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Callipo, successo in rimonta contro la Diatec Trentino

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA – DIATEC TRENTINO 3-2 (17-25, 23-25, 25-22, 25-17, 15-7)

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Costa 11, Coscione 5, Marra (L), Geiler 7, Michalovic 23, Barreto Silva 19, Barone 1, Thiago Alves, Diamantini 6, Torchia (L2). Non entrati: Izzo, Maccarone, Rejlek. Allenatore: Kantor
DIATEC TRENTINO: Nelli 14, Antonov 1, Blasi, Chiappa (L2), Giannelli 5, Lanza 15, Solè 8, Van De Voorde 10, Colaci (L), Stokr 2, Urnaut 8, D. Mazzone 5. Non entrati: Burgsthaler, T. Mazzone. Allenatore: Lorenzetti
ARBITRI: Zavater e Zanussi
NOTE: durata set: 26’, 34’, 33’, 24’, 17’. Tot. 134. Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: bs 12, errori 6, ric. pos. 49%, ric. perf. 27%, att. 47%, muri 11. Diatec Trentino: bs 16, ace 6, ric. pos. 39%, ric. perf. 16%, att. 39%, muri 10.

VIBO VALENTIA – Come nell’ultima sfida disputata al PalaValentia, il 7 dicembre 2013, la Tonno Callipo batte Trentino in rimonta al tie-break al termine di una partita emozionante. Sotto di due set, gli uomini di Kantor sono riusciti a riequilibrare le sorti del confronto, andando poi a vincere nell’ultimo e decisivo parziale. Trento si aggiudica con facilità il primo set grazie a Lanza e Van De Voorde, ma nel secondo subisce il ritorno di Coscione e compagni che stanno sempre avanti nel punteggio. Poi però nel finale i servizi di Giannelli e Urnaut fanno la differenza e Trento fa suo il set 23-25 (con appena il 24% in attacco). Dal terzo set in poi cambia la partita. I giallorossi raccattano tutto in difesa e aumentano la pressione in contrattacco, Trento inizia ad andare fuori giri in cambio palla e la Tonno Callipo è trascinata da un sontuoso Michalovic che tra secondo e terzo set sigla 14 dei 23 punti totali realizzati. Coscione rende imprevedibile il proprio gioco, Geiler e Barreto Silva picchiano duro dai nove metri e per Trento inizia la discesa. L’ex Urnaut è evanescente e in fase break a muro Solè non riesce a stoppare le avanzate dei calabresi. Nelli mostra discontinuità e Lorenzetti le prova tutte inserendo a turno Antonov, Daniele Mazzone e Stokr. Nulla da fare, si va al tie-break. E il quinto set è un monologo giallorosso: Barreto Silva porta i suoi sul 6-2 e si va 8-3 al cambio di campo. Gli ospiti crollano in ricezione sotto i colpi ancora di Geiler e Barreto Silva e la Tonno Callipo vola sul 13-6. La vittoria arriva sul 15-7 dopo l’errore in appoggio in bagher di Daniele Mazzone che fa esplodere di gioia il Pala Valentia.

SERIE C FEMMINILE/ La Yamamay supera il Panificio Colacchio Pizzo al tie-break

PIZZO (VV) – La Yamamay Lamezia vince al Palarcobaleno di Pizzo con il risultato di 3-2 contro il Panificio Colacchio. L’impegno è stato parecchio complesso, e per la grande vene delle napitine, e per l’atteggiamento un po’ blando delle ragazze di Guzzo forse ancora con la testa alla bella vittoria di settimana scorsa in Coppa Calabria.
Eppure il primo set scorre via senza troppe difficoltà con le yamamine che si impongono per 25-17. Dalla seconda frazione, però, la gara cambia e salgono in cattedra le ragazze di Tarzia. Pizzo recupera sempre gli svantaggi e nel finale, grazie anche a tre errori biancorossi, riesce a portarsi in parità (25-20).

La formazione lametina al gran completo
La formazione lametina al gran completo

Sulla scia del set vinto, la Colacchio parte nel terzo set imponendo un break di 7-1 alle lametine. La Yamamay recupera fino a superare le avversarie sul 19-20, ma Pizzo mette a terra 6 delle successive 8 palle e riesce a portarsi in vantaggio nel computo dei set.
Passato in vantaggio, il Panificio Colacchio inizia a credere nella vittoria da tre punti, ma le yamamine portano la gara al quinto set, riuscendo a domare la foto delle napitine vincendo il quarto parziale per 25-23.
Tie-break con le lametine avanti 3-5 e Pizzo che ribalta fino a giungere sul +2 al cambio di campo. Decisivo break di 5-1 della Yamamay, con tutti punti della Oliveira, sicuramente la migliore delle sue, e situazione ribaltata. Pizzo cerca di resistere annullando tre match-point prima di cedere 16-18, conquistando comunque un importantissimo punto per i play-off promozione.

PANIFICIO COLACCHIO PIZZO – YAMAMAY LAMEZIA 2-3 (17-25; 25-20; 25-22; 23-25; 16-18)
COLACCHIO PIZZO: Sorrentino, Malerba, Umbro 15, Caridà, Virdò 21, A. Tuselli 3, Sorrenti 4, Agozzino 21, Torchia (L), Barone 4, Sergi, E. Tuselli. Allenatore: Matteo Tarzia
YAMAMAY LAMEZIA: De Sando, Oliveira Da Silva 25, Flores 3, Torcasio 8, M.L. Mercuri, Buonfiglio 22, C. Mercuri 10, Cirifalco 13, Spaccarotella (L). Allenatore: Rino Guzzo 2°: Francesco Ferraiuolo
Arbitri: Serena Comunale di Messina e Pietro Agapito di Reggio Calabria
Note. Pizzo: Aces 6, Battute sbagliate 2, Muri vincenti 17, Totale attacchi vincenti 68, Totale errori punto 29. Yamamay Lamezia: Aces 9, Battute sbagliate 7, Muri vincenti 7,Totale attacchi vincenti 81, Totale errori punto 38.

Antonio Pagliuso

 

 

De Seta, tie break malinconico: sprecate due palle match

LAMEZIA TERME – Cosenza è sommersa dall’ immondizia e i pompieri, una sera si e l’altra pure, sono chiamati a spegnerne gli incendi. Una delle poche distrazioni, in questo periodo di emergenza, è lo sport. Non si indignino i più livorosi, se molte persone percepiscono le difficoltà e decidono di andarsi a cercare le emozioni nel calcio e nel volley. Cambiare le cose è doveroso, raggiungere una gioia pure. Il rapporto fra diritti e doveri però, non deve mai sbilanciarsi. Negli anni novanta, Troisi difese i napoletani che gioivano per il Napoli di Maradona: “ma è possibile che noi siamo condannati all’infelicità ?”. I cosentini condividono il pensiero del comico campano ? Si, altrimenti non impazzirebbero per i lupi sportivi.

In questa domenica però, la città bruzia si è divisa in due: i calciofili hanno festeggiato il loro centenario, i pallavolofili hanno invece perso il derby. La partita più frizzante e tragica della stagione di volley, giocata a Lamezia contro i lametini dell’ Islap, si è spenta al tie-break. Gli atleti del coch Marano, che sono stati avanti per un set a zero e per due set a uno, hanno sprecato due match point (12-14) nell’ultimo set, prima di crollare per 16 a 14. Si lacera così l’imbattibilità dei cosentini. Si sbriciola con la sconfitta nel derby il primato di una squadra che dalla prossima giornata ritornerà ad inseguire. Fabrizio Marano e giocatori hanno guardato il tabellone con l’amarezza di chi voleva trionfare e dovrà viaggiare verso casa con una convinzione. Quella di non poter urlare: “non siamo forti, siamo micidiali. Venite a prenderci”. I lametini e Coach Rigano terranno nelle loro bacheche lo scalpo della squadra più in forma e invidiata del campionato. Anche quando sembrava che dovessero solo regolare l’acqua per la doccia, hanno tolto gli attributi e avuto la forza di capovolgere gli episodi minuscoli. Biribanti, ottimo schiacciatore con 25 punti, ha coraggiosamente salvato una palla sul 15 a 14 del quinto set.

La De Seta Casa Conad Vena Cosenza ha perso: 21-25, 25-18, 16-25, 25-22, 16-14. Galabinov ha fatto sentire la sua “mano de piedra” con 23 punti. Lotito ne ha segnati 16 e Testagrossa 14. La ricezione, l’anello sbeccato dei cosentini, non è stata ingrata. De Marco, il libero, è tanto migliorato anche se stanotte ripenserà al suo errore sul 14 pari del tie-break. I dettagli hanno premiato i lametini e condannato i cosentini, che nel momento decisivo hanno avuto braccia e gambe tremanti e la mente un po’ opaca. Si, il tie-break è una lotteria e una sfida ai rigori dove può comandare la stanchezza, ma è sempre meglio vincere di poco che perdere di poco. Una tesi scontata che Marano e giocatori avrebbero voluto presentare ai loro tifosi. Il coach aveva preparato la partita con piglio esperto, bramava per una vittoria annusata per ore ed alla fine ha constatato che quella di oggi è la terza sconfitta stagionale. Nei prossimi allenamenti userà di più il bastone ?

Si cade per imparare e rimettersi in piedi e per farlo servono mani e qualcosa che sta in mezzo alle gambe. La De Seta non avrà nemmeno il tempo per disabituarsi al suo ruolo da protagonista. Il campionato non è concluso, il suo compito non è cambiato.