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Elezioni Unical, scende in campo il vicepresidente di Sviluppo Universitario Anna Pia Tedesco

RENDE (CS) – Anna Pia Tedesco, 24 anni, vice presidente dell’associazione studentesca Sviluppo Universitario, è  candidata con la lista #Noi al Comitato Univesitario per lo Sport per le prossime elezioni universitarie del prossimi 14 e 15 maggio.
«Ho maturato la decisione di candidarmi con la lista #Noi al CUS – dichiara la studentessa iscritta al 1° anno di Filologia moderna – esclusivamente per continuare il lavoro di rilancio del comitato universitario sportivo attuato dai predecessori, in particolare, del presidente della nostra associazione Giulio Curcio Terremoto.
La mia candidatura, unica figura femminile per quanto riguarda l’elezioni in seno al CUS, vuole essere l’occasione per dimostrare come la forza delle studentesse sia necessaria allo sviluppo della nostra università in tutti gli organi. Spero che dal 16 maggio si apra una nuova fase politica universitaria in cui io sia protagonista in prima persona con il ruolo di umile portavoce, perché la Rappresentanza è proprio questo, gli studenti sono i nostri occhi e noi vogliamo essere la loro voce».

«Io e la mia squadra – ha concluso – non buttiamo fumo negli occhi, promettiamo solo il massimo impegno per attuare un programma elettorale concreto e realizzabile».

Dissesto idrogeologico a Vibo, Tedesco a Pasqua: “Più azioni e meno proclami”

VIBO VALENTIA – Il presidente della II commissione consiliare del Comune di Vibo Valentia, Francescantonio Tedesco, ha così commentato la notizia dell’interessamento dell’on.le Vincenzo Pasqua anche al dissesto idrogeologico del territorio del Comune di Vibo Valentia, e a ridosso dei recenti sequestri effettuati dall’Autorità Giudiziaria: “Meglio tardi che mai! Ma sorprende l’uscita dell’on.le Pasqua, quando attribuisce a sé il richiamo d’attenzione sul problema della IV Commissione Ambiente del Consiglio regionale, datando la sua richiesta al 10 marzo, stranamente dimenticando che, come invece a lui ben noto per essere stato da me direttamente e personalemtne informato, già la II commissione comunale, all’unanimità dei presenti e in modo trasversale tra maggioranza e opposizione, in febbraio aveva richiesto sul tema al presidente dello stesso organismo regionale, on.le Domenico Bevacqua, di volere indire una seduta della Commissione da lui presieduta, nella quale Assessori e Dirigenti della Regione Calabria, potessero riferire di quanto in atto programmato e in fase di programmazione per la risoluzione definitiva delle criticità idrogeologiche presenti sul territorio comunale di Vibo Valentia ed emerse a seguito degli effetti devastanti causati dell’alluvione del 3 Luglio 2006”.
La dichiarazione nota del presidente Tedesco è antecendente all’ intervento dell’On.le Pasqua, essendo datata 24 febbraio 2016 prot. gen. Comune Vibo Valentia n. 9303 e pervenuta alla Regione Calabria il 29 febbraio 2016. Nella suddetta nota Tedesco chiedeva espressamente l’audizione in Commissione regionale -alla presenza dei rappresentanti istituzionali del Comune di Vibo Valentia- di politici, dirigenti e tecnici regionali e precisamente dell’assessore all’Ambiente, del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, del Commissario delegato all’Emergenza Idrogeologica e, non per ultimo, dell’Assessore all’Urbanistica. Stante ciò, sembra strano, appunto, che l’On.le Vincenzo Pasqua proclami tanta attenzione a altrettanto attivismo, che guarda caso, si palesa solo dopo il verificarsi di ulteriori criticità e senza neanche far cenno alla suddetta attività della II Commissione Consiliare, di cui era stato in prima persona informato. Criticità di un territorio e in particolare di un sistema fognario per il quale il Sindaco della Città Elio Costa, già a dicembre 2015, e quindi al di fuori di ogni emergenza per come oggi verificatasi, aveva richiesto alla Regione Calabria l’erogazione della seconda parte del finanziamento relativo al cosiddetto “Progetto Maione” per una somma pari ad ulteriori 3.765.000 euro, finalizzati sicuramente al miglioramento della rete.

CISAL FPC, Tedesco : “Oliverio abbia il coraggio di sollevare Tansi dal suo incarico”

Catanzaro ( Cz) – Alexander Pope diceva “Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di ammettere che ha sbagliato, che non è altro che dire … che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri”. “Questo aforisma vorremmo indirizzarlo, con estrema stima e rispetto, all’attenzione del Presidente Oliverio. L’esplicito riferimento – si legge nella nota di Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della CISAL – è all’errore marchiano che lo stesso Presidente ha commesso, a nostro parere, nel nominare il dott. Carlo Tansi a capo della Protezione Civile Regionale”. “Difatti nell’arco di poco meno di quattro mesi – evidenzia Tedesco – il dott. Tansi è riuscito a farsi redarguire dalla Commissione di Vigilanza, a disporre la chiusura degli uffici di Crotone e Vibo Valentia nascondendolo ai suoi superiori salvo poi fare dietro front su esplicita richiesta del Consiglio Regionale, a dichiarare in esubero 45 dipendenti regionali quando questo contrasta completamente con la carenza de facto di personale, a presentare un esposto-denuncia che coinvolge anche lo stesso Presidente Oliverio, a farsi richiamare esplicitamente e per iscritto dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale dott. Fabrizio Curcio”. “Inoltre, mai sazio, è riuscito – aggiunge Tedesco – in brevissimo tempo a creare un ambiente di lavoro talmente ostico e fastidioso da cagionare un esodo massivo di personale dalla Protezione Civile Regionale verso altri uffici ove regna maggiore serenità lavorativa e contestualmente ha relegato il personale con la qualifica di “autista” presso la ex Comalca tranciando qualunque rapporto con tutti gli altri dipendenti trasferiti presso la Cittadella Regionale con un vero e proprio mobbing lavorativo”. “Mentre era impegnato a fare tutto ciò però le attività languivano e bene se ne è accorto il Presidente Oliverio quando, a Rossano, è stato assediato dai cittadini furibondi a causa del mancato avvio dei lavori di ripristino dopo l’alluvione del 2015. Ma Tansi, –chiede il dirigente della CISAL – al suo insediamento non aveva garantito la pulizia di tutti i fiumi in 15 giorni? L’attività di pubblicrelation, soprattutto sui social, invece l’ha curata bene,  autoproclamandosi salvatore della patria e gladiatore contro tutti i tipi di brogli. Certo a parole è bravo”. “Ci sia consentito soltanto rammentare che già in tempi non sospetti e con chiara lungimiranza – sottolinea Tedesco – il dott. Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL, aveva evidenziato l’incapacità manifestata dal dott. Tansi nella gestione del delicato Settore della Protezione Civile e ne aveva conseguentemente chiesto le dimissioni. Possiamo anche capire l’imbarazzo e la difficoltà del Presidente Oliverio nell’esercitare i suoi poteri ma lo vogliamo rassicurare, i cittadini non camminano tutti con l’anello al naso e la sveglia al collo, hanno imparato a distinguere chi fa da chi dice. I venditori di fumo abbindolano un numero sempre minore di sprovveduti. Per cui l’invitiamo come cittadini prima che come rappresentanti sindacali dopo,ad ammettere l’errore commesso adesso che è ancora in tempo ed a porvi rimedio con forza e decisione, doti di cui certo Lei non difetta. E’ indubbiamente più apprezzabile e degno di stima e rinnovata fiducia chi sbaglia e, resosi conto, rimedia piuttosto che chi preferisce nascondere la testa sotto la sabbia in attesa che tutto passi”. “Un’ultima cosa; se in meno di quattro mesi è accaduto tutto ciò, cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro? Beh… di quello caro Presidente Oliverio non potremo che, nel bene e nel male, imputargliene la responsabilità o il merito”.

Gianluca Tedesco sulle paventate dimissioni di Gallo

CATANZARO (CZ) La CISAL dopo aver appreso dalla stampa il fatto che l’ing. Nello Gallo stia valutando la possibilità di lasciare l’incarico di Commissario dell’Azienda Calabria Verde affidatogli dal Presidente Oliverio si esprime attraverso le parole del Dirigente che raccoglie il pensiero di tutti. Il dispiacere – afferma Tedesco – nasce dall’amara constatazione che qualora anche un professionista serio e preparato come l’ing. Gallo getti la spugna davanti alla constatazione dell’impossibilità di gestire in tutta legalità e trasparenza un’azienda come Calabria Verde, allora – commenta – certo restano ben poche speranze per il futuro dei lavoratori volenterosi che vi trovano impiego. L’azienda Calabria Verde, che gestisce il patrimonio boschivo regionale e le attività di contrasto al dissesto idrogeologico, potrebbe essere – secondo il dirigente CISAL – un vero e proprio gioiello operativo della Regione Calabria mentre nel recente passato e per motivi diversi è stato più categorizzato come carrozzone pachidermico ed inutile, spesso al centro di vicende discutibili.

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Noi come sindacato CISAL non possiamo e non vogliamo appiattirci con rassegnazione ad una simile idea. Siamo convinti che – dichiara Tedesco – ci siano ancora i margini ed i tempi perché l’ing. Gallo, che ha la capacità e la professionalità necessaria, possa meglio ponderare la sua posizione e decidere di rimanere al timone dell’azienda Calabria Verde. Lo speriamo anche per i lavoratori coinvolti, che – aggiunge infine – invitiamo a incoraggiarlo e sostenerlo fattivamente nella sua opera di riorganizzazione aziendale. Solo così, forse, sarà possibile anche per loro programmare un futuro lavorativo più sereno ed appagante magari con remunerazioni regolari e non a singhiozzo come è accaduto sin ora.

Il dirigente Cisal Fpc contro Tansi per lo spostamento della sala operativa della Protezione Civile

Catanzaro ( Cz) – “Siamo costretti nuovamente e nostro malgrado a ritornare sull’argomento “Tansi” il dirigente della Protezione Civile Regionale, o almeno di quello che ne rimane, viste le continue richieste di trasferimento e l’attività istituzionale ridotta a mere pubblicazioni non autorizzate e di facciata su Facebook”. E’ quanto si legge in un comunicato di Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della CISAL FPC, che interviene nuovamente sulla gestione della protezione civile calabrese e, dopo le polemiche dei giorni scorsi, attacca nuovamente il dott. Tansi responsabile regionale del settore. “Oggi siamo impegnati a rivendicare i diritti della moltitudine di lavoratori che si vedono umiliati e mortificati professionalmente dal dott. Tansi – scrive Tedeschi- che ha ben pensato, infatti, di trasferire la Sala Operativa di Protezione Civile presso lo stabile ex COMALCA dotato di un solo servizio igienico, impianti elettrici non adeguati alle vigenti normative e schermature alle finestre con poster affissi dai dipendenti!!! Per il dirigente della CISAL, una situazione paradossale, dove alcuni centri di prima accoglienza per immigrati, sono ben più decorosi degli ambienti in cui sono costretti ad operare i dipendenti di Protezione Civile in turno H24, sia di giorno che di notte, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Il tutto nell’effimera speranza che non si verifichi una qualche emergenza e personale di altri Enti (Calabria Verde, Vigili del Fuoco, etc.) non siano costretti a ritrovarsi insieme nei citati locali”. “Certo – continua Tedesco –  migliore sorte non è spettata ai funzionari allocati al piano terra della Cittadella Regionale, stipati come sardine in scatola con il buon dott. Tansi a controllarli a mò di pericolosi ergastolani pronti a fuggire in qualsiasi momento. Pertanto riteniamo utile e necessario un approfondito sopralluogo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Regionale al fine di verificare la sicurezza nei due predetti luoghi di lavoro, mentre per la verifica della sussistenza dei requisiti igienici e sanitari ci riserviamo di informare gli uffici preposti. Una situazione di grande disagio, aggravata dal fatto che a tutt’oggi non si è avuta alcuna risposta, né alcuna disponibilità di incontro al fine di capire il destino degli autisti che, utili in emergenza, sono stati poi bistrattati e criticati nonché trattati da incapaci dallo stesso Tansi che li ha lasciati a languire, diversamente degli altri dipendenti trasferiti alla Cittadella Regionale, in un limbo lavorativo veramente mortificante nella vecchia sede ex COMALCA. Un trattamento veramente indegno ed indecoroso oltre che immotivato e depauperante di risorse professionali e lavorative che invece si sono rivelate fondamentali nella gestione delle passate emergenze. Per ultimo, ma non per importanza, facciamo notare al dott. Tansi che ad oggi, e siamo a fine febbraio, non ha provveduto in alcun modo ad assegnare a tutti i dipendenti i carichi di lavoro, strumento necessario al corretto funzionamento dell’Ufficio ma anche ineludibile al fine della successiva valutazione della performance dei dipendenti. Il significato della presente quindi è quello di invitare il dott. Tansi ad impiegare meno energie e sforzi per auto elogiarsi su social media ed impiegare le sue capacità e quelle dei suoi collaboratori al fine realmente di rimettere in piedi il Settore di Protezione Civile, oramai allo sbando, partendo magari dalla rivalutazione e professionalizzazione di tutti i dipendenti che ci vedranno sempre e comunque in prima linea a difendere i loro diritti”.

Processo a Rosy Canale, chiesti sette anni di carcere

Rosy Canale 2LOCRI (CS) – A termine di una requisitoria di oltre tre ore il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Francesco Tedesco, ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione per Rosy Canale, la fondatrice dell’associazione antimafia “Movimento donne di San Luca” coinvolta nell’inchiesta chiamata Inganno. L’imputata è accusata di truffa e malversazione. Secondo l’accusa, avrebbe usufruito di finanziamenti pubblici destinati all’attività del movimento antimafia, utilizzandoli in realtà per scopi personali.