraggia dal portare la guerra in Terra Santa, anche se benedetta dal Papa.

«Provocatorio e senza remore, Gioacchino descrive i metodi affinati dal male per condizionare la storia, anche attraverso le azioni dei regnanti stessi. Riccardo non accetta le valutazioni di Gioacchino e lo minaccia di morte. Lo spettro di una strumentale accusa di eresia e di una possibile morte sul rogo pervadono la scena. Ma la vendetta del sovrano inglese è più sottile: una volta che l’abate lascia la scena, Riccardo  manipola la realtà dei fatti disponendo che venga redatto un verbale dell’incontro rispondente alle proprie esigenze.  Un modo per uscirne vincitore e soprattutto senza martiri che possano offuscare la sua immagine: una fake ante litteram che il diabolico monarca inglese giustifica abilmente dicendo che “…rispetto alla verità, la menzogna è assai più utile alla vita».

Il ruolo di Riccardo è affidato a Francesco Antonio Conti, mentre quello di Filippo II di Francia è affidato a Umberto Silani. Mariana Lancellotti veste i panni di Giovanna d’Inghilterra, sorella di Riccardo, mentre il ruolo di Giacchino da Fiore è stato disegnato dall’autrice su Marco Silani.
I costumi sono di Essa Kuyateh, un giovane stilista del Gambia, trapiantato in Italia. La scenografia è curata da Pino Procopio. L’allestimento, inserito nel progetto “ Dialoghi Mediterranei”,  è realizzato in collaborazione con la Fondazione Lilli ed inserito nella programmazione di “L’Altro Teatro” per il Teatro Rendano, sostenuta dalla Regione Calabria. Lo spettacolo è prodotto dall’associazione culturale l’ “Arciere”.

Teatro Rendano, al via la stagione concertistica dell’associazione “M. Quintieri”

COSENZA- Concertistica dell’Associazione Musicale “M. Quintieri” che sarà presentata alla città sabato 9 marzo 2019 alle 17,00 presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano. Interverranno Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, Maria Francesca Corigliano, assessore all’Istruzione e alle Attività Culturali della Regione Calabria, Giuseppe Maiorca, presidente dell’Associazione “M.Quintieri”, Lorenzo Parisi, direttore artistico dell’Associazione “M. Quintieri”.
Finanziata dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato, la Stagione Concertistica vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza della Fondazione Carical. Ben otto concerti, l’ultimo ad ingresso libero, che si svolgeranno nella Sala Quintieri e nel Teatro Rendano, sempre alle ore 20, nell’arco di due mesi con nomi importanti per una ‘storica’ associazione che quest’anno compie 41 anni di attività. Dal 1979 al 2019, quasi mezzo secolo di musica con concerti, concorsi, galà che hanno fatto dell’Associazione Quintieri un punto di riferimento per gli operatori della musica nella città di Cosenza. Grandi nomi, ma anche tanta attenzione al territorio. A partire proprio dalla presentazione del cartellone, sabato 9 marzo, che vedrà la partecipazione di un Duo di giovani talenti locali, Mariagaia Di Tommaso al clarinetto e Roberto Boschelli al pianoforte, che eseguiranno Etudes di Claude Debussy e la Sonata di Francis Poulenc.
Inizio di Stagione domenica 31 marzo con Lorenzo Parisi al violino e Giuseppe Maiorca al pianoforte; un sodalizio musicale stabile e consolidato da oltre trent’anni di amicizia. Una serata all’insegna delle musiche più belle per questa formazione di Beethoven, Brahms e Wieniawski. Secondo appuntamento lunedì 15 aprile con il concerto “Un buffo all’opera”che vedrà Eugenio Leggiadri Galliani, basso/baritono eseguire, accompagnato al pianoforte da Gabriella Orlando, un intero programma dedicato all’opera buffa con le arie più famose da Il Baribiere di Siviglia, da L’Elisir D’Amore e d Le Nozze di Figaro. Terzo appuntamento domenica 28 aprile con l’arpista Floraleda Sacchi accompagnata dall’orchestra Gli Archi del Rendano; un concerto che, oltre a Debussy, a Salzedo e a Bartok, proporrà i brani che la compositrice Claudia Montero ha interamente dedicato alla famosa arpista, musiche che hanno ottenuto il Latin Grammy come Best Classical Album nel 2018. Punta di diamante della Stagione il quarto appuntamento, domenica 5 maggio sul palcoscenico del Teatro Rendano, che vedrà il concerto del famosissimo Richard Galliano, alla fisarmonica e al bandoneon. Star assoluta sullo scenario mondiale e unico fisarmonicista al mondo a registrare per la famosa etichetta “Deusche Grammophon”, Galliano può essere considerato l’erede artistico della tradizione di Astor Piazzolla. Nell’appuntamento cosentino sarà accompagnato da Gli Archi del Rendano, ma la serata sarà anche impreziosita da sue composizioni per fisarmonica e archi. Un graditissimo ritorno nella ‘sua’ Cosenza per il quinto appuntamento in cartellone, giovedì 16 maggio, con Maria Perrotta al pianoforte, “uno dei veri astri del pianismo mondiale” (dal Corriere della Sera), un concerto tra musiche di Schumann-Clara Wieck e di Brahms. Sesto appuntamento lunedì 3 giugno con l’oboe di Alberto Cesaraccio e il pianoforte di Maurizio Barboro, che proporrà un programma con musiche di Schumann, Debussy, Coste, Kalliwoda, Nielsen, Saint – Saens. Lunedì 17 giugno settimo appuntamento con Luisa Sello al flauto, Ariana Kashefi al violoncello e Bruno Canino al pianoforte; un Trio d’eccezione per un programma con Fantasie d’opera e musiche di Hummel e Farrenc. Ultimo appuntamento ad ingresso libero, venerdì 21 giugno, Festa della Musica, con le composizioni per Quartetto d’archi del vincitore del Premio “Maria Quintieri”, finalisti Tommaso Greco, Lodi Luka e Luciano Signore.

 

Dal Sistina al Rendano “Aggiungi un posto a tavola” con Gianluca Guidi

COSENZA – Venerdì 22 e sabato 23 febbraio, ore 20.30, sul palco del Teatro Rendano di Cosenza per la “Rassegna L’AltroTeatro” arriva, direttamente dal Teatro Sistina di Roma, l’indimenticabile “Aggiungi un posto a tavola”. Interpreti sul palco Gianluca Guidi, Emy Bergamo, Marco Simeoli, Beatrice Arnera e Piero Di Blasio. Torna sul palcoscenico Don Silvestro, alle prese con la sua Arca da costruire e la sua favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare.

Inoltre, venerdì 22 febbraio, sul palco del Teatro Rendano, Enzo Garinei e Gianluca Guidi riceveranno il Premio Agis- Anec Calabria. Prestigioso riconoscimento che sarà consegnato dal Segretario Agis Calabria, Rosario Branda e dal Presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Aggiungi un posto a tavola” La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese dall’imminente secondo diluvio universale. Il giovane parroco (interpretato da Gianluca Guidi), aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa nonostante l’avido sindaco Crispino, che tenterà di ostacolarlo in ogni modo, e l’arrivo di Consolazione, una bella donna di facili costumi, che emetterà a dura prova gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà poi di sposarlo. La commedia di Garinei e Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, è corredata sul palco da un gruppo di ballerini e cantanti. Scenografia di Lele Moreschi dal progetto originale di Giulio Coltellacci. Supervisione artistica di Alessandro Longobardi. La regia è di Gianluca Guidi, che ricorda: “Interpretare il ruolo di mio padre per me è ogni volta un sogno che si realizza. Ricordo ancora la prima al Sistina nel 1974, quando si aprì il sipario e la voce di Dio cominciò a parlare e contemporaneamente dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note.Fu subito una grande magia. Che dura da ben 43 anni. Come fare per non tradirla ? Questa commedia è un favola ma anche un atto di fede ed io sono davvero contento di interpretarla e curare la regia”.

Al Rendano arriva Stefano Accorsi con “Giocando con Orlando-Assolo”

COSENZA – Sabato 19 gennaio, ore 20,30 e domenica 20 gennaio, ore 18,30, sul palco del Teatro Rendano di Cosenza per la “Rassegna L’AltroTeatro” la star internazionale Stefano Accorsi in “Giocando con Orlando-Assolo”. Il celebre attore cinematografico e teatrale si misura, questa volta, con l’opera ariostesca nell’adattamento scritto e diretto da Marco Baliani.

Inoltre, sabato 19 gennaio, sul palco del Teatro Rendano, il celebre attore Stefano Accorsi riceverà il Premio Agis Calabria. “Per aver affrontato con successo diversi ruoli, spaziando con mirabile eclettismo dal cinema, alla televisione ed al teatro, dando, con riferimento a quest’ultimo ambito, un contributo determinante alla conoscenza dei classici del teatro, come testimoniato anche dall’originale, appassionata e “leggera” interpretazione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto” Queste le motivazioni del prestigioso riconoscimento che sarà consegnato dal Segretario Agis Calabria, Rosario Branda e dal Presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

GIOCANDO CON ORLANDO-ASSOLO

Un grande protagonista del nostro cinema e del nostro teatro in uno straordinario assolo, leggero, ironico e appassionato, che riveste di nuovi sorprendenti suoni le parole dell’Orlando. Trasferire l’Orlando Furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti. Stefano Accorsi veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta con l’opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato vincente doloroso sofferente sacrificale gioioso e di certo anche furioso. Monologando, narrando, digressionando, le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all’ascolto inaspettate, in suoni all’orecchio stupiti.Stefano Accorsi gioca con i versi dell’Ariosto per condurre lo spettatore alla scoperta delle appassionanti avventure di Orlando. Nello spazio di un lampo ci troviamo catapultati in un mondo romanzesco e senza confini, abitato da dame in pericolo e cavalieri senza paura e ne seguiamo le peripezie in un rocambolesco viaggio che ci porterà dalla Francia di Carlo Magno fin sulla luna. Uno spettacolo che toglie il fiato tra duelli e colpi di scena, con sempre al centro la romantica storia d’amore tra la bella Angelica e l’indomito Orlando. Questa versione speciale diGiocando con Orlando, che nasce dalla fortunata esperienza teatrale che ha visto Stefano Accorsi e Marco Baliani già confrontarsi in maniera appassionata e ironica sui palcoscenici dei maggiori teatri italiani con le parole immortali dell’Ariosto, ritorna in un assolo ancora più emozionante.

Caso teatro Rendano, il Mibact risponde al Movimento NOI

COSENZA – In seguito alle polemiche sollevatesi sul caso del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza che si dice non più facente parte dell’elenco dei Teatri di Tradizione, il Movimento NOI, al quale sta particolarmente a cuore il futuro delle Belle Arti, ha scritto al MiBAC che ha risposto. In maniera particolare, è stato interrogato a mezzo PEC la Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo. A rispondere è la Dott.ssa Maria Luisa Amante, Capo Segreteria della Direzione Generale dello Spettacolo che afferma: «il Teatro Rendano di Cosenza è Teatro di Tradizione riconosciuto ai sensi della Legge 800/1967. Il sito (del MiBAC, ndr.), sezione “Teatri di Tradizione” è aggiornato correttamente in linea con i dati attuali». A Rispondere inoltre, è anche il Dott. Antonio Parente, Dirigente del Servizio II “Attività Liriche e Musicali” che ha affermato: «L’elenco dei Teatri riconosciuti dal MiBAC come Teatri di Tradizione ai sensi della Legge n° 800/1967 – pubblicato sul sito della DG Spettacolo – è correttamente aggiornato ai dati attuali». A tal proposito, il portavoce del Movimento NOI, Fabio Gallo, che ha interrogato gli Uffici del Ministero, dichiara: «non si capisce bene da quale fonte sia partita la notizia che ha posto in dubbio l’esclusione del Teatro A. Rendano di Cosenza dall’elenco ministeriale dei Teatri di Tradizione. Una cosa è certa: attivandosi per ottenere una risposta chiara da offrire ai Cittadini di Cosenza, il Movimento NOI ha dimostrato ancora una volta di non essere tra chi, gratuitamente, colpisce chi governa la Città. Piuttosto, si dimostra che siamo dalla parte dei cittadini ai quali non bisogna mai mentire. Detto ciò, con altrettanta chiarezza e onestà intellettuale, possiamo affermare che questa Amministrazione comunale di Cosenza, non è in grado di assolvere al compito di una vera programmazione culturale, tale, da meritare il rispetto dei Cittadini di Cosenza, in grado di riconoscere una vera programmazione teatrale di livello, da altro. Per questo motivo, al fine di sostenere con forza le Belle Arti, e dopo avere ascoltato il mondo dell’Arte, il Movimento NOI porrà in rete nelle prossime ore una specifica Piattaforma che valorizzerà perpetuamente, nel mondo della rete, nel luogo ove ci si incontra, ove si condivide, si maturano nuove economie e si sviluppano strategie e proposte per il lavoro, gli Artisti, i Creativi, gli Artigiani, i Visionari, abbandonati dalla politica e che, invece, sono le mani, il cuore e la mente del Made in Italy».

 

 

 

 

Il Balletto di San Pietroburgo al Rendano con “La bella addormentata”

COSENZA – Attesissimo appuntamento con “La Bella addormentata”, tra i capolavori ballettistici dell’ottocento, il 15 gennaio, alle ore 21,00, al Teatro “Rendano” di Cosenza. A portarlo in scena, con il patrocinio del Comune di Cosenza, la compagnia del prestigioso “Balletto di San Pietroburgo”, conosciuta in tutto il mondo. Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di danza, ma anche per coloro che, attraverso un grande balletto internazionale, vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte. “La Bella Addormentata”, considerato uno dei più grandi balletti della Russia Imperiale, rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con maggior risalto alla danza pura rispetto alle vicende narrative. Un vero e proprio fiore all’occhiello per il Balletto di San Pietroburgo (con favolose scenografie e costumi) e le stupende musiche di Pëtr Il’ič Cajkovskij su coreografie di Marius Petipa. Il Balletto di San Pietroburgo è stato fondato nel 1877 da nobili borghesi russi ed è a tutt’oggi uno delle migliori compagnie internazionali. Il suo repertorio include i classici del grande patrimonio artistico-musicale come “Il Lago dei Cigni”, “Lo Schiaccianoci”, “La Bella Addormentata”, “Cenerentola”, “Biancaneve”, “Giselle”, “Don Chisciotte”, “Carmen”, “Coppelia” ed altri ancora.
Le sue rappresentazioni sono state seguite in tutto il mondo da milioni di spettatori, soprattutto in Italia, Germania, Svizzera, Africa, Cina, Taiwan e Giappone.

LA BELLA ADDORMENTATA

Curiosamente, la prima rappresentazione in assoluto de “La Bella addormentata” avvenne il 15 gennaio 1890 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Al Rendano di Cosenza il balletto sarà rappresentato proprio il prossimo 15 gennaio.
Il libretto fu scritto interamente dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, che si rivolse a Čajkovskij per musicare un nuovo balletto, basato sulla fiaba di Charles Perrault.
Il balletto si compone di un prologo e tre atti. Nel prologo, siamo alla corte di re Floristano durante la festa per il battesimo della principessa Aurora. Dalla lista degli invitati manca la strega Carabosse pronta a vendicarsi con la maledizione sulla piccola: al compimento del sedicesimo anno di età, morirà pungendosi con un fuso. A neutralizzare la maledizione ci pensa la fata dei Lillà che la modificherà preconizzando che la principessa cada in un lungo ed eterno sonno, in cui resterà coinvolta tutta la corte, e che terminerà solo grazie ad un bacio di un giovane principe. Celebre, nel primo atto, l’Adagio della Rosa, quando la principessa balla con i quattro principi arrivati dai rispettivi continenti. Il secondo atto è occupato dall’arrivo al Castello del principe Desirè che si innamora di Aurora fino a darle il bacio che spezza l’incantesimo. Ora potrà sposarla. Il balletto termina, infatti, con il celebre passo a due in cui i due promessi sposi danzano, alla reggia di Floristano, e con loro tutti gli invitati in onore del futuro re e della futura regina.
La data cosentina de “La Bella addormentata” rientra nel tour Italiano della storica compagnia del Balletto di San Pietroburgo.

 

 

Fatti di Musica 2019 si apre con Teresa Mannino, quasi sold out al Rendano

COSENZA – Verso il tutto esaurito al Teatro Rendano di Cosenza per lo spettacolo di Teresa Mannino del prossimo 5 gennaio alle ore 21.00. Dopo il sold out della tappa di Reggio Calabria, grande attesa anche a Cosenza per l’arrivo dell’attrice e comica palermitana con il suo spettacolo “Sento la testa girare”. Toccherà a lei aprire il 2019 di grandi eventi della trentatreesima stagione di spettacoli di Ruggero Pegna che, subito dopo, tornerà nel solco degli spettacoli musicali con l’apertura di “Fatti di Musica 2019”, il suo festival del miglior live d’autore. Gli ultimi biglietti per la tappa al Redano sono disponibili nei punti Ticketone e online su www.ticketone.it (Cosenza: Inprimafila, via G. Marconi n. 140).

E’ la stessa Teresa Mannino a firmare lo spettacolo insieme a Giovanna Donini, oltre a curarne la regia. Le scene sono di Maria Spazzi e il disegno luci di Alessandro Verazzi.

«Cominciamo il 2019 col sorriso, con l’augurio che sia un anno splendido per tutti!», ha affermato Pegna, già pronto con la serie di eventi musicali della prima parte della nuova stagione, che avranno il via con il musical originale Dirty Dancing, il 23 gennaio al Rendano di Cosenza e il 24 gennaio al Cilea di Reggio.

L’amatissima attrice siciliana presenta così il suo spettacolo: «Vivo chiusa in un armadio, per mesi, anni. Un giorno decido di uscire, apro le ante e un piccolo raggio di luce artificiale mi acceca, esco e provo ad aprire gli occhi, li apro e leggo che il principe Harry si sta sposando e che l’asse della terra si sta spostando. Mi butto stranamente sulla notizia meno glamour. Com’è possibile che l’asse terrestre stia variando? Finché sparisce la primavera, cambiano le stagioni, ma l’asse della Terra… Pare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, i Poli diventino più leggeri e l’asse si sposti. Come quando, al parco, il compagno strafottente che hai di fronte scende all’improvviso dal dondolo e ti fa cadere giù. Bastardo!»

«Leggoprosegue la Mannino, anticipando qualcosa del suo show –  che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo, gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Leggo che non c’è più acqua da bere e aria da respirare. Cose di pazzi! Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vedo la pubblicità del filo interdentale per cani. Segno certo che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba! Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news, di bonus bebè. Fuori dall’armadio scopro che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica. Allora, cerco delle strategie: non uso più rotoli, di nessun tipo, chiudo l’acqua mentre mi insapono, tengo spente le luci dell’albero di Natale, vendo la macchina e faccio l’orto sul balcone. Ma ciò non migliora la situazione del pianeta e in più mi sono complicata la vita. La strategia deve essere un’altra. Decido di richiudermi nell’armadio, ma l’armadio non è più lo stesso, dentro quell’armadio sento la Terra girare…»

Prevista anche una tappa al Politeama di Catanzaro il 4 gennaio, inserita nella stagione ufficiale ad abbonamenti della Fondazione Politeama. Tutte le informazioni sono reperibili allo 0968441888 www.ruggeropegna.it.

Il Piccolo coro del Rendano spegne 10 candeline, domenica la festa

COSENZA – Comincia nel 2008 la storia del nostro coro di voci bianche, formato, allora, dal M° Maria Carmela Ranieri per una Tosca che andava in scena nella stagione lirica del Teatro “Alfonso Rendano”. La stoffa si vide subito. Quello stesso coro, due anni dopo, fu scelto da Daniel Oren per la sua Tosca al Teatro di Salerno. Da quel momento, con atto formale dell’Amministrazione comunale, divenne il Piccolo Coro del Teatro Rendano.
Da lì, per dirla con Rossini, è stato un crescendo. Di soddisfazioni, di riconoscimenti, di emozioni! Tutte frutto di un lavoro infaticabile che, negli anni, ha coinvolto tantissimi bambini e ragazzi. Sono sessanta, tra scuola e coro, dai 10 ai 16 anni, seguiti con grande dedizione dal loro Direttore Maria Carmela Ranieri e dal M° accompagnatore Roberto Boschelli, subentrato al M° Luca Bruno.
15 dicembre 2018, dieci anni dopo, è la Sala Maurizio Quintieri del Teatro Rendano, quasi una seconda casa per loro, ad ospitare la ‘festa’ di compleanno (ore 18). Insieme al coro, alle famiglie e ai Maestri, festeggerà l’Amministrazione comunale, con la presenza dell’Assessore alla comunicazione e turismo Rosaria Succurro e del dirigente del settore cultura Giampaolo Calabrese; ci sarà Antonello Antonante che in quel 2008 era direttore artistico del teatro di tradizione cosentino.
Insieme, per una bella festa in musica. Per celebrare l’evento, anche un annullo filatelico di Poste Italiane.

 

Cala il sipario su “Corti Cosenza”, bilancio positivo

COSENZA – Cala il sipario sull’edizione 2018 di “Corti Cosenza”, la rassegna organizzata da Teatro in note e guidata dal direttore artistico Vera Segreti. Un’edizione ricca di presenze e di soddisfazioni, caratterizzata dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”. Argomenti che toccano da vicino i ragazzi, veri protagonisti degli eventi di Teatro in note, ma che non possono lasciare insensibili gli adulti che sono chiamati a guidare i più giovani. Un’edizione che ha portato fortuna anche a Francesco Montanari, fra i protagonisti di quest’anno, premiato al Canneséries come miglior attore.
Punti di riferimento “Corti Cosenza” ne ha offerti tanti nei suoi incontri. I ragazzi e la cittadinanza hanno potuto conoscere meglio e più da vicino attori, scrittori, psicoterapeuti, registi, fotografi e scultori ovvero tutti i protagonisti della rassegna 2018. La Sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza ha accolto Pino Aprile che ha lasciato alla città una bellissima lezione di Storia spiegando ai ragazzi come solo la conoscenza può renderli davvero liberi. Entusiasmante è stato poi il dialogo con Nicola Canonico, Nathalie Caldonazzo, Cecilia Taddei, Annalisa Favetti e Gianni Ferreri che compongono il cast della commedia teatrale “Una bugia tira l’altra”. Proprio Ferreri è stato il protagonista di uno degli appuntamenti di CinemArt dove sono stati proiettati i cortometraggi d’autore. L’attore si è confrontato con i più giovani su “Piccole cose di valore non quantificabile”. Grande mattatore degli incontri di “Corti Cosenza” è stato il già citato Francesco Montanari, attore della fiction Rai “Il cacciatore” (ispirata al lavoro del magistrato Alfonso Sabella e autore del libro “Il cacciatore dei mafiosi”), dopo essere stato il Libanese nella serie Sky Romanzo criminale. Montanari, anche lui protagonista di CinemArt in “Ce l’hai un minuto”, ha stregato la platea raccontando la propria vita e quella della moglie Andrea Delogu, la sua carriera e le proprie fragilità emotive. Le emozioni sono state al centro dell’incontro con lo psicoanalista Sandro Rodighiero che, dialogando con il collega Gaetano Marchese, si è immerso nei problemi quotidiani dei più giovani. Gli incontri della Sala Quintieri si sono chiusi con lo scrittore Carmine Abate accolto trionfalmente di ritorno nella sua Calabria sempre amata. Oltre agli incontri e ai cortometraggi, Corti Cosenza ha proposto le lezioni di scrittura creativa alla Biblioteca civica, la mostra “La città antica. Il tempo rinasce sempre”, allestita dal fotografo Daniele Bilotto e dallo scultore Mario Sposato, e la collettiva internazionale di pittura “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine” di Rodin Sotolongo, Zapata Alejandro Garcia, Yoemir Alfonso Almeida e Francesco Iozzi entrambe alla Biblioteca nazionale. Chiusura con la bellissima visita guidata nel centro storico e sul Mab con i ragazzi dell’Aipd e la degustazione enogastronomica della Maccaroni chef accademy.
«Il livello di qualità e la partecipazione a “Corti Cosenza” cresce di anno in anno – racconta il direttore artistico Vera Segreti – e questa quinta edizione è stata ricchissima di emozioni. Tutti i personaggi che hanno partecipato agli eventi hanno lasciato qualcosa di prezioso ai ragazzi che hanno preso parte a tutte le iniziativa e va sottolineato, inoltre, come siano rimasti molto colpiti dai nostri giovani. C’è già chi ha chiesto di ritornare il prossimo anno e questo ci fa capire come “Corti Cosenza” riesca a toccare il cuore di chi partecipa. La rassegna ha messo, ancora una volta, al centro i ragazzi che si sono confrontati su un tema delicato come lo è stato “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”. Questi ragazzi, anzi, questi giovani adulti hanno dimostrato una sensibilità altissima. Stimolati dai nostri corsi di scrittura creativa e video hanno realizzato più di quaranta racconti e dieci cortometraggi che sono il frutto di un lavoro durato un anno e culminato con i giorni della rassegna.

Cosenza, il Comune patrocina la serata di beneficenza dell’associazione “Bracciaperte”

COSENZA –  L’associazione “Bracciaperte”, con il patrocinio del Comune di Cosenza, ha promosso per domenica 25 marzo, alle ore 20,30, al Teatro “Rendano”, una serata di beneficenza finalizzata al sostegno del progetto “Il Ristorante solidale”.
La serata vedrà l’esibizione del gruppo musicale dei “Cantolautore”, nel concerto-spettacolo “Un viaggio intorno alle emozioni”, e la partecipazione dei “Kantiere Kairos”. Tra gli altri ospiti, la scuola di danza “Azzurra Ballet School” e Robero Giacomantonio, protagonista di molti lavori teatrali di Sergio Crocco.
“Il Ristorante solidale” è un progetto dell’Associazione “Bracciaperte” (il cui Presidente è Mario Covelli) a sostegno di chi si trova in situazioni temporanee di difficoltà economiche o di disagio sociale. L’idea è stata quella di realizzare un ristorante, proprio per persone in difficoltà, dove il pasto ha il costo di soli due euro (un euro per i ragazzi minori di 16 anni).I pasti vengono serviti in un ambiente curato, dove ci si sente a casa e dove ci si può recare con la propria famiglia. Come in tutti i ristoranti, anche al ristorante solidale c’è la possibilità di scegliere. Due i menu disponibili. Per poter accedere al Ristorante Solidale basta rivolgersi all’Associazione “Bracciaperte” e chiedere di avere un colloquio al Centro di ascolto. Il centro di ascolto rilascerà una tessera valida 60 giorni e rinnovabile.
«Con il Ristorante Solidale – spiega il Presidente dell’Associazione “Bracciaperte” Mario Covelli – abbiamo voluto unire, con un filo tangibile, l’idea cristiana dell’amore per il prossimo con la possibilità di offrire nutrimento al corpo e all’anima, senza dimenticare l’esigenza laica di contribuire attivamente a rafforzare quella rete sociale che oggi risulta fortemente intaccata».
Soddisfazione per le finalità dell’iniziativa è stata espressa dal Presidente della commissione consiliare Grandi Eventi e qualità della vita, Gaetano Cairo.
«Un plauso incondizionato all’associazione “Bracciaperte” – sottolinea Cairo – per aver ideato un progetto di solidarietà che si distingue per il suo impegno verso il prossimo e nei confronti di quanti appartengono all’area del disagio. Venire in aiuto di queste persone, spesso confinate nell’invisibilità, fa assumere all’iniziativa del ristorante solidale un valore particolare perché sensibilizza la comunità nei confronti di un’emergenza non sempre affrontata con la dovuta attenzione».