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Affidati i lavori per il teatro Rendano

Cosenza.Prosegue a Cosenza da parte dell’Amministrazione comunale l’apertura di numerosi cantieri per la realizzazione di progetti che restituiranno ai cittadini luoghi più funzionali e attrattivi. Insieme alla riqualificazione delle piazze, delle strade e dell’arredo urbano già in corso d’opera, sono appena stati affidati i lavori di adeguamento del teatro Rendano.La ditta aggiudicataria della gara, su 23 imprese partecipanti (fra cui, oltre a quelle regionali, anche una di Napoli e una di Catania), è la ditta Morrone Stefano di Trenta. L’importo complessivo dei lavori a base d’asta è di 230 mila euro, grazie al finanziamento del POR della Regione Calabria che ha destinato una linea di intervento alla qualificazione del Sistema dei teatri calabresi. In particolare, il prestigioso stabile di tradizione “Alfonso Rendano” sarà interessato da lavori per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico, per il rifacimento del palcoscenico totalmente in legno, per il rifacimento del  meccanismo dei cosiddetti tiri scenici che consente il movimento delle quinte e, inoltre, per garantire la sicurezza degli spettatori per interventi sulle vie di esodo che saranno ripristinate nel calpestio e risanate nelle scale esterne per meglio adeguarle al deflusso delle persone in condizione di sicurezza.“E’ importante riuscire a intercettare risorse che, oltre a permetterci di realizzare grandi opere pubbliche, ci diano la possibilità di tutelare il nostro immenso patrimonio monumentale – afferma il sindaco Mario Occhiuto – Assume quindi uno specifico impegno di responsabilità non dimenticare i luoghi di fruizione come il teatro Rendano che consentono di nutrire l’anima e alimentare la mente.

“A ciascuno il suo”: Festival Euromediterraneo Altomonte 2013

a_ciascuno_il_suo_sebastiano_somma_daniela_poggiAltomonte (Cs). Lunedì 5 agosto,alle ore 21, continua il cartellone della XI edizione del Festival Euromediterraneo di Altomonte.Quarto appuntamento della kermesse promossa dall’amministrazione comunale di Altomonte. Sul palco dell’anfiteatro cittadino, alle ore 21,  il festival ospiterà due grandi interpreti del teatro italiano: Sebastiano Somma e Daniela Poggi nel capolavoro di Leonardo Sciascia  “A ciascuno il suo”, diretto da Fabrizio Catalano .

Ispirato al giallo dello scrittore siciliano, la storia è ambientata nella Sicilia del  del 1964, in un piccolo borgo dell’entroterra, il farmacista del paese, tale Manno riceve una lettera anonima, dove viene minacciato di morte. L’uomo, benvoluto da tutti i compaesani ed estraneo alla politica, aveva un’unica passione: la caccia. Incoraggiato anche dagli amici nell’ipotesi che si trattasse di una burla, non dà peso alla lettera e viene tragicamente ucciso durante una battuta di caccia insieme all’amico, il dottor Roscio. Gli inquirenti ipotizzano che il movente dell’assassino sia stata la presunta relazione di Manno con una frequentatrice della farmacia, ma questa si rivela sbagliata. Solo il professore palermitano Laurana, quasi ossessionato dall’omicidio segue la pista giusta, ponendo la sua attenzione sulla parola nel retro del foglio: unicuique  suum (A ciascuno il suo).

Ambienti  borghesi, un’eleganza barocca, intrisa di simboli cattolici, su cui svettano delle creature misteriose, i mostri di Villa Palagonia, a pochi chilometri da Palermo e a cui si sovrappongono gufi e pipistrelli, come ne “Il sonno della ragione genera mostri” di Goya, tanto caro a Leonardo Sciascia. Ma A ciascuno il suo non è una storia fantastica, è cruda e indigesta realtà. Laurana non è un eroe: è soltanto un uomo che non conosce le regole del gioco. Un gioco in cui tutti, in qualche modo, sono colpevoli.

 

Il regista Antonio Caracciolo propone “L’ORSO” di Checov a Roghudi.

  Il regista Antonio Caracciolo propone “L’ORSO” di Checov a Roghudi. L’evento è stato fissato nella piazza Comunale di  ROGHUDI (RC), per l’organizzazione dell’Associazione “Artefici della Moda”  con la collaborazione delle locali Amministrazione Comunale e Pro Loco.

La commedia in vernacolo con “I Vacantusi” in scena a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ) – Il prossimo sabato 20 aprile alle 20.45, domenica 21 aprile alle 18.15 e in replica mercoledì 24 aprile alle 20.45, andrà in scena al Teatro Politeama di Lamezia Terme la commedia in tre atti in vernacolo lametino  “Le bugie sono come le ciliegie, una tira l’altra…” portata in scena dalla compagnia teatrale “I Vacantusi” di Lamezia Terme. La commedia, inserita nel ricco cartellone della seconda rassegna “Vacantiandu” promossa proprio dall’associazione “I Vacantusi”, è stata scritta da Daniele Nutini e diretta da Mario Maruca.
La storia parla di un ex negoziante arricchito che si è ritirato in campagna, vive la doppia vita di onesto padre di famiglia e di viveur nei locali più alla moda di Firenze. Una serie di eventi sfavorevoli però, mineranno il suo castello di bugie quotidiane alla famiglia, facendolo entrare in una gigantesca spirale che coinvolgerà, loro malgrado, tutti i personaggi che gli gravitano intorno, in una serie di situazioni grottesche ed esilaranti. Verrà smascherato il nostro protagonista?

Protagonisti della commedia sono: Carmela (interpretata da Rosa Aiello), Fanny (Daniela Muraca), Rosetta (Sabrina Pugliese), Loretta (Carolina Talarico), Natalina (Angela Gaetano), Giorgio (Vincenzo Muraca), Laura (Rita Scalzo), Pasquale (Walter Vasta), Nicola (Nicola Morelli), Rosa (Arianna Perri), Giorgino (Gianfranco Scardamaglia), Gina (Maria Perri), Paolino (Paolo Morelli). La scenografia è di Camillo Benso e Vincenzo Grande, costumista è Stefania Frustaci, le musiche sono di Ricordi – Le canzoni della radio 1950, mentre disegno, luci e mixer audio sono curati da Camillo Benso,

“Vacantiandu 2012” dopo aver accolto in loco compagnie e commedie di Calabria e non solo, si avvia a chiudere i battenti portando in scena l’ultimo spettacolo in cartellone “Le bugie sono come le ciliegie … una tira l’altra”, testo uscito dalla penna dello sceneggiatore fiorentino Daniele Nutini ma liberamente riadattato dal regista Mario Maruca e allestito in occasione della rassegna,  porta in scena la farsa come conflitto tra razionale e irrazionale che angustia l’uomo di ogni tempo. L’opera, ambientata nell’abitazione del protagonista Nicola Paglia, è avvitata su una serie di situazioni comiche che attendono Nicola, come ostacoli da superare, ad ogni nuova scena, mantenendo lo spettatore con il fiato sospeso.

 

“Morir sì giovane e in andropausa…” nella stagione teatrale di Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – “Morir sì giovane e in andropausa – atto unico in 7 quadri e canzoni”, con Dario De Luca e la Omissis Mini Orchestra, in programma domenica 14 aprile al Teatro Sybaris ore 18,30, è il terzo appuntamento in cartellone nell’ambito della XIV Stagione teatrale comunale di Castrovillari.

La manifestazione si esplica con un ricco carnet dai nuovi linguaggi della scena contemporanea alle opere legate alla tradizione italiana. Con lo spettacolo di Scena Verticale, sicuramente fra i più attesi, continua la serie di pièces dal forte richiamo sociale e civile, che puntano alle emozioni e alla riflessione, non trascurando però l’ironia.

“Morir sì giovane e in andropausa – atto unico in 7 quadri e canzoni”, fresco vincitore del prestigioso Festival “Roma riparte”, è scritto, diretto ed interpretato da Dario De Luca, sul palco affiancato dai bravi musicisti della Omissis Mini Orchestra così composta: Paolo Chiaia (piano synth e armonica), Gianfranco De Franco (clarinetto, sax, flauti e loop), Giuseppe Oliveto (trombone, flicorno, fisarmonica e conchiglie), Emanuele Gallo (basso), Francesco Montebello (batteria e percussioni). Canzoni e musica sono di Giuseppe Vincenzi.

“Morir sì giovane…” è un progetto con canzoni dalle liriche semplici e con monologhi dal linguaggio chiaro per una sintesi poetica efficace, diretta, in qualche modo quotidiana. Lo scopo? Portare in scena la voce di una collettività, evidenziare bisogni e desideri di una generazione, quella dei trenta/quarantenni, lasciati in mutande da una società gerontocratica e senza futuro. Alla fine della “Traviata”, la giovane Violetta, consumata dalla tisi e in procinto di morire, con l’ultimo fiato che le resta nel petto, riesce a mormorare “Gran Dio, morir sì giovane, io che penato ho tanto!”. Pochi semplici e brevi versi, immortalati dalle note del grande Verdi, che trasmettono tutta la sofferenza, lo sconforto e la disperazione di una giovane che muore nel fiore degli anni. E come Violetta, oggi è questa generazione che muore.

 

 

 

Teatro per ragazzi all’Officina delle Arti

COSENZA – Domenica 7 Aprile parte la prima rassegna di teatro per ragazzi dal titolo “C’era una volta…” all’Officina delle Arti di Cosenza.

Tante storie per divertirsi e, contemporaneamente, godere di magici momenti teatrali in un clima di gioviale simpatia.

“Cera una volta…” è la frase con cui iniziavano tutte le storie, ma è anche il ripristino di una vecchia usanza familiare di dedicare la domenica mattina ai ragazzi.

Infatti, la rassegna parte proprio con lo spirito di riportare in vita lo spettacolo mattutino della domenica per i ragazzi che, qualche decennio addietro, vedeva gruppi festanti di giovinetti, accompagnati dai genitori o dai nonni, recarsi nello storico Cinema Italia, oppure presso alcune sale parrocchiali e finanche negli scomparsi Dopolavori, per assistere alle attesissime proiezioni cinematografiche domenicali.

Alle lunghe e vuote mattine festive, riempite con il telefonino ed il computer, si propone un appuntamento vivo, culturale e socializzante. Interrompere la dolce monotonia che ci assale all’inizio di una giornata festiva è la sfida principale che la rassegna si pone.

I sei appuntamenti quindicinali, che potrebbero arricchirsi di qualche altra data, iniziano la prossima domenica 7 Aprile, tutti alle ore 11,00, con lo spettacolo “Il figlio del Sindaco” prodotto dalla Compagnia Teatrale Stabile del Teatro Officina delle Arti “Voci,Luci &…Co.”.

Seguirà domenica 21 Aprile “Biancaneve e i sette nani” (Ass.ne Porta Opera Cenere Teatro Arte), domenica 5 Maggio “Re Mida” (Ensemble I Musici), domenica 19 maggio “Cico Vartietà” (Teatro Errante), domenica 2 giugno “Una storia di Natale” (Art-Patachipi/Immadiat.edu), domenica 16 Giugno “Le magarìe di Giustina” (Art-Patachipi).

L’intero Progetto-Ragazzi include anche un Per-Corso formativo di teatro per ragazzi che vedrà attivi, nel ruolo di insegnanti, alcuni degli attori protagonisti della rassegna. Dopo ogni spettacolo inoltre i ragazzi si intratterranno con gli artisti per uno scambio di conoscenze ed emozioni.

Al Rendano in scena “Romeo e Giulietta”

COSENZA – Si terrà il prossimo 16 febbraio (ore 20,30) al teatro “Rendano” di Cosenza, lo spettacolo di prosa “Romeo e Giulietta”, firmato da Giuseppe Marini, senza dubbio tra i più interessanti registi della nuova scena teatrale italiana e tra i più attenti conoscitori dell’opera di William Shakespeare.

L’edizione di Giuseppe Marini di “Romeo e Giulietta” ha un illustre precedente, per gli spettatori del “Rendano”, nella versione del dramma shakespeariano allestita negli anni novanta da Giuseppe Patroni Griffi con Kaspar Capparoni (nel ruolo di Romeo) e una diafana Laura Nardi (in quello di Giulietta) e portato in scena sulle tavole del teatro di tradizione cosentino.

I punti di contatto  risiedono nel fatto che anche Marini, come allora fece Patroni Griffi, ha formato, per l’occasione, una compagnia costituita prevalentemente da giovani attori, selezionati con estrema cura. Una nuova versione di “Romeo e Giulietta” (la produzione è della “Società per Attori”) in cui l’azione è spostata nell’ottocento e che si rivela, dunque, autentica palestra per giovani attori, come dimostra l’età media del cast che  restituisce freschezza al capolavoro uscito dalla penna di William Shakespeare, nella fedele traduzione di Massimiliano Palmese.

La nuova e per certi versi insolita lettura del dramma shakespeariano, in scena al “Rendano” sabato 16 e domenica 17 febbraio, evoca – per ammissione stessa del regista Marini –   atmosfere care al cinema e ai toni noir di Tim Burton, dal sapore quasi dickensiano.

La tragedia dei giovani amanti di Verona, a giusta ragione ritenuta uno dei punti più alti della riflessione drammaturgica di Shakespeare, ritrova ora il palcoscenico per raccontarci, una volta di più, quanto la convenienza debba restare estranea alle persone e al sentimento.

Lo spettacolo di Giuseppe Marini si apre con un libro polveroso in bella mostra e che resta aperto per tutta la durata della messa in scena, a testimonianza della matrice letteraria e poetica dell’arcinota vicenda dei due giovani veronesi.

Biglietti ancora in vendita al botteghino del “Rendano” e  all’Agenzia “InPrimaFila” di viale degli Alimena.

 

Ritratto/ Leggevamo quattro libri al Bistrot

COSENZA – Al Bistrot dell’Acquario (il teatro): tre arance su un tavolo, sedie di legno. Due sguardi si incrociano e si sorridono: intendono più di quanto possa essere detto. Una signora parla al telefono. «Shhh!». Due bambini si raccontano, forse quello che potrebbero fare durante le vacanze? La macchina del caffè gorgoglia, la fronte di un uomo: imperlata. Tre figure – adulti – si scambiano punti di vista ad alta voce. «Shhh!». I cullurielli fanno mostra di sé sul bancone, dal teatro giungono voci amplificate: cantano. «Shhh!». Reclamano il silenzio quegli umani seduti intorno a un tavolo, gomito a gomito, un libro in mano o  due fogli o un’ebook. Come fossero intorno a un fuoco nel deserto, a turno leggono ad alta voce. Ma nel deserto non sono: al bistrot le voci fluiscono. E così, all’emozione appena percettibile nella mano che regge il libro, si aggiunge la difficoltà di farsi sentire dagli altri che pure sono vicini. Ma le parole si aprono un varco. La linea della mano oltrepassa il dorso di copertina e si disegna sul tavolo. Sacco scrive al figlio. La neolingua avanza. Coppi e Bartali scalano l’Izoard. Un filosofo segue il suo lupo (si fa guardare dall’animale). Frida bagna di lacrime il cuscino. Donne corrono con i lupi. ‘All’improvviso bussano alla porta’: che cosa ci facciamo con quello che abbiamo in tasca? Il guardiano delle macchine ricompare dopo anni. De Andrè e Bubola compongono mosaici policromi di note. Donne sole o male accompagnate ritraggono la vita. I “lettori” condividono parole. Sono lì per ‘Leggevamo quattro libri al Bistrot’, pomeriggio di letture organizzato all’Acquario Bistrot dalla libreria della cooperativa  sociale ‘Le Serre’,  ‘AL LIBRO SALVATO, libreria antiquaria, d’occasione e del libro usato”.

 

Rita Paonessa

Giovani e teatro: parte il progetto Spazio Sud

cosenza palazzo provinciaCOSENZA – ‘Spazio Sud’ e’ il Progetto presentato, a Cosenza, nel corso di un’apposita Conferenza Stampa, alla quale sono intervenuti Maria Francesca Corigliano Assessore Cultura e Politiche Giovanili della Provincia di Cosenza, Pietro Lecce, Assessore Sport Turismo e Spettacolo della Provincia di Cosenza e Bernardino Verta regista di Falso Movimento. Presenti anche Carmela Caligiuri, Direttrice organizzativa del Progetto Spazio Sud, il Vicesindaco di Tortora, Generoso Dulcetti, l’Assessore del Comune di Aieta, Giuseppe Lo Monaco, Rossella Librandi di Corigliano Calbaro, Antonella Palladino della Cooperativa sociale Mondo Cultura Athena, il regista Mariolino Stancati, gli artisti Michele Belsito, Marco Perri, Edoardo Brusco e Antonio Molinaro.

Spazio Sud si pone come ideale momento di riflessione sul tema della contemporaneita’, sulla ricerca dell’identita’ e delle tradizioni, attraverso le arti, il teatro, la musica, la danza, il video, le letture, gli incontri, i confronti. Il tutto negli scenari di cui i suggestivi centri storici prescelti della provincia cosentina, Tortora, Aieta e Corigliano Calabro, possono fregiarsi. Centrale nella prospettiva del Progetto, rivolto ai giovani, e’ il teatro, inteso come percorso di ricerca, individuale e collettivo, capace di dialogare con i diversi codici espressivi-significanti ed emotivi: voce, corpo, anima, esperienze.

Da domani e fino al 4 novembre a Castrovillari “sboccia” la “Primavera dei Teatri”

CATROVILLARI – Domani al via la XIII edizione di “Primavera dei Teatri – nuovi linguaggi della scena contemporanea”, in programma dal 1 al 4 novembre presso il Protoconvento Francescano di Castrovillari. Come ogni anno la rassegna, che punta alla valorizzazione del talento giovane attraverso la messa in scena dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, sfiderà il luogo comune dell’arretratezza culturale di una delle zone più disagiate d’Italia, allo scopo di diventare per cinque giorni luogo di dibattito culturale a livello nazionale.

E allora rappresentazioni, dibattiti, convegni ma anche percorsi formativi.

Il festival propone giovani gruppi che stanno maturando un proprio originale percorso – da Kronoteatro di Albenga (SV)
alla giovane autrice Mariateresa Berardelli (Premio Tondelli 2009), dai giovanissimi Esiba Teatro di Siracusa al gruppo Costa/Arkadis di Occhiobello (RO) – artisti come Oscar De Summa, Cristian Ceresoli col suo ultimo lavoro pluripremiato al Fringe di Edimburgo e il gruppo Biancofango, accanto ad altri di maggiore esperienza come Fanny & Alexander, Tino Caspanello e Saverio La Ruina.
Il programma si arricchisce con la cerimonia di consegna dei Premi della Critica 2012 promossa dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, aperta da un ricordo di Renato Nicolini, intellettuale eclettico e amico del festival.

Tra i protagonisti il già citato Saverio La Ruina con che sarà in scena col suo monologo più recente, Italianesi: storia d’un italiano dimenticato per 40 anni in un campo di prigionia albanese, che rispecchia la vicenda di altre migliaia di soldati e civili rimasti intrappolati in Albania dopo la fine della seconda guerra mondiale, sotto la dittatura di Enver Hoxha.

La Ruina che è oggi uno dei migliori autori-attori italiani, è direttore della Primavera dei Teatri, nonché assieme al regista Dario De Luca, cofondatore della compagnia Scena Verticale.

Per visionare il programma completo della rassegna, clicca qui.

g.r.