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“Si ravissi saputu prima”, conferma della formula vincente della compagnia teatrale tortorese

TORTORA (CS) – Al centro storico di Tortora è andata in scena “Si ravissi saputu prima”, la nuova commedia della compagnia teatrale tortorese. Oltre ad essere la conferma di una formula vincente di un gruppo ben assortito, volitivo e talentuoso, la compagnia è diventata una positiva e bella realtà dell’intero territorio, una risorsa anche in termini di rappresentatività di tradizioni, usi e costumi diversamente destinati all’oblio.
La memoria di un passato, seppur misto al presente, è un pregio importante; bene ha fatto Domenico Cirimele, autore, regista, attore e sprinter del gruppo, a sottolinearlo nella breve ma significativa introduzione.
Ogni “nuova prima” va in scena nel borgo antico, una sorta di benaugurante presentazione proprio a significare il legame profondo con la storia e le proprie origini dalle quale prende spirito e corpo ogni iniziativa storico-culturale e non solo.
L’argomento oggetto della serata sconta l’effetto di un tabù che nei tempi moderni, da battute di antica barberia e bisbiglio di comari, diventa gossip paesano tutt’intorno vizi e virtù di una famiglia d’altri tempi, ma non troppo.
Battibecchi quasi piccanti ma mai spinti, e battute ad effetto in un dialetto aperto alle contaminazioni dei nostri giorni garantiscono ilarità e giocondo trasporto in un crescendo di attesa per l’esito di un casus belli tanto pensato e discusso ma poco praticato.

 

Castrovillari, il Liceo Classico porta in scena Pirandello

CASTROVILLARI (CS) – Il Liceo Classico della Città di Castrovillari, guidato dalla dirigente Elisabetta Cataldi (preside pure del liceo artistico e dell’IPSIA), questa sera , alle ore 19, presenta nel cine Teatro Vittoria  “Sei personaggi in cerca d’Autore” di Pirandello per la regia di Dario De Luca (di Scena Verticale) ed un testo del tutor Angela Lo Passo. Ragazzi, così, in campo grazie ad un coinvolgimento partecipato che fa la differenza in ogni proposta.

UN PROGETTO DIDATTICO DI EDUCAZIONE E DI CONCEZIONE GLOBALE DELL’ESISTENZA

Un momento di crescita effettiva delle giovani personalità e partire da un percorso didattico , facente parte di un progetto, che esprime la capacità e portata dell’arte come uno degli strumenti di crescita e sviluppo di uomini e donne su cui è impegnata la scuola, certa che attraverso questi avvengono effettive esperienze di educazione, cioè di acquisizione critica e personale di una concezione globale dell’esistenza che aiuta a non escludere alcun aspetto della realtà.Un’occasione , insomma, per affermare pure che in tali spazi del vivere la scuola gioca un’altra delle battaglie decisive per la formazione degli individui, considerando l’attività artistica un percorso di promozione culturale essenziale. Esperienze di conoscenza per dialogare anche con “l’esterno”, confrontandosi senza mai perdere di vista la conoscenza che introduce e apre alla vita.

Invito al Teatro, al Sybaris Ulderico Pesce con “Petrolio”

CASTROVILLARI (CS)  –  Sabato 21 aprile nuovo appuntamento al Teatro Sybaris con “Invito al Teatro – quarta edizione”, la rassegna ideata ed organizzata dall’associazione culturale Aprustum in collaborazione con il Comune di Castrovillari e con il patrocinio della Gas Pollino.  Il sipario del teatro Sybaris si aprirà alle 21,00 per un gradito ritorno a Castrovillari: quello di Ulderico Pesce, autore fra i più originali e scomodi del panorama teatrale italiano. Il pubblico castrovillarese negli anni scorsi ha avuto più volte modo di apprezzare la forza e la schiettezza con la quale l’autore e attore lucano propone il suo teatro impegnato e di denuncia.  “Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia”, presentato lo scorso anno ad “Invito al Teatro”, “L’innaffiatore del cervello di Passannante”, “Storie di scorie: il pericolo nucleare italiano” e “FIATo sul collo: la lotta degli operai Fiat di Melfi”, per ricordare alcuni suoi successi presentati a Castrovillari. Questa volta Ulderico Pesce porta in scena “Petrolio”. Lo spettacolo, prodotto dal Centro Mediterraneo delle Arti, narra innanzitutto la bellezza mozzafiato della Basilicata, fatta di boschi millenari, mare, calanchi, paesini bellissimi arroccati a strapiombo su fiumi o distese di grano, ma narra anche del giacimento più grande dell’Europa continentale collocato in Basilicata tra Viggiano e Corleto Perticara. Ulderico Pesce narra il petrolio lucano partendo da un personaggio, Giovanni, che lavora come addetto alla sicurezza dei serbatoi esterni del Centro Olio di Viggiano, e vive con la moglie e la figlia Maria di fronte alla fiamma dell’impianto ENI che da decenni brucia pericolosissimo acido solfidrico nell’aria. Giovanni scopre che uno dei grandi serbatoi esterni ha una grossa buca dalla quale fuoriesce petrolio che si disperde sotto terra. Ha paura di parlare, di perdere il lavoro. Dopo mesi vede che il petrolio, camminando sotto terra, è arrivato alle porte della Diga del Pertusillo, un bacino artificiale che raccoglie acqua da utilizzare a scopi idrici in Puglia e nella stessa Basilicata. Giovanni fotografa una enorme chiazza di petrolio nella diga ma continua a non dire nulla per paura di perdere il lavoro e delle reazioni dei suoi compagni di lavoro… prevarranno su Giovanni le logiche della conservazione del lavoro o quelle di conservazione della salute

Simona Marchini al Sybaris con “Croce e Delizia Signora Mia”

CASTROVILLARI – L’esilarante Simona Marchini chiude la Stagione Teatrale del Teatro Sybaris di Castrovillari con uno spettacolo in cui si raccontano tre storie appassionanti, Trovatore, Rigoletto e Traviata

Dopo il rinvio per problemi di salute di Simona Marchini, al Teatro Sybaris chiude la Stagione Teatrale Comunale organizzata in collaborazione con la Sinfony & Sinfony per la direzione artistica di Benedetto Castriota, lo spettacolo musicale “ Croce e Delizia Signora Mia…”  L’appuntamento è in programma venerdì 13 aprile con inizio alle ore 21,00. “ Croce e Delizia Signora Mia…” lo spettacolo musicale con Simona Marchini e Paolo Restani che raccontano   tre storie appassionanti (Traviata, Rigoletto, Trovatore), la cosiddetta trilogia popolare. Simona Marchini e la sua verve ironica ed elegante; Paolo Restani che descrive al pianoforte temi verdiani attraverso la parafrasi di Liszt.  Un  connubio audace su una materia che risuona nel profondo di ognuno di noi, su un genere denso di storia e di identità culturale.

Simona Marchini, attrice, conduttrice, regista

Simona Marchini. La prima proposta professionale le arrivò da Elio Petri, quando aveva sedici anni, successivamente una cara amica, Delia Scala, la introduce nel mondo dello spettacolo.  Nel corso degli anni si è andata sempre più orientando verso il teatro. Ha raggiunto grande popolarità con la partecipazione, nel 1985, al programma di Renzo Arbore “Quelli della notte”. La filmografia di Simona Marchini è davvero numerosa.

Paolo Restani, premiato in Argentina

Paolo Restani. Allievo fino al 1984 di Vincenzo Vitale, si è successivamente perfezionato con Gerhard Oppitz all’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera. Dopo il debutto in recital nell’83 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, viene scritturato dai maggiori teatri italiani. Tra i riconoscimenti, di particolare rilievo quelli ottenuti in Sud-America (dove si reca ogni anno): l’Associazione della critica argentina lo premia nel 2005 come miglior interprete dell’anno e, nel 2011, con il Quartetto d’archi della Scala, come miglior ensemble.

L’AltroTeatro, al Rendano Elio Germano e Teho Teardo in Viaggio al termine della notte

COSENZA – Il 7 aprile, alle ore 20.30, la “Rassegna L’AltroTeatro” ospiterà “Viaggio al termine della notte” di e con Elio Germano accompagnato dalla chitarra di Theo Teardo. 

La lettura-concerto che porta in scena il capolavoro di Loius-Ferdinand Céline.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inotre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza.

Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano.

Sul palco del Teatro A. Rendano 14 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo.

Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Elio Germano e Teho Teardo portano in scena “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline in una versione completamente rinnovata nelle musiche e nei testi. 


Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano (protagonisti di pellicole come “Mio fratello è figlio unico”, “Il giovane Favoloso”, “La Tenerezza”) Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics.

Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale, le immagini evocate dal testo interpretato da Germano, si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo; un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono.

In quel suono Teardo crea un ambiente nel quale la voce di Germano può suggerirci nuove prospettive sulle disavventure di Bardamu e gli orrori della guerra mondiale che travolge le relazioni tra gli uomini quanto i continenti.

Il pessimismo sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla società e sulla vita in generale, diviene inconsolabile fino a non conceder più alcuna speranza al consorzio umano.

La scenografia è quasi inesistente. Il palco, scarno e immerso nel buio, lascia spazio a una scrittura dalla spiccatissima natura, una partitura “impressionista” che diventa essa stessa narrazione e si fa interprete del genio di Céline.

“Invito a Teatro”, al Sybaris “Il Vangelo secondo Antonio”

CASTROVILLARI (CS) – “Il Vangelo secondo Antonio” di Scena Verticale è il terzo appuntamento della rassegna “Invito al Teatro”, organizzata dall’associazione culturale Aprustum in collaborazione con il Comune di Castrovillari e il patrocinio della Gas Pollino. Lo spettacolo, in programma al teatro Sybaris domenica 8 aprile alle 18,30, è scritto diretto e interpretato da Dario De Luca. L’attore veste i panni di Don Antonio un parroco di una piccola comunità, vicario generale del vescovo che si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella (Matilde Piana), devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono (Davide Fasano).

La trama

La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa. In Italia il tabù della demenza è ancora un macigno, un qualcosa che si nasconde dietro giri di parole. A più di 100 anni dalla scoperta del morbo si fa fatica ad abituarsi all’idea che tanto non c’è cura, che tanto non ci sono vere e proprie terapie. In Italia i malati sono più di un milione. A tutti loro e alle loro famiglie questo spettacolo è dedicato. Spettacolo da non perdere “perché scava nella complessità dell’animo umano mettendone in discussione logiche e reazioni” – così come scrive Valentina De Simone su Repubblica.it. – Perché sa mostrare la tenerezza della fragilità senza cadere nello sgambetto del pietismo o dell’eccessivo sentimentalismo”.  “Il Vangelo secondo Antonio” ha vinto il “Premio per la migliore regia” al Premio per il Teatro e la Drammaturgia Tragos 2017 e il testo è stato segnalato al “Premio Fersen alla drammaturgia” 2017.

Al Sybaris arriva “Il Gobbo di Notre Dame” tratto dal romanzo di Hugo

CASTROVILLARI (CS) La storia d’amore fra Quasimodo ed Esmeralda per la XVII Stagione Teatrale Comunale di Castrovillari  organizzata in collaborazione con la Sinfony & Sinfony per la direzione artistica di Benedetto Castriota. L’opera popolare scritta da Luc Plamondon tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo andrà in scena al Sybaris di Castrovillari venerdì 6 aprile con inizio alle ore 21,00. Curata nei minimi dettagli da “Reparto officine artistiche” dai costumi, accesi e sfavillanti per la tribù nomade, grigi e torbidi per l’alta società parigina, fino ai combattimenti scenici, con fioretti e a mano libera, appassionerà  e coinvolgerà, piccoli e grandi .  L’opera riadattata da  Alida Saccor e Roberto Bagagli, vedrà in scena Stefania Capece, Valerio Di Tella, Graziano Falzone, Guido Goitre, Matteo Montaperto. Costumi di Lucia Mirabile, scene di Sandro Ippolito, combattimento scenico di Stefania Capece, illustrazione di Riccardo Giacomini,  regia di Andrea Bizzarri. La storia d’amore fra Quasimodo ed Esmeralda, è messa a dura prova dal crudele Frollo, che architetta un piano per imprigionare la bellissima zingara ed allontanarla, per sempre, dal suo dolcissimo suonatore di campane. Fra canto, coreografie, costumi d’epoca e divertentissimi dialoghi, uno spettacolo che offre molti spunti di riflessione, affrontando, con estreme cura e delicatezza, il tema dell’integrazione razziale; non solo, dunque, una brillante rivisitazione della vicenda scritta nella prima metà dell’Ottocento da Victor Hugo, ma anche, e soprattutto, un’occasione per stimolare i più giovani a rivalutare le dinamiche del rapporto con l’Altro.

Proseguono le attività del circuito Diteca, tre spettacoli dal 15 al 18 marzo

CIRÒ (KR) – Proseguono le attività di Diteca, Distribuzione Teatro Centro Calabria, il circuito teatrale organizzato dalla compagnia Porta Cenere e co-finanziato dalla Regione Calabria: questa settimana, il circuito teatrale, che vede come direttori artistici da Dante de Rose e Marco Silani, prevede tre spettacoli che animeranno le zone del centro Calabria: domani, 15 Marzo sarà la volta di 4 Passi di Calabria al Teatro Filottete di Cirò; la compagnia Teatro della Ginestra con questo spettacolo tenta di agire sull’emotività, di contribuire anche attraverso il linguaggio della danza contemporanea, ad una riflessione profonda sui temi; dell’anima, intesa come forza poetica e artistica, della donna come figura rappresentativa della società calabrese, delle tradizioni, che stanno ormai scomparendo per riscoprirne le origini e il valore che hanno nella formazione dei singoli individui e nella comunità sociale di appartenenza.

Sulle straordinarie note del musicista Vincenzo Palermo danzeranno Laura Colombo, Giorgia Conte, Michela Esposito, Valentina Militano e Daniele Paldino, interpretando le coreografie di Antonella Ciappetta e Massimiliano De Luca, con la regia di Dante de Rose. I testi di Ciro Lenti sono intepretati da Ada Roncone.
il 18 Marzo lo spettacolo “Bollari” della compagnia Teatro della Maruca farà tappa al bellissimo Teatro Impero di Chiaravalle Centrale, che già ha ospitato il commovente Terezin della Compagnia lalineaottile il 27 gennaio. Uno spettacolo che parla di tradizioni, come quella che veniva indicata col termine “Bollari”. Una parola antica tradotta nel suono gutturale dei pescatori per annunciare l’avvistamento dei tonni a largo delle coste, un urlo di gioia a cui seguivano lanci e fragori di bombe in mare, una pratica illegale diffusa tra i pescatori dello Jonio al fine di ricavare più pesce possibile in poco tempo e sopperire ai lamenti dello stomaco. Lo spettacolo narra la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio, negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari” è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra. In scena Carlo Gallo che ha lavorato a questo spettacolo con la collaborazione artistica di Peppino Mazzotta.
Sempre il 18 Marzo lo spettacolo “Io che sono calabrese” di e con Francesco Arno sarà al Teatro Alikia di Cirò Marina. Cabarettista, Arno è divenuto famoso grazie al programma comico di Rai 2 “Made in Sud”, fondato sulla comicità meridionale. Lo spettacolo irriverente e satirico mette in evidenza le due aziende più floride della Calabria: la n’drangheta e la politica, per poi passare sulla attualità che circonda questa regione. Arno in questo monologo non elargisce sentenze ma vuole porre l’attenzione su argomenti che di solito sono tabù, una comicità sana che serve anche a far riflettere.
Tre diversi appuntamenti, dunque, distinti per varietà di argomenti e di stili che arricchiscono il già variegato programma dell’intero circuito Diteca.

Domenica 11 al Palateatro la commedia “Volpi e Galline”

CROSIA (Cs) – Proseguono gli appuntamenti con la kermesse “Crosia Teatro – Premio Traes per l’Arte”. Dopo il successo di “Zampalesta u cane tempesta”, spettacolo di burattini rivolto principalmente ai bambini, si entra nel vivo degli spettacoli. La prossima Domenica 11 Marzo il secondo dei cinque imperdibili esilaranti appuntamenti, che vedrà sul palco del Palateatro la compagnia Codex 8&9, con la pluripremiata commedia “Volpi e Galline”.

La rassegna teatrale, promossa dall’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura, in partnership con la Compagnia teatrale “Codex 8&9”, di Rossano, è in assoluto la prima mai organizzata, con l’obiettivo di ampliare l’offerta culturale e fornire maggiori stimoli e opportunità alla cittadinanza.

Tema

La commedia “Volpi e Galline” parte dagli eterni conflitti di due inseparabili e anziani coniugi che decidono di andare a vivere con i figli i quali, mostrando la loro umana miseria, tentano in ogni modo di non farli entrare nelle loro vite. Sarà poi l’amore incondizionato di una giovane vicina di casa a redimere i figli. In tutto questo trambusto parte fondamentale è quella della figlia più piccola, diversamente abile che, nonostante le notevoli difficoltà ad articolare la parola, si cimenta in un inno alla vita che dà dignità alla sua condizione e nuova densità alla vita della famiglia. L’opera vuole essere un chiaro invito a riflettere su tematiche sociali scottanti e delicate quali la disabilità e la condizione degli anziani. Il protagonista, infatti, è un sarto teatrale in pensione che, in realtà, avrebbe voluto diventare attore e ora, nei momenti di poca lucidità, quando il sogno emerge imperante, si ritrova d’improvviso ad interpretare Shakespeare, così come De Filippo.

Info

È possibile acquistare gli abbonamenti presso il Bar Capristo, in Piazza Dante, Informatica di Fusaro Domenico in Via Risorgimento e Capricci di Sommario Antonio in Via risorgimento. Il costo dell’abbonamento all’intera stagione teatrale è di 30 Euro, mentre il costo del biglietto per singolo spettacolo è di 10.00 Euro. Tutti gli spettacoli si terranno al Palateatro “Carrisi” nel centro urbano di Mirto e avranno inizio alle ore 18. Per ulteriori info e contatti: 340.2984207.

“La scuola dei classici” al teatro comunale di Mendicino

MENDICINO (CS) – Se la scuola non va a teatro, il teatro va nelle scuole. È stata  questa l’idea vincente della compagnia Porta Cenere con la manifestazione dal titolo “La Scuola dei Classici”. Nata 9 anni fa e riconosciuta da quest’anno quale evento storicizzato di rilevanza regionale, il progetto è cresciuto negli anni e ad oggi vanta opere di Pirandello, Verga, Pergolesi, Shakespeare, Moliere e fiabe come “Il gatto con gli stivali”, “Biancaneve”, “Giovannin senza paura”, “Biancaneve” che si alternano nelle scuole e nei teatri in tutta la Regione Calabria. Quest’anno, sarà il Teatro Comunale di Mendicino a ospitare le fasi finali del progetto con lo spettacolo “Re Giangurgolo e le arance d’oro” per la scuola Stancati di Rende, che dunque affollerà la platea del nuovo teatro di Mendicino, e con la performance teatrale degli allievi del laboratorio curato da Elisa Ianni Palarchio per l’Istituto Comprensivo di Mendicino. La direzione artistica è affidata a Mario Massaro e Natale Filice e intende favorire la diffusione e la visione di classici del teatro di tutti i tempi, a studenti delle scuole di ogni ordine e grado e dell’università. Il progetto, considerata l’oggettiva mancanza di attenzione e di “prodotti” teatrali classici rivolti alle giovani generazioni, prevede, in sintonia con le attività dei maggiori teatri italiani, la realizzazione di testi classici del repertorio teatrale internazionale. L’utilità socio-culturale, che la visione dei grandi classici garantisce, resta comunque l’obiettivo principale. Un altro tassello importante per Porta Cenere che proprio in questi mesi sta curando anche un circuito teatrale, DiTeCa Centro (Distribuzione Teatro Calabria) che consta di 42 spettacoli in 16 teatri delle province di Catanzaro, Vibo e Crotone.