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‘Ndrangheta, blitz nel reggino, scoperti affiliati cosche Tegano e Condello

REGGIO CALABRIA – Sono sei le persone raggiunte stamane da altrettante misure cautelari emesse dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della DDA. L’operazione denominata “Thalassa”, è partita alle prime ore di questa mattina nel reggino, con un blitz da parte della DIA, Divisione Investigativa Antimafia. Le persone sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver agevolato le cosche di ‘Ndrangheta dei Tegano e dei Condello. Coinvolti anche altri soggetti che operano nel settore dell’edilizia. I particolari dell’operazione saranno resi noti stamane nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Procuratore della Repubblica Distrettuale Gaetano Calogero Paci.

 

 

 

Operazione “Astrea”, confiscati beni per 50 milioni di euro

REGGIO CALABRIA – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, su disposizione della Corte di Appello di Reggio Calabria hanno eseguito nei confronti di RECHICHI Giuseppe Rocco cl. ’58, imprenditore reggino ritenuto appartenente alla cosca di ‘ndrangheta dei “Tegano”, la confisca del suo intero patrimonio. Tale provvedimento – contenuto nella sentenza n. 10715/14 Reg. Sent.– n. 213/2013 Reg. Gen. – n. 68/2012 R.G.N.R. D.D.A. emessa in data 20.06.2014 (definitiva in 14.05.2015) dalla citata Corte di Appello – si fonda sulle risultanze delle indagini di cui all’operazione “Astrea”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Reggio Calabria, conclusa con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 11 presunti affiliati/contigui alla cosca di ‘ndrangheta “Tegano” di Reggio Calabria – tra cui il predetto RECHICHI Giuseppe Rocco – per il reato di cui all’art. 12 quinquies D.L. 306/92 (trasferimento fraudolento di valori) aggravato dall’art. 7 L. n. 203/92 (metodo mafioso) per aver posto in essere una serie di fittizie intestazioni di
beni/aziende, giungendo – tra l’altro, tramite le stesse – ad infiltrare con conseguenti condizionamenti gestionali, la società “Multiservizi S.p.a.” a capitale misto partecipata dal Comune di Reggio Calabria. In tale contesto erano state sottoposte a sequestro preventivo le seguenti società reggine – riconducibili a RECHICHI Giuseppe Rocco – comprensive delle quote societarie, dei conti correnti e di tutti gli elementi presenti nel patrimonio aziendale, per un valore a suo tempo stimato in € 50.459.542:
– “SI.CA. S.r.l.”, esercente l’attività di “commercio all’ingrosso di materiali da
costruzione”;
– “REC.IM. S.r.l.”, esercente l’attività di “compravendita di beni immobili effettuata su
beni propri”;
– “COM.EDIL di RECHICHI S.r.l.”, esercente l’attività di “commercio all’ingrosso di
materiali da costruzione”.
Successivamente, le posizioni del richiamato procedimento “Astrea” e quelle del procedimento “Archi” – quest’ultimo relativo all’omonima operazione di polizia condotta dalla Questura di Reggio Calabria, conclusa nell’anno 2011 con l’esecuzione di n. 21 provvedimenti restrittivi cautelari nei confronti di presunti affiliati alla predetta cosca reggina per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. (associazione per delinquere di tipo mafioso) – confluivano nel medesimo processo.
Al riguardo, “… RECHICHI Giuseppe costituisce l’anello di congiunzione tra i due procedimenti confluiti nel presente processo (p.p. “Archi”, p.p. “Astrea”) … l’imputato è chiamato a rispondere, per un verso, della condotta partecipativa alla cosca TEGANO e per l’altro, di una serie di intestazioni fittizie di beni (in specie aziende) … omissis …”.
2 Con riferimento alla misura cautelare eseguita sui compendi societari della “SI.CA. S.r.l.”, della “REC.IM. S.r.l.” e della “COM.EDIL di RECHICHI S.r.l.”, il G.U.P. del Tribunale di Reggio Calabria – con sentenza emessa in data 16.07.2012 – disponeva la confisca di quanto già sottoposto a sequestro preventivo. Per ciò che riguarda la posizione processuale di RECHICHI Giuseppe Rocco, dalla lettura del provvedimento della Corte di Appello emerge che: “…Quanto in atti, secondo il G.U.P., comprova come il RECHICHI costituisca un vero e proprio braccio economico del sodalizio esaminato, con ogni probabilità ancor più marcatamente di altri sodali e coimputati … omissis … essendo riuscito, grazie anche all’ausilio di liberi professionisti e probabilmente, di centri di potere ancora nell’ombra, a penetrare ed infiltrare persino la Multiservizi S.p.A., società cd. mista, costituita dal Comune di Reggio Calabria per la gestione, tra l’altro, della manutenzione ordinaria e straordinaria di beni di proprietà dell’ente locale. Società di cui lo stesso RECHICHI, sino al momento del suo arresto
nell’ambito dell’operazione “Archi”, è stato il reale dominus o comunque soggetto munito al suo interno di sicuro potere decisionale, svolgendo in seno alla stessa le funzioni di “direttore operativo”. Il G.U.P. rileva che dalle dichiarazioni dei collaboratori (Fiume, Iannò, Moio, Fracapane, Lo Giudice) emerge la figura del RECHICHI quale
affiliato di un certo spessore all’interno del sodalizio di appartenenza radicato nel quartiere Archi di Reggio Calabria…”.
Nella fase di Appello del processo RECHICHI Giuseppe Rocco, in relazione ai reati allo stesso ascritti, è stato infine, condannato per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. “… quale partecipe qualificato dell’articolazione territoriale dell’associazione di tipo mafioso ed armata indicata in premessa, risulta stabilmente dedito alla gestione degli affari illeciti della cosca TEGANO – di cui è rilevante espressione imprenditoriale nella veste di socio privato della società mista Multiservizi S.p.A. – oltre che in Reggio Calabria anche in altre parti del territorio nazionale, con compiti di pianificazione ed esecuzione delle specifiche attività illecite a lui delegate dal vertice dell’organizzazione; ha svolto e svolge, inoltre, attività di supporto alle azioni criminali della cosca forte del ruolo acquisito durante la guerra di mafia, quale soggetto particolarmente legato a Carmelo Barbaro, per aver fornito supporto logistico ai gruppi di fuoco, impiegati nell’agguato a Nino Imerti in agro di Fiumata di Muro…”. Con il provvedimento in esecuzione, la Corte di Appello di Reggio Calabria pronunciandosi sui citati procedimenti riuniti e confermando la citata sentenza del G.U.P. del Tribunale di Reggio Calabria in relazione ai patrimoni aziendali – ha sottoposto alla misura ablatoria della confisca le società di cui sopra ed i relativi compendi, che ora entrano definitivamente nella proprietà dello Stato.

Klaus Davi sotto casa dei Tegano. In rete il video documentario

MILANO – E’ in rete il video documentario realizzato da Klaus Davi nel quartiere Gallico di Reggio Calabria, davanti l’abitazione di Eddy Branca, detenuto di ‘ndrangheta al 41 bis, ritenuto organico alla cosca dei Tegano e scarcerato per decorrenza dei termini. Il noto massmediologo aveva preannunciato la diffusione del filmato al microfono di Salvatore Bruno, nel corso del Sound Café, la rassegna stampa in onda sulle frequenze di Radio Sound in collaborazione con Ottoetrenta.it

Ludos, come dottor jekyll e mister hyde

1004092_1379282905630621_1180116871_nARCHI – LUDOS VECCHIA MINIERA 3 – 1

Marcatori: 23′ Polimeni, 60′ e 65′ Tegano, 75′ Praticò.

Archi: Ienuso, Catalano, Festa, De Stefano, Neri, D’Andrea, Lacava, Tegano Mariano, Tegano Giovanni, Polimeni, D’Antoni. a disp.: Capone P., Capone S., Cormaci, Fontana, Iacopino, Tripodi, Assumma. All.: Errigo.

Ludos Vecchia Miniera: Sarica, Morabito, Grillo, Barbaro, Famà, Luvarà, Ripepi, Praticò, Suraci, Canale, Meduri. A disp.: Battaglia, Fornetto, Carnà, Marra, Felini, Barreca, Stillitano. all.: Malavenda.

Arbitro: sig. Rocco Marchesano di Taurianova

Come nel celebre romanzo di Stevenson (“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”) dove vi è quel naturale “sdoppiamento” che caratterizza il bene dal male, per i nero arancio trasformazione tra primo tempo giocato bene ed inizio seconda frazione male anzi 20151108_143745malissimo. E’ merito dell’avversario qualcuno potrebbe dire, in realtà la squadra di Malavenda ha tenuto il campo con autorevolezza, ma si è dimostrata fragile nei momenti decisivi, quella di Errigo è stata cinica e spietata sfruttando al meglio tre clamorose disattenzioni: nell’azione del primo gol la svista è arbitrale che non vede un evidentissimo fuorigioco e nei rimanenti si tratta di due svarioni difensivi.

Allo stadio “Lo Presti” di Gallico Superiore è andata di scena la quarta giornata del campionato di seconda categoria Calabria girone G, di fronte i padroni di casa dell’Archi ancora imbattuti e la neo promossa Ludos. Sole e terreno in buone condizioni di gioco. Ludos che si schiera con un 4-2-3-1 recuperati Morabito e Famà in difesa, si rivedono Barbaro al centrocampo e Praticò a supportare con Suraci e Meduri il bomber Canale. L’Archi invece conferma il suo classico 4-4-2 con Polimeni e Tegano in avanti.  20151108_145324Dopo una respinta di Sarica al 3′ su un bel diagonale di Catalano, sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco. Al 7′ punizione dal limite dell’area di Suraci, Ienuso para in tuffo rifugiandosi in angolo.  Al 20′ Praticò mette Suraci davanti a Ienuso il suo tiro colpisce il palo, ma il gioco era fermo per una posizione di off-side molto dubbia. Al 23′ è l’Archi a passare in vantaggio su un fuorigioco non chiamato, si crea una mischia in area, Sarica e Famà si ostacolano ed è bravo ad approfittarne Polimeni che di testa deposita nel sacco. Il vantaggio non cambia il film della partita con gli ospiti padroni del campo. Al 26′, sugli sviluppi di un angolo battuto da Praticò, è Luvarà ad andare vicino alla rete con un colpo di testa di poco a lato. Al 34′ Ripepi serve Canale che incrocia debolmente, la palla termina fuori. Al 39′ lo stesso capitano a rubare palla sulla trequarti avversaria involarsi e servire Meduri che ostacolato tenta un tiro che si spegne sul fondo. Dopo tre minuti di recupero termina il primo tempo. Risultato che non rispecchia quanto si è visto in campo.

20151108_161051La ripresa è la triste copia del secondo tempo di Bova, con la Ludos che rimane negli spogliatoi. Nei primi venti minuti sono i padroni di casa, sicuramente strigliati a dovere, a proporsi con un altro appiglio ma molto è merito o meglio demerito della Ludos che sembra imbambolata. E’ una potente punizione di Assumma, al 48′, a dare l’inizio a questa dormita generale che porta il bomber Tegano al 60′ a raddoppiare, nell’occasione responsabilità da dividersi tra Grillo e  l’incerto Sarica,  e far doppietta al 65′, sorprendendo Luvarà che in anticipo perde il corpo a corpo e si lascia superare. Cosa facile poi trafiggere  per la terza volta la porta dei nero arancio. tre a zero e partita chiusa. Nei restanti minuti Canale colpisce il palo su assist del subentrato Carnà e al 75′ Praticò su un calcio di punizione, degno del miglior Pirlo, a fin di palo trafigge per il gol della bandiera Ienuso. Con questa vittoria l’Archi rimane dentro la griglia play off, la Ludos, invece, dovrà cercare di rimanere concentrata per novanta minuti se vorrà mantenere la categoria.

Lino Cabrera

thumbs-up-and-down-buttons-vector1 Praticò: il migliore in mezzo al campo, fa la cosa più bella del match al 75′ con una traiettoria perfetta. Il suo gol è una delizia peccato non servi a molto.  Chapeau.

 

thumbs-up-and-down-buttons-vector1 - Copia Grillo: in una giornata dove tutta la difesa ha delle colpe, (nel suo caso specifico vedi seconda rete), è molto approssimativo e a volte anche disattento. Si propone raramente e quando arriva sul fondo non riesce mai a trovare l’assist o la soluzione corretta. Impreciso.

 

migliore_in_campo Tegano G.: autore  di una doppietta è il cuore pulsante della squadra, non si muove foglia che lui non voglia.