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Il sipario del Rendano presto restaurato grazie a Polimnia

Il prossimo 29 dicembre al teatro Rendano è in programma una serata in musica tra lirica, operetta e melodie napoletane. La manifestazione curata dall’Associazione culturale “Polimnia”, nasce nell’ambito delle iniziative di supporto alle attività del Teatro Rendano, per la Regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini e la direzione artistica di Luigia Pastore. In scena artisti del panorama nazionale e locale tra cui i Soprani Sarah Baratta, Maria Carmela Conti, Silia Valente, i Tenori Andrea Tanzillo, Stefano Tanzillo e Federico Veltri, il Baritono Luca Bruno, il Basso brillante Alessandro Calamai, al pianoforte Andrea Bauleo e Luca Bruno.

Presente anche il Coro di Clarinetti del Conservatorio “S. Giacomantonio” diretto dal M° Giorgio Feroleto, il Coro Sol Vox Cantori diretto dal M° Antonio Fratto e i Danzatori del Teatro della Ginestra/ADAC. Voci recitanti Rino Amato, Rosa Cardillo e Felicita Cinnante.

L’evento nasce dalla volontà dell’Associazione Polimnia, che ha proposto al Sindaco, arch. Mario Occhiuto, di patrocinare il restauro completo del Sipario storico conservato nel Teatro Rendano, pregevole tela disegnata da Domenico Morelli ed eseguita da Paolo Vetri nel 1901, che illustra il festoso arrivo in Cosenza nel 1433 di Luigi III d’Angiò, Duca di Calabria, e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. Il restauro verrà eseguito sotto l’egida della Soprintendenza, che ne curerà le varie fasi, secondo quanto previsto dalla normativa per i beni patrimonio della Città e sarà finanziato grazie alle attività proposte da Polimnia e previste per il 2016 /2017.

Un “Pastiche” che spazia nel tempo e nei luoghi a dimostrazione della universalità della cultura, da Mozart a Lehár, da Paisiello a Satie e senza dimenticare illustri compositori calabresi come Cilea: il teatro nel teatro come per il primo atto di “Adriana Lecouvreur”. Previsti anche un narratore e un attore per unire insieme l’aggraziata, piacevole vicenda di una “folle serata” per il diletto di un pubblico che sarà stupito dalla sorpresa di trovarsi non solo ad un intrattenimento musicale, ma partecipe nello svolgersi di amori, passioni e infine tutti insieme nel lieto finale con l’immancabile brindisi in un elegante salotto. I costumi di scena sono stati curati da Otello Camponeschi e Fabrizio Onali, Coordinamento scenico Glenda Pirandello Sevald, consulenza Sisowath Ravivaddhana Monipong, Lighting designer Giovanni Pirandello, Aiuto regia Francesco Liuzzi.

Cosenza, Niccolò Fabi in concerto al “Rendano” il 28 dicembre

COSENZA – Il cantutore Niccolò Fabi torna live nei teatri di tutta Italia con “Una somma di piccole cose” tour e sarà a Cosenza al Teatro Rendano il prossimo 28 dicembre a partire dalle 21.  Continua così il viaggio iniziato a maggio 2016 che vede il cantautore romano portare live nei teatri italiani il suo ultimo lavoro discografico, vincitore della Targa Tenco 2016. Mentre le date live fanno registrare quasi ovunque il sold out, è intanto online il videoclip di “Evaporare”, registrato durante il tour europeo, che ha visto Fabi accompagnato sul palco da Alberto Bianco e Filippo Cornaglia. Il cantautore romano con questo disco ha scelto, nel momento probabilmente più alto della sua carriera, di abbandonare le regole commerciali e liberare la creatività, desideroso di fornire al pubblico il disco che avrebbe sempre voluto essere in grado di fare. Scritto, suonato e registrato integralmente da Niccolò Fabi in una casa di campagna, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, “Una somma di piccole cose” è infatti il frutto di una scelta stilistica molto precisa.

 

 

Sindaco Occhiuto, concerto di Capodanno gratuito e aperto ai bisognosi

COSENZA – Il concerto di Capodanno del primo gennaio al Teatro Rendano, promosso dall’Amministrazione comunale, sarà gratuito. La novità è stata voluta dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che per l’occasione ha disposto anche la destinazione di una parte dei posti disponibili alle persone che appartengono all’area del disagio e che versano in situazioni di difficoltà.
Il concerto, che avrà inizio alle ore 18.30, è stato pensato come «una vera e propria serata di gala, caratterizzata da un gioco di rimandi e contaminazioni tra opera, danza e musica sinfonica», come tiene a sottolineare Lorenzo Parisi, direttore artistico dell’evento. «La tradizione operistica sta anche nelle pagine sinfoniche che saranno proposte – precisa Parisi – nella misura in cui, ad esempio, la Carmen Quadrille di Eduard Strauss si interseca con la Carmen di Bizet, o, ancora, la danza si mescola con l’opera e la racconta, quando i ballerini Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo (étoile del Teatro alla Scala di Milano) danzeranno sulle note del Preludio del primo atto di Traviata. Il repertorio pensato per il concerto tiene conto proprio di questa mescolanza che tornerà ancora, sempre per fare un altro esempio, quando sarà il momento di un nuovo pas de deux sulle note di Adios Nonino di Astor Piazzolla o di Palladio di Karl Jenkins».
Un evento di grande spessore artistico ed interesse culturale, che vedrà finalmente la partecipazione privilegiata dei ceti più umili. Bisognerà, però, per ovvie ragioni di capienza del Teatro, munirsi per tempo dei tagliandi gratuiti (la distribuzione dei biglietti ad ingresso libero avverrà fino ad esaurimento posti), in distribuzione presso l’agenzia InPrimafila di via Marconi 140 a Cosenza, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,30 ed il sabato solo la mattina, dalle 9,30 alle 13,00 (per informazioni si potrà contattare il numero 0984.795699).

“La scuola adotta un monumento”, cerimonia di premiazione al teatro Rendano

premiazione-la-scuola-adotta-un-monumento-1COSENZA –  700 scuole di 350 comuni italiani per 1500 monumenti adottati . Sono queste le cifre dell’edizione 2016 del progetto “Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia”, promosso dalla Fondazione “Napoli Novantanove”, sotto l’egida dell’ANCI e dei Ministeri dell’Istruzione e dei Beni e attività culturali e che ritorna a Cosenza, la città da dove era partito 23 anni fa. Artefice del miracolo di didattica dell’arte è Mirella Stampa Barracco, Presidente della Fondazione “Napoli Novantanove” che ha voluto si ripartisse proprio da Cosenza per il nuovo tour che vedrà ancora protagonisti, nel 2017, gli studenti delle scuole italiane che, con i loro video, si prenderanno cura di altri monumenti sparsi lungo tutto il Paese. Il nuovo corso del progetto è stato salutato questa mattina, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, dalla cerimonia di affido di quei monumenti adottati a Cosenza da quelle scuole che hanno partecipato all’edizione 2016 del concorso e che erano state già premiate in Campidoglio nella manifestazione del 28 ottobre scorso. La medaglia d’oro del concorso l’ha portata a casa l’Istituto Tecnico Industriale “Monaco” con il suo lavoro sulla Croce Bizantina ed il Museo Diocesano. Tra gli altri premiati, l’Istituto comprensivo Cosenza 1 “Zumbini” che ha adottato le “Colombe della Pace” di Cesare Baccelli e Benito De Luca che chi oggi ha qualche capello bianco ricorda collocate in Piazza Kennedy, quando la piazza era il ritrovo dei ragazzi degli anni ’70, e che oggi può riapprezzare all’inizio di viale Mancini.
Gli altri due riconoscimenti sono andati al Liceo Classico “Telesio” che ha adottato la Chiesetta dello Spirito Santo e al Liceo Scientifico “Scorza” che ha scelto il MAB (Museo all’aperto Bilotti).
Assente il primo cittadino che ha fatto pervenire un messaggio alla Presidente della Fondazione “Napoli novantanove” Mirella Barracco. «Lo sviluppo di una didattica dei Beni culturali – ha scritto il Sindaco Occhiuto nel suo messaggio – rafforza e qualifica lo spirito della strategia di governo locale che la città di Cosenza ha inteso focalizzare su arte, cultura, bellezza e formazione della coscienza civica. La cerimonia di affido dei monumenti testimonia l’attenzione che le nostre scuole stanno dedicando a questi temi e, soprattutto, l’importanza di una collaborazione non più solo enunciata, ma finalmente praticata attraverso lo sviluppo di queste buone pratiche civiche. Oggi, non vi affidiamo solo un monumento, la città vi consegna un capitale culturale perché voi possiate rispettarlo, valorizzarlo e farlo conoscere».
A rappresentare l’Amministrazione comunale, è stata l’Assessore alla scuola Matilde Lanzino Spadafora. “In mezzo ai ragazzi mi sento nel mio territorio – ha detto l’Assessore. Affidandovi un monumento, scegliendo un monumento, voi diventate parte della città. Non siete fuori dalla città, ma avete un pezzo della città che vi viene affidato”.
Dopo il saluto istituzionale dell’Assessore Lanzino Spadafora, l’intervento di Mirella Stampa Barracco che ha ricordato i 23 anni di storia del progetto “nato a Cosenza con Giacomo Mancini, poi  proseguito in altre città, e qui  temporaneamente interrottosi. Noi miriamo, con il nuovo bando, a dare alle scuole che non avevano ancora aderito, la possibilità di   entrare nella rete, produrre il loro video, ma, soprattutto, l’opportunità di entrare a far parte  dell’Archivio nazionale dei monumenti adottati dalle scuole. Con la premiazione di oggi si chiude una prima fase e se ne apre un’altra con il contributo che le scuole potranno dare proprio a quest’archivio nazionale».
Nel corso della cerimonia, è intervenuto anche Don Salvatore Fuscaldo, direttore del Museo Diocesano di Cosenza. «È stata – ha detto don Fuscaldo – un’occasione di crescita continua e di reciproco arricchimento».
La cerimonia di affido dei monumenti è stata conclusa dalla presentazione del nuovo bando del progetto “Le Scuole adottano i monumenti della nostra Italia” edizione 2017. “Un bando aperto – ha ricordato ancora Mirella Stampa Barracco – nel senso che si potrà aderire quando si vuole, ma non oltre la fine dell’anno scolastico”.
Le istituzioni scolastiche interessate a partecipare dovranno far pervenire la richiesta alla Fondazione “Napoli Novantanove” all’indirizzo info@napolinovantanove.org .

Tutto pronto per “Terroni”

locandina-spettacolo-terroni-al-rendanoCOSENZA – Arriva sul palcoscenico del teatro Rendano  lo spettacolo “Terroni”, tratto dal best-seller di Pino Aprile. L’opera è stata inserita nella programmazione dello stabile di tradizione il prossimo 30 novembre alle ore 21. Roberto D’Alessandro, autore, attore e regista calabrese, nato a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza ma cresciuto artisticamente a Roma alla Scuola di Gigi Proietti, porta in scena la storia raccontata dal giornalista Aprile in una pubblicazione di grande successo editoriale. La forma teatrale con cui viene messo in scena questo materiale è il teatro Canzone. Roberto D’Alessandro cura anche l’adattamento teatrale e la regia. Le canzoni della tradizione e del repertorio meridionalista di Bennato, Modugno, Napoli, Paisiello, eccetera, vengono qui interpretate live da Mariano Perrella e dalla band musicale “Cantannu cuntu” di Acri. L’allestimento scenico è di Clara Surro, regista assistente è Paolo Orlandelli, ufficio stampa è Maria Fabbricatore, mentre i costumi sono curati da Salvatore Argenio e Annamaria Pisapia. «Ho accolto con favore l’idea del consigliere comunale Falbo di portare questo spettacolo a Cosenza – afferma il sindaco Mario Occhiuto, che è anche presidente della Commissione per il Mezzogiorno dell’ANCI – Divulgare tra le giovani generazioni i riferimenti storici di ciò che ha subito e vissuto in passato il Meridione d’Italia, può rivelarsi propedeutico a un rinnovato orgoglio nei riguardi delle risorse e dei valori territoriali che ci appartengono». Gli fa eco Andrea Falbo: “«Per il sottoscritto, avere ‘Terroni’ a Cosenza rappresenta un sogno che si avvera – dichiara il consigliere comunale – un motivo di grande orgoglio ed emozione. Ispirato al testo di Pino Aprile, questo spettacolo è  concepito per ripristinare le verità storiche legate a quell’unificazione dell’Italia che ha dato vita alla cosiddetta Questione Meridionale, innescando a catena tutti gli accadimenti che hanno portato poi alle colossali differenze con il resto del Paese, sconosciute prima dell’Unità. La conoscenza porta alla consapevolezza: il coinvolgimento di studenti, istituzioni e cittadini alla visione di Terroni ha appunto come obiettivo quello di percorrere un sentiero convergente che porterebbe, oltre alla ricerca individuale della verità storica, un accrescimento collettivo del senso di appartenenza nei confronti del Sud e della Calabria in particolare. Ringrazio pertanto il Sindaco Mario Occhiuto per aver accolto un’opera teatrale così significativa ed illuminante, in una città, che non solo non si lamenta ma opera in maniera propositiva e con grande dignità».

 

Biblioteca del Teatro Rendano, in esposizione le prime immagini della fototeca

COSENZA – Il Teatro “Rendano” avvia, a coronamento della stagione lirico-sinfonica, un percorso finalizzato alla costituzione della sua Biblioteca e dell’Archivio storico. Il primo atto di questo programma di catalogazione e di riordino dei materiali  presenti all’interno del teatro di tradizione cosentino e di acquisizione di documenti provenienti anche da donazioni di privati, consisterà nel posizionamento, domani mercoledì 20 aprile, all’interno della sala attigua alla buvette del “Rendano”, di due pannelli che raccolgono una sessantina di fotografie storiche, provenienti dal  Fondo dell’ing. Pietro Tarsia, direttore dei lavori della ricostruzione del Teatro, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La nascita di una Biblioteca del Teatro e di un archivio storico è stata voluta dal direttore artistico del “Rendano” Lorenzo Parisi che ha sposato con entusiasmo l’idea di Maria Carmela Ranieri, direttrice del Piccolo Coro del Teatro “Rendano” e che al teatro di tradizione di Piazza XV Marzo ha dedicato di recente la ricerca musicologica “Il Teatro Alfonso Rendano di Cosenza e la sua storia”, ripercorrendo le stagioni liriche succedutesi nei cento anni di attività del “Rendano”, dal 1909, anno della sua inaugurazione con l’Aida di Verdi, al 2009.
L’avvio della Biblioteca e dell’archivio storico del “Rendano”, curato da Maria Carmela Ranieri, Marilena Gallo e Pierangela Pingitore, sarà possibile grazie ad una convenzione sottoscritta dal teatro comunale con il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)  che renderà fruibile i documenti (fotografie, video, libri, libretti d’opera, programmi di sala delle stagioni liriche e di prosa, ecc.) anche on line.
Chi vorrà consultare i materiali della Biblioteca e dell’archivio storico, nati anche con l’intento di colmare una lacuna, atteso che il materiale presente in teatro  non aveva conosciuto finora un vero e proprio riordino sistematico, potrà farlo su prenotazione, previo appuntamento con gli uffici del “Rendano”.
In alcune delle sessanta fotografie che saranno collocate domani in Teatro e che rappresentano un primo nucleo della fototeca, sono riconoscibili  l’Onorevole Giacomo Mancini, Ministro dei lavori pubblici, e Mario Stancati, Sindaco di Cosenza, durante il taglio del nastro per l’inaugurazione del teatro il 7 gennaio del 1967, dopo la ricostruzione; in altri scatti in bianco e nero, oltre all’ing. Pietro Tarsia, direttore dei lavori, compaiono anche i vari ingegneri e architetti che contribuirono alla ricostruzione e al recupero del teatro; altre foto ancora, sempre appartenenti al Fondo di Pietro Tarsia, riguardano immagini del prospetto principale, particolari dell’atrio del “Rendano, la visione d’insieme della sala principale, i dettagli della platea e dei palchetti, il ridotto, oggi sala “Quintieri”.
Una volta restituito alla città, il “Rendano” venne nuovamente inaugurato il 7 gennaio 1967 con un allestimento de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, con Virginia Zeani nei panni di Violetta e sul podio uno dei più illustri direttori d’orchestra del Novecento, il Maestro Alberto La Rosa Parodi.

Atteso il 6 maggio al Rendano lo spettacolo “Il Re Leone”

COSENZA – Il prossimo 6 maggio al teatro “Rendano” di Cosenza andrà in scena il nuovo spettacolo musicale della Compagnia della Alghe, “Il Re Leone”. Il lavoro, assai poderoso, di allestimento scenografico è ormai concluso e la compagnia e i tecnici sono a lavoro per ultimare i dettagli rimasti. Lo Silvia Di Stefanospettacolo, con oltre 30 performer ad alternarsi sul palco, prevede due atti suddivisi tra canto, ballo e recitazione. L’ambientazione è canonica, il grande continente, l’Africa, dove “in un giorno qualunque”, nasce Simba, figlio del re Mufasa e della regina Sarabi. La felice situazione viene ben presto ribaltata dalla bramosie di potere del perfido fratello di Mufasa, Scar, che comporta l’inevitabile tragedia e l’allontanamento di Simba dal branco, fino alla sua conoscenza di nuovi amici e al positivo epilogo finale.

In proposito ha dichiarato Massimiliano Pellegrino, il direttore artistico: “Rispetto ai nostri precedenti spettacoli, ritengo che il vero punto di forza di questo nuovo musical, al di là delle straordinarie capacità e competenze artistiche dei nostri due ospiti-performer e del forte impegno di tutto il cast, sia rappresentato, senz’altro, dai due “pargoli” della compagnia: Antonio Marino e Sara Guglielmelli, che interpretano i ruoli di Simba e Andrea VerziccoNala bambini. Due portenti, due veri professionisti, due anime trainanti dell’intero gruppo. Sono fantastici, ne rimarrete sorpresi”. Atteso è, infatti, l’arrivo di Silvia Di Stefano e Andrea Verzicco, rispettivamente il mandrillo Rafiki e Simba adulto. Novità assoluta la presenza della corale polifonica Sancta Trinitas, diretta dal Maestro Anna Graziano, che eseguirà dal vivo le parti corali in sinergia con le coreografie che, come ha affermato la coreografa Nadia Muoio, “spaziano dal contemporaneo ai ritmi latini e, soprattutto, una forte componente jazz”.

PERSONAGGI E INTERPRETI

Simba Adulto: Andrea Verzicco

Nala adulta: Sonia Tiano

Simba giovane: Salvatore Olia

Scar: Francesco Bossio

Rafiki: Silvia Di Stefano

Simba bambino: Antonio Marino

Nala Bambina: Sara Guglielmelli

Pumbaa: Massimo Cistaro

Timon: Danilo Aiello

Ed: Ivan Zecca

Zazu: Giuseppe Pellegrino

Shenzi: Ilaria Barbuto

Banzai: Andrea Manna

Sarafina: Loredana Nucaro

Sarabi: Silvia Mazzuca

Mufasa: Andrea Cosentino

Ensemble: Nadia Lorenza Muoio, Anna Gallo, Federica Cannone, Francesca Olia, Giorgio Naccarato, Greta Gardi, Ilaria Muoio, Maria Saveria Aiello, Rosangela Gardi, Rosamaria Totera, Ivano Totera, Antonietta Tenuta, Emili Basile, Imma Calabrese, Michaela Calabrese, Fabio Piscitelli

 

Falso allarme bomba al Rendano. Le considerazioni del direttore artistico Parisi

COSENZA – Dopo lo shock della serata di ieri, quando un’allarmante telefonata anonima ha annunciato la lorenzo parisipresenza di una bomba all’interno del Teatro “Rendano”, costringendo l’evacuazione degli spettatori accorsi per la prima del “Francesco de Paula”, Lorenzo Parisi, direttore artistico del Teatro ha inviato una dichiarazione a mezzo stampa, riportando le sue amare considerazioni. Di seguito le dichiarazioni in forma integrale.

Ieri, 2 aprile, è accaduto a Cosenza qualcosa che, nella ultracentenaria storia del Teatro Comunale “Alfonso Rendano”, non era mai accaduto prima. Durante lo spettacolo “San Francesco de Paula”, una produzione locale indipendente allestita con tanta passione, un allarme bomba ha costretto tutto il pubblico presente, gli artisti ed il personale tecnico ad uscire immediatamente dal teatro su disposizione dei Vigili del Fuoco.

Dopo le reazioni a caldo – stupore, rabbia ed incredulità – oggi è il momento delle riflessioni.

Credo e temo che le motivazioni debbano essere oggetto di attente indagini da parte delle forze dell’ordine e della magistratura poichè, solo oggi,a mente fredda, mi è ritornato in mente un altro terribile gesto perpetrato pochi mesi fa ai danni del nostro amato Teatro.

Nella notte precedente alla “prima” di Tosca, ignoti incendiarono il camioncino della ditta di Ascoli Piceno, parcheggiato sulla rampa del Teatro, che effettuava il service luci dell’opera in programma il 22 gennaio. Un gesto passato quasi in sordina sulla stampa locale, annullato dal buon esito della rappresentazione. Sappiamo che le indagini per quella impresa sono ancora in corso e che sono al vaglio le immagini prese dalle telecamere di sicurezza collocate sulla piazza.

Oltre al “chi”, urge una riflessione sul “perchè” tanto accanimento verso il principale teatro della nostra regione.

Non ho risposte a questa domanda. Jihadisti a parte, è difficile immaginare chi oggi in occidente si dichiari nemico giurato della cultura e dell’arte.

Va da sé che questi gesti producano l’effetto opposto alle intenzioni di chi li compie. Chi opera in questo ambito, con tanta passione, trova uno stimolo in più per esprimersi e donarsi al proprio pubblico. Chi attribuisce alla cultura ed all’arte un valore insostituibile nella società, si stringe a coorte in difesa dei propri valori. Oggi quindi doppio spettacolo: una recita straordinaria alle 16, oltre a quella già prevista alle 20:30.

Viva la Musica e viva il Rendano!

Serata shock al Rendano di Cosenza. Fotoservizio di Aldo Fuoco

Il racconto della drammatica serata del Teatro Rendano attraverso gli scatti di Aldo Fuoco (Fotostudio Reflex di Mendicino).

Il foyer prima dello spettacolo
Il foyer prima dello spettacolo

 

Le hostess accolgono il pubblico
Le hostess accolgono il pubblico

 

Artisti pronti ad andare in scena
Artisti pronti ad andare in scena

 

In sala prende posto anche Mario Occhiuto
In sala prende posto anche Mario Occhiuto

 

Quasi pronti per andare in scena
Quasi pronti per cominciare

 

Il pubblico prende posto
Il pubblico prende posto

 

Si apre il sipario
Si apre il sipario, alcune fasi dello spettacolo

 

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Lo spettacolo

 

 

 

 

 

 

Inizia lo sgombero
Inizia lo sgombero

 

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Gli spettatori lasciano il teatro

 

L'arrivo della polizia
L’arrivo della polizia

 

Gli artificieri dei vigili del fuoco

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Non c'è alcuna bomba, gli artisti tornano a sorridere
Non c’è alcuna bomba, gli artisti tornano a sorridere

Allarme bomba al Rendano di Cosenza, spettatori evacuati (VIDEO)

COSENZA – Dopo l’interruzione dello spettacolo Francesco De Paula, in prima nazionale al Teatro Rendano di Cosenza, dovuta ad una telefonata anonima che comunicava ai vigili del fuoco la presenza di un ordigno pronto ad esplodere, inizia l’evacuazione immediata degli spettatori (Video di Aldo Fuoco – Fotostudio Reflex di Mendicino)