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Maxi blitz sulla costa ionica cosentina, 15 fermi

CASTROVILLARI (CS) -Alle prime luci di questa mattina è stata svolta una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza che ha portato all’esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti di quindici soggetti, tra cui due donne, a vario titolo resisi responsabili di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato ed alla ricettazione di legname nonché, per alcuni di essi, di furti di autovetture utilizzate per il trasposto dello stesso.

Oltre al reato associativo, vengono contestati ad alcuni degli indagati i reati di estorsione, sia tentata sia consumata per diversi episodi, un tentato omicidio, una serie di furti in abitazione, danneggiamenti seguiti da incendio nonché riciclaggio.

Il provvedimento è stato emesso nei confronti di Tedesco Giuseppe, classe 1972, De Martino Leonardo, classe 1972, De Martino Luigi, classe 1973, De Martino Pasquale, classe 1997, De Martino Luigi, classe 1993, De Martino Natale, classe 1967, Faustini Giuseppe, classe 1980, Larocca Gennaro, classe 1982, Macaretti Nicola, classe 1981, Macaretti Antonio, classe 1990, Macaretti Domenico, classe 1952, Lizzano Michele, classe 1963, Tavernise Maria Antonietta, classe 1996, Vulcano Rosaria, classe 1982, Curia Vincenzo, classe 1964.

Le attività di indagine sono scattate a seguito del tentato omicidio di un allevatore rossanese, occorso all’inizio di gennaio 2018: nell’occasione i militari dell’Arma furono chiamati a seguito di una segnalazione da parte della persona offesa, la quale raccontava di essere stato attinto da colpi di fucile nell’area montana di Rossano mentre era a bordo del proprio fuoristrada. Nell’occasione, solo per caso fortuito i colpi finirono sul montante del fuoristrada e l’allevatore ne uscì sostanzialmente illeso. Le investigazioni, quindi, condotte sia con attività tecniche ma anche con escussione di persone informate sui fatti e attività investigative tradizionali, hanno mostrato come una vera e propria organizzazione avrebbe gestito le attività di taglio abusivo di legname nelle aree montane di Rossano e come, a vario titolo, i partecipanti all’associazione avrebbero dato il loro contributo sia nel vero e proprio taglio, ma soprattutto nella ricettazione del legname depezzato che veniva poi stoccato in alcune aree o magazzini e rivenduto ai consumatori finali: le attività di taglio, come verificato attraverso sopralluoghi tecnici, avvenivano per lo più in aree demaniali, regionali e comunali tra cui alcune sottoposte a vincolo comunitario, poiché riconosciute da normative europee quali Siti di Interesse Comunitario “Habitat”. Per effettuare le operazioni di taglio, alcuni degli indagati inoltre, avrebbero effettuato una serie di furti di fuoristrada che venivano poi trasferiti in aree difficilmente accessibili nelle zone boschive di Rossano e Longobucco ed utilizzati per il trasporto del legname.

Proprio la volontà di sfruttare le aree naturali sarebbe anche alla base di un tentativo di estorsione nei confronti del citato allevatore e commesso da quattro degli indagati nel novembre 2017, allorquando la vittima, recandosi presso il proprio appezzamento di terreno in località Conche di Longobucco, trovò un ovile completamente bruciato denunciando anche il furto di alcuni capi di bestiame e l’uccisione di altri. Da quanto ricostruito nel corso delle investigazioni, il gesto avrebbe voluto incutere timore all’allevatore, costringendolo a liberare il proprio terreno al fine di avvantaggiare gli interessi e le dinamiche criminali dell’associazione.

Sempre nel corso delle indagini è emerso come, in talune aree montane di Rossano due dei fermati avrebbero posto in essere anche delle estorsioni consumate in danno di dieci proprietari di immobili: questi ultimi, sotto la minaccia di danneggiamenti ed angherie avrebbero sborsato una quota annuale ai due fratelli per le attività di controllo, la c.d. guardiania nonché per i lavori di manutenzione necessari nel corso dell’anno.

Ad alcuni degli odierni indagati, poi, vengono contestati una serie di furti in abitazione avvenuti in Corigliano Rossano tra il marzo e l’aprile 2018, nel corso dei quali venivano asportati vari suppellettili, attrezzi agricoli ma anche elettrodomestici: in taluni casi venivano appiccati anche degli incendi all’interno delle abitazioni, creando maggiormente danno ed ingenerando un particolare allarme sociale nella popolazione.

In un caso, un partecipante all’associazione per delinquere avrebbe sfruttato alcune fatture false della propria azienda agricola al fine di giustificare il legname rubato e rendere difficoltosi i controlli da parte delle Forze dell’Ordine: per tale motivo viene contestato il reato di riciclaggio.

L’attività investigativa svolta dagli uomini della Compagnia di Rossano, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Luca Primicerio e diretti dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Dott. Eugenio Facciolla, ha permesso di far luce su un fenomeno criminale molto sentito dalla popolazione e che, per la prima volta, viene aggredito in maniera particolareggiata nonostante le difficoltà legate all’ottima conoscenza delle aree montuose da parte degli indagati e la contestuale morfologia del territorio. Proprio gli accertamenti svolti in queste aree, hanno permesso di documentare che, nel tempo, i tagli abusivi avrebbero fruttato illegalmente centinaia di migliaia di euro. Inoltre, dall’attività info-investigativa è emerso come da parte degli indagati non vi fosse alcuna remora nel depauperare il patrimonio boschivo del territorio, anche abbattendo alberi secolari tutelati da apposite normative a carattere comunitario.

Per dodici degli odierni indagati si sono aperte quindi le porte del carcere di Castrovillari, mentre due donne sono state tradotte presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari; soltanto per uno di loro, il provvedimento è stato notificato presso la Casa Circondariale di Castrovillari, essendo già sottoposto a misura cautelare in carcere per altra causa.

L’operazione ha coinvolto oltre centoventi militari dell’Arma ed è stata eseguita con il supporto del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e unità cinofile nonché di un velivolo dell’8° nucleo elicotteri di Vibo Valentia.

Tentato omicidio, posto a fermo l’indiziato di delitto

COSENZA  – Nella serata di ieri il personale della Polizia di Stato ha proceduto al fermo di un indiziato di delitto di 57 anni, residente nell’hinterland cosentino, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio nei confronti di un uomo di 44 anni.

La vittima si era recato ieri mattina, verso le ore 11,30, al pronto soccorso del locale ospedale in gravi condizioni, con numerose coltellate all’addome. E’ stato sottoposto d’urgenza a intervento chirurgico e ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi in evidente pericolo di vita.

Le indagini, immediatamente avviate dal personale della Polizia di Stato appartenente ella Squadra Mobile e all’Ufficio Volanti, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Cosenza dr. Mario Spagnuolo, hanno consentito la ricostruzione dell’accaduto: attorno alle ore 11:15 di ieri, il ferito si era recato presso l’abitazione del sottoposto a fermo per la rivendicazione di presunti danni causati alla propria abitazione da infiltrazioni d’acqua e, dopo un’accesa lite, è stato più volte colpito da quest’ultimo alla regione addominale.

All’arrivo in ospedale del ferito, l’intervento del personale del Posto fisso della Polizia di Stato, la fulminea azione del personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Volanti, ha permesso di cristallizzare ed acquisire tutti gli elementi riconducibili all’evento e, quindi, giungere all’identificazione dell’autore.

Quest’ultimo, che nel frattempo si era reso irreperibile e dato alla fuga, è stato rintracciato presso l’abitazione di un parente, ove aveva trovato rifugio.

Aggredisce 47enne con bottiglia, arrestato

PARGHELIA (VV) – I carabinieri di Tropea hanno arrestato Gianluca Bagnato, genovese, di 44 anni, con precedenti, con l’accusa di tentato omicidio a Parghelia, al termine della festa in onore della Madonna di Portosalvo.

Ha prima aggredito e colpito alla testa, con una bottiglia, un quarantasettenne, con precedenti, e poi gli ha sferrato un calcio, quando era a terra, facendogli perdere brevemente i sensi. 

L’aggressore, dopo avere colpito la sua vittima probabilmente per una lite di cui non si conoscono i motivi, ha anche minacciato i presenti con un coltello a mezzaluna per poi dileguarsi. Un carabiniere libero dal servizio, presente in zona, lo ha inseguito e, contemporaneamente, ha avvertito i colleghi della Compagnia di Tropea che, messisi sulle sue tracce, hanno rintracciato e bloccato l’uomo trovato in stato di ebbrezza alcolica.

Durante una perquisizione personale e domiciliare è stata trovata e sequestrata l’arma utilizzata per minacciare e un altro coltello.

Accusati di tentato omicidio per droga, due arresti

VIBO VALENTIA – I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia con il supporto di quelli di Vimercate (Milano) e di Cassano d’Adda (Milano) hanno eseguito, a Briatico e Mesate (Milano), una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia nei confronti di 2 persone ritenute responsabili in concorso, a vario titolo, di tentato omicidio, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Presunti autori di un tentato omicidio due giovani di Briatico

Le indagini avrebbero permesso di risalire ed identificare due giovani di Briatico, Riccardo Melluso, di 27 anni e Graziano Spasaro, di 31, già noti alle forze dell’ordine, che secondo gli investigatori sono al vertice di una rete di spaccio e, nel gennaio scorso, che si sarebbero resi autori del tentato omicidio di un loro coetaneo avvenuto a Briatico alla base del quale ci sarebbe stato un debito di droga mai saldato.

Investe un extracomunitario per vendicare il figlio aggredito. Arrestato per tentato omicidio

BRIATICO (VV)- Nella tarda mattinata di ieri, un giovane ha chiesto aiuto ai carabinieri di Briatico ai quali ha dichiarato di essere stato aggredito da alcuni extracomunitari ospiti del centro di accoglienza. Recatisi sul luogo dell’aggressione, le forze dell’ordine hanno assistito ad una scena inverosimile: un fuoristrada ha investito volontariamente un extracomunitario in sella alla sua bicicletta. L’uomo alla guida, accortosi della presenza delle forze dell’ordine, ha tentato  la fuga, ma una volta raggiunto è stato bloccato. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo, un 53enne con alle spalle precedenti, è il padre del ragazzo che aveva denunciato l’aggressione. Dalla perquisizione effettuata sul mezzo, che tra l’altro era privo di copertura assicurativa, sono stati ritrovati e sequestrati un’accetta, due machete e una mazza di legno. Il 53enne, a cui viene contestato il reato di tentato omicidio, nei prossimo giorni sarà processato per direttissima.

Chivasso, arrestati quattro calabresi per tentato duplice omicidio

CHIVASSO (TO) – Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite questa mattina, su richiesta della Procura di Ivrea, dai carabinieri della Compagnia di Chivasso, nei confronti di un gruppo di calabresi, residenti nel torinese, indagati per duplice tentato omicidio aggravato in concorso e detenzione abusiva di armi. I fatti risalgono allo scorso 13 ottobre, quando ci furono due sparatorie in strada, all’apparenza scollegate. Bruno Lazzaro, 28enne di Volpiano, venne ferito alla coscia a Rondissone. Rocco Morano, 54enne di Torrazza Piemonte, venne trafitto da un proiettile all’altezza del gluteo. Entrambi arrivarono all’ospedale di Chivasso.

Aggredisce un uomo per pochi euro, arrestato per tentato omicidio

ROSSANO (CS) – Ha aggredito un connazionale a calci e pugni colpendolo alla testa anche con una bottiglia di vetro per un credito di pochi euro, ma è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. L’aggressore, un romeno di 31 anni, ha raggiunto la vittima, di 56, in contrada Pirro Malena e, dopo aver chiesto i soldi, ha aggredito il connazionale ferendolo in modo grave. Sono intervenuti i carabinieri, che hanno fatto intervenire il 118. Il 56enne è stato trasportato nell’ospedale di Rossano; per le gravi ferite alla testa l’uomo è stato trasferito all’Annunziata di Cosenza dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione con prognosi riservata ed è tuttora in pericolo di vita. I carabinieri, sentite diverse testimonianze, sono risaliti al presunto responsabile che è stato arrestato.

Cirò Marina, tre arresti per tentato omicidio e danneggiamento

manette_carabinieri-1728x800_cCIRÒ MARINA (KR) –  Ha aggredito due fratelli, entrambi con precedenti, per questioni di natura finanziaria e nella rissa che si è scatenata uno dei due congiunti ha estratto una pistola sparando alcuni colpi che non sono andati a segno. È accaduto a Cirò Marina dove tre persone sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento. Nel corso della rissa è stato dapprima danneggiato un veicolo di proprietà di uno dei due fratelli, per risposta l’altro fratello ha danneggiato a sua volta la vettura dell’aggressore. Intanto la tensione è salita al punto che uno dei due fratelli ha estratto una pistola facendo fuoco contro l’aggressore. I colpi esplosi non hanno raggiunto i due uomini che si sono dati alla fuga. I due fratelli sono stati condotti in carcere mentre l’aggressore è stato posto agli arresti domiciliari.

Tenta tagliare la gola ai genitori, arrestato un 28enne

COSENZA – Ha tentato di tagliare la gola ai genitori mentre dormivano ma si è bloccato dopo che il padre si è svegliato. Un 28enne di Cosenza è stato così arrestato e posto ai domiciliari nel reparto di psichiatria dell’ospedale dagli agenti della squadra mobile di Cosenza con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane, infatti, secondo i primi accertamenti, negli ultimi giorni aveva mostrato segni di disagio e in particolare aveva riferito di sentire delle voci. Le stesse che ha detto di avere sentito la notte scorsa, verso le tre, quando si è alzato, ha preso due coltelli da cucina e ha tentato di tagliare la gola ai genitori che dormivano. In precedenza l’uomo non aveva mai mostrato problemi e nei mesi scorsi si è laureato. Le indagini della squadra mobile, comunque, proseguono, per capire se ci possa essere altro dietro il ferimento. Il padre ha riportato la ferita più grave ma non sarebbe in pericolo di vita, mentre la madre è stata suturata per una ferita più lieve. Entrambi fanno gli insegnanti.

Rovito, tenta di decapitare il vicino. Arrestato un settantenne

www.ansa.it
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ROVITO (CS) – Ha tentato di decapitare il vicino di casa al culmine di una lite, ferendolo gravemente. Per questo Salvatore Corbo, di 77 anni, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Cosenza per tentato omicidio. La vittima, un uomo di 39 anni, è ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale di Cosenza e presenta una  profonda ferita alla nuca . Il fatto è accaduto a Rovito. Gli agenti della squadra mobile si sono subito recati a casa sua e Corbo ha consegnato loro una falce con una lama di 30 centimetri usata per l’aggressione. Gli investigatori hanno poi accertato che ieri mattina c’è stata una lite tra i due uomini per problemi di condominio e che Corbo, dopo avere preso la falce dall’auto, ha colpito due volte alla testa l’altro. La madre della vittima, frapponendosi tra i due, è riuscito a salvarlo e ha indotto Corbo ad allontanarsi. L’uomo, vista l’età, è stato messo ai domiciliari.