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Anche Sgarbi alla ricerca del tesoro di Alarico

COSENZA – “Il cammino di Alarico. Un tesoro, una risorsa storica, una grande opportunità di sviluppo turistico e culturale” è il tema di un convegno che si svolgerà lunedì 8 febbraio alle 11,30 nel salone degli Specchi del palazzo della Provincia di Cosenza, in piazza XV Marzo.

A fare gli onori di casa, il sindaco del capoluogo bruzio e presidente della Provincia, Mario Occhiuto, nell’intento di proseguire nel percorso di sviluppo legato alla figura di re Alarico come veicolo di promozione territoriale, attraverso una riscoperta storica del mito del tesoro che la leggenda vuole essere stato sepolto alla confluenza dei fiumi, per creare condizioni di attrattività e di sviluppo.

Al tavolo dei relatori, insieme ad Occhiuto, il critico d’arte Vittorio Sgarbi (che sempre in quello stesso giorno, poi, alle 18,30, è atteso a una suggestiva lettura in cattedrale dell’icona della Madonna del Pilerio), il regista Massimo Scaglione e Maurizio Misasi, del comitato tecnico-scientifico di Alarico.

L’iniziativa rientra in un progetto ancora più ampio patrocinato dal Comune di Cosenza e dalla Provincia di Cosenza, e promosso da ‘Little Italy Planet’ per la valorizzazione delle imprese culturali che, in questo caso, si incentra sul mito di Alarico per indirizzare al ruolo baricentrico della città di Cosenza in chiave di riferimento turistico-culturale del panorama regionale.

 

Tesoro di Alarico: progetto di ricerca per rilanciare l’immagine della città bruzia

hghjCOSENZA – Dopo il reportage su “Sette”, inserto del Corriere della Sera che nell’edizione di ieri ha dedicato la copertina alla città di Cosenza, anche la prestigiosa e autorevole testata britannica The Telegraph si è occupata della città bruzia, con particolare riferimento al tesoro di Alarico. Difatti, il prossimo mercoledì 21 ottobre, presso la Camera dei Deputati di Roma, il primo cittadino e Presidente della Provincia Mario Occhiuto, presenterà in maniera ufficiale il piano tecnico – scientifico sulla campagna di scavi per la ricerca del tesoro del re dei Goti. L’ipotesi, venata di storia e leggenda, vuole, infatti che il tesoro in questione sia stato seppellito nel fiume Busento.

Il cronista Nick Squires contribuisce, con questa notizia, a dare risalto internazionale al progetto di Occhiuto di rilanciare l’immagine della città bruzia a partire dalla mitica quanto mai dibattuta figura del re Alarico. Il progetto si trova così ora ad una svolta importante, poichè i lavori verranno nei prossimi giorni presentati alla stamoa presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, gettando le basi per la ricerca di quello che è ritenuto il bottino del primo sacco dell’antica Roma dell’impero. Le fonti parlerebbero di decine di carri contenenti oro e argento e addirittura la Menorah, candelabro sacro della religione ebraica. Tant’è che proprio il saccheggio dell’Urbe a opera di Alarico e dei suoi Goti segnò un passo decisivo verso la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e l’inizio, in Europa, dell’Alto Medioevo, conseguente all’assimilazione nella cultura romani dei popoli del Nord, portatori di una cultura barbara.

Di seguito, il link che riporta all’articolo originale pubblicato sul The Telegraph:
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/11936505/Italy-to-dig-for-ancient-Roman-treasure-sought-by-Nazis.html